Lopburi è una delle località più importanti, sia storicamente che turisticamente parlando, tra quelle situate a nord di Bangkok, lungo i percorsi che dalla capitale portano verso le regioni settentrionali della Thailandia.
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macaco di lopburi |
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wat phrasi rattana mahathat |
La città rivestì infatti una certa importanza come capitale di un piccolo stato durante tutto il medioevo e sotto l'impero khmer per poi tornare allo splendore durante il XVII secolo, quando uno dei re di Ayutthaya la scelse come sua residenza estiva dotandola di un magnifico palazzo. Nel XIX secolo fu infine rimessa a nuovo da re Rama IV e proclamata città reale. Il più importante motivo di richiamo turistico di Lopburi è costituito dalle centinaia di scimmie, in particolare macachi, che popolano il centro storico rendendone la visita insolita e quindi accattivante, è tuttavia il suo più che rispettabile patrimonio storico e archeologico a giustificare pienamente il viaggio e il soggiorno.
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wat phrasi rattana mahathat |
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san phra kan |
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scimmie al san phra kan |
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wat nakorn kosa |
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wat nakorn kosa |
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rovine tra le case |
Come arrivare, come muoversi e dove dormire
Lopburi si trova circa 140 km a nord di Bangkok, con la quale è collegata in diversi modi per un tempo di viaggio di circa 2,5-3 ore, ma pur se con una buona programmazione si potrebbe pensare di visitarla in giornata, l'abbondanza di siti suggerisce comunque di passarci anche la notte. |
phra prang am yot |
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phra prang sam yot |
Il mezzo più veloce per arrivarci è il minibus che parte dalla stazione dei bus Mo Chit di Bangkok (e non più, come fino a pochi anni fa, dal Victory Monument, dal quale tuttavia c'è un comodo bus urbano diretto per la stazione stessa), con l'autostazione d'arrivo situata a ridosso della grande rotatoria Sa Kaeo, lontano quindi dal centro storico per il quale bisognerà prendere un tuk tuk. Considerando quindi il tempo perso per arrivare alla Mo Chit e per raggiungere poi la città vecchia una volta a Lopburi, diventa parecchio comodo anche il treno che dalla stazione ferroviaria di Hua Lamphong a Bangkok ferma invece proprio accanto ad alcuni dei templi principali e quindi nella zona più turistica: di corse giornaliere ce ne sono diverse ma non moltissime, quindi conviene organizzarsi con gli orari. |
scimmie per strada |
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scimmie al phra prang |
In città ci sono anche diverse alternative per dormire, ma veramente ottima si è rivelata la Noom Guesthouse, ospitata in una pittoresca struttura interamente in legno con un bar-ristorante al piano terra e le graziose camere a quello superiore. Punto forte dell'hotel è anche la sua posizione a pochi minuti a piedi dalla stazione ferroviaria e da tre dei principali complessi archeologici, senza contare la possibilità di noleggiare uno scooter direttamente sul posto, che con l'opprimente caldo umido estivo di queste parti è veramente una salvezza e permette inoltre di girare liberamente per tutta l'area urbana e i suoi dintorni, dove non mancano altri motivi di interesse. |
palazzo di re narai |
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palazzo di re narai |
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palazzo di re narai |
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palazzo di re narai |
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palazzo di re narai |
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palazzo di re narai |
Cosa fare e cosa vedere
Come detto sopra, Lopburi può vantare parecchie attrazioni, che vanno da una moltitudine di templi del periodo khmer con il loro stile caratteristico, ai siti reali del periodo di Ayutthaya e del regno del Siam, ma non mancano anche pittoreschi templi più moderni e qualche altra chicca.
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palazzo di re narai |
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palazzo di re narai |
Proprio davanti alla stazione ferroviaria si innalza subito il complesso del Wat Phra Si Rattana Mahathat, con le sue strutture in stile khmer del XII secolo tra le quali spicca il prang (la classica guglia dei templi di questo stile) più alto della città. È tuttavia seguendo i binari in direzione nord per qualche centinaio di metri che si raggiunge il sito più celebre: il San Phra Kan è infatti meno spettacolare di altri templi della zona ed è anche meno antico, essendo stato costruito a metà del XX secolo su una struttura khmer, ma il santuario induista che lo caratterizza è il principale punto di stazionamento delle scimmie, che qui si possono osservare a centinaia anche perché generalmente trovano più facilmente del cibo (attenzione però, proprio per questo motivo possono diventare aggressive verso i visitatori se credono di poter estorcere qualcosa da mangiare). |
palazzo di re narai |
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palazzo di re narai |
Gli intraprendenti macachi sono però onnipresenti anche nei due splendidi santuari lì vicino: il Wat Nakhon Kosa ha caratteristiche proprie dei siti buddisti del periodo di Ayutthaya, anche se si tratta di una riconversione di edifici più antichi, ma è soprattutto lo spettacolare Phra Prang Sam Yot ad alimentare la fama di Lopburi, con i suoi tre alti prang del XIII secolo che ricordano quelli dei templi di Angkor e sormontano un'ampia struttura più recente circondata da frotte di primati, che qui sembrano però più rilassati e indifferenti. Le scimmie si muovono in realtà lungo tutta la via che corre accanto alle rotaie, Na Sanprakan Road, dove ci sono anche le rovine di un paio di templi minori (se ne incontrano anche diversi altri sparsi nell'area urbana in realtà), oppure lungo Prang Sam Yot Road, dove si arrampicano sulle facciate dei palazzi, salgono sulle insegne dei negozi o si infilano tra le merci poggiate sul marciapiede con la speranza di poter sottrarre qualcosa, insomma: spadroneggiano con arroganza e probabilmente sono più un problema che una risorsa per la popolazione locale (e poi puzzano), anche se di certo contribuiscono in maniera importante all'afflusso turistico. |
palazzo di re narai |
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palazzo di re narai |
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palazzo di re narai |
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palazzo di re narai |
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palazzo di re narai |
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prang khaek |
Basta però inoltrarsi di poche centinaia di metri verso l'interno del centro abitato e il numero di macachi in giro cala drasticamente fino a diventare ben presto nullo, mentre non sono assolutamente finite le cose da vedere.
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palazzo di re narai |
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palazzo di re narai |
In fondo alla via della Noom Guesthose si sbuca direttamente davanti all'ingresso principale del Palazzo di Re Narai: il vasto complesso voluto dal re di Ayutthaya alla fine del XVIII secolo e rimaneggiato poi dai re Rama IV e V. All'interno del grande recinto che lo racchiude, immersi in un magnifico parco, si possono ammirare ricchi palazzi, sale del trono e padiglioni, alcuni dei quali ormai nient'altro che reperti archeologici ma molti altri in perfetto stato grazie ai restauri novecenteschi e trasformati in musei di vario tipo, a formare un sito di grande interesse permeato di quiete, data l'assenza di scimmie e il basso numero di turisti. |
il fiume a lopburi |
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sul fiume a ovest del centro |
Fuori dal lato settentrionale del recinto si allarga l'area del mercato cittadino, dove intorno al grande padiglione principale le stradine sono ingombre della solita disordinata accozzaglia di banchi di verdure, pesce e alimentari vari, anche stesi a terra, dando vita alla consueta babele dei mercati popolari thailandesi. Poco oltre, il piccolo Prang Khaek è il più antico tra i santuari della città e fa da preludio al Ban Chao Vichayen, l'ultimo dei grandi complessi monumentali di Lopburi, consistente in una vasta residenza del XVIII secolo con diversi edifici dove venivano ospitati i funzionari stranieri in visita al re Narai. Poco più a nord infine, il Bon Mueang Market offre un altro spaccato di Thailandia ruspante. |
dal ponticello |
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lopburi e il fiume |
Lopburi sorge però alla confluenza di alcuni canali con il fiume omonimo, un affluente (più una diramazione in effetti) del Chao Phraya, e avendo a disposizione uno scooter non si dovrebbe perdere l'occasione di esplorare i panorami acquatici e i dintorni dell'abitato: l'isoletta sul fiume è per esempio occupata da un tempio e vale la pena fermarcisi, prima di uscire in direzione ovest e rientrare per il ponticello poco più a sud, dove si gode dei panorami più scenografici. Correndo verso sud parallelamente al fiume, il Wat Sao Thong Thong è forse il più importante tra i templi moderni della città, ma una sosta la merita anche e soprattutto il Wat Choueng Tha, con un affaccio diretto sull'acqua e alcuni interessanti padiglioni. Proseguendo infine lungo Phra Ram-Pratu Chai Road si costeggia un tratto delle antiche mura cittadine e si sfiorano le rovine del Wat San Paolo (che era una chiesa gesuita costruita sempre da re Narai) prima di sbucare su Ram Decho Road e attraversare così la parte moderna della città fino alla rotatoria Sa Kaeo. |
l'isoletta e il tempio |
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il fiume verso sud |
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dal molo del wat choeng tha |
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dal molo del wat choeng tha |
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wat choeng tha |
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antiche mura cittadine |
Dove mangiare e dove uscire la sera
Lopburi non è di certo un posto dove andare a fare vita notturna e in particolare la città vecchia di sera si svuota quasi completamente e a parte andare in qualche caffè o ristorante è difficile trovare qualcosa da fare.
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rotatoria sa keo |
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wat san paolo |
Il bar-ristorante della Noom Guesthouse è sicuramente una buona soluzione per il pranzo e anche per una birra la sera, ma per trovare un po' di varietà in più bisogna inoltrarsi nei quartieri moderni. Proprio Ram Decho Road può rappresentare una soluzione, poiché vi si affacciano molti bar, caffè e ristoranti, più moderni e alla moda che propongono anche cucine internazionali; la via non è tuttavia molto adatta per passeggiare poiché è un ambiente quasi extraurbano. Diversa è invece la situazione lungo il quarto nord-occidentale di Soi Suriyothai, il più esterno degli anelli che girano intorno alla rotatoria Sa Keo: qui si tiene infatti il mercato notturno e la strada diventa pedonale, con decine di banchi di cibo da strada e molte persone locali a passeggio. Un altro mercato serale, con meno banchi e meno gente ma abbastanza godibile (e raggiungibile anche a piedi dal centro storico), si tiene infine lungo la via che corre accanto ai binari del treno a nord della stazione.(29-30 luglio 2023)
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ban chao vichayen |
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templi nel centro storico |
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prang sam yot road |
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mercato municipale |
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mercato municipale |
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mercato municipale |
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