Tra le tante escursioni di mezza giornata o di una giornata intera partendo dal centro di Tokyo, due destinazioni di sicuro interesse sono Kawagoe e Shibamata.  |
kashiya yokocho a kawagoe |
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taishakuten sando a shibamata |
Entrambe situate nell'area metropolitana della capitale (la seconda in realtà situata proprio all'interno di una delle municipalità speciali, Katsushika), sono caratterizzate da un aspetto e un'atmosfera molto tradizionali che rimandano immancabilmente al periodo Edo. Prese in considerazione soprattutto dal turismo interno, specialmente nel week end ma anche durante la settimana è difficile trovarle deserte, cominciano ad essere conosciute e frequentate anche dai viaggiatori occidentali che tuttavia, almeno in occasione di un primo viaggio in Giappone, per le escursioni giornaliere continuano a preferire delle mete più celebrate (come per esempio Kamakura o Nikko). La loro popolarità crescente ne fa però ad oggi un perfetto obiettivo per chi ha già vissuto le esperienze classiche dei primi viaggi nel paese del Sol Levante ed è alla ricerca di qualcosa di nuovo e accattivante. |
taishakuten sando |
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taishakuten sando |
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tempio taishakuten |
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tempio taishakuten |
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yamamoto-tei |
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yamamoto-tei |
COME ARRIVARE E COME MUOVERSI
Come detto sopra, Shibamata non è molto distante dal centro di Tokyo e non c'è bisogno di una particolare programmazione per visitarla, ma si può inserire a piacimento durante una qualsiasi giornata dedicata alla capitale.
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tora san |
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shibamata |
Una delle linee della compagnia privata Keisei porta da Ueno direttamente a destinazione in meno di mezz'ora, per i possessori di JR-Pass invece la soluzione è la Joban Line da Ueno o Nippori fino alla stazione di Kanamachi, dalla quale un chilometro a piedi permette di arrivare al centro della scena. Kawagoe è invece una città vera e propria situata nella prefettura di Saitama, a nord-ovest del centro della metropoli: per raggiungerla si può partire da Shinjuku o Ikebukuro e in entrambi i casi si può optare per i treni della JR oppure per quelli più diretti delle compagnie private Tobu e Seibu, che tra l'altro hanno stazioni di arrivo più centrali (soprattutto la seconda), ma a parte qualche treno espresso più veloce, quasi tutti richiedono almeno un'ora di viaggio. Sia Shibamata che Kawagoe non si distinguono poi per la loro vastità e l'itinerario di visita può essere coperto a piedi anche se, nel secondo caso soprattutto, se si vuole vedere proprio tutto si finisce per percorrere diversi chilometri. |
dal tora san museum |
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parco dell'edogawa |
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edogawa |
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baseball nel parco |
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yamamoto-tei |
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taishakuten sando |
COSA FARE E COSA VEDERE
SHIBAMATA
Proprio la stazione della Keisei è l'ideale punto di partenza per la visita di Shibamata, dallo spiazzo ad essa antistante parte infatti Taishakuten Sando, la via pedonale che funge da spina dorsale della zona più turistica.
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yamamoto-tei |
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taishakuten sando |
Il quartiere è stato reso celebre da una fortunata serie cinematografica (in 35 anni sono stati girati 48 film) ambientata in questi luoghi e l'inizio del percorso è segnato proprio dalle statue del protagonista Tora-san e di sua sorella. Percorrendo la scenografica Taishakuten Sando si incontra una sfilata di edifici tradizionali in legno che conservano l'aspetto originario anteguerra e ospitano ristoranti, caffè, negozi di souvenir e di dolcetti tipici. Nonostante la folla, la via e i vicoli circostanti mantengono un'atmosfera fiabesca e un aspetto molto pittoresco, proprio in fondo al percorso si stagliano poi i maestosi portali in legno scolpito del tempio Taishakuten. |
suikei-en |
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suikei-en |
Tutto il complesso templare, che consta di vari padiglioni in legno con fini decorazioni e passerelle che li uniscono, merita la visita, tanto più che alle spalle degli edifici si apre il giardino tradizionale del Sukei-en, dalla superficie contenuta ma davvero delizioso. Alle spalle del tempio, bastano pochi passi per sbucare nell'ampia fascia verde che avvolge il nastro d'acqua del fiume Edo, un parco molto frequentato dagli abitanti della zona anche in pieno inverno, dove è abbastanza comune incontrare anche i club di baseball delle scuole della zona impegnati negli allenamenti e notare, ormeggiata sulla riva, una barchetta di legno a remi che compie la traversata fino alla sponda opposta, già parte della prefettura di Chiba. |
suikei-en |
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suikei-en |
Alle spalle dell'argine, altri due motivi di interesse: un museo dedicato appunto a Tora-san e alla serie Otoko wa Tsurai yo di cui è protagonista, accanto al quale sorge la Yamamoto-tei, una splendida residenza signorile di inizio XX secolo in stile misto tradizionale ed europeo attorniata da un altrettanto splendido giardino, che alla visita di un bene storico unisce anche l'attività come sala da tè. Shibamata ha dunque diverse attrazioni di tipo storico e culturale, ma uno dei suoi punti forti è anche l'autenticità e l'atmosfera rilassata e accogliente delle stradine al di fuori del percorso meramente turistico, per cui vale anche la pena di perdere un po' di tempo infilandosi a caso tra le zone residenziali attorno alla stazione. |
taishakuten sando |
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sorella di tora san |
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koedo kurari a kawagoe |
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crea mall a kawagoe |
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koedo kurari a kawagoe |
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kumano-jinja a kawagoe |
KAWAGOE
Dalla stazione JR di Kawagoe fino all'ingresso nell'area con gli edifici storici del periodo Edo c'è da camminare circa un chilometro e mezzo (la stazione Hon-Kawagoe della Seibu è più o meno a metà strada), ma la passeggiata è resa molto piacevole dalla lunga via pedonale dello shopping detta Crea Mall.
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taisho roman dori |
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taisho roman yumei-dori |
Lungo questa si snodano infatti centinaia di negozi e ristoranti, con l'ambientazione colorata dalle insegne commerciali e resa vivace dalle tante persone intente a fare acquisti o a godersi la giornata, ma in tutto ciò non manca nemmeno qualche spunto storico-culturale. Il Koedo Kurari è infatti un complesso formato dai tre capannoni di una vecchia fabbrica di sakè dell'era Meiji ora convertiti in uno spazio commerciale dove trovare souvenir, prodotti alimentari tipici, sakè e birra artigianale. Nella parte finale dell'area pedonale si nota come l'ambientazione cominci a retrocedere nel tempo: qui la via prende infatti il nome di Taisho Roman Yume Dori e gli edifici con negozi ai suoi lati mostrano chiaramente la loro origine risalente all'era Taisho, con lo scenografico ingresso del santuario Kumano-jinja ad accrescere la suggestione. |
taisho roman yumei-dori |
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taisho roman yumei-dori |
In fondo, diverse dimore tradizionali in legno come quelle che ospitano il centro informazioni o il museo d'arte Yamazaki annunciano finalmente l'arrivo nel nel quartiere a causa del quale la città viene chiamata Koedo (piccola Edo). Il Kurazukuri no Machinami, letteralmente "distretto dei magazzini", esibisce ai due lati della strada principale e lungo la sua traversa Kanetsuki Dori una sfilata continua di vecchi magazzini in legno a due piani, lampante testimonianza dell'importanza commerciale della località nei secoli passati. Oggi quasi tutti gli edifici sono trasformati in negozi di souvenir e dolcetti oppure in ristoranti o chioschi di cibo da strada, cosa che insieme al passaggio delle macchine lungo la via toglie un po' di suggestione (ma che forse è anche il motivo del perfetto stato di conservazione di queste parecchie dozzine di costruzioni storiche in legno). |
kurazukuri |
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kurazukuri |
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kurazukuri |
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kurazukuri |
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kurazukuri |
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toki no kane |
Passeggiare per il quartiere ammirando i punti più scenografici, come l'iconico campanile Toki no Kane che immette nel piccolo Yakushi-jinja, oppure scovare qualche residenza visitabile è l'attività di punta da fare a Kawagoe, ma le attrattive della piccola Edo non finiscono qui.
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kashiya yokocho |
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maschere del festival |
Poche centinaia di metri più a ovest, il pittoresco Kashiya Yokocho (vicolo delle caramelle) è ottimo per acquistare carrellate di dolciumi tipici e fare un altro pieno di dimore storiche lungo il percorso, infilandosi magari anche nell'idilliaco tempio Yoju-in. Poco meno di un chilometro a est e nord-est del distretto dei magazzini scorre invece il piccolo fiume Shingashi, fiancheggiato da una moltitudine di alberi di ciliegio e quindi luogo celebrato per l'hanami, in particolare nel tratto intorno al santuario shinto Hikawa-jinja, che merita però una visita in ogni caso per l'ambientazione tra alberi secolari e grandi stele di pietra scolpite, per le gallerie formate dalle tavolette votive e per le scenografiche costruzioni a partire dal grande torii di accesso. |
case a kawagoe |
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kashiya yokocho |
Sempre in questa zona dell'abitato, fronteggiata dal considerevole Kawagoe City Museum dedicato alla cultura e alla storia (anche antica) della città, sorge l'area del Castello di Kawagoe. Di tutto il vasto complesso dell'epoca Edo rimane però, a parte qualche rudere sparso delle vecchie porte di accesso e un bel tratto di fossato proprio lungo la strada che riporta verso il distretto dei Kurazukuri, solo l'Honmaru Goten, ovvero il palazzo principale in legno, residenza del signore feudale, oggi splendidamente restaurato anche nelle sale interne e nel giardino retrostante. L'ultimo sito di interesse si trova invece poco meno di mezzo chilometro a sud del castello ed è perfetto da visitare lungo la via del ritorno, visto che poi in pochi minuti ci si può ritrovare alle spalle del Koedo Kurari.  |
hikawa-jinja |
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hikawa-jinja |
Già la stradina lastricata con le lanterne ai lati che porta al complesso buddista del Kita-in lascia presagire qualcosa di scenografico, ma il tempio ha poi molto altro da offrire: un grandioso padiglione principale introdotto da una pagoda a due piani di colore rosso, un recinto con centinaia di statue di Buddha in pietra grezza e infine una moltitudine di costruzioni secondarie e santuari minori sparsi in una fitta area boscosa attraversata da sentieri silenziosi. Infine una curiosità: il Kawagoe Hikawa Matsuri, che si tiene il terzo week end di ottobre, è uno dei festival più importanti e partecipati della regione e nel distretto dei magazzini c'è un museo ad esso dedicato, ma un'attrazione sono anche le mascherine tradizionali decorate che la popolazione sfoggia durante il festival e che fanno sfoggio dalle vetrine dei negozi costituendo uno dei souvenir più apprezzati dai visitatori. |
hikawa-jinja |
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hikawa-jinja |
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hikawa-jinja |
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kawagoe museum |
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honmaru goten |
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fossato del castello |
DOVE MANGIARE
Come mete particolarmente gettonate per una gita giornaliera, sia Shibamata che Kawagoe sono ben attrezzate per soddisfare la massa di persone alla ricerca di un posto dove pranzare.
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kita-in |
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kurazukuri |
Su Taishakuten Sando e intorno alla stazione a Shibamata si possono trovare molti ristoranti, più turistici nel primo caso e meno ricercati nel secondo, una buona soluzione è però l'Ojigi Chaya, graziosa sala da tè con un menu sfizioso e un ambiente più che gradevole. A Kawagoe invece, tra le Kurazukuri le opzioni per il pranzo o un semplice spuntino sono molteplici, ma molte di più sono quelle lungo Crea Mall (tanto più che pare che di sera i locali nel distretto storico siano chiusi e quindi per la cena è la via commerciale la soluzione più semplice), dove si possono trovare locali per tutti i gusti e moltissimi ristoranti di ramen, ma anche una selezione delle principali catene nipponiche come l'immarcescibile Sukiya, dove soddisfare la propria voglia di gyudon spendendo poco. (21 e 22 dicembre 2024)
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honmaru goten |
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verso il kita-in |
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tempio minore |
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verso il kita-in |
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kita-in |
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kita-in |
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