La maggior parte degli itinerari turistici volti ad esplorare la Giordania molto difficilmente si spingono più a nord di Jerash. |
il viale di gadara |
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incrocio al-naseem |
L'estremità settentrionale del paese, che arriva fino al triplice confine con Siria e Israele, ha invece dei risvolti storici di tutto rispetto e può contare su alcuni siti di notevole interesse legati sia ai tempi antichissimi della Decapoli (il gruppo di 10 città di confine dell'impero romano dalla fiorente cultura greco-romana di cui in effetti facevano parte anche la stessa Jerash e quelle che adesso sono Damasco e Amman), sia a fatti di epoca moderna ma ugualmente presenti ormai nei libri di storia, il tutto condito da un meraviglioso paesaggio che va dai rilievi decisamente più verdeggianti di quelli a sud della capitale fino alla fertile valle del Giordano. |
university street |
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il campus yarmouk |
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grande moschea di irbid |
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mercato di irbid |
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mercato di irbid |
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mercato di irbid |
Come muoversi e dove dormire
A meno di non essere grandi conoscitori del sistema di trasporti pubblici giordano, per esplorare questa regione non si può far a meno di un auto a noleggio, ma comunque le strade ci sono e sono in buone condizioni, mentre con una qualsivoglia mappa online e le indicazioni presenti si arriva senza grandi problemi in tutti i punti salienti.
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verso la collina di irbid |
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mercato di irbid |
Centro nevralgico della zona e ottima base di partenza è la città di Irbid, situata poco meno di 40 km a nord di Jerash e circa 80 km a nord di Amman, in entrambi i casi tutti di autostrada. Tolte le località ormai inglobate nell'area urbana della capitale, Irbid è in effetti la seconda città per grandezza e importanza della Giordania e pur se le sue velleità commerciali e affaristiche superano di gran lunga quelle turistiche, può contare comunque su un certo numero di alternative per quello che riguarda l'alloggio (niente ostelli e guesthouse ovviamente): il Sara Crown Hotel per esempio è una buona sistemazione con un buon rapporto qualità/prezzo e si affaccia direttamente sull'incrocio Al-Naseem, che è uno dei punti cruciali della parte moderna. |
irbid dalla collina |
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edifici tradizionali |
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osmanli museum |
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osmanli museum |
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osmanli museum |
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osmanli museum |
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bazar di irbid |
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bazar di irbid |
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bazar di irbid |
Cosa fare e cosa vedere a Irbid
Nonostante i suoi trascorsi antichissimi che l'hanno vista abitata fin dall'età del bronzo e conosciuta in epoca romana col nome di Arabella o Arbela, Irbid è oggi di aspetto prevalentemente moderno, ciononostante qualche motivo di interesse non manca.
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torre dell'orologio |
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grande moschea |
La parte più nuova dell'area urbana, quella meridionale, ruota intorno al campus della prestigiosa Yarmouk University che garantisce una certa vitalità e fermento culturale (la città ha fama di essere particolarmente progressista). All'interno del campus, in cui per entrare bisogna passare dei controlli di sicurezza, sorge anche il Museo del Patrimonio, con reperti archeologici molto antichi e un'ottima fama. La caratteristica migliore di Irbid è tuttavia la sua autenticità, la possibilità di osservare lo stile di vita tipico degli abitanti poco abituati a interagire con i turisti (e infatti l'inglese è meno diffuso) ma comunque affabili e questo aspetto è molto più tangibile nella zona storica della città situata un paio di chilometri più a nord, centrata su una cittadella che presidia una collinetta artificiale. |
grande moschea |
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osmanli museum |
Qui ci sono alcuni palazzi istituzionali ma anche alcuni scenografici edifici ottomani tra i quali spicca il Dar As Saraya Osmanli Museum, museo archeologico interessante per la collezione ma soprattutto per la villa ottocentesca a immagine di antico caravanserraglio che lo ospita. Ai piedi della collina, l'ampia Al-Hashimi Street taglia i quartieri più caratteristici nei quali si trovano la piazzetta con la scenografica Torre dell'Orologio e la Grande Moschea, che merita senz'altro uno sguardo. Il bello di questo distretto è però che ogni giorno si trasforma in uno spettacolare e genuino bazar, con i souq e i mercati che spesso debordano dai negozi al lato della strada per riversare sui marciapiedi una moltitudine di colori, odori, visioni curiose e sensazioni singolari a beneficio della calda umanità che percorre questi vicoli. |
al-hashimi street |
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bazar di irbid |
Sempre nell'area metropolitana di Irbid o poco fuori di essa si possono infine incontrare alcuni piccoli siti archeologici sempre legati all'epoca della Decapoli, non particolarmente ricchi e scenografici ma comunque testimoni della lunga storia della località (che tra l'altro compare anche sulla Bibbia sotto il nome di Beth Arbel): circa 6 km a nord del centro, il sobborgo di Beit Ras è anche conosciuto col suo antico nome di Capitolias e conserva una piccola area con i resti di un anfiteatro e di qualche tomba, mentre qualche altro chilometro ancora più a nord, sperso in una valletta tra le colline e raggiungibile tramite poche centinaia di metri di strada sterrata, il sito dell'antica Abila (che ai tempi era la località più importante del circondario) mostra appena qualcosa in più ma con l'impatto scenico nobilitato dall'ambientazione selvaggia. |
abila |
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umm quais nuova |
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umm quais |
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umm quais |
Gadara e Pella: un itinerario in auto
Capitolias e Abila hanno in realtà molto poco da mostrare, ma sono proprio lungo la strada (la seconda a pochi minuti di deviazione in effetti) che porta ad altri due siti archeologici di spessore ben superiore.
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basilica di gadara |
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ninfeo di gadara |
Poco meno di 30 km a nord-ovest di Irbid infatti, il villaggio di Umm Quais altro non è che l'antica città di Gadara, fondata dai macedoni di Alessandro Magno e poi importante quanto fiorente membro della Decapoli in seguito alla conquista romana da parte di Pompeo. Le rovine non sono vaste e spettacolari come quelle di Jerash ma sono comunque tutt'altro che disprezzabili, con un'area abbastanza estesa dove si possono ammirare un bel teatro e i resti di un ninfeo, un quadriportico, una basilica bizantina, un acquedotto sotterraneo e un altro teatro di cui rimane però ben poco. Un lungo viale con colonne si inoltra poi nell'uliveto raggiungendo altri resti di un foro e di alcuni templi e mausolei. |
viale di gadara |
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viale di gadara |
Umm Quais può vantare però anche altri motivi di interesse: il primo è paesaggistico, poiché la località si trova sui rilievi che si affacciano direttamente sulla valle del Giordano e su quella formata dal suo affluente Yarmuk, che funge anche da frontiera con Israele e Siria, mentre subito oltre si vedono perfettamente il Mare di Galilea (ovvero il lago di Tiberiade, di cui si distingue bene anche l'area urbana) e le famigerate Alture del Golan; il secondo coinvolge invece la storia recente, poiché sulle rovine, riciclandone anche i materiali, era sorto un villaggio tradizionale arabo che fu fatto sgomberare negli anni 60 e subì i bombardamenti israeliani della guerra dei sei giorni. Oggi si notano bene i danneggiamenti causati dalle bombe su molti edifici, ma alcuni sono stati restaurati e mostrano la struttura tipica delle case arabe: da non perdere quindi - e non solo per la collezione che ospita - è il complesso del Museo Archeologico. |
gadara |
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lago tiberiade e alture golan |
Sia la strada che arriva a Umm Quais che la superstrada proveniente da Irbid scendono poi nella valle del Giordano, percorrendola parallelamente al confine israeliano e costeggiando le varie coltivazioni permesse da questa fertile striscia di terra. Tra i villaggi che si incontrano muovendosi verso sud c'è Pella, il cui nome richiama un altro importante membro della Decapoli e infatti prendendo una stradina che si inerpica sulle montagne si arriva al centro visitatori dell'area archeologica. Dell'antica città non è rimasto molto, ma ci sono diversi scavi sparsi su una superficie molto vasta e con resti risalenti ad epoche parecchio diverse tra loro che vanno dall'età del rame alla dominazione abbaside; le rovine più scenografiche sono tuttavia di epoca ellenistica e bizantina e si trovano sulla collina sotto al centro visitatori e fino alle propaggini dell'abitato. La superstrada prosegue poi fino al Mar Morto, ma diverse deviazioni risalgono invece le montagne riportando a Jerash oppure ad Amman passando per la storica città di As-Salt. |
gadara |
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teatro gadara |
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teatro gadara |
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teatro gadara |
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umm quais |
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centro visitatori gadara |
Dove mangiare e dove uscire la sera
Irbid non vive di turismo e quindi non ci sono nemmeno grandi alternative adatte a viaggiatori stranieri per ciò che riguarda le serate o dei ristoranti particolari, ma è comunque una grande città e di certo non si rimane senza mangiare o senza qualcosa da fare.
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museo archeologico gadara |
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museo archeologico gadara |
Come facile immaginare, University Street, ovvero la via che costeggia il campus dell'Università Yarmouk, a patire dall'incrocio Al-Naseem andando verso il centro è piena di caffè, fast food, tavole calde e qualche ristorantino etnico ed è lì che si può trovare un po' di movimento anche dopo il tramonto: tra i tanti locali, Al-Manqal è un ristorante specializzato in chicken tikka e pollo in generale, semplice ma buono per una cena senza troppe pretese. Se vi trovate in centro all'ora di pranzo invece vale la pena spizzicare qua e là tra le tante proposte di cibo da strada nell'area del bazar, ma se siete invece nei pressi dell'hotel, una panetteria affacciata proprio sull'incrocio Al-Naseem sforna ottime focacce farcite tradizionali. Nei villaggi della valle del Giordano infine, bisogna accontentarsi di uno dei locali di shawarma, abbastanza frequenti ai lati della strada durante l'attraversamento dei centri abitati.(2-3 gennaio 2023)
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museo archeologico gadara |
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museo archeologico gadara |
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pella |
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pella abbaside |
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pella |
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pella ellenistica e romana |
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pella ellenistica e romana |
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pella ellenistica e romana |
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pella |
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