Oltre alla superlativa escursione nel Wadi Rum, l'altro pezzo da novanta di un viaggio in Giordania è sicuramente il sito archeologico di Petra, che rappresenta anche l'attrazione più famosa e visitata del paese. |
lo spiazzo del tesoro |
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la regione di petra |
Le rovine dell'antica capitale dei Nabatei occupano un'area vastissima e testimoniano la grande importanza che la località ha ricoperto nei secoli fin da oltre 2500 anni fa quando, gli Edomiti ne cominciarono la costruzione e poi anche durante la dominazione romana successiva a quella nabatea. Petra si trova infatti in ottima posizione lungo le rotte commerciali che portavano al Mar Rosso e fu dotata di grandi e splendide costruzioni ottimamente conservate ancora oggi che, insieme alle particolarità naturali e geologiche dell'area, ne fanno un incredibile patrimonio dell'umanità protetto dall'UNESCO e una delle nuove sette meraviglie del mondo.
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l'entrata principale |
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le prime tombe |
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la diga |
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nel siq |
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nel siq |
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il tesoro |
Come arrivare, come muoversi e dove dormire
La città di Wadi Musa, che è in tutto e per tutto il centro servizi di Petra, con l'ingresso all'area archeologica che si trova ai margini orientali dell'abitato, sorge proprio lungo la Strada dei Re. |
nel siq |
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nel siq |
La località si trova circa 120 km a nord di Aqaba e 230 a sud di Amman ed è ben servita anche da compagnie di autobus locali e turistici, ma in ogni caso per entrare a Petra bisognerà prendere un taxi o comunque muovere la propria auto visti i circa 2 km di distanza dell'ingresso principale dal centro cittadino, dove comunque non mancano i parcheggi. Come detto sopra, l'area coperta dal sito è parecchio vasta e si deve essere pronti a camminare moltissimo se si vuole vistare tutte le maggiori attrazioni del sito, ma si può anche trovare un po' di aiuto dai veicoli elettrici che scorrazzano lungo il tragitto principale o affidarsi agli onnipresenti asinelli: di certo la gente del posto proverà a guadagnare qualcosa proponendoveli di continuo. |
nel siq |
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verso il tesoro |
Wadi Musa stessa non è particolarmente piacevole alla vista (se si esclude la suggestiva immagine panoramica di una distesa di case che riempie un vallone sul fianco della montagna) o da girare a piedi, ma è uno dei centri meglio attrezzati turisticamente parlando di tutta la Giordania, con centinaia di hotel di tutti i livelli e per tutte le tasche con una miriade di attività commerciali ad essi collegate. La mia scelta è ricaduta sul My Home Petra Hotel, che è una struttura abbastanza semplice ma piacevole, con prezzi convenienti e posizione vicinissima alla rotatoria che funge un po' da fulcro della cittadina (meglio secondo me, infatti, alloggiare più vicino al centro urbano che al sito archeologico). |
la strada delle facciate |
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la strada delle facciate |
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la strada delle facciate |
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la via principale |
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l'uscita dal siq |
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il teatro |
Cosa fare e cosa vedere a Petra
Come detto, l'area archeologica è molto estesa e contiene centinaia di punti di interesse; per visitarla in maniera abbastanza esaustiva occorrono quindi almeno un paio di giorni, tuttavia anche in una giornata completa dall'alba al tramonto, sfiancandosi camminando per decine di chilometri su terreni impervi (benedetta è stata l'idea di portarsi nel bagaglio le scarpe da trekking, che qui sono davvero molto utili), si possono vedere quasi tutte le attrazioni più interessanti e spettacolari. In generale, il sito si compone di un percorso principale che va dall'ingresso fino all'imbocco del canyon che sale al Monastero e di tre itinerari secondari molto scenografici, ma in un giorno solo è praticamente impossibile compierli tutti e tre e visto che si potrebbe giustamente aver voglia di visitare anche il sito di Piccola Petra, distante circa 10 km da quello principale, si capisce come valga senz'altro la pena di programmare almeno due giorni a Petra, considerando anche che all'acquisto del Jordan Pass si può scegliere di inserire uno o due ingressi (anche tre in effetti) e la differenza di prezzo è di pochi euro.
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le tombre reali |
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le tombe reali |
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la via principale |
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la strada delle facciate |
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la via principale |
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la strada colonnata |
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il grande tempio |
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la basilica bizantina |
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la basilica bizantina |
IL PERCORSO PRINCIPALE: IL SIQ, IL TESORO, LA STRADA DELLE FACCIATE E QUELLA COLONNATA
L'entrata principale a Petra si trova a valle, giusto un paio di chilometri a ovest dell'abitato di Wadi Musa e in corrispondenza del quale si trovano anche il centro visitatori e il museo (nel quale vale comunque la pena di spendere qualche minuto).
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il grande tempio |
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il grande tempio |
Il primo chilometro circa è comodo, visto che si cammina su una strada pavimentata accanto al letto asciutto di un torrente e si possono già ammirare diverse tombe monumentali. Poi, in corrispondenza di un'antica diga, si entra finalmente nel Siq, lo spettacolare, strettissimo e famosissimo canyon dalle alte pareti verticali di roccia viva che taglia la montagna per un altro chilometro buono. Quasi in fondo al Siq, lo spazio angusto si apre all'improvviso di fronte all'immagine più famosa e celebrata di Petra, l'enorme facciata della tomba denominata Il Tesoro. Per l'immaginazione di molti Petra finisce qui, ma benché l'impatto scenico della stretta gola che porta di fronte a questa facciata di 40 metri di altezza finemente scolpita nella parete di roccia sia devastante e drammaticamente evocativo, rimandando inevitabilmente i pensieri alle avventure di Indiana Jones, è bene sapere che in realtà ci si trova appena all'inizio della visita. |
il castello della ragazza |
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un tempio secondario |
Lo slargo su cui si affaccia Il Tesoro è ovviamente ingombro di turisti (così come il Siq) cui si aggiungono i beduini che cercheranno di farvi fare le foto a pagamento coi dromedari o salirci sopra, proporvi di farvi da guida e promettervi scorciatoie magiche per il Monastero, mettervi su un asinello o vendervi cianfrusaglie varie; è anche il punto di arrivo delle macchinette elettriche che fanno la spola con l'ingresso, ma da qui in poi la situazione diventa più calma e godibile, anche perché molti turisti mordi e fuggi non vanno troppo oltre e Petra comincia ad allargarsi occupando la sua vastissima superficie disperdendo così anche le migliaia di persone che ogni giorno la visitano. |
il castello della ragazza |
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verso il monastero |
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verso il monastero |
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verso il monastero |
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verso il monastero |
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il tempio del leone |
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il tempio del leone |
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la strada per il monastero |
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il monastero |
Superato il Tesoro, il canyon continua per diverse altre centinaia di metri diventando via via più largo ed esibendo decine di altre facciate di tombe scavate nella roccia, tanto che il percorso in questa parte viene chiamato Strada delle Facciate.
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le tombe reali |
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le tombe reali |
Poco dopo il notevole Teatro di epoca romana, unico al mondo scavato direttamente nella roccia e capace di accogliere fino a 4000 spettatori, si sbuca nella grande vallata dove l'antica metropoli si stendeva in tutta la sua magnificenza. La via principale attraversa la piana accompagnata in alcuni tratti da una doppia fila di colonne ai lati, toccando diverse altre costruzioni di rilievo o sfiorandone altre che meritano comunque le deviazioni di pochi minuti a piedi necessarie per raggiungerle. Tra i punti di maggior peso di questa zona si segnalano un ninfeo romano, le rovine di una chiesa bizantina con mosaici e i resti di diversi templi tra i quali spicca il Grande Tempio dei nabatei, del I secolo avanti Cristo, con le sue notevoli dimensioni, i colonnati ai lati delle vaste piattaforme e i mastodontici muri di contenimento. |
sentiero dopo le tombe |
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le tombe reali |
Il preludio alla fine del percorso è la grossa mole squadrata del Castello della Ragazza, tempio nabateo che sembra quasi una fortezza, ma in tutta quest'ultima parte di percorso "all'aperto" vale anche la pena di far spaziare lo sguardo sulle montagne circostanti, punteggiate di altre rovine e facciate di tombe, cercando di riconoscere i punti salienti lasciati alle spalle o toccati dagli itinerari secondari e rimanendo a bocca aperta per la grandiosità dell'insieme. In fondo al tragitto, alla base delle altre montagne, c'è il punto di raccolta principale dei visitatori con le maggiori strutture turistiche come caffetterie, ristoranti , pronto soccorso e bagni, ideale per fare pausa e raccogliere i pensieri su quale itinerario secondario proseguire. |
le tombe reali |
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le tombe reali |
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le tombe reali |
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interno di una tomba |
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le tombe reali |
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le tombe più lontane |
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uum sayhoun |
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vero nord |
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grotte e cammelli |
I PERCORSI SECONDARI: LA VIA PER IL MONASTERO, QUELLA PER IL SACRIFICIO E QUELLA DELLE TOMBE REALI
L'itinerario principale di Petra, benché lungo diversi chilometri, è tutto sommato abbastanza facile e comodo da percorrere, al contrario di quelli secondari, ben più faticosi e impervi ma anche estremamente affascinanti.
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il siq |
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il tesoro dall'alto |
Il più famoso e battuto di questi inizia proprio subito oltre il punto di raccolta, dove un sentiero si infila in uno stretto canyon scavato da un ruscello tra le montagne, risalendo le alture fino alla seconda costruzione più famosa di Petra: il Monastero. Il percorso è faticoso, sconnesso, lungo e tutto in salita, pieno di gradini e rampe (e l'unica alternativa per sfiancarsi di meno, checché ne dicano le tante persone del posto che vi promettono scorciatoie miracolose, è farselo sulla groppa di un asinello), ma terribilmente scenografico. Più o meno a metà strada, una deviazione di pochi metri ma difficile da vedere (tanto che potreste facilmente ritrovarvi completamente soli) porta al Tempio del Leone scavato nella roccia; il Monastero invece non ha bisogno di grandi presentazioni vista la sua incredibile maestosità, ma un paio di brevi sentieri lì intorno permettono di salire ancora e ammirare dei panorami sulle montagne circostanti assolutamente indimenticabili. |
le tombe reali |
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petra dall'alto |
L'itinerario delle Tombe Reali si dipana invece da quello principale poco dopo aver passato il Teatro Romano ed è, almeno nella sua prima parte, il meno impegnativo. Già dalla strada centrale si possono notare sulla parete nord-occidentale della montagna le decine di superbe facciate finemente scolpite delle tombe dei membri delle famiglie reali nabatee, alcune impreziosite anche dalle spettacolari venature naturali di colore della roccia. Il sentiero serpeggia scalando le rocce proprio per toccare tutti questi mausolei, sia i più piccoli che quelli più grandiosi, in modo da poterci anche entrare dentro e ammirare da vicino l'incredibile lavoro vecchio di millenni. |
sentiero oltre le tombe reali |
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verso nord |
Dopo aver superato le tombe più lontane, il percorso lascia però la vallata principale inoltrandosi in uno stretto e ripido canyon dove la folla si dirada repentinamente e cominciano a sbucare invece le caprette. Questa parte di percorso diventa quindi parecchio faticosa, ma il premio, una volta arrivati in cima alla montagna e aver incominciato la discesa, è quello di poter ammirare il Tesoro dall'alto, oltre che un vasto panorama su tutta la vallata principale che si spinge verso nord oltre il villaggio beduino di Uum Sayhoun. La controindicazione però è che, una volta arrivati sopra al Tesoro, la ripida scarpata impedisce di scendere fino a giù costringendo quindi a rifare tutta la strada all'indietro (o almeno io il percorso per scendere non l'ho trovato né visto; dallo slargo del Tesoro si vedevano invece persone che risalivano il versante per ammirare la grandiosa facciata dall'alto, ma non mi sembra proprio che qualcuno sia riuscito a riconnettersi a questo sentiero). |
si sale |
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dall'alto |
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in cima |
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asinello |
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caprette |
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grande tempio e tombe reali |
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dietro al grande tempio |
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verso il wadi al farasa |
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verso il wadi al farasa |
Il più lungo e stancante tra i percorsi secondari di Petra, ma probabilmente anche il più bello e quello con meno persone in assoluto, inizia invece alle spalle del Castello della Ragazza.
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wadi al farasa |
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wadi al farasa |
La prima parte di questo è in effetti quasi in piano, visto che si riattraversa la vallata parallelamente alla via principale ma passando alle spalle della collinetta del Grande Tempio e potendo ammirare così tutta la parte della necropoli sulle montagne nord-occidentali e sfiorando i resti della cinta muraria cittadina, delle grotte e delle altre rovine. Invece di puntare al Siq però, questo sentiero va a infilarsi nel Wadi al-Farasa, un canyon secondario caratterizzato da un'altra vasta necropoli con moltissime altre tombe dalle superlative facciate e una particolarissima atmosfera favorita dalla posizione defilata e dalla quasi mancanza di turisti. |
wadi al farasa |
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verso il sacrificio |
In fondo al canyon, la strada si inerpica in maniera repentina sulla parete rocciosa con centinaia di gradini e una salita molto scomoda adatta a chi ha gli scarponcini da trekking e decisamente poco a chi soffre di vertigini. Il tragitto è sfiancante e sembra non finire mai, ma porta al punto più elevato di Petra, segnato dalla presenza dell'Altare del Sacrificio, da dove la vista è davvero mozzafiato e spazia, oltre che su tutte le montagne circostanti, fino all'abitato di Wadi Musa. L'altrettanto ripida discesa va infine a sbucare lungo la Strada delle Facciate poco prima del Teatro Romano (si può percorrere ovviamente anche nell'altro senso, ma mi sento di consigliare questo percorso nel verso da me descritto poiché costringe a farlo tutto e ne vale davvero la pena, anche se il nome "Sentiero del Sacrificio" ne descrive bene le difficoltà). |
wadi al farasa |
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una tomba al wadi al farasa |
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wadi al farasa |
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interno di una tomba |
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verso il sacrificio |
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dalla tomba |
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verso il sacrificio |
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verso il sacrificio |
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petra dall'alto |
PICCOLA PETRA
Nell'area di Petra, oltre a quelli descritti ci sono diversi altri sentieri che percorrono la vallata, vanno a infilarsi in qualche canalone secondario o portano ad altre rovine o tombe scavate nella roccia, per cui in realtà agli appassionati di trekking non mancheranno i motivi per restare anche più tempo nella regione.
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piccola petra |
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piccola petra |
Al margine settentrionale della zona archeologica, circa 10 km a nord dell'ingresso principale, ben oltre l'abitato di Uum Sayhoun, c'è però il più famoso tra i siti satellite dell'antica capitale nabatea, che ai giorni nostri viene infatti chiamato Piccola Petra (Siq al-Barid è il nome ufficiale). Anche qui si tratta di uno stretto canyon che millenni di erosione hanno scavato nelle montagne di arenaria e sulle cui pareti sono state scavate abitazioni, tombe, templi e cisterne per l'acqua piovana: quello che cambia sono però le dimensioni, giacché l'intero percorso si sviluppa solo su qualche centinaio di metri. |
piccola petra |
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piccola petra |
Il sito è piuttosto scenografico e merita senz'altro il tempo speso per arrivarci e per la visita, soprattutto se si decide di andarci prima di entrare a Petra (poiché nel confronto chiaramente ci perde parecchio). In ogni caso si tratta di una bella passeggiata che dal parcheggio (ignorate bellamente tutti i beduini che vi proporranno di farvi da guida e ricordate che l'ingresso è gratuito o comunque compreso nel biglietto di Petra o nel Jordan Pass) si inoltra nel cuore della montagna attraverso diverse strettoie e punti dove il canyon si allarga e dove sono concentrati i monumenti, per finire con una scalinata che risale una stretta fessura tra le rocce arrivando su una balconata presidiata da una caffetteria e delle bancarelle da dove si può ammirare un bel panorama e imboccare anche un trekking che in circa 6 km dovrebbe portare fino al Monastero. |
verso il sacrificio |
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altare del sacrificio |
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obelischi al sacrificio |
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wadi musa dal sacrificio |
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panorama dal sacrificio |
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si riscende |
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discesa dal sacrificio |
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alla base del sentiero sacrificio |
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piccola petra |
Dove mangiare e dove uscire la sera
Come detto, Wadi Musa è ben attrezzata per ciò che riguarda tutte le necessità dei turisti, anche se di certo non è un posto dove andare a fare vita notturna.
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piccola petra |
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piccola petra |
Se i tantissimi hotel sono sparsi un po' ovunque per l'abitato, la zona con la maggiore concentrazione di ristoranti e locali vari è invece quella intorno alla rotatoria che funge un po' da piazza centrale della città, nei pressi della quale si trova anche la zona commerciale identificabile con il bazar; un'alternativa è tuttavia il viale che porta all'ingresso dell'area archeologica. Un'ottima scelta per la cena, molto frequentato dai turisti e non solo, è il ristorante Al-Wadi, che propone diverse opzioni ma anche alcuni ottimi piatti tradizionali beduini, mentre più focalizzato sul grill ma apprezzabile anche per piatti di altro tipo è il Zawaya. |
piccola petra |
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piccola petra |
Per quello che riguarda invece i pasti all'interno del sito archeologico di Petra, i ristoranti veri e propri si trovano in fondo al sentiero principale, poco oltre il Castello della Ragazza, ma in effetti di caffè e posti vari con bancarelle, tavolinetti, cuscini e tendoni, dove fare uno spuntino, prendere uno snack, bere qualcosa o fare una pausa, ve ne sono moltissimi, anche se chiaramente i prezzi sono superiori a quelli medi della Giordania. Poiché è fortemente consigliabile entrare nell'area attrezzati con cappello, acqua in abbondanza, crema solare e uno strato supplementare di vestiti (a capodanno il venticello nei punti più in alto può farsi sentire e siamo comunque nella breve stagione umida, tanto che il 26 dicembre il sito è stato in via eccezionale evacuato per le inondazioni dovute alle forti piogge e riaperto solo il giorno dopo), portandosi quindi uno zainetto, anche pensare autonomamente ad un pranzo al sacco non è affatto una cattiva idea.(30/12/2022 - 1/1/2023)
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piccola petra |
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oltre piccola petra |
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piccola petra |
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piccola petra |
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sopra al monastero |
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panorama oltre il monastero |
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