Ise è una cittadina situata nella prefettura di Mie, sulla costa meridionale dell'isola di Honshu un centinaio di chilometri circa a sud di Nagoya.
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lungo geku sando |
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ingresso al naiku |
La fama di questa località è dovuta essenzialmente alla presenza dell'Ise-jingu, il santuario più sacro in assoluto dello shintoismo poiché casa di Amaterasu, la dea del sole ritenuta la progenitrice mitologica della casa reale giapponese, nonché della dea Toyouke, legata al riso e all'agricoltura in generale. Il santuario è in realtà formato da due complessi distanti tra loro alcuni chilometri e formati da più di cento tra templi, sacrari ed edifici di culto distinti sparsi all'interno di due aree boscose. La storia della sua fondazione si perde nella leggenda ed è fatta tradizionalmente risalire al 4 a.C. anche se la forma attuale risale alla fine del VII secolo ed è storicamente riconosciuta. Ogni venti anni poi, tutti gli edifici che compongono l'intero santuario vengono completamente smantellati e ricostruiti daccapo, processo che richiede circa otto anni (preceduti da altri 9 per la progettazione e la preparazione): l'ultima ricostruzione c'è stata nel 2013 ed è stata la sessantaduesima. |
fiume isuzu |
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uji bashi |
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viale del naiku |
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verso il primo torii |
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discesa al fiume |
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naiku kaguraden |
COME ARRIVARE, COME MUOVERSI E DOVE DORMIRE
Anche se la prefettura di Mie si trova nella regione del Kansai, Ise è molto più comodamente raggiungibile da Nagoya (che è il capoluogo del Chubu), almeno per chi è in possesso di un JR-pass, ma c'è anche una linea privata della Kintetsu che la unisce a Osaka.  |
foresta del naiku |
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naiku saikan |
In realtà, anche chi usa le linee della JR dovrà pagare un piccolo supplemento perché i treni espressi devono percorrere un tratto della Kintetsu, il cui diretto è la scelta più veloce per arrivare a destinazione, ma in ogni caso il viaggio dovrebbe variare tra 1,5 e 2 ore. Dalla stazione di Ise-shi poi, una delle due aree sacre, quella chiamata Geku, è facilmente raggiungibile a piedi, tuttavia l'altra, la Naiku, la più importante, dista oltre 5 km è sarà dunque necessario affidarsi ai bus urbani che fanno la spola con cadenza di circa 15-20 minuti ma che impiegano quasi un'ora e sono piuttosto costosetti (per i biglietti e gli orari basta chiede all'efficientissimo ufficio informazioni in stazione). |
nel naiku |
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nel naiku |
A Ise non mancano le soluzioni per dormire, anche economiche ma di buon livello come capsule o guesthouse, inoltre il resto della prefettura offre dei motivi per fermarsi in zona qualche giorno, tuttavia la proverbiale solerzia dei treni giapponesi rende comodamente possibile l'escursione in giornata da Nagoya (per le informazioni generali e su cosa fare e vedere nella metropoli del Chubu potete guardare l'articolo che ho scritto dopo il mio primo viaggio in Giappone). Poiché la stazione centrale di Nagoya è uno dei riferimenti principali della vita cittadina e intorno a essa ci sono moltissime buone soluzioni per l'alloggio, sfruttando gli shinkansen e il fatto che il sole tramonta sempre abbastanza presto (in inverno è normale, ma anche in estate è così poiché non c'è l'ora legale), si può scegliere di utilizzarla come comoda tappa durante uno spostamento da Tokyo verso il Kansai oppure oltre. Nello specifico, sono arrivato a Nagoya all'ora di cena per alloggiare all'Hostel Wasabi Nagoya Ekimae, un ottimo capsule a due passi dalla stazione, mentre tornato dopo il crepuscolo dalla visita a Ise sono andato a passare la serata e a dormire a Osaka. |
naiku |
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naiku |
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naiku kaguraden |
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naiku kaguraden |
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verso il kotai jingu |
COSA FARE E COSA VEDERE
L'autobus dalla stazione termina la sua corsa davanti al grande ponte pedonale in legno sul fiume Isuzu, l'Uji-bashi, chiuso da due simbolici torii alle estremità, attraversando il quale si entra nella foresta e nel recinto del santuario Naiku.
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naiku |
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naiku |
Qui, un lungo viale attraversa dei giardini costeggiando le ultime strutture moderne fino al primo grande torii, superato il quale una scalinata digrada verso il fiume in uno spazio dove lavare mani e viso per la purificazione e il sentiero si restringe inoltrandosi tra gli alberi. Il percorso principale costeggia le sale più grandi e importanti come la Saikan e la Kaguraden, la prima dedicata solo ai sacerdoti mentre la seconda è un complesso aperto al pubblico dove pregare, fare offerte e comprare amuleti e souvenir. In fondo, il Kotai Jingu è il santuario principale, interdetto al pubblico e osservabile solo da dietro le alte recinzioni che lo racchiudono o sbirciando al volo dal portale: questo costituisce l'area più sacra dell'intero Giappone poiché custodisce (o almeno così pare, visto che non è verificabile) lo specchio sacro, una delle tre insegne donate secondo la leggenda dagli dei al primo imperatore Jimmu (gli altri due, la spada e il gioiello, dovrebbero trovarsi rispettivamente nell'Atsuta Jingu a Nagoya e nei santuari del Palazzo Imperiale a Tokyo). |
stagno del naiku |
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naiku |
Poiché la casa imperiale giapponese secondo la mitologia discenderebbe direttamente dalla dea Amaterasu, anche la somma sacerdotessa dev'essere imparentata con l'imperatore (al momento è infatti la sorella di Naruhito). Oltre al Kotai Jingu, un percorso ad anello permette di ammirare gli altri numerosi santuari minori, che sono visitabili o ammirabili anche all'interno, senza contare gli altari, le pietre memoriali o gli alberi con corde e insegne, quindi anche senza poter entrare nel recinto sacro di cose da vedere ce ne sono parecchie e tutto l'insieme, pur nel suo stile molto più sobrio rispetto ad altri famosi santuari shintoisti, è sicuramente molto scenografico. Da non sottovalutare è anche la particolare atmosfera del luogo, visto che per molti giapponesi quello al santuario di Ise è un vero e proprio pellegrinaggio. |
verso il kotai jingu |
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giardini del naiku |
Subito a nord dell'Uji-bashi, accanto alla strada percorsa dal bus si allarga il pittoresco quartiere di Oharai-machi, storicamente dedicato all'alloggio e alla ristorazione dei pellegrini. Sulla strada che lo attraversa in tutta la la sua lunghezza per circa un chilometro si possono ammirare moltissime sublimi residenze in legno in stile tradizionale che ora ospitano ogni sorta di negozio di souvenir, laboratori artigianali, ristoranti e locali di street food. Nonostante l'immancabile folla, la passeggiata è suggestiva e in alcuni tratti si può scegliere di lasciare il percorso principale per procedere accanto al fiume; in corrispondenza del ponte successivo all'Uji-bashi poi, la rete di vicoli denominata Okage Yokocho è modellata su un villaggio dell'epoca Edo e qui le alternative per mangiare o fare acquisti si fanno anche più dense. |
verso il kotai jingu |
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naiku |
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verso il kotai jingu |
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dietro il kaguraden |
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naiku |
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oharaimachi |
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oharaimachi |
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oharaimachi |
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okage yokocho |
Anche il santuario Geku ha la sua via dello shopping e dei divertimenti: essa parte direttamente davanti alla stazione di Ise-shi e in circa 300 metri arriva di fronte all'ingresso principale del complesso religioso.
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geku |
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ingresso al geku |
Geku Sando non ha lo stesso impatto visivo di Oharai-machi, né lo stesso numero e varietà di negozi, né la folla che la percorre, ma è comunque piacevole passeggiarci godendosi l'ambiente genuino e caratteristico. Il Geku, consacrato alla dea del cibo Toyouke-hime, fu costruito nel V secolo per volere dell'imperatore Yuryaku, cui Amaterasu era apparsa in sogno chiedendo un aiuto nel procurarsi da mangiare. La struttura del santuario è poi simile a quella del Naiku, con un ponticello che immette in uno spiazzo e un sentiero inaugurato da un grande torii che si inoltra nel bosco. Sullo spiazzo iniziale sorge anche un padiglione-museo che si affaccia su uno scenografico stagno. Per il resto, anche qui si susseguono i padiglioni Saikan e Kaguraden, il primo interdetto e il secondo aperto invece ai bisogni spirituali del pubblico, prima di arrivare in fondo al cospetto del Toyouke Daijingu Seiden, chiuso e recintato con solo la possibilità di affacciarsi dal portale principale. |
stagno del geku |
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nel geku |
Uno spiazzo accanto al santuario centrale permette però di farsi un'idea della struttura e qualche bel sentiero nel bosco connette i diversi padiglioni secondari, cenotafi e rocce rituali, per un'esperienza anche qui di certo affascinante. I due complessi dell'Ise Jingu chiaramente catalizzano quasi del tutto un soggiorno da queste parti, non mancano però in città qualche altro piacevole colpo d'occhio urbano, come nel quartiere accanto al fiume Seta, oppure qualche altro tempio inserito in un bel contesto naturalistico; per allungare la visita però, i siti più popolari riguardano le Meoto-iwa (due scogli addobbati a santuario dalla corda rituale shinto, situati sulla costa nel santuario Futama Okitame, due fermate di treno oltre Ise-shi), le strutture e i panorami costieri intorno alla cittadina di Toba o infine le strade e i sentieri del parco nazionale Ise-Shima che inizia proprio a ridosso dell'area urbana di Ise. |
geku kaguraden |
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geku |
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geku |
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toyouke daijingu seiden |
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toyouke daijingu seiden |
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geku kaguraden |
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geku sando |
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geku |
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geku saikan |
DOVE MANGIARE E USCIRE A ISE E A NAGOYA
Visitando Ise in giornata, è molto probabile che dopo il viaggio in treno, lo spostamento in bus e la visita al Naiku, il tempo per pranzare sia quasi scaduto.
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stazione di nagoya |
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oharaimachi |
In questo caso, l'imponente varietà offerta da Oharai-machi per ciò che riguarda lo street food cade proprio a fagiolo, anche scegliere uno dei tantissimi ristoranti e caffè è però una soluzione praticabile. Geku Sando e i dintorni della stazione hanno pure (come sempre in Giappone) diverse alternative per il pranzo o la cena. Ise non ha però l'aria di un posto dove trovare del movimento serale, alloggiando a Nagoya invece la situazione è completamente diversa. L'area intorno alla stazione centrale è infatti uno dei punti di riferimento della vita cittadina anche di sera (l'altra zona della movida dovrebbe essere Sakae) grazie a una moltitudine di locali dove mangiare e bere e la stazione stessa è sempre piena di gente anche ben oltre l'ora di cena. Tra le specialità culinarie del luogo si distingue la misokatsu, ovvero la cotoletta di maiale fritta servita con la tradizionale salsa di miso rosso locale: i ristoranti della catena Misokatsu Yabaton sono l'ideale per provarla, con diverse filiali sparse per la città e dei set-menu molto convenienti (io ho cenato nel negozio nel centro commerciale sotterraneo sul lato occidentale della stazione).(23-24 dicembre 2024)
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okage yokocho |
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okage yokocho |
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okage yokocho |
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oharaimachi |
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geku sando |
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geku sando |
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