Cordoba (o Cordova in italiano) è la terza città andalusa per grandezza e una delle destinazioni più belle, pittoresche e interessanti di tutto il sud della Spagna grazie anche a una storia che l'ha vista addirittura tra le città in assoluto più grandi e importanti del mondo in epoca medievale.
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ponte romano e mezquita |
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mezquita-catedral |
Già significativo centro amministrativo in età romana e barbarica dotato di edifici monumentali e poderose fortificazioni, la località sulla sponda settentrionale del fiume Guadalquivir raggiunse il suo massimo splendore durante la dominazione araba, divenendo la ricchissima capitale prima dell'emirato di al-Andalus e poi del successivo califfato. Oggi Cordova può quindi mostrare diverse spettacolari architetture sviluppatesi allora e riconvertite dopo la riconquista da parte dei re cristiani, ma vanta anche un pittoresco centro storico con stradine dal tracciato irregolare, case imbiancate a calce in tipico stile andaluso, poetici patii e incantevoli piazzette a formare uno spettacolare insieme con una moltitudine di angoli indimenticabili. |
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patio de los naranjos |
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Come arrivare, come muoversi e dove dormire
Cordova è collegata con una linea di treni veloci a Madrid, mentre altre linee normali dirette vanno a Siviglia e Malaga (cioè gli aeroporti più vicini) con parecchie corse giornaliere. |
mezquita-catedral |
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Più difficile è il collegamento con la zona della punta meridionale dell'Andalusia, ma da Cadice ci sono comunque degli autobus convenienti. Sia la stazione ferroviaria che quella dei bus si trovano una vicino all'altra nella parte settentrionale dell'area urbana, ai due lati dell'ampia Avenida de la Libertad. Molto competitiva è poi l'offerta di alloggio, vista la profusione di hotel e guesthouse ospitati nelle tipiche residenze andaluse del centro storico, pittoresche costruzioni che si sviluppano intorno a degli ameni cortili. Proprio in una di queste si trova il Patio Santa Marta della catena Libere: un ostello bellissimo in una tranquilla posizione tra i vicoletti, che occupa appunto un edificio storico con uno stupendo cortile centrale ma i cui spazi comuni interni, le camere private e le camerate, sono nuovissimi e super-funzionali. |
mezquita-catedral |
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ponte romano e torre |
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dal ponte |
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il guadalquivir |
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verso il ponte |
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alcazar |
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mura medievali |
Cosa fare e cosa vedere
A fronte di un patrimonio storico e architettonico variegato e di altissimo livello, una delle attrazioni cittadine si eleva su tutto il resto per importanza e maestosità, risultando un simbolo imprescindibile di Cordova.
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intorno alla cattedrale |
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intorno alla cattedrale |
La celeberrima Mezquita-Catedral infatti, l'antica grande moschea riconvertita in tempio cristiano a seguito della reconquista, è una delle chiese più famose e spettacolari del mondo, nonché una di quelle dalla superficie interna più grande. La profusione di elementi strutturali e decorativi tipici dell'islam come la cinta muraria e i suoi portali, lo splendido giardino degli aranci su cui svetta il minareto poi trasformato in torre campanaria, il mihrab con le sue classiche ricchissime decorazioni o l'iconica incredibile serie di colonnati interni con archi arabi a strisce bianche e rosse, si contrappone a quelli propri delle opulente chiese gotiche e rinascimentali spagnole dando vita a un mix curioso ma dall'impatto scenico assolutamente formidabile (nel patio de los naranjos si può accedere liberamente, mentre per entrare nella chiesa è conveniente fare i biglietti online per saltare l'inevitabile fila). |
sinagoga |
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intorno alla cattedrale |
Intorno all'edificio si allarga una fitta rete di vicoli anche molto stretti che sbucano in qualche pittoresca piazzetta ma che in generale nasconde la visione d'insieme della Cattedrale. Il lato meridionale di questa è però separato solamente da una fila di palazzi dalla sponda settentrionale del Guadalquivir e dal lungofiume, dove uno slargo si apre su un arco neoclassico che immette direttamente sul quasi altrettanto famoso Puente Romano, costruito nel I secolo dopo Cristo, che scavalca il fiume arrivando al cospetto della grandiosa costruzione medievale della Torre de la Calahorra. Il ponte è ovviamente il posto migliore per chi cerca dei panorami sulla Mezquita-Catedral e sul fronte urbano della città vecchia, che si sviluppa unicamente sulla sponda settentrionale. |
verso la cattedrale |
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verso la cattedrale |
Il terzo sito trainante di Cordoba si trova poi poco più a est degli altri due: l'Alcazar de Los Reyes Cristianos era infatti la residenza del califfo, ricavata nell'VIII secolo su una precedente fortezza visigota, per diventare poi base dei re cattolici e sede dell'inquisizione. La struttura è ancora apprezzabile per le rovine, i torrioni, i diversi ambienti interni e il bel patio, anche se il richiamo maggiore lo offrono i lussureggianti giardini con fontane. Assolutamente imperdibile è anche il piccolo quartiere di San Basilio, situato proprio alle spalle dei giardini e delle scuderie dell'Alcazar e costituito giusto da un gruppetto di vie parallele con al centro la piccola parrocchia di Nuestra Señora de la Paz ma ricchissimo di scorci altamente pittoreschi e caratterizzato dall'itinerario dei Patios Cordobenses, dove un biglietto poco costoso permette l'accesso a diverse abitazioni tradizionali dai cortili abbelliti da composizioni floreali dai colori sgargianti. |
intorno alla cattedrale |
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barrio san basilio |
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barrio san basilio |
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nuestra señora de la paz |
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barrio san basilio |
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barrio san basilio |
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barrio san basilio |
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puerta de almodovar |
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juderia |
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juderia |
L'Alcazar si affaccia sullo spazio di Plaza Campo Santo de los Martires, dove ci sono i vecchi bagni arabi e dove si accede a un lungo e scenografico tratto di mura medievali che arriva fino alla Puerta de Almodovar, tra le poche arrivate fino ai giorni nostri.
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casa andalusa |
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casa andalusa |
Il quartiere all'interno di questa parte di muraglia, che riempie tutta la parte di centro storico e nord dell'Alcazar e a nord-ovest della Mezquita-Catedral, rappresentava anticamente la Juderia, ovvero il ghetto ebraico, un suggestivo insieme di vicoli molto stretti chiusi dalle pareti imbiancate delle case tipiche della regione e interrotti da qualche incantevole piazzetta. Attraversando il quartiere si incontrano anche diversi edifici e complessi che meritano qualche minuto di attenzione come la Sinagoga con la vicina Casa de Sefarad, ospite del museo della cultura ebraica sefardita, il Museo Taurino, l'edificio dell'associazione cittadina degli artigiani Patio Andaluz, la sontuosa cappella di San Bartolomé in stile mudejar e, infine, un'affascinante casa andalusa visitabile all'interno, ma in generale si può dire che le sorprese sono sempre dietro l'angolo in questa zona nonostante essa ricopra una superficie molto limitata. |
casa andalusa |
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casa andalusa |
La parte più famosa e turistica di Cordova finisce qui ed è già prodiga di soddisfazioni e di motivi di stupore, basta però molto poco per rendersi conto che le dimensioni della città vecchia sono di gran lunga maggiori a quanto coperto finora e che magari c'è ancora molto altro da fare e vedere. Il centro nevralgico vero e proprio della città, quello che ruota principalmente alla vita di chi ci abita e non solo ai turisti, è infatti rappresentato da tre importanti piazze poco distanti tra loro: Plaza de la Corredera ha la classica struttura delle varie Plaza Mayor rinascimentali spagnole, con i portici, le balconate in fila e la Casa del Corregidor (il vecchio municipio) che nasconde l'accesso al mercato coperto; pochi passi e si arriva poi al moderno palazzone dell'Ayuntamiento con la sua piazza, nella quale l'attenzione se la prendono però i resti di un Tempio Romano e l'accesso alla chiesa di San Pablo con il suo mix di stili dove l'austero romanico si fonde a gotico, barocco e mudejar. |
arco del portillo |
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san pablo |
Cento metri più a est infine, Plaza de las Tendinillas mostra una statue equestre e dei giardini, ma anche una cintura di notevoli facciate art-nouveau. Proprio da qui, Calle Jesus y Maria riporta verso la zona della Cattedrale e la pedonale Calle Cruz Conde corre verso nord fungendo da cuore commerciale, mentre a ovest Calle Conde Gondomar la collega all'altra principale via commerciale, Avenida del Gran Capitan. È tuttavia puntando a sud-est che si incontrano le cose migliori: dopo aver superato la chiesa di Santo Domingo con la sua particolare torre campanaria e la pregevole rotonda neoclassica di Santa Victoria si entra infatti in un suggestivo dedalo con al centro la placida Plaza de Jeronimo Paez e il Museo Archeologico, ma tra i fitti vicoli acciottolati intorno ad esso si incontrano meravigliosi scorci e piazzette, palazzotti signorili, dimore storiche e notevoli elementi architettonici. |
juderia |
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san bartolomé |
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patio andaluz |
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verso l'arco del portillo |
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templo romano |
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plaza de las tendinillas |
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plaza de las tendinillas |
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plaza de l'ayuntamiento |
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plaza de la corredera |
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centro storico |
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plaza de jeronimo paez |
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plaza de jeronimo paez |
Non finisce qui, perché una volta sbucati da quest'area senza tempo anticamente all'interno della medina, attraverso l'Arco del Portillo, un'altra porta rinascimentale immette nel complesso di San Francisco y Eulogio con il suo chiostro porticato.
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santo domingo |
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plaza de la corredera |
Poco più a sud si entra invece nella superba Plaza del Potro, dove il colpo d'occhio è assicurato da una fontana monumentale e dai palazzi storici, tra i quali spicca il Museo di Belle Arti. Qui il fiume è vicino e si può quindi approfittare di una passeggiata lungo il Paseo de la Ribera, ma una buona idea è anche allungarsi ancora verso est nel cuore del quartiere popolare di Santiago, che nel medioevo era un sobborgo della medina, lungo la direttrice Calle Lineros-Calle Don Rodrigo-Calle Agustin Moreno tra muri bianchi, decorazioni a maioliche e vasi di fiori, per sfiorare la medievale basilica minore di San Pedro e cercare qualche altro ameno cortile, come per esempio quello della Casa de las Campanas. |
plaza de jeronimo paez |
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la victoria |
Infine, anche i quartieri della porzione nord-orientale del centro storico hanno molto da raccontare: pure questi in epoca medievale erano infatti sobborghi della medina, abbastanza lontani da essa ma all'interno della cinta muraria più esterna (come testimoniano i resti di muraglia araba lungo la Ronda del Marrubial che per la loro posizione possono ben dare un'idea di quanto incredibilmente grande potesse essere la città tra il X e l'XI secolo: una delle più grandi del mondo appunto). Buon punto di partenza per l'esplorazione di questa zona è l'ampia Plaza de Colon, dominata da una torre di guardia quattrocentesca e dalla mole barocca del sontuoso Palacio de la Merced, ex convento ora sede del governo provinciale. Subito a sud infatti, con l'ingresso ben poco evidente, sta lo spazio stretto e lungo ma incredibilmente scenografico di Plaza de los Capuchinos, chiusa da due complessi religiosi e oltrepassata la quale, la scenografica scalinata di Cuesta del Bailo immette in un barrio silenzioso, dai vicoli acciottolati e dai muri immacolati, punteggiato di splendide piazzette spesso in corrispondenza di chiese antiche. |
san francisco y eulogio |
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san francisco y eulogio |
Girando a caso nel quartiere è facile imbattersi in qualche particolare che catalizza l'attenzione o in una vista che lucida gli occhi, in ogni caso tra i punti da segnalare ci sono: il magnifico complesso rinascimentale nobiliare del Palacio de Viana coi suoi splendidi cortili e giardini, Plaza del Conde de Priego con il Convento de Santa Isabel e la chiesa di Santa Marina de Aguas Santas, l'incrocio alla fine di Calle Moriscos con una fonte in pietra (ce ne sono varie sparse per la città vecchia), Calle Pozanco la nascosta, la chiesa e la piazza di San Augustin, l'Iglesia del Juramento de San Rafael e il suo patio, per finire (ma chissà quante chicche mi sono sfuggite!) con la chiesa di San Lorenzo Martir in stile misto romanico-gotico con un pregevole portico e un alto campanile ricavato da un precedente minareto. Da questa chiesa infine, l'importante direttrice Calle de Santa Maria de Gracia-Calle Realejo riporta direttamente verso l'Ayuntamiento, cui però vale la pena arrivare tramite una piccola deviazione per attraversare l'area verde dei Jardines Huerto de Orive, una sorpresa tra i palazzi. |
plaza del potro |
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plaza del potro |
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casa de las campanas |
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la merced |
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la malmuerta |
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palacio de viana |
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santa marina de aguas santas |
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Dove mangiare e dove uscire la sera
Da brava città andalusa, Cordova può contare su una grande abbondanza di posti dove mangiare qualcosa e bere un bicchiere.
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barrio nord-est |
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barrio nord-est |
Intorno alla Mezquita e nella Juderia i tanti locali sono chiaramente più orientati al turismo, ma si ha anche la possibilità di pranzare magari in qualche delizioso patio o in generale in una location spettacolare. La sera invece, la maggior parte del movimento si snoda tra le tre piazze principali, intorno alle quali c'è solo l'imbarazzo della scelta. Tra i posti provati vale la pena segnalare il Lambik e il Norte y Sur Taberna Selecta, entrambi informali, con buone tapas e parecchio spazio (i posti tendono a riempirsi velocemente in centro); particolare è anche il bar De Tapas in zona stazioni (comodo se ci si ritrova da quelle parti all'ora di pranzo, ma ce ne sono due anche nella città vecchia) dove non si ordina ma sono i camerieri a passare con vassoi di tapas da cui pescare a piacimento. |
barrio nord-est |
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barrio nord-est |
Cordova è forse la più sorprendente delle città andaluse, dove la meraviglia è sempre dietro l'angolo e le immagini pittoresche si susseguono una dopo l'altra, va detto però che forse i giorni a cavallo di capodanno non sono i migliori per visitarla, intanto perché la sera del 31 dicembre (come del resto anche quella del 24 in tutta la Spagna) è impossibile trovare un posto aperto dove cenare (occorre fare un po' di spesa nel pomeriggio se non si vuole rimanere a stomaco vuoto), poi perché diverse attrazioni sono chiuse. |
el juramento |
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san lorenzo |
Per completezza va infatti detto che circa 7 km a ovest del centro storico sorgono le rovine della cittadella reale omayyade di Medina Azahara, sito patrimonio UNESCO, che però in quei giorni non è proprio semplice da raggiungere se non si ha un mezzo proprio o non si partecipa a una visita guidata (in ogni caso, diversi tour delle bellezze cordobesi e anche qualche biglietto di ingresso potete trovarli qui).(31 dicembre 2023 - 2 gennaio 2024)
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calle moriscos |
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plaza de jeronimo paez |
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centro storico |
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