Bangkok: cosa fare e vedere l'ennesima volta che ci si va

L'estate appena passata ha segnato il mio quinto viaggio con Bangkok come destinazione di partenza e anche ultima tappa da cui fare poi ritorno in Europa, il primo svolto però durante i nostri mesi estivi (gli altri tutti a cavallo di natale-capodanno).

intorno al wat paknam

wongwian yai market

Contando che talvolta ci sono ripassato anche nei giorni centrali dei viaggi, i miei soggiorni nella città degli angeli ammontano ormai a una buona dozzina, ma chi si chiede se dopo tante volte non ci sia il rischio di annoiarsi o di non trovare qualcosa di nuovo e stimolante da fare e vedere nella capitale thailandese può stare tranquillo: Bangkok è una megalopoli in rapida e continua evoluzione e può inoltre contare su un panorama culturale ed etnografico praticamente sconfinato e anche tornarci per la centesima volta risulta sempre una buona idea.

thoet thai road

thonburi

Vale la pena quindi di parlare un po' degli intriganti siti che, una volta finito di visitare le attrazioni più celebri e gettonate, possono senz'altro spingere a fermarsi in città più a lungo o a decidere di ritornarci più e più volte. Doveroso segnalare tuttavia come a luglio e agosto il caldo intenso e l'elevato tasso di umidità rendano le attività piuttosto faticose e di certo meno piacevoli che in dicembre-gennaio, dove il tempo è invece praticamente perfetto per chi vive la città da turista.

wongwian yai market

monumento a re taksin

thoet thai road

Aggiornamenti su come muoversi e dove dormire

Rispetto al gennaio 2019 (mio ultimo soggiorno prima di questo), la rete di trasporti pubblici di Bangkok si è sensibilmente evoluta.

lungo il canale bangkok yai

wat intharam

Se nulla è cambiato per quanto riguarda la linea che collega l'aeroporto Suvarnabhumi con il centro e la linea Silom della BTS (lo skytrain), la linea blu della MRT (ovvero la metropolitana) si è invece allungata moltissimo a formare un anello (con una propaggine che si riallaccia proprio alla Silom Line) che copre ora anche la zona del Wat Pho per poi tagliare da sud a nord tutta la zona di Thonburi, mentre la Sukhumvit Line dello skytrain ha aggiunto parecchi chilometri di tragitto sia in direzione nord che sud, rendendo più facilmente raggiungibili molti siti di interesse. Due nuove linee di metro, viola e arancio coprono invece la periferia nord (con un comodissimo allungamento previsto che dovrebbe tagliare in direzione nord-sud tutto il centro torico, zona attualmente quasi del tutto sguarnita) e quella orientale dell'area metropolitana. Detto ciò, Bangkok è ancora una delle città più convenienti del mondo dove prendere un taxi e l'app GRAB si è rivelata una vera e propria salvezza.

canale bangkok yai

werso il talat phlu market

Per quello che riguarda gli hotel, rispetto a qualche anno fa forse si spende un po' di più, ma il rapporto qualità/prezzo mette ancora molto di buonumore. L'offerta è come sempre mastodontica e conviene scegliersi la zona dove alloggiare in base ai propri progetti ed esigenze: io tendo sempre a non allontanarmi troppo dalla zona intorno al tratto finale della linea che arriva dall'aeroporto e la coppia formata dal residence My Home N1 e dal Micro Hostel ha soddisfatto tutte le mie aspettative di un alloggio semplice ed economico ma pulito e confortevole. Altrettanto positivo è il giudizio sul The Little Pig Sukhumvit, buona base per l'esplorazione delle aree sud e sud-est della megalopoli.

talat phlu market

lungo il canale

thonburi

santuario cinese a thonburi

lungo il canale

buddha del wat paknam

wat khun chan

Cosa fare e vedere l'ennesima volta che si va a Bangkok

Templi, mercati, dimore storiche e quartieri tradizionali, ma anche edifici futuristici, vie dello shopping moderne e colorate, street art e interessanti nuovi musei: se ci si mette a cercare con un po' di fantasia, la chicca a Bangkok è sempre in agguato e se ne trovano sparse un po' ovunque in tutta l'immensa area metropolitana.

khlong dan

dallo stupa del wat paknam

wat paknam

intorno al wat paknam

mr kukrit house

spianata del central world

THONBURI

Su Thonburi ho già scritto un articolo al ritorno del mio viaggio del 2019, nel quale descrivevo 3 stupendi itinerari che permettevano di toccare un esorbitante numero di punti di interesse e nei quali ci si imbatteva in moltissimi scorci che trasudavano del fascino della vecchia Bangkok, tuttavia uno di questi poteva essere ulteriormente allungato e sviluppato prendendo come spunto il completamento di uno dei templi principali dell'area.

intorno al wat paknam

Il Wat Paknam Phasi Charoen già da alcuni anni si stava infatti ritagliando spazio tra i santuari più visitati della capitale grazie alla sua ambientazione particolare tra i canali (è infatti uno dei siti toccati dalle escursioni organizzate in barca) e al suo vastissimo complesso che include edifici che risalgono al XVII secolo e un mastodontico stupa di 80 metri con sale interne, ma da quando nel 2021 è stata completata la costruzione di una grande statua di Buddha alta 69 metri, la sua fama si è ulteriormente accresciuta. Invece di una toccata e fuga in barca però, è particolarmente suggestivo arrivarci via terra seguendo il percorso del canale Bangkok Yai: nell' articolo di cui sopra parlavo dell'itinerario che partiva dal mercato galleggiante di Khlong Bang Luang, ma un'altra interessante camminata può partire dalla stazione dello skytrain di Wongwian Yai.

tempio cinese thonburi

wat paknam

Da qui si raggiunge in pochi minuti di cammino la grande rotatoria con al centro la statua di Re Taksin, preceduta dal Wongwian Yai Market, un mercato colorato e autentico dove fare colazione e comprare qualcosa di esotico. Il viale Phet Kasem punta direttamente al ponte che attraversa il canale Bangkok Yai, ma prima di questo conviene svoltare lungo via Thoet Thai, che segue a distanza la sponda del canale stesso. Camminando lungo la via si possono ammirare diverse graziose abitazioni in legno che suggeriscono l'aspetto che aveva il quartiere prima che grandi lavori moderni lo alterassero, ma si lambiscono anche tre templi uno in fila all'altro. Il secondo di questi, il Wat Intharam Worawiharn, è abbastanza scenografico, ma soprattutto è il primo punto di accesso a un percorso di circa un chilometro proprio sulla riva del canale che arriva fino a destinazione.

king power mahanakhon

wat paknam

Il tragitto è estremamente pittoresco e si svolge tra casette e baracche di lamiera, piccoli moli e scorci sul canale, vicoli strettissimi e ponticelli che attraversano gli sbocchi dei canali secondari, incrociando anche qualche sito più rilevante come il mercato Talad Phlu (il cui picco di attività è però la mattina presto). Poi, in prossimità del canale Khlong Dan, gli scorci si fanno ancora più pittoreschi: si può ammirare il grande Buddha sulla sponda opposta o perdersi tra le tortuose stradine incrociando piccoli santuari cinesi o graziosi caffè per sbucare poi nel colorato e decisamente kitsch Wat Khun Chan e attraversare il ponticello per arrivare finalmente al Wat Paknam Phasi Charoen. Vale la pena esplorare infine anche le sponde opposte dell'incrocio di canali segnato dal grande tempio, per scoprire altri intriganti templi minori e nuovi scorci sull'acqua.

siam square

parchetto di siam square

siam square soi 7

wat pathum

wat pathum e central world

wat pathum

SIAM SQUARE E GLI ALTRI QUARTIERI NUOVI

La zona di Siam Square è forse quella che maggiormente potrebbe essere considerata il centro nevralgico della vita cittadina, ma oltre agli scintillanti ed enormi centri commerciali e al brulicare di Rama I Road qui si possono scovare anche diversi siti di carattere storico.

suan pakkad palace

Stretto tra il Siam Paragon e il Central World, il Wat Pathum Wanaram Rachaworawihan viene praticamente ignorato da tutti, invece vale bene una visita poiché alle spalle dei classici pagode e stupa si possono ammirare alcune abitazioni tradizionali (residenze dei monaci ma non solo) e ancora oltre gli edifici della scuola, della mensa e un grande padiglione di preghiera, che fanno da preludio a un meraviglioso giardino boscoso. Sono dovuto arrivare al mio quinto viaggio nella città degli angeli per rendermi conto che con il nome Siam Square si intende una rete di soi (vicoli) a traffico limitato a sud della stazione dello skytrain e dallo spiccato carattere commerciale: in particolare, la pedonale soi 7 è una vera e propria via dello struscio con negozi alla moda, neon e gente a passeggio anche di sera.

pratunam market

giardino del wat pathum

Per fare shopping però, gli affari migliori si possono fare nel quartiere di Pratunam, subito a nord di Siam Square, dove ci sono mercati e centri commerciali più popolari. La spianata accanto al Central World è, per i canoni occidentali, ciò che più assomiglia a una piazza e i grattacieli tutti intorno le forniscono anche una certa scenografia; camminando in direzione nord si attraversa quindi il canale e si sbuca sulla Phetchaburi Road, dove immergersi nella mecca del commercio a buon mercato girando tra il Pratunam Market, il Krungthong Plaza e il mall Indra Square, senza contare anche diversi posti interessanti dove mangiare, ma anche la cultura qui ha la sua parte.

giardino del wat pathum

Se la casa di Jim Thompson è un'attrazione imperdibile per chi visita Bangkok per la prima volta, questa non è però l'unico complesso museale di edifici tradizionali in legno che vale la pena visitare. Il Suan Pakkad Palace per esempio, situato tra le stazioni di Ratchaprarop e Phaya Thai, può tranquillamente rivaleggiare con la sua famosa controparte e oltre agli edifici moderni con esposizioni di antiquariato e reperti archeologici, presenta un insieme di 5 edifici tradizionali in legno, alcuni risalenti al XVII secolo (erano la residenza di un principe), collegati da passerelle e inseriti in uno splendido giardino. Più piccola, ma graziosissima e convenientemente situata a ridosso della stazione skytrain di Asok e della metro Sukhumvit, è la Kamthieng House, costituita da due padiglioni ottocenteschi originari della zona di Chiang Mai. La M.R. Kukrit House infine, vicino a Sathon Road, si compone di cinque padiglioni in teak e apparteneva a un ex primo ministro.

wat pathum

kamthieng house

verso pratunam

suan pakkad palace

TALAT NOI E BANG RAK

Chinatown è chiaramente una delle prima zone che un neofita di Bangkok va a visitare, per la sua fama, il cibo da strada, i mercati e i templi cinesi, tuttavia anche i due quartieri più a sud lungo la sponda orientale del fiume Chao Phraya dovrebbero essere presi maggiormente in considerazione.

talat noi

Talat Noi e Bang Rak presentano infatti una moltitudine di spunti interessanti e si girano piacevolmente a piedi tra vicoli pittoreschi, edifici storici sette-ottocenteschi e del primo novecento, street art, begli esempi di riqualificazione industriale e innumerevoli occasioni per un break. La camminata poi può tranquillamente cominciare dalla stazione ferroviaria di Hua Lamphong seguendo all'inizio il corso del canale che le scorre subito a fianco. Talat Noi riempie la porzione tra la riva destra del canale e il fiume ed è anch'esso caratterizzato dalla presenza delle comunità cinesi, anche se all'inizio della sua storia era abitato dai mercanti portoghesi che costruirono la Chiesa del Rosario, che ancora oggi può essere considerata come il centro del quartiere.

talat noi

the so heng tai

Soi Wanit 2 taglia tutta l'area ed è ricca di locali e di scorci pittoreschi, ma il bello è però inoltrarsi tra i vicoli che sbucano sul fiume per godersi i panorami dai moli incontrando piccoli santuari cinesi e abitazioni storiche, tra le quali si distinguono la splendida casa ottocentesca The So Heng Tai Mansion e il tempio Rong Kueak con la sua terrazza sul fiume che si allarga al palazzone di uffici statali a fianco. I muri delle casette sono spesso abbelliti da murales e alcuni dei vecchi capannoni portuali sono stati trasformati in spazi culturali o centri per lo shopping. Particolarmente suggestivo è il punto in cui il canale sfocia nel fiume, con una balconata che si affaccia sull'acqua e il centro commerciale River City.

moschea haroon

warehouse 30

A sud del canale si entra invece nel quartiere di Bang Rak, che nella parte vicina alla sponda del Chao Phraya ha caratteristiche molto simili al precedente. Vale la pena innanzi tutto infilarsi dentro al Warehouse 30, un complesso di ex magazzini riconvertiti ad ospitare negozi, botteghe di artigianato, studi artistici e un delizioso caffè, prima di superare il grande edificio centrale delle poste e inoltrarsi in un dedalo di vicoli strettissimi alla ricerca di edifici d'epoca come la Vecchia Dogana, la Moschea Haroon, la Moschea Ban U, la Cattedrale dell'Assunzione e diversi altri, mischiati ad altri moderni come l'Ambasciata di Francia e alcuni grandi hotel. Per il tratto finale, si percorre la Charoen Krung Road tra negozietti turistici e tradizionali all'ombra della celebre cupolotta dorata del grattacielo Lebua State e arrivare così al molo di Saphan Taksim e dunque alla linea Silom dello skytrain.

bang rak

talat noi

the so heng tai mansion

talat noi

rong kueak temple

il fiume dal tempio

talat noi

Dove mangiare e dove uscire la sera

In una megalopoli vibrante come Bangkok c'è solo l'imbarazzo della scelta su dove trovare del movimento serale e su dove mangiare bene e a prezzi molto convenienti, senza contare che oltre agli ottimi piatti thailandesi c'è la possibilità di trovare qualsiasi cucina del mondo.

lebua state building

vecchia dogana

Come detto sopra, la zona di Siam Square è tra le più vivaci sia di giorno che di sera, con i tanti locali intorno alla zona pedonale e i food court dei grandi centri commerciali sempre affollati sia dai turisti che dai thailandesi. L'MBK in particolare ha diversi ristoranti sia di cucina locale che internazionale e anche degli izakaya, senza contare il ramen della catena Hachiban, anche se quello del ristorante Tonchin nel Siam Paragon è anche migliore; per dei noodles cinesi invece, Hong Kong Noodle a soi 10 è un'opzione valida ed economica. Thaniya Road, in zona Silom, è una sorta di "Little Tokyo" ma è principalmente ingombra delle ragazze dei centri massaggi che vi si affacciano, tuttavia per gli amanti della cucina giapponese può rappresentare interessante: in particolare gli udon di Tsuru erano ottimi.

cattedrale dell'assunzione

zona silom

Vicino al mercato di Pratunam c'è una sorta di mercato notturno con banchi e cucine direttamente su Phetchaburi Road, ma ci sono anche parecchi locali tutt'altro che disprezzabili: SeabX2 per esempio ha pochi piatti e sembra quasi un fast food, ma la qualità è ottima. Tra i mercati notturni, particolarmente in voga è il Jodd Fairs Rama IX, ma sebbene sia piacevole assaggiare le tante proposte qua e là accompagnando la cena con dello shopping, il posto è davvero molto affollato e non sono sicuro che i prezzi siano poi così convenienti. Per colazione e pranzo nella zona meridionale di Sukhumvit, una segnalazione se la merita il grazioso Craft Cafè, mentre a Thonburi, una pausa pranzo vicino ai canali intorno al Wat Paknam vale la pena farla al delizioso Baan Maesomporn, all'angolo del vicolo che porta all'affaccio sulla grande statua. Se avete voglia di un hamburger infine, Artisan Craft Burgers è una soluzione più che soddisfacente.

(26 luglio-2 agosto e 28-29 agosto 2023)

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Oppure leggi cosa fare la seconda volta che si va a Bangkok