Amman è oggi una grande e moderna metropoli di quasi 5 milioni di abitanti in continua crescita ed evoluzione anche grazie alla presenza di numerosi gruppi etnici delle regioni mediorientali che in vari momenti del XX secolo l'hanno scelta come residenza fuggendo dai conflitti del loro paese.
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al abdali |
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giardino delle belle arti |
Benché si tratti di una città fondamentalmente nuova e di aspetto contemporaneo, la capitale della Giordania affonda però le sue radici in tempi antichissimi, oltre l'ottavo secolo avanti Cristo, quando era il centro della nazione degli Ammoniti, mentre in epoca ellenistica e romana prosperava come membro della Decapoli con il nome di Filadelfia. Diverse testimonianze di questi periodi di splendore unite ad architetture più moderne ma interessanti, a un buon insieme di servizi turistici, a una popolazione cortese e accogliente e a un'atmosfera autentica, con alcuni quartieri della parte orientale del centro dall'aspetto anche abbastanza suggestivo, fanno di Amman una destinazione da prendere in considerazione non solo come punto di partenza o di arrivo di un tour nel paese, prima di scappare nelle località più famose come Petra o il Wadi Rum oppure provenendoci, ma progettando quando possibile di passarci anche qualche giorno esplorandola per bene.
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patriarcato copto |
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moschea di abdullah |
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mihrab e minbar |
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moschea di abdullah |
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moschea di abdullah |
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sotto la moschea |
Come arrivare, come muoversi e dove dormire
L'aeroporto internazionale Regina Alia si trova circa 25 km di autostrada a sud della città (più vicino a Madaba in effetti), ma per i collegamenti bisogna affidarsi ai taxi poiché non è semplice trovare il bus che faccia al caso vostro. |
cattedrale ortodossa |
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grattacieli di al abdali |
Lo stesso discorso vale per muoversi all'interno della grande area metropolitana, a meno di non conoscere l'arabo e districare così il sistema di bus urbani, ma in ogni caso la scelta migliore per tutto è sempre quella di affittare un'auto. La conformazione di Amman è però piuttosto complicata, con i quartieri situati sulla moltitudine di colline che caratterizza il territorio percorse da stradine talvolta anche molto ripide e con continui saliscendi, mentre le vallette che separano i vari rilievi tra loro sono solcate dai grandi viali di scorrimento che però risentono non poco, in particolare nel pomeriggio, del caotico traffico di una grande metropoli. Per questi motivi, anche se girare la Giordania con un mezzo a noleggio è invece facile, comodo e rilassante, tuffarsi dentro Amman guidando appena atterrati potrebbe risultare un po' stressante. |
abdali boulevard |
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moschea e parlamento |
Come detto, la capitale è ben attrezzata per accogliere i visitatori, con una variegata offerta di alloggi per tutte le tasche e le esigenze, ma soprattutto con un ottimo rapporto qualità/prezzo. Ottima soluzione si è rivelata la struttura Arabian Suites, che affitta miniappartamenti di superficie ristretta ma in cui non manca nulla. Suo punto di forza, oltre allo staff discreto ma gentile e pronto in caso di bisogno, è la posizione in un tranquillo quartiere residenziale senza problemi di parcheggio ma situato subito accanto a una delle maggiori zone di interesse della parte moderna, Al-Abdali, mentre anche la parte più storica dista solo poco più di un paio di chilometri, volendo quindi raggiungibile anche a piedi, ma in ogni caso non troppo complicata da raggiungere in macchina. |
verso al kalha |
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verso al kalha |
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scalinata al kalha |
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scalinata al kalha |
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scalinata al kalha |
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downtown |
Cosa fare e cosa vedere
La separazione tra i quartieri storici di Amman a est e quelli più moderni e residenziali a ovest è abbastanza netta, ma la zona di passaggio tra le due anime della capitale, che porta il nome di Al-Abdali (e appartiene in effetti più alla seconda), vale la pena di essere esplorata.
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caffè lungo al kalha |
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stautine ain ghazal |
Punto di partenza ideale dell'itinerario è la Cattedrale Greco-Ortodossa, un notevole edificio della seconda parte del XX secolo con scenografici interni (ma non semplice da trovare aperta), superando la facciata della quale in una prima ma breve deviazione dal tragitto principale, ci si inoltra nel tranquillo quartiere residenziale raggiungendo in pochi minuti la Galleria Nazionale di Belle Arti, con un piacevole piccolo parco abbellito da sculture a fare da contorno. È però proseguendo invece lungo la direttrice di Suliman Al-Nabulsi Street per solo un atro centinaio di metri che si arriva al motivo di interesse centrale della zona. |
statuine ain ghazal |
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museo delle insegne |
La particolare tolleranza e apertura mentale della Giordania traspare infatti nel fronteggiarsi della slanciata costruzione del Patriarcato Copto e della maestosa Moschea di Abdullah I, un grande complesso finto nel 1989 sormontato da una spettacolare cupola azzurra e guardato da due altissimi minareti. La moschea è aperta a tutti e oltre all'immensa sala centrale si può accedere anche al museo islamico del piano di sotto dedicato alla famiglia reale e in particolare al re da cui prende il nome, bisnonno dell'attuale. Proseguendo, la mole del Palazzo di Giustizia nasconde in parte l'edificio ottagonale con cupola del Parlamento e fa da preludio a una delle principali zone commerciali della metropoli, con il grande e nuovissimo centro commerciale dell'Abdali Mall e la vivace Abdali Bulevard, una passeggiata pedonale tra boutiques e ristoranti alla moda. |
museo delle insegne |
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downtown |
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duke's diwan |
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moschea al husseiny |
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moschea al husseiny |
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mercato |
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mercato |
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ninfeo |
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ninfeo |
La parte più bella e affascinante di Amman è però quella storica, che ruota sia intorno alle rovine romane che ai quartieri tradizionali con i souq e i bazar.
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teatro di amman |
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hashemite plaza |
Punto buono per parcheggiare è però il tranquillo quartiere a sud di Paris Square, dal quale si può scendere direttamente nel centro della scena senza prima trascurare un paio di chicche come la Fondazione Khalis Shoman o Darat Al Funum, un complesso con edifici degli anni venti del novecento che compongono un museo di belle arti inseriti in un delizioso giardino con resti archeologici che costituisce uno dei luoghi più piacevoli della metropoli, oppure la pittoresca scalinata Al Kalha, abbellita da murales e sulla quale si affacciano graziosi caffè e centri culturali, che sbuca inoltre nella vivace King Hussein Street proprio in concomitanza con l'ingresso del curioso Museo delle Vecchie Insegne. |
odeon |
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museo della cultura popolare |
L'incrocio di quest'ultima colorata via con l'altrettanto animata Prince Muhammad Street e il loro proseguimento unite sotto il nome di Sha'aban 9 Street e King Faysal Square può essere considerato il fulcro di Amman, con centinaia di negozi, souq, bar, pasticcerie, ristoranti e molti hotel, che si snodano anche nelle stradine circostanti: un brulicante insieme di colori e umanità dal fascino non indifferente. Lungo il percorso, oltre a fare shopping, si può visitare anche la Duke's Diwan, dimora storica del 1924 trasformata in museo con gli arredi originali, per finire poi in fronte alla Moschea Al-Husseiny, che è più meno dello stesso periodo e particolarmente scenografica grazie alla sua genuinità. La moschea segna anche l'accesso al souq più ruspante della metropoli, una serie di vicoli strettissimi e brulicanti di persone che forma il mercato dei prodotti freschi e permette di immergersi in un'atmosfera tutta particolare. |
verso la cittadella |
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verso la cittadella |
All'estremità settentrionale del mercato, i resti del monumentale Ninfeo danno inizio all'insieme di testimonianze romane, che raggiunge un livello superiore poco dopo, quando l'ampia spianata della Hashemite Plaza lascia spaziare lo sguardo sul grande Teatro Romano di Amman, spettacolare struttura del II secolo in ottimo grado di conservazione e capace di contenere fino a 6000 spettatori e che ora, nelle sue parti interne, ospita due piccoli musei dedicati al folclore e alla cultura popolare. Il lato orientale della piazza è infine presidiato da un Odeon coevo del teatro principale ma di dimensioni molto più ridotte, ancorché tutt'altro che disprezzabile e dalle cui gradinate più in alto si può abbracciare con la vista un bell'insieme di storia cittadina. |
dalla cittadella |
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dalla cittadella |
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cittadella |
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area omayyade |
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cittadella |
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Il teatro (e anche la zona dei mercati) si trova infatti nella vallata che separa alcune delle colline, una vera e propria Downtown, ma fronteggia la collina con il complesso archeologico più rilevate di Amman.
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rotolo del mar morto |
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stele |
Inerpicandosi infatti tra le scalinate e le stradine serpeggianti sulla collina a nord si raggiunge il sito della Cittadella, punto focale della città fin da tempi antichissimi risalenti addirittura al neolitico e abitata ininterrottamente fino ai giorni nostri. Il sito mostra però prevalentemente rovine romane e bizantine, specchio dell'antica Filadelfia, ma anche una parte di epoca omayyade (VII-VIII secolo) con un bel palazzo munito di grande cupola, senza contare il bel Museo Archeologico con reperti di vario tipo. Meravigliosa è poi la vista a 360 gradi su tutta l'area urbana della metropoli con alcuni elementi che catturano l'occhio in mezzo al mare di case che riempiono le varie colline: un'altissima asta con un'enorme bandiera, moschee e minareti, grattacieli e altri palazzoni dalla forma inusuale. |
moschea abu darwish |
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mercato |
Seguendo invece la vallata in direzione sud-ovest si incontra una zona con monumentali architetture moderne come il Municipio o un grande centro culturale, ma soprattutto qui sorge il grandioso Museo della Giordania, il più grande e importante del paese, che ripercorre la storia dei territori giordani partendo dalla preistoria e conserva al suo interno dei pezzi imperdibili come i Rotoli del Mar Morto. le statuine di Ain Ghazal (risalenti al 7000 avanti Cristo e considerate tra i più antichi manufatti di forma umana mai ritrovati) e una copia della Stele di Mesha. Sparsi nella vasta area metropolitana ci sono poi altri punti di interesse, non semplici da raggiungere senza un'automobile ma che passando da quelle parti potrebbero ben valere una sosta. |
sette dormienti |
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sette dormienti |
Sulla collina a sud del Museo della Giordania spicca innanzitutto la presenza a strisce bianconere della Moschea Abu Darwish, in posizione oltretutto altamente panoramica. Molto più a sud, in periferia, la Grotta dei Sette Dormienti è un antico santuario bizantino divenuto poi anche luogo di preghiera islamica e incluso ora nel complesso di una moderna moschea. Sulla collina immediatamente a sud di Al-Abdali, ma separata da questa da una larga superstrada, il sito di Rujm Al-Malfouf mostra i resti di una torre di avvistamento ammonita, risalente quindi ad almeno 2500 anni fa, con alcune strutture di contorno. Nella periferia occidentale infine, la nuova e imponente Moschea di Re Hussein è il tempio islamico più grande della Giordania, spettacolare con i suoi marmi e i 4 minareti, è inserita in un'area verde recintata dove sorge anche il Museo delle Automobili Reali. La zona si distingue però soprattutto per lo shopping grazie alla presenza di alcuni dei più grandi mall della città e all'area di Wakalat Street, che ricorda un po' l'Abdali Bulevard. |
palazzo omayyade |
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cittadella |
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dalla cittadella |
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dalla cittadella |
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darat al funum |
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darat al funum |
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moschea abu darwish |
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rujin al malfouf |
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moschea di hassan |
Dove mangiare e dove uscire la sera
Amman è senz'altro uno dei posti migliori in Giordania dove fare un po' di vita sociale, poter provare piatti locali e trovare anche ristoranti con cucina internazionale di buona qualità.
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municipio |
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verso il municipio |
Il centro della movida viene considerato Rainbow Street, che taglia la collinetta a sud della Downtown, dove in effetti si possono trovare vari locali in stile occidentale e si può anche bere alcolici, tuttavia la strada è piuttosto commerciale, senza particolari attrattive e senza nemmeno tutto questo movimento. Molto più vivace e affascinante è la Downtown vera e propria, con una miriade di locali tipici, ma anche fast food e gelaterie, che si incontrano lungo Sha'aban 9 / King Faysal insieme a una moltitudine di persone sia straniere che autoctone che formano un passeggio che prosegue per tutto il giorno e la serata. Proprio all'incrocio con King Hussein Street, il ristorante Al Mamlakeh è un buon posto dove mangiare piatti tradizionali e godersi il viavai dalla terrazza che si affaccia sulla via principale, ma lì accanto è un'autentica istituzione il ristorante Hashem, molto semplice e super-ruspante con un menu ridottissimo (hummus, felafel e poco altro) ma con piatti molto buoni e prezzi irrisori. |
museo della giordania |
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museo della giordania |
Lungo le stradine in salita verso Rainbow Street, vale la pena fermarsi per cena all'elegante ristorante del Wild Jordan Center, dove la cucina è si tradizionale ma più ricercata e il complesso che lo ospita molto bello. Sia Wakalat Street che l'Abdali Boulevard propongono locali moderni, internazionali e alla moda (mentre il food court dell'Abdali Mall può essere una soluzione per un pranzo veloce), ma nella zona dell'hotel una segnalazione se la merita invece il Ghaith, frequentato quasi solo da giordani e dall'eccellente cucina tradizionale per un rapporto qualità/prezzo stellare. Nel quartiere di Shmesani, subito a ovest di Al-Abdali, si trova infine il ristorante di pesce Sara Seafood (che ha altre due sedi ma questa sembra essere la principale), una piacevole alternativa alla solita carne arrosto.(3-7 gennaio 2023)
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mercato |
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mercato prodotti freschi |
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mercato prodotti freschi |
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mercato prodotti freschi |
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mercato prodotti freschi |
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duke's diwan |
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duke's diwan |
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