Se nella prima parte di questo articolo venivano presi in considerazione, oltre alle notizie generali su come muoversi e dove dormire, dei motivi di interesse situati prevalentemente nella zona della Shitamachi di Tokyo, ovvero la città bassa storicamente casa di mercanti e artigiani, in particolare nei quartieri lungo il fiume Sumida e nella zona di Nippori/Yanesen, questa seconda porzione sarà invece focalizzata su quartieri lungo il tracciato dell'anello ferroviario della linea Yamanote con qualche incursione sia in aree più centrali che nella periferia occidentale.  |
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Il principale trait d'union col post precedente coinvolge però la natura "alternativa" delle attrazioni visitate (anche qui però non mancheranno le eccezioni), nel senso che la maggior parte di esse non vengono ancora prese particolarmente in considerazione dai viaggiatori occidentali e riguardano principalmente un turismo interno e talvolta, complice la stagione invernale, anche di locali non è che se ne vedessero molti. In fondo, insieme alla classiche informazioni su dove mangiare e dove uscire la sera, qualche impressione sui luoghi dello shopping nel periodo di dicembre-gennaio. |
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COSA FARE E COSA VEDERE
A NORD DEL PALAZZO IMPERIALE
Nei pressi dell'estremità settentrionale del recinto del Palazzo Imperiale, ben raggiungibile dalla stazione JR Iidabashi o da quella della metro Kudanshita, sorge uno dei complessi religiosi shintoisti più vasti, importanti e controversi della capitale giapponese.
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palazzo imperiale |
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sugamo jizo dori |
Nello Yasukuni Jinja vengono infatti commemorati tutti i caduti in battaglia combattendo per l'imperatore dal 1868 alla fine della seconda guerra mondiale (sono quasi 2 milioni e mezzo di persone). Tralasciando il fatto che tra i nomi riportati compaiano anche un migliaio abbondante di condannati per crimini di guerra, il santuario immerso nel verde è veramente spettacolare, a partire dal lungo viale di accesso con due monumentali torii agli estremi e ai grandiosi portali. Oltre al ragguardevole edificio con la sala principale fronteggiato da una moltitudine di sakura (è infatti uno dei posti comuni per fare l'hanami), il complesso può contare anche su diversi padiglioni secondari alcuni dei quali contengono spoglie e reperti dei caduti, altari memoriali, un museo di storia militare e un grazioso giardino tradizionale nella parte più recondita del parco. Sulla strada, da segnalare i panorami sul grande fossato che circonda il parco del Palazzo Imperiale nonché le porte d'accesso e gli edifici della parte settentrionale della zona recintata, dove in realtà ci sono sono alcuni musei e l'arena del Budokan. |
ikebukuro |
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Qualche chilometro più a nord, proprio a cavallo della Yamanote, due stazioni che meritano una sosta sono Sugamo e Ikebukuro. Il primo è un placido quartiere residenziale con la fama di centro di aggregazione per gli anziani e in effetti la sua pittoresca via dello shopping Jizo Dori, che si trova sul tracciato dell'antica via Nakasendo che conduceva a Kyoto, esibisce diversi negozi di moda adatti alle persone attempate e alcuni specializzati in capi di biancheria e accessori di colore rosso che si dice siano beneaguranti per le persone sopra i 60 anni di età (ottimi anche per trovare idee simpatiche per regali di natale-capodanno, ma non proprio a buon mercato). Su Jizo Dori si affacciano però anche negozi in stile retrò dove trovare pezzi di artigianato, souvenir e tante pasticcerie; inoltre lungo la via si incontra il tempio Togenuki Jizoson Kogan-ji, al cui interno una statua della dea Kannon è l'obiettivo delle preghiere di chi cerca un po' di buona salute in più e il motivo seminale della frequentazione del quartiere da parte degli anziani. |
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Ikebukuro è invece un distretto molto più vivace, incentrato prevalentemente sullo shopping, il divertimento e il tempo libero.
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Punto di riferimento della zona è il mastodontico centro commerciale Sunshine City con i suoi grattacieli che culminano nei 240 metri del Sunshine 60, dove c'è una delle terrazze panoramiche più celebrate della metropoli, oltre a una moltitudine di negozi e ristoranti nonché un acquario, un planetario e un parco dei divertimenti a tema. La rete di stradine pedonali con al centro Sunshine Dori, che porta appunto dal centro commerciale alla stazione ferroviaria (che tra l'altro è una delle più grandi e scenografiche di Tokyo) di sera si accende di mille luci colorate (e durante le vacanze di Natale anche di più) e accoglie migliaia di persone che vagano tra negozi conosciuti come alternativa a quelli di Akihabara, grandi magazzini dove fare buoni affari e numerosissimi bar, caffè, izakaya, ristoranti e fast food. |
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Allontanandosi da questa zona serale e notturna di un quarto d'ora a piedi, si raggiunge poi il tempio Gokoku-ji. Non si parla molto di questo vasto complesso religioso circondato da un cimitero, eppure esso può vantare un colpo d'occhio tra i più significativi della metropoli e una serie di strutture di notevole interesse impreziosite dal fatto di essere completamente scampate alle devastazioni della seconda guerra mondiale. Già i due vistosi portali di accesso in legno separati da un'alta e lunga scalinata promettono molto, oltre al maestoso padiglione centrale poi, il recinto si contraddistingue per numerose raffinate costruzioni secondarie e vari santuari sparsi nel giardino, ma una nota speciale la meritano la pagoda a due piani e la residenza tradizionale associata che spesso ospita delle mostre e in cui si entra liberamente; la quiete assoluta del cimitero alle spalle del complesso fa il resto. |
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A OVEST DELLA YAMANOTE
Il nome del Gokoku-ji rimanda immancabilmente (tanto che talvolta viene confuso) a quello di un tempio molto più conosciuto ma anche leggermente fuorimano e per questo non sempre incluso negli itinerari in città: il Gotoku-ji.
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La fama di questo complesso templare è dovuta al maneki neko, la statuina portafortuna rappresentante un gatto con la zampa alzata, statuine che qui vengono anche prodotte e vendute nonché conservate in decine di migliaia di pezzi di tutte le taglie sparse nel giardino e nei vari padiglioni. Dalla stazione omonima della linea privata Odakyu (l'unica che arriva da queste parti oltre a un tram, la metro arriva invece solo fino alla stazione Yoyogi-Uehara, poco oltre Harajuku, dove bisogna cambiare: lungo il tragitto inoltre, si passa per la stazione del grazioso quartiere alla moda di Shimokitazawa che pure merita una visita), una pittoresca stradina attraversa questo tranquillo quartiere della municipalità di Setagaya tra una sfilata di negozietti e caffè per arrivare al parco che ospita il tempio. |
gotoku-ji |
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gotoku-ji |
Oltre alla curiosità dei maneki neko, il complesso è piuttosto interessante: al padiglione centrale butsuden si aggiungono infatti una scenografica pagoda a tre piani, altri grandiosi padiglioni in legno scolpito e uno squisito giardino, mentre proprio alle spalle della costruzione con le statuine si apre un cimitero monumentale. Volendo invece rimanere fedeli alle ferrovie JR (magari perché siete in possesso di un JR-Pass), la scelta nei sobborghi occidentali di Tokyo si limita alla sola linea Chuo/Sobu per la quale bisogna necessariamente passare per la brulicante Shinjuku, tuttavia su questa direttrice i motivi di interesse abbondano, inaugurati dalla coppia formata da Nakano e Koenji. |
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nakano sun mall |
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Nakano è una dei 23 quartieri/municipalità speciali di Tokyo ed è a sua volta quindi suddiviso in quartieri, ma le sue principali attrazioni si trovano proprio nei pressi della stazione.
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Proprio davanti a essa parte infatti Nakano Sun Mall, una delle vie dello shopping al coperto più vivaci e colorate della megalopoli, intorno alla quale si allarga poi una rete di vicoli che ospita un numero esorbitante di bar, caffè, izakaya e ristoranti sia tradizionali che appartenenti a tutte le principali catene del paese. In fondo alla galleria commerciale si entra direttamente nel centro commerciale Nakano Broadway, famoso per i tantissimi negozi specializzati nel mondo dei manga e degli anime che ne fanno una tappa imprescindibile per gli appassionati ma anche un posto dove curiosare con soddisfazione. Tra i santuari della zona infine, la segnalazione la merita il tempio Araiyakushi Baishouin per le ricercate decorazioni dei sui edifici in legno e il rigoglioso giardino (peccato per la grande folla dei primi giorni dell'anno). |
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Koenji è invece un distretto della municipalità di Suginami famoso per la sua atmosfera giovane, vivace e alternativa, nonché per l'ambientazione lontana da quella creata dalla speculazione edilizia in altre parti dell'agglomerato. Shopping e musica sono i principali motivi per venire fino a qui, grazie alle tante vie commerciali dove l'abbigliamento di seconda mano la fa da padrone e ai tanti locali dove trovare delle band della scena underground all'opera. Proprio accanto alla stazione JR, la vibrante galleria commerciale Koenji PAL offre innumerevoli alternative per fare acquisti proseguendo poi nella pedonale Look Street fino alla stazione della metropolitana di Shin Koenji. |
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Anche in direzione nord vale però la pena di fare una passeggiata inoltrandosi nella rete di vicoli tra la Naka Dori e la Junjo Shotengai, dove trovare piccole gallerie d'arte, negozi alternativi, sento tradizionali e una marea di posti dove mangiare, bere e fare serata. Koenji non è da sottovalutare nemmeno per i templi: su una superficie piuttosto ristretta ci sono infatti diversi complessi buddisti come Saisho-ji, Chosen-ji o il Koen-ji da cui prende il nome tutta l'area, nei quali vale la pena di dare un'occhiata per le costruzioni originali in legno e i placidi giardini, ma una menzione la richiede anche l'Hikari-jinja, santuario shinto con un peculiare sacrario dove pregare per ottenere bel tempo in cui vengono appesi, in luogo delle classiche tavolette di legno, dei sandali tradizionali geta e delle bambole teru teru bozu (anche a Koenji però, i primi giorni di gennaio non sono un buon periodo per visitare i templi a causa dell'affollamento per la tradizionale prima visita annuale al tempio). |
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LUNGO LA YAMANOTE A SUD DI HARAJUKU E SHIMBASHI
Harajuku e Shibuya sono due delle destinazioni più decantate, gettonate e trendy di Tokyo, ma solo una stazione della Yamanote oltre la seconda, Ebisu, si aprono degli scenari del tutto differenti ma non meno ricchi di attrattive.
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Prima di raggiungerla però, un ultimo tempio da non perdere, situato a ridosso della stazione JR Takanawa, è il Sengaku-ji, legato alla romanzesca storia dei 47 ronin dei quali ospita le tombe. Tornando sull'altro fronte, l'accogliente Yebisu Garden Place è invece un complesso commerciale e ricreativo dove i giardini e gli spazi pedonali su pavimentazioni lastricate si snodano tra edifici in mattoni rossi. Oltre all'ampia spianata coperta che ospita spesso manifestazioni e mercatini, nell'area ci sono anche diversi ristoranti e caffè, gallerie d'arte e spazi espositivi, alcuni musei tra i quali quello associato alla birreria dove viene prodotta la storica birra Ebisu, un grattacielo con terrazza panoramica, un centro commerciale e un elegante edificio che ricorda una residenza nobiliare ottocentesca francese ospitante un famoso ristorante davanti al quale viene esibito un monumentale lampadario di cristallo baccarat. |
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A poche centinaia di metri dalla stazione scorre poi il fiume Meguro, famoso per le centinaia di alberi di sakura che ne fiancheggiano le sponde, in particolare proprio nel tratto compreso tra la vicina stazione della metro e della linea privata Tokyu di Naka-Meguro e quella della JR Meguro, rendendolo uno dei luoghi più celebrati in assoluto per l'hanami. Risalendo il costone seguendo la rotaie si arriva nell'esclusivo quartiere di Daikanyama, mecca delle persone alla moda alla ricerca di capi di abbigliamento firmati, accessori trendy e magari di un brunch in stile internazionale. Si vede che qui il tenore di vita è alto, ma oltre ad alcune residenze di pregio e a dei complessi architettonici intriganti non mancano cose da vedere di carattere storico e culturale. La splendida magione di inizio novecento Kyu Asakura vale da sola la fatica di arrivare fin qui, dal piccolo e grazioso parco Saigoyama ci si può poi affacciare sui quartieri in basso attorno al fiume Meguro.  |
yebisu garden place |
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yebisu garden place |
Due sono poi le zone dove si combinano meglio shopping, relax, design e architettura: lungo la via principale, a T-Site Daikanyama, le moderne costruzioni della famosa libreria Tsutaya si combinano con giardini, boutiques, centri culturali e ristoranti; poco più a nord-est invece, attorno ai vecchi binari della Tokyu, la birreria Spring Valley immette nella Log Road, un sentiero pedonale nel verde sfila tra tavoli, panchine, mercatini e cottages di legno dove operano negozi di moda e accessori, caffè e chioschi di cibo da asporto. Infine una considerazione su Harajuku: di certo il classico tragitto lungo la celebre Takeshita Dori per poi svoltare su Cat Street e tornare verso la stazione lungo Omotesando Dori è ricco di soddisfazioni, ma anche infilarsi per i minuscoli vicoli, allungare attraverso il santuario Togo-jinja per scappare dal trambusto (sempre evitando i primi giorni di gennaio) o percorrere Cat Street e parallele anche nel tratto più settentrionale oppure anche a sud oltre la stessa Omotesando regala molte sorprese. |
yebisu garden place |
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yebisu garden place |
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DOVE MANGIARE, FARE SHOPPING E USCIRE LA SERA
Anche in inverno, Tokyo è un vero paradiso per gli amanti del buon cibo ed è sempre pieno di opzioni per passare la serata, senza contare la possibilità di acquistare souvenir e oggetti vari molto particolari e iconici.
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La rete di stradine dello shopping intorno alla Nakamise Dori e al tempio Senso-ji ad Asakusa è sempre molto movimentata di sera e ricchissima di alternative per la cena, in particolare lungo Hoppy Dori ma anche un po' in tutto il quartiere. Qui si trovano tutti i souvenir immaginabili, ma proprio nella via alle spalle del capsule hotel del post precedente si incrocia inoltre la curiosissima Kappabashi Dori, dove i negozi sotto le arcate vendono ogni tipo di oggetti, e attrezzature per la cucina. Più lontano dalla calca di turisti invece, Yanesen ha da offrire un'atmosfera serale molto più tranquilla ma anche alcuni locali dove trovare buona cucina tradizionale frequentati prevalentemente da locali, come per esempio Konaya con i suoi superbi okonomiyaki; mentre fuori dalla stazione Uguisudani della Yamanote ci sono diverse possibilità per una cena giapponese o internazionale e se invece vi va un hamburger potete andare da Cannonball Diner. |
daikanyama |
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In zona Tokyo Station non si saprebbe cosa scegliere poiché c'è il mondo, ma i patiti di ramen (come il sottoscritto) non hanno dubbi: nelle gallerie commerciali sotto alla strada principale c'è infatti Fuunji Ramen Yokocho (ce ne sono con nomi simili anche in altri punti della metropoli, ma questo è quello con le recensioni migliori), ovvero un vicolo con una sfilata di ristoranti di ramen dove la fila non manca mai (io ho provato Itoi Ramen con estrema soddisfazione). Trovandosi poi sulla sponda orientale del fiume Sumida all'ora di pranzo, il grande centro commerciale sotto alla Skytree offre tante soluzioni sia nel suo food court che più sparsi nel complesso, ottimo comunque è il ramen della catena Dotombori Kamukura originaria del Kansai; a Monzen Nakacho c'è invece un intero isolato (col nome di Tatsumi Shindo) dedicato agli izakaya e alla vita notturna. |
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daikanyama |
La rete di vicoli accanto alla Nakano Sun Mall e quella intorno alla stazione di Koenji, in particolare lungo la ferrovia e sotto di essa, ci sono tanti posti dove mangiare, bere e fare serata in allegria. Tra le catene giapponesi presenti infine in tutti i quartieri più turistici, merita la segnalazione Gindaco, specializzata in takoyaki la cui ricetta si discosta dall'originale di Osaka ma che sono apprezzatissimi dai giapponesi, mentre da Co Co Ichibanya ci si può sbizzarrire coi piatti di curry tradizionale (con la tonkatsu l'appagamento è sicuro). Tornando allo shopping infine, in questo viaggio ho trovato gli iconici grandi magazzini Don Quijote meno convenienti e con materiale meno interessante di quanto ricordassi (almeno per quanto riguarda la sede storica di Akihabara e quella a Shimbashi), fantastico è invece il grande Daiso multipiano a Nakano. Dopo tre viaggi e tantissimi siti famosi o più di nicchia visitati e tante situazioni vissute dunque, l'unica cosa certa è che Tokyo ha ancora moltissimo da svelare e di certo ulteriori soggiorni saranno tutt'altro che sprecati.(20-23 dicembre 2024 e 2-4 gennaio 2025)
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