Il Kruger National Park è la più grande tra le riserve naturali protette del Sudafrica, con una superficie di poco superiore a quella della Puglia, ma soprattutto rappresenta una delle destinazioni turistiche più importanti non solo del paese arcobaleno ma di tutta l'Africa meridionale.
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babbuino |
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Un safari in questo parco nazionale permette di incontrare tutti i cosiddetti "big 5", nonché una moltitudine di altri animali di ogni tipo, godendo inoltre di un paesaggio estremamente affascinante e costituendo quindi un'esperienza assolutamente indimenticabile. Una piacevolissima particolarità dei parchi sudafricani è poi quella di poter effettuare i game drive, cioè le escursioni su mezzi a motore alla ricerca degli incontri con gli animali selvatici, in completa autonomia e con il proprio mezzo di trasporto, senza la necessità cioè di affidarsi ai tour privati, al netto di alcune regole ferree da seguire che tuttavia non diminuiscono affatto il fascino del safari stesso.
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COME ARRIVARE, COME MUOVERSI E DOVE DORMIRE
Il Kruger Mpumalanga International Airport, situato nei pressi di Mbombela (che sarebbe il nuovo nome di Nelspruit) è il più importante tra gli scali che servono il parco, tuttavia ci sono almeno altri tre aeroporti più piccoli e meno trafficati dove poter atterrare più comodamente, viste le enormi dimensioni del parco, a seconda di dove si è scelto di risiedere e del punto di ingresso che si programma di utilizzare: questi sono rispettivamente nei pressi delle località di Phalaborwa e Hoedspruit o proprio all'interno della riserva, nel campo di Skukuza, dove c'è anche il capolinea di una linea ferroviaria.
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dalla mathekenyane hill |
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kudu |
Sia che si sia affittata un'automobile per un ampio on the road in Sudafrica che specificatamente per poter esplorare il Kruger in completa libertà e autonomia, si dovrà scegliere uno degli 11 cancelli di ingresso dove espletare le formalità burocratiche come la registrazione del veicolo e delle persone, il controllo degli oggetti che si introducono nel parco e, nel caso non si pernotti in uno dei campi interni, il pagamento del biglietto. Conviene chiaramente scegliere l'ingresso in base alla zona che si vuole esplorare, al tragitto da seguire, alla posizione del campo scelto per dormire o, in ultima analisi, alla località da cui si arriva: per esempio, provenendo dallo Swaziland e dal posto di frontiera di Matsamo, i cancelli più comodi sono il Malelane Gate o il Crocodile River Gate, che sono gli unici due sul bordo meridionale del parco, mentre chi arriva dall'aeroporto di Nelspruit o direttamente con l'autostrada da Johannesburg o Pretoria, solitamente preferisce i gate di Numbi o di Phabeni e così via. |
dalla mathekenyane hill |
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dalla mathekenyane hill |
La rete stradale interna del Kruger è ottima, capillare e in perfetto stato sia per quello che riguarda le direttrici asfaltate che collegano tra loro i vari campi e i punti più rappresentativi, sia per le tante stradine secondarie sterrate, dal fondo sempre liscio e regolare (almeno nella stagione secca) in cui vale la pena infilarsi nella speranza di qualche incontro più insolito o per ritrovarsi in completa solitudine in mezzo al nulla. Doveroso è però segnalare che le distanze da coprire sono spesso cospicue e che i limiti di velocità rigorosi (50 km/h lungo le strade asfaltate e 40 km/h su quelle sterrate...e i controlli ci sono), per cui è bene pianificare gli itinerari da seguire e tenere sempre sott'occhio la tabella di marcia, poiché all'ora di chiusura bisogna necessariamente essere usciti dalla riserva o aver raggiunto il campo recintato in cui si passerà la notte, pena multe severe. |
facoceri |
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leone sdraiato |
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famiglia di iene |
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facocero |
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lake panic |
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blesbock |
Per quello che riguarda l'alloggio infine, la soluzione migliore è quella di dormire in uno dei rest camp all'interno del parco: questi sono dei veri e propri villaggi turistici dove oltre a tende, bungalow, capanne, alberghi ed edifici più grandi con uffici, si possono trovare anche tutti i servizi come bar, ristoranti, negozi di souvenir e alimentari, pompe di benzina, tour operator, assistenza sanitaria e così via.
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tramonti del kruger |
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antilopi |
Tra campi principali, campi satellite, piccoli campi tendati e lodge di lusso, ci sono oltre una ventina di opzioni per passare una o più notti all'interno del Kruger, tutte con varie fasce di prezzo, tuttavia i posti si riempiono facilmente ed è quindi consigliabile prenotare con diversi mesi in anticipo per essere sicuri di trovare posto (si può fare online solo sul sito ufficiale dei parchi sudafricani): nel mio caso, la prima notte l'ho trascorsa nel campo Pretoriuskop mentre la seconda nel Lower Sabie, entrambi tra quelli principali e situati nella zona meridionale del parco, abbastanza semplice il primo ma comodamente situato nei pressi del Numbi Gate, più affascinante e un po' più grande e vario il secondo, posizionato sulla sponda meridionale dell'importante fiume da cui prende il nome e non lontano dal confine col Mozambico. |
bufali |
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bufali |
Un vantaggio in più nel dormire in questi campi, oltre l'ovvia ottimizzazione dei tempi, è quello che l'ultima giornata da quando si lascia l'alloggio la mattina a quando si esce dal parco per la chiusura serale non viene conteggiata: stando due notti mi sono stati fatti pagare due giorni di visita e il terzo è stato così gratis. Se non si riesce a prenotare in questi rest camp, le alternative sono o i lodge di lusso nelle riserve private ricavate all'interno del territorio del Kruger oppure i tantissimi hotel, guesthouse, lodge e resort, che popolano l'area densamente abitata subito fuori dal confine sud-occidentale del parco, da Nelspruit fino al confine con la provincia del Limpopo e in particolare intorno alla località di Hazyview, che hanno dalla loro un rapporto qualità/prezzo sicuramente elevato ma la scomodità di dover effettuare le procedure di ingresso e il pagamento del biglietto ogni giorno, perdendo dunque tempo in più oltre a quello ovvio necessario per raggiungere i vari punti di interesse partendo da più lontano; queste ultime soluzioni sono però parecchio comode come punto di appoggio quando si lascia definitivamente il parco, magari al tramonto, per puntare verso altre destinazioni.
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erbivori alle pozze |
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zebre |
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zebre |
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gazzella |
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buceri di terra |
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erbivori alle pozze |
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antilopi |
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giraffe |
COSA FARE E COSA VEDERE
Come detto, il Kruger National Park è davvero enorme e si allarga su due diverse province sudafricane, Mpumalanga e Limpopo, senza contare una parte in territorio mozambicano che prende il nome di Parco Nazionale del Limpopo.
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marabù |
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elefanti |
Date le dimensioni, può quindi contare su diverse ambientazioni naturali che comprendono bush, savana, colline, rocce, foreste, zone più secche e zone umide, ospitando ricchissime popolazioni dei più disparati tra gli animali selvatici. Pur se gli avvistamenti di alcune tra le bestie più famose e accattivanti non sono purtroppo garantiti - d'altronde sono in completa libertà e l'area è comprensibilmente molto dispersiva, nonché con grande abbondanza di luoghi dove nascondersi - è comunque praticamente sicuro fare centinaia di incontri con una moltitudine tra mammiferi grandi e piccoli, erbivori e carnivori, rettili, anfibi e uccelli, potendo il più delle volte anche osservarli da vicino e con calma, dando vita in sostanza a un safari di altissimo livello ed estremamente soddisfacente. |
gnu |
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gnu |
Alcune porzioni della zona protetta sono state trasformate in riserve private, molto piccole in confronto a quella statale e più costose da esplorare, ma con una maggiore densità di animali e dove quindi è relativamente più facile avvistare quelli notoriamente più schivi come rinoceronti, leopardi e ghepardi (che infatti io purtroppo non sono riuscito a vedere). Sia nelle località intorno al parco che in tutte le principali destinazioni turistiche del Sudafrica si possono poi facilmente trovare agenzie che vi organizzano safari con tour guidati nel Kruger, così come anche in ognuno dei rest camp c'è la possibilità di organizzare dei game drive con le guide del parco, che di certo conoscono il territorio e le abitudini della fauna meglio di chiunque altro e sono inoltre molto più allenati nello scorgere tracce, movimenti e presenze mimetizzate, dando quindi maggiori garanzie di fare incontri unici rispetto al "fai da te". |
zebre |
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zebra |
Sempre nei rest camp sono inoltre disponibili altre attività come tour serali e notturni, escursioni a piedi, uscite in bicicletta e altro ancora, esperienze che di certo possono valere la pena e con costi sostenibili, è però doveroso sottolineare come la possibilità di guidare il proprio mezzo e percorrere in completa libertà e autonomia la rete stradale (purché non si scenda mai dalla macchina all'infuori che nei rest camp, che sono recintati, o in alcune precise aree segnalate) sia il vero fiore all'occhiello delle riserve sudafricane. Nonostante l'elevatissimo numero di turisti infatti, la vasta superficie del Kruger favorisce la concreta possibilità di ritrovarsi in alcuni momenti completamente da soli, senza nessuno a portata di vista e udito, in mezzo a questi paesaggi selvaggi trovandosi magari al cospetto di qualche animale e regalando così sensazioni (a me che viaggiavo da solo ancora di più) intensissime e irripetibili. |
giraffa |
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pennuti e coccodrilli |
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marabù |
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coccodrillo |
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airone |
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coccodrillo a mollo |
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facoceri |
Non ci sono veri e propri tragitti da seguire per essere sicuri di incontrare più animali, conviene però costruirsi degli itinerari (e rispettarli per rientrare nei tempi) in modo da toccare alcuni punti più iconici di altri, visitare anche qualche altro rest camp oltre a quelli dove si alloggia oppure fermarsi nelle aree pic-nic arrivandoci intorno all'ora di pranzo.
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nel nulla |
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bird hide |
Già solo l'ingresso dalla Malelane Gate è da emozioni forti giacché si attraversa l'ampio Crocodile River su un alto ponte dal quale si scorgono branchi di ippopotami crogiolarsi tra le rive e l'acqua, poi in generale vale la pena, nella stagione secca (ovvero la nostra primavera-estate), attraversare i fiumi e fermarsi in prossimità delle pozze permanenti, sia per i panorami che perché è più probabile vedere della fauna, oppure visitare i cosiddetti bird hide, strutture in legno in punti sensibili dove è possibile scendere dall'auto e stare al coperto ad osservare gli uccelli ed eventuali altre presenze. Per esempio, fuori il Lower Sabie c'è uno stagno molto frequentato da ippopotami, coccodrilli e volatili, mentre alle pozze poco a sud di Skukuza ho potuto incontrare due volte i leoni e sempre gli ippopotami al vicino Lake Panic (forse è utile ricordare che i simpatici hippos sono gli animali più pericolosi del parco, responsabili della stragrande maggioranza degli incidenti mortali). |
vero il mozambico |
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orpen dam |
Dal punto di vista paesaggistico invece, alcune colline come la Matekhenyane tra Skukuza e Pretoriuskop, le alture dove passa la strada a nord del Lower Sabie o altre sparse nel territorio, meritano sicuramente una tappa per poter lasciar vagare lo sguardo su panorami più ampi e rendersi conto della grandiosità del posto. Sembra che la natura e gli scenari siano ancora più affascinanti nella parte settentrionale del parco, oltre il fiume Oliphants (che dovrebbe essere il corso d'acqua più imponente tra quelli che attraversano il Kruger), dove ci sono ambienti naturali particolari, formazioni rocciose, il baobab più meridionale del continente africano e altre meraviglie, anche se voce di popolo afferma che il numero di animali che la popolano sia inferiore a quello della porzione sud. |
colline orientali |
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giraffe |
In tre giorni ho potuto battere quasi palmo a palmo le zone meridionali, toccando la gran parte dei punti più interessanti e incontrando, in alcuni casi anche da molto vicino, un gran numero di antilopi varie, gazzelle, elefanti, facoceri, zebre, giraffe, babbuini e cercopitechi, bufali, gnu, ippopotami, coccodrilli e tantissimi uccelli come i grossi marabù, i buffissimi buceri, degli onnipresdenti uccellini di un colore azzurro elettrico e molti altri. I leoni li ho incontrati solo in due occasioni (lo stesso gruppo a distanza di un paio d'ore) mentre un po' meglio è andata con le iene; i restanti felini e i rinoceronti invece niente. Nonostante ciò e nonostante io non sia nemmeno riuscito ad arrivare più a nord del campo di Satara - ma le distanze sono notevoli e i limiti di velocità stringenti dilatano i tempi - posso però comunque affermare che quanto fatto e visto costituisce una delle esperienze di viaggio più belle e indimenticabili della mia vita. |
tramonto africano |
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iena |
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lower sabie |
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ippopotami |
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ippopotami |
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uccelli e ippopotami |
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uccelli e ippopotami |
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paesaggio del kruger |
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babbuini |
DOVE MANGIARE
Come detto, ognuno dei campi interni al parco è fornito di uno o più tra bar, chioschi, caffetterie e ristoranti, che aprono già la mattina presto per la colazione e che sono una valida opzione per la cena.
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fiume sabie |
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giraffe al tramonto |
Tutti gli alloggi sono però anche forniti di barbecue per farsi una bella grigliata, assaggiando magari la carne di qualche animale insolito. Per fare ciò non c'è bisogno di grande organizzazione preventiva, poiché ogni rest camp è fornito anche di un minimarket dove, oltre ai souvenir, è possibile comprare tutto l'occorrente, cibi compresi; i campi più grandi come Skukuza o Satara hanno addirittura una vera e propria macelleria dove rifornirsi di biltong (la tipica carne essiccata), bistecche e salsicce di bufalo, kudu, impala, struzzo e altro (anche vacca, ovviamente), pronte per essere schiaffate sulla brace. Per quello che riguarda il pranzo invece, prevedere un pasto al sacco può essere conveniente, ma comunque le aree pic-nic più grandi, come Afsaal, Nkuhlu o Tshokwane, oltre a mettere a disposizione tavoli e attrezzature, hanno anche un negozio e una tavola calda dove prendere un panino o un piatto caldo sul momento.(13-15 agosto 2024)
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babbuini |
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zona umida |
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bufalo |
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bufali |
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pennuto |
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erbivori vari |
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pennuto |
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fiume sabie |
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fiume sabie |
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fiume sabie |
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coccodrillo nel sabie |
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ippopotami nel sabie |
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elefanti |
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colline orientali |
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cercopitechi |
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nkumbe view site |
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sulle colline orientali |
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l'onnipresente |
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cercopiteco |
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nkuhlu picnic site |
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treno a skukuza |
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babbuini verso phabeni gate |
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albasini ruins |
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