Il Lesotho è un piccolo stato indipendente (ma non minuscolo, la sua superficie è suppergiù paragonabile a quella del Belgio) che forma un'enclave nel territorio sudafricano.
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lungo la B44 |
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dalla collina del parlamento |
Si tratta di una monarchia costituzionale, fino al 1966 colonia del Regno Unito col nome di Basutoland ma con storia e tradizioni ben più antiche le cui testimonianze riportano fino alla preistoria, tuttavia l'etnia dominante nel paese, quella dei basotho, appartenente al gruppo delle popolazioni bantu, si insediò nella zona solo all'inizio del XIX secolo. La particolarità del Lesotho è quella di trovarsi interamente in alta quota, basti pensare che il suo punto più basso è a quasi 1400 metri sul livello del mare, fatto da cui derivano l'appellativo di "Regno nel Cielo" e un'ambientazione molto affascinante e fuori dal comune.
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thaba bosiu cultural village |
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thaba bosiu cultural village |
Si tratta di una nazione povera, con la maggior parte della popolazione che vive con molto poco, tuttavia la criminalità è meno diffusa che in Sudafrica rendendo un soggiorno qui relativamente sicuro, mentre la semplicità e l'accoglienza degli abitanti, unita ai panorami e all'atmosfera particolarmente genuina, nonché a diversi siti storici, archeologici e culturali, contribuisce alla soddisfazione di chiunque voglia passarci del tempo. Con due giorni completi e due notti si riesce a farsi un'idea abbastanza completa del paese, esplorandone una parte consistente e visitando molti dei suoi siti più importanti, tuttavia chi volesse raggiungere le località più remote e infilarsi tra le alte montagne della parte meridionale e orientale dovrebbe senz'altro considerare di fermarsi più a lungo, di certo non rimarrà deluso.
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kingsway road |
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museo nazionale |
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makoanyane square |
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makoanyane square |
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kingsway road |
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basotho hat |
COME ARRIVARE, COME MUOVERSI E DOVE DORMIRE
La capitale, nonché la città più grande e il centro della vita, della cultura e dell'economia del Lesotho, è Maseru, situata a ridosso del confine occidentale del paese, con il fiume Caledon (Mohokare in lingua sotho) che segna la linea di frontiera per parecchi chilometri.
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lion rock |
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sobborghi popolari di maseru |
Una quindicina di chilometri a sud dell'abitato si trova l'unico aeroporto vero e proprio del paese, ma è molto più probabile che arriviate in macchina attraversando uno dei diversi posti di confine (di cui però solo due sono aperti 24 ore, ovvero quelli di Maseru e di Ficksburg, mentre per alcuni, come per quello sul famigerato passo di Sani, è necessario guidare un 4x4). In particolare, la frontiera al Maseru Bridge si raggiunge da Bloemfontein dopo circa 140 km di strada larga e in buone condizioni attraverso l'altopiano, poco trafficata e senza incrociare altre località di rilievo a parte Ladybrand, l'ultima cittadina prima del confine, buona per fare un pit-stop prima di cambiare nazione. La dogana poi si passa velocemente e senza grandi controlli: non serve visto, il passaporto viene timbrato al volo negli uffici e anche per l'auto non ci sono cose particolari da fare, se non pagare un piccolo pedaggio. Le strade in Lesotho sono generalmente in buone condizioni e facili da percorrere, almeno quelle principali, anche se non particolarmente larghe. |
sobborghi popolari di maseru |
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sobborghi popolari di maseru |
A Maseru e dintorni c'è parecchio traffico, soprattutto con l'approssimarsi del tramonto, mentre nel resto del paese ci si ritrova a guidare per lunghi tratti quasi in solitudine, ad ogni modo colpisce come una buona metà dei veicoli in strada siano taxi, per cui anche chi non è automunito non avrà problemi a spostarsi. L'area metropolitana di Maseru è piuttosto vasta, mentre il CBD (Central Business District) è poco esteso e senza particolari attrazioni, con anche la maggior parte degli alloggi distribuiti nelle varie località residenziali che compongono la cintura urbana della capitale, in particolare a nord-est e a sud. Proprio in quest'ultima zona si trova il Boikhutsong Bed & Breakfast, una sistemazione più che dignitosa e con un discreto rapporto qualità/prezzo. Conviene chiaramente fare base a Maseru, nel paese ci sono però altre città che possono offrire dei servizi decenti e anche nei principali punti di interesse tra le montagne non mancano dei lodge o delle guesthouse per un'esperienza più particolare. |
sobborghi popolari di maseru |
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parlamento |
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dalla collina del parlamento |
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cbd di maseru |
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verso sud |
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lungo la A2 |
COSA FARE E COSA VEDERE
MASERU E DINTORNI
Come detto, Maseru non è una città particolarmente bella o affascinante, è tuttavia la capitale e lo specchio più esplicito dei risvolti sociali e culturali del Lesotho, per cui qualche aspetto più interessante si trova.
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verso morija |
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verso sud |
Kingsway Road è un po' il corso cittadino, dove si affacciano negozi, centri commerciali, banche, ministeri e altri edifici istituzionali, dove si possono trovare ampi tratti di marciapiede e incontrare gli abitanti a passeggio potendo osservare la vita comune di questo angolo di Africa. Percorrendola da ovest a est, punti che meritano attenzione sono l'edificio Basotho Hat dalla curiosa forma di un copricapo tradizionale che ospita un mercato di artigianato e souvenir, la piccola chiesa anglicana di St. John e la Makoanyane Square, piazza-giardino che rappresenta il centro nevralgico del CBD. Poco distante a nord, un altro palazzo dalla forma curiosa ospita il Museo Nazionale (al momento però è chiuso e deserto), mentre proprio in fondo alla Kingsway, la rotatoria dove questa confluisce insieme alle due altre vie principali di Maseru, Moshoeshoe Road e Main North Road, è un vero brulicare di gente visto che tutt'intorno si trovano mercati di strada e alcuni dei maggiori mall commerciali, ma vi si affaccia anche la cattedrale cattolica di Nostra Signora della Vittoria. A sud del CBD, alcune colline rocciose sbucano dalla pianura separando dei quartieri residenziali più benestanti da quelli più popolari. |
verso morija |
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verso morija |
L'altura più vicina al centro è caratterizzata dal moderno e maestoso palazzo del Parlamento, mentre sul versante opposto la scena se la prende il centro commerciale del Maseru Mall. I quartieri popolari chiaramente non hanno attrattive di richiamo, tuttavia sono sicuri da attraversare ed è qui che si può trovare l'essenza più genuina del paese, dove le casette sono povere ma dignitose e si arrampicano sui pendii delle colline, in particolare su quella più ampia e meridionale dell'area urbana, dove si possono apprezzare le attività quotidiane di chi deve vivere alla giornata e dove a metà pomeriggio si possono incontrare migliaia di studenti di ogni ordine e grado (l'età media in Lesotho è bassissima), tutti con le loro divise, rientrare a casa a piedi percorrendo anche diversi chilometri e non mancando mai di sperticarsi in saluti e sorrisi se individuano la rarità di un turista bianco in macchina. Tra i vari sobborghi meridionali, qualche parola in più la merita Thetsane, dove si concentra buona parte dell'industria tessile del paese e tra i capannoni e i vari laboratori ci può scappare qualche buon affare o qualche spunto sociale interessante. |
verso morija |
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morija |
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morija museum |
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trekking a morija |
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trekking a morija |
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bacino di morija |
A SUD DI MASERU
Mpilo Boulevard, che arriva dal posto di frontiera e in alcuni tratti è più o meno un'autostrada, bypassa tutto il CBD puntando direttamente verso l'aeroporto e il sud del paese col nome di A2.
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sul fianco della montagna |
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montagna sopra morija |
Tutta la fascia di territorio che segue il confine occidentale da nord a sud è caratterizzato da pianure ondulate dove dominano il colore giallo dell'erba secca e il nero dei tratti bruciati dai contadini (agosto coincide con l'ultima parte della stagione secca e il terreno è arido e riarso, non si fa fatica però ad immaginare quanto il paesaggio debba essere bello durante la stagione umida, quando il verde diventa il colore imperante), interrotte da formazioni montuose che terminano in speroni rocciosi o in altre dalla forma peculiare con la sommità piatta e dalla superficie molto estesa. Una di quelle del primo tipo (anzi, due vicine) si trova proprio accanto all'A2 circa 7 km a sud del centro, ancora all'interno dell'area metropolitana, ed è chiamata Lion Rock poiché osservata da nord-est ricorda la faccia di un leone emergente dal terreno e costituendo uno dei principali spot fotografici della zona (ma dalla A2 non si nota, bisogna uscire dalla strada principale e infilarsi per stradine sterrate). |
sul fianco della montagna |
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trekking a morija |
Poco prima dell'aeroporto si esce finalmente dall'agglomerato urbano, il traffico diventa pressoché inesistente e ci si comincia veramente a godere il paesaggio con le sue particolarissime caratteristiche morfologiche. Una delle principali attrazioni del Lesotho si trova nel villaggio di Morija, a circa 40 km da Maseru: qui il Morija Museum & Archives conserva documentazioni storiche, manufatti, fossili di dinosauro e animali impagliati, fungendo da importante polo culturale per il distretto, ma non solo. Nel museo si può infatti anche organizzare al volo un trekking guidato che si inoltra nel bosco costeggiando la piccola diga e il suo bacino di raccolta per poi risalire in parte il fianco della grande montagna dalla cima piatta fino a delle rocce su cui sono rimaste impresse delle orme di dinosauro (il Lesotho è infatti uno dei pochissimi posti al mondo dove poter osservare questi curiosissimi residuati preistorici). |
orme di dinosauro |
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cappelli tradizionali |
Il trekking dura circa un'ora e mezza tra andata e ritorno e l'ultimo tratto prima di arrivare alle impronte è abbastanza faticoso per la salita, ma ripaga tutto con la bellezza e la quiete degli ambienti attraversati e le splendide vedute panoramiche. Proseguendo da Morija lungo la via secondaria B44, nel villaggio di Matsieng c'è il complesso di una delle residenze reali in cui sono inclusi i Royal Archives, ma in effetti non c'è molto da vedere (anche perché non si può girare liberamente per la tenuta), tuttavia vale sicuramente la pena fare tutto il giro lungo questa strada per i villaggi dall'aspetto assolutamente autentico in cui si scorgono anche diverse abitazioni tradizionali a capanna col tetto di sterpi, per la meravigliosa ambientazione selvaggia e per l'atmosfera idilliaca. |
matsieng |
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orma di dinosauro |
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sul fianco della montagna |
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bacino di morija |
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morija museum |
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verso matsieng |
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matsieng royal palace |
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lungo la B44 |
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lungo la B44 |
A EST E A NORD DI MASERU
Più o meno a metà strada tra la Lion Rock e l'aeroporto la A3-A5 si dipana dalla via principale puntando verso est e andando incontro alle alte montagne che ricoprono buona parte del paese, soprattutto nel versante che guarda in direzione dell'oceano.
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college a roma |
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verso roma |
Dopo poco meno di 10 km avviene la divisione, con la A5 che si dirige verso la cittadina di Roma e poi a sud-est mentre la A3 prosegue verso est (incontrando curiosamente un villaggio di nome Nazareth). A parte il nome "importante", Roma merita un po' di attenzione oltre che per l'ambientazione che comincia ad essere prevalentemente montana e non più quella caratteristica di un altopiano, per il fatto di ricoprire il ruolo di centro accademico del Lesotho: qui ha infatti sede la National University e ci sono inoltre diverse missioni cristiane e alcuni college, dando alla località un'atmosfera vivace e giovane. Qualche chilometro prima invece, nella località di Makhalanyane, una strada conduce al sito storico-culturale più rilevante del paese. |
national university |
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sopra roma |
Nella località di Thaba Bosiu infatti, nella prima metà del XIX secolo, il re Moeshoeshoe I si asserragliò su questa roccaforte sulla cima piatta della montagna per respingere i tentativi dei coloni bianchi e delle vicine popolazioni zulu di conquistare il territorio, fondando di fatto il moderno regno del Lesotho. Sul sito ci sono alcuni resti delle strutture della roccaforte ottocentesca e le tombe di Moeshoeshoe I e di altri sovrani, purtroppo non ci si arriva in macchina ma bisogna camminare un po' e inoltre non ci sono indicazioni (anche se guardando su google maps il sentiero non sembra né lungo né particolarmente complicato da seguire). Alla base della montagna comunque, il nuovissimo Thaba Bosiu Cultural Village vale una visita: nell'area infatti, oltre a un centro informazioni, un anfiteatro per le manifestazioni culturali e un centro congressi, si trovano un museo dove viene narrata la storia del luogo e della nazione odierna, nonché un ampio insieme di abitazioni tradizionali basotho. Una menzione se la meritano anche le curiose formazioni rocciose nella vallata alle spalle del villaggio. |
fuori roma |
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verso thaba bosiu |
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thaba bosiu cultural village |
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museo di thaba bosiu |
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thaba bosiu cultural village |
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thaba basiu cultural village |
Dalla rotatoria alla fine del CBD di Maseru invece, la A1 punta in direzione nord-est seguendo a grandi linee la vallata del fiume Mohokare (e quindi la linea del confine con il Sudafrica).
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thaba bosiu cultural village |
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thaba bosiu cultural village |
Dopo circa 40 km si attraversa Teyateyaneng, seconda città del paese e principale centro di artigianato, dove ci si può fermare alla ricerca di qualche laboratorio per osservare la produzione e acquistare arazzi, tappeti, souvenir e vestiti. Altri 40 km circa e si arriva a Maputsoe, dove c'è il secondo posto di frontiera per importanza dopo quello della capitale ma, a meno che non dobbiate varcare il confine o siate interessati alla fila ininterrotta di negozi di vario tipo dove comprare a prezzi più bassi che in Sudafrica, non ci sono molte attrattive. Basta però fare altri 15 km e di cose interessanti se ne trovano eccome. |
thaba bosiu cultural village |
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thaba bosiu cultural village |
La cittadina di Hlotse (detta anche Leribe) è il capoluogo del distretto e principalmente è un centro di mercato e anche qui vi si possono trovare buoni souvenir di artigianato. Proprio in mezzo al vivace trambusto del mercato fa bella mostra di sé la piccola Major Bell Tower, residuato ottocentesco della "basutho gun war", ma il bello si trova però poco a nord dell'abitato dove in corrispondenza del passaggio del fiume Subeng, una stradina sterrata e scoscesa di poche centinaia di metri porta a un altro sito con impronte di dinosauro. Qui c'è un recinto con una capanna in lamiera dove il custode sarà felice di mostrarvi qualche fossile conservato all'interno e guidarvi tra gli scenografici passaggi tra le rocce scavate dal fiumiciattolo per indicarvi le impronte di dinosauro: ce ne sono diverse e sono ben visibili, più che nel sito a Morija, inoltre non c'è bisogno di scarpinare per ammirarle (va detto che il bello di quelle di Morija era però anche il bel trekking per arrivarci). |
l'interno di una capanna |
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thaba bosiu cultural village |
Gli aspetti più intriganti di un viaggio in Lesotho riguardano in realtà soprattutto la sua natura selvaggia, i trekking nei parchi nazionali tra i poderosi monti del Drakensberg che qui raggiungono le vette più alte dell'Africa meridionale (il Thabana Ntlenyana arriva a 3482 m), alla ricerca di spettacolari cascate, grotte rupestri e meravigliosi paesaggi. Per fare ciò c'è però di spendere un po' più di tempo e risorse poiché con la macchina in autonomia si può arrivare solo fino a un certo punto: la A1 per esempio, passate Hlotse e Butha Buthe si arrampica oltre i 3000 metri fino alla stazione sciistica Afri-Sky ma poi, per passare la vallata del fiume Orange diventa sterrata; lo stesso vale per la A25 da Hlotse, che passa la scenografica diga di Katse col suo bacino, ma poi l'ultimo tratto fino a Thaba Tseka è sterrato. A Thaba Tseka ci arriva la A3 per andare successivamente a incrociare l'Orange, la A5 diventa sterrata poco dopo Roma mentre la A4 va un po' meglio, ma arrivare a Qacha's Neck è impegnativo, così come è impervio arrivare fino al Sani Pass. Insomma, godere delle piene potenzialità del Lesotho non è semplicissimo, ma anche due semplici giornate per vedere le attrazioni più facili da raggiungere e immergersi nell'ambiente e nell'atmosfera del paese rappresentano un'esperienza molto soddisfacente. |
thaba bosiu cultural village |
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thaba bosiu cultural village |
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colline a thaba bosiu |
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cattedrale cattolica a maseru |
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verso nord |
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verso nord |
DOVE MANGIARE
Senza tanti giri di parole, di vita serale in Lesotho praticamente non ce n'è, il massimo che si può fare a Maseru è andare in qualche ristorante o bar per cenare e bere qualcosa.
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fossili |
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orma di dinosauro |
Nella capitale le alternative per un buon pasto ci sono, sia nei locali interni dei centri commerciali come il Pioneer Mall, il Maseru Mall o quelli lungo la Kingsway, sia in alcuni ristoranti e caffè piuttosto graziosi. La cucina portoghese e l'ambiente del Piri Piri, così come i servizi del Nr.7 Restaurant, possono sicuramente rappresentare una buona soluzione per una piacevole cena, mentre risulta abbastanza difficile trovare qualcosa se si è in giro in macchina fuori dalla capitale, quindi o si approfitta degli sparuti fast food lungo le vie principali o degli eventuali locali nei centri maggiori oppure bisogna organizzarsi portandosi qualcosa o facendo un po' di spesa in uno dei tanti supermercati. Una menzione se la merita infine il ristorante cinese JC a Ladybrand, buona opzione per pranzare prima di varcare la frontiera.(6-8 agosto 2024)
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fiume subeng |
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fiume subeng |
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orme di dinosauro |
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orme di dinosauro |
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hlotse |
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