Avere qualche giorno in più a disposizione da dedicare ad Amman è senz'altro utile non solo per poter scoprire i molteplici aspetti interessanti della metropoli. |
abu jaber house a salt |
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prince hamza street a salt |
La capitale della Giordania è infatti una perfetta base per l'esplorazione della parte settentrionale del paese e può fungere da punto di partenza per diverse escursioni giornaliere che vanno molto oltre quelle classiche alle rovine di Jerash o al Mar Morto. Due destinazioni in particolare meritano sicuramente attenzione, anche se per visitarle comodamente e senza perdite di tempo è necessario essere provvisti di auto (in molti casi ci si potrebbe servire anche dei minibus pubblici, ma ci vuole molto più tempo e non è facile capire come muoversi per poterli utilizzare): trattasi della cittadina di Al-Salt, vecchia capitale abbarbicata sulle montagne a ovest di Amman, e dei Castelli del Deserto, antiche fortezze di epoca prevalentemente omayyade sperse nella sterile landa desolata che si allarga verso oriente.
Cosa fare e cosa vedere ad Al-Salt
Al-Salt (o anche solo Salt) si trova a circa 25 km di distanza dal centro di Amman, a poco più di 1000 metri di altitudine e circondata dalle montagne che separano la spianata della capitale dalla Valle del Giordano.
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salt vecchia |
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salt vecchia |
Come detto sopra, la città era il principale centro politico e amministrativo durante il dominio ottomano (ma era importante anche in epoca romana e bizantina) ed è anche stata per poco tempo, nel 1922, capitale del neonato Emirato della Transgiordania, prima di perdere immediatamente il suo status a favore di Amman. Per questo motivo Salt ha evitato il repentino sviluppo moderno toccato in sorte all'attuale capitale, preservando però la sua struttura urbana e i suoi tanti affascinanti palazzi di epoca ottomana costruiti nella particolare pietra gialla della zona. Non deve stupire quindi se al momento Salt è molto probabilmente il centro abitato più pittoresco dell'intera Giordania, come testimonia anche l'iscrizione nel 2021 nella lista dei patrimoni dell'umanità UNESCO. |
hammam street |
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dietro la chiesa dell'assunzione |
Prince Hamza Street (che poi diventa Queen Rania Street) attraversa un po' tutta l'area urbana ricollegandola in due punti all'autostrada che arriva dalla capitale, ma il centro storico vero e proprio si trova in realtà sulle colline a ovest del tratto che va dal moderno palazzo del Municipio fino a poco oltre l'edificio storico che ospita il Museo Archeologico, dove è possibile anche parcheggiare. Il museo è anche un ottimo punto di partenza per la visita della città ed è piuttosto interessante per le collezioni che vanno dal tardo neolitico fino all'epoca islamica e le belle stanze dedicate alla tradizione al piano di sopra. Piuttosto che entrare nella città vecchia per mezzo della via carrabile, vale senz'altro la pena invece imboccare la stretta e pedonale Hammam Street, che è in effetti un souq e già dalla mattina si trasforma in un bellissimo e colorato mercato. |
centro storico |
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alkhader street |
Passeggiare per questa stradina permette di entrare nella vita autentica di Salt trovandosi davanti anche un nutrito numero di scorci molto pittoreschi e qualche notevole architettura come la pregevole Moschea Ottomana situata nella prima parte del percorso e la Chiesa dell'Assunzione, sede del più antico patriarcato latino del paese. Hammam Street sbuca poi nella piazza principale Al Ain, presidiata dalla mole della Grande Moschea con i suoi portici e di altre importanti costruzioni tra le quali spicca la Abu Jaber House, splendida magione tradizionale appartenuta a un ricco mercante e ora sede del museo di storia cittadina, nella quale vale la pena entrare anche per affacciarsi dalla balconata e abbracciare con lo sguardo buona parte della città vecchia che si arrampica sulla collina di fronte. |
centro storico |
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centro storico |
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salt dalla collina |
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salt dalla collina |
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cimitero sulla collina |
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memoriale ottomano |
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moschea haj hamdi alanis |
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salt alta e cimiteri |
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moschea haj hamdi alanis |
Sul lato orientale della Grande Moschea, un vicolo con scalinata porta al complesso storico dell'Old English Hospital Museum, dove c'è anche un'altra chiesa, ma è proseguendo per la via principale, sempre in salita, che ci si inoltra nel cuore storico di Salt.
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old english hospital |
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salt alta |
Percorrendo Alkhader Street si incontrano molte dimore storiche e, dapprima, la chiesa ortodossa della Dormizione della Vergine, degli inizi del novecento e con la cupola che spicca, seguita subito dopo dalla più piccola ma ben più antica e importante San Giorgio, che risale al XVII secolo. Continuando a salire è tutto un profluvio di scorci suggestivi e vedute panoramiche fino alla cima della collina. Qui c'era una fortezza di cui rimangono solo pochi resti, ma dei cimiteri antichi tra cui uno ottomano con un grande memoriale e la bella moschea di Haj Hamdi Alanis non rendono vano lo sforzo per arrivare. La discesa più diretta è invece tramite vicoletti e scalinate tra angoli che danno quasi l'impressione di essere tornati al XIX secolo, per risbucare infine alle spalle della Grande Moschea. Un'ultima cosa da fare prima di tornare verso il Museo Archeologico e la macchina è infine percorrere Prince Hasan Bin Talal Street, magari con incursioni nella parallela più in alto Al Jada Street, per un'altra bella dose di pura genuinità. |
scendendo dalla collina |
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moschea haj hamdi alanis |
Una ventina di chilometri a sud di Al-Salt, più facilmente raggiungibile da Amman in effetti ma comunque sulle montagne occidentali, si trovano la valle del Wadi As Seer e la cittadina di Iraq Al Amir, che possono ben completare un'escursione fuori dalla metropoli. La zona è molto piacevole e si snoda tra bei paesaggi e qualche sito storico di una certa rilevanza come i resti di un'Acquedotto Romano, la facciata scolpita nella roccia dell'Ad-Deir o le grotte di Iraq Al Amir: la cosa più interessante è però il sito di Qasr Al Abad, una scenografica villa romana fortificata del II secolo avanti Cristo e ancora in buono stato di conservazione grazie anche ai vari rimaneggiamenti nei secoli successivi. Sulla strada del ritorno nella capitale infine, oltre a qualche bel panorama, si segnala un sito con dei dolmen.
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scendendo dalla collina |
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centro di salt |
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old english hospital |
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old english hospital |
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grande moschea di salt |
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case storiche |
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case storiche |
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abu jaber house |
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abu jaber house |
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abu jaber house |
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prince hasan bin talal street |
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dietro il municipio di salt |
Il tour dei Castelli del Deserto
Nel caso sopracitato, la parola "qasr" è forse un po' impropria, giacché viene generalmente utilizzata per i palazzi fortificati costruiti dai signori della dinastia omayyade tra il VII e l'VIII secolo.
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qasr al hallabat |
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qasr al hallabat |
Resti di questi antichi castelli si possono trovare un po' in tutta la Giordania, ma quelli più scenografici e in buono stato punteggiano in particolare il deserto di terra e roccia che riempie la regione a est di Amman (e prosegue anche in Arabia Saudita e Iraq) andando a costituire una magnifica escursione giornaliera dalla capitale che si svolge su un percorso ad anello di circa 250 km. La cosa più conveniente è percorrerlo in senso orario, prendendo l'autostrada che esce in direzione nord-est da Amman e supera le grosse città satellite di Russeifa e Zarqa, per poi lasciare definitivamente l'area metropolitana della capitale e tuffarsi in una landa arida e desolata ma di certo affascinante. |
qasr al hallabat |
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qasr al hallabat |
Quasi subito, una piccola deviazione porta al Qasr al-Hallabat, un ampio complesso sulla cima di una collinetta dove al palazzo principale fanno da contorno i resti di una moschea e di altre strutture minori di servizio, in origine fortezza romana ma completamente rifatto nell'VIII secolo dai sultani omayyadi. Solo un paio di chilometri oltre o poco più, un breve stop la meritano poi le rovine dell'Hammam al-Sarah, un complesso termale della stessa epoca del palazzo e ad esso collegato. Il villaggio alle spalle di queste ultime rovine sarà l'ultimo per un bel pezzo e una volta lasciatolo ci si inoltra in un lungo tratto di nulla intervallato solo da un campo profughi, fino a che non si arriva nella cittadina di Azraq. |
qasr al hallabat |
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qasr al hallabat |
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hammam al sarah |
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nel deserto |
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qasr azraq |
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qasr azraq |
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qasr azraq |
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qasr azraq |
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qasr azraq |
Questa località si è sviluppata intorno a una zona militare ed è un po' l'ultimo baluardo di civiltà dove trovare un po' di servizi e, all'occorrenza, anche alloggio.
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riserva di azraq |
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riserva di azraq |
Il confine con l'Arabia Saudita si trova solo 50 km a sud-est e da qui parte anche la strada che solo in un paio d'ore di guida arriva alla frontiera con l'Iraq (andando in quest'ultima direzione si dovrebbero però incontrare un altro paio di villaggi): i cartelli stradali per queste due direzioni trasmettono sensazioni molto particolari. In realtà, l'abitato è diviso in due parti e quello settentrionale si sviluppa intorno al Qasr Azraq, di aspetto più militaresco grazie alla ristrutturazione del XIII secolo, ma dalle radici molto più antiche, ha la particolarità di essere costruito in una pietra basaltica di colore molto scuro. Azraq ha sempre svolto un ruolo strategico da queste parti per la presenza di un'oasi e circa 4 km a sud del castello si trova infatti la Riserva delle Paludi di Azraq, paradiso per gli uccelli migratori e paesaggio insolito in questo territorio, che vale senz'altro una sosta. |
riserva di azraq |
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riserva di azraq |
L'abitato attraversato dalla strada per l'Arabia Saudita subito a sud della riserva esibisce un paio di ristoranti e qualche locale di shawarma, diventando fondamentale per la pausa pranzo prima di invertire la rotta e riavvicinarsi alla capitale. Durante il viaggio di ritorno si incontrano però altre due fortezze tra le più importanti: dopo circa 25 km si arriva al Qusayr Amra, più un palazzo signorile di piccole dimensioni che una fortezza, risalente all'inizio dell'VIII secolo e ottimo esempio di architettura islamica tanto che, grazie al fatto di essere ancora totalmente in piedi e con gli affreschi interni conservati, è stato inserito nella lista dei patrimoni UNESCO; una quindicina di chilometri dopo si staglia invece maestosa la pianta quadrata a due piani del Qasr al-Kharana, forse il più scenografico del tour, in cui si può entrare all'interno e salire al piano superiore. |
incontri nel deserto |
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ancora nel deserto |
In tutti i castelli che non sono ad ingresso libero si entra col Jordan Pass, ma prima di rituffarsi nel caos della metropoli vale la pena fare un'ultima piccola deviazione per visitare due altre costruzioni situate nei pressi dell'aeroporto internazionale Regina Alia: il Qasr al-Qastal si trova proprio a fianco dell'autostrada e ha visto giorni migliori, ma dai resti se ne intuisce senz'altro la grandezza e l'importanza che doveva avere in epoca omayyade; proprio accanto allo scalo infine, il Qasr al-Mushatta è un sontuoso palazzo di quasi 150 metri di lato, in parte a terra ma ancora molto scenografico, anche se buona parte della sua facciata originale si trova al Pergamon Museum di Berlino.(5-6 gennaio 2023)
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qusayr amra |
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qusayr amra |
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qusayr amra |
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qasr al kharana |
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qasr al kharana |
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qasr al kharana |
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qasr al kharana |
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qasr al kharana |
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qasr al abad |
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qasr al abad |
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qasr al abad |
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dolmen vicino qasr al abad |
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qasr al qastal |
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qasr al qastal |
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qasr al mushatta |
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