Il Mar Morto è sicuramente una delle tappe obbligate di un viaggio itinerante in Giordania, sia per la particolarità del luogo e delle acque, sia per gli interessanti siti che si trovano negli immediati dintorni dello specchio d'acqua.
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spiaggia di sale |
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spiaggia di sale |
Questo grande lago (copre una superficie pari a quasi il doppio del Garda) si trova infatti nella depressione più profonda del pianeta, con la superficie a circa 400 metri sotto il livello del mare, mentre come ben si sa, il tasso elevatissimo di salinità rende impossibile immergercisi o nuotare normalmente poiché si galleggia molto di più che in qualsiasi mare. La zona in cui si trova è inoltre ricca di storia e al centro di molti eventi narrati nella Bibbia, aggiungendo ulteriore fascino agli incredibili panorami e motivi che si sommano alla possibilità di fare vita balneare e godersi i centri benessere trainati dalle proprietà dei suoi famosi fanghi. In ogni caso, anche chi non è interessato a queste ultime caratteristiche (come in effetti il sottoscritto), troverà molto da fare e da vedere durante un tour di una giornata. |
dal monte nebo |
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scavi sul monte nebo |
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Come muoversi e dove mangiare
Raggiungere le sponde del Mar Morto e muoversi tra i vari siti di interesse è il primo problema che si pone davanti al turista indipendente, poiché non ci sono mezzi pubblici che permettono di risolvere la situazione.
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dal monte nebo |
Una soluzione potrebbe essere quella di affidarsi a un tour privato (qui per esempio ce n'è uno), ma questa più di ogni altra è l'occasione dove si vede la comodità e i vantaggi di viaggiare per la Giordania con un'automobile affittata, giacché quasi tutto il percorso si svolge su strade larghe e in buone condizioni e si possono raggiungere alcune attrazioni altrimenti molto difficili da visitare. Chi è davvero interessato a passare le giornate in spiaggia e a fare i fanghi dovrebbe seriamente considerare l'ipotesi di alloggiare in uno dei lussuosi resort situati nella zona settentrionale del lago, ma se la vostra intenzione è solamente quella di buttarsi a mollo per qualche minuto provando l'ebbrezza del galleggiamento spinto, qualche alternativa c'è, anche gratuita. |
la valle dal monte nebo |
Non ci sono centri abitati in prossimità delle rive, ma alcune cittadine sorgono sia nei pressi dell'estremità settentrionale dello specchio d'acqua che in quella meridionale, queste tuttavia non sono di stampo turistico ma abitate principalmente da chi lavora nelle aziende agricole o nelle saline della valle e quindi non offrono molte alternative per quello che riguarda i pasti o la vita sociale. Per il pranzo o la cena al di fuori dei resort o delle spiagge a pagamento (che normalmente dispongono di un bar con buffet) c'è poca scelta: ci sono alcuni ristoranti e caffè lungo la via principale che costeggia il lago, ma forse la soluzione migliore è rappresentata dal Samarah Mall, un centro commerciale nella zona degli hotel che oltre ai negozi è fornito di diversi ristoranti e fast food. |
sponda nord del mar morto |
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il mar morto |
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il mar morto |
Cosa fare e cosa vedere
Il Mar Morto è ben collegato ad Amman tramite una superstrada, ma anche in questo caso la località più vicina è Madaba, dalla quale si può effettuare un tour ad anello in auto che in una giornata permette di toccare diversi siti di notevole interesse e fascino.
IL MONTE NEBO
Dal centro della città dei mosaici, una strada secondaria ma ampia e comoda porta in una decina di chilometri scarsi in direzione nord-ovest al sito biblico del Monte Nebo.
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monte nebo |
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monte nebo |
Questa altura viene infatti citata nel "libro" come il posto in cui Mosè vide per la prima volta la terra promessa, che poi non raggiunse mai, venendo seppellito proprio da queste parti. Sulla cresta della montagna sorge un santuario che commemora il patriarca cristiano già dal IV secolo, ampliato poi in epoca bizantina e infine riportato alla luce e dotato del suo aspetto attuale durante il ventesimo secolo. La basilica paleocristiana e i mosaici bizantini sono senz'altro interessanti così come piacevole è la passeggiata nel recinto del monastero, ma la cosa migliore è il meraviglioso panorama sulla Terra Santa e sulla valle del Giordano, dove nelle giornate limpide si dovrebbero riuscire a scorgere anche Gerico e Gerusalemme, mentre ai lati e alle spalle del sito, le alture aspre e desertiche degli altopiani dell'antica terra di Moab aggiungono charme alla storia del posto.
BETANIA OLTRE IL GIORDANO
Dopo il monastero sul Monte Nebo, la strada si butta in una vorticosa discesa di oltre 1200 metri di dislivello (dagli oltre 800 metri del monte ai -400 della depressione del Mar Morto) per scendere in fondo alla valle del Giordano e ricongiungersi con la superstrada proveniente da Amman.
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monte nebo |
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in fondo alla valle |
Invece di puntare a sud verso il lago, una deviazione verso nord di pochi chilometri porta al sito di Betania oltre il Giordano, ovvero il luogo del battesimo di Gesù Cristo. Trattandosi di zona militare, vista la vicinanza col confine israeliano, la visita avviene solo con un tour guidato che parte dal centro visitatori, dove c'è anche il parcheggio per lasciare la macchina; va inoltre precisato che il biglietto non è automaticamente compreso nel Jordan Pass ma va aggiunto a quest'ultimo, con un sovrapprezzo, al momento dell'acquisto online (altrimenti si può sempre pagare il biglietto di ingresso al centro visitatori) ma comunque ne vale la pena. |
sito originario del battesimo |
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il fiume giordano |
La visita si svolge all'interno di una macchia di bassa vegetazione dove, tra sentieri e passerelle di legno, si fa tappa in veri punti per ammirare la chiesa bizantina e l'area archeologica con i resti del sito originario, per poi sbucare sulla riva del corso d'acqua dove, sfruttando le gradinate, chi vuole può immergersi (dopo essersi cambiati e coperti da una tunica bianca nel negozio di souvenir annesso a un piccolo monastero) per un nuovo battesimo. Più che un fiume, il Giordano è una marana larga pochi metri; infatti durante il bagno si viene guardati a vista dai soldati poiché sulla sponda opposta c'è l'omologo sito israeliano con i turisti intenti a fare lo stesso bagno separati solo da qualche bracciata. Tutt'intorno sorgono le chiese di varie altre religioni e confessioni cristiane, mentre dal punto all'inizio del percorso a piedi si vede bene anche Gerico, distante giusto qualche chilometro. |
chiesa ortodossa a betania |
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il giordano e israele |
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betania |
IL MAR MORTO E LA DEAD SEA HIGHWAY
La Highway 65 viene normalmente chiamata Jordan Valley Highway, ma anche Dead Sea Highway, poiché corre accanto alla sponda del lago per tutta la lunghezza dello specchio d'acqua sfiorandone tutti i punti salienti.
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lungo la strada del mar morto |
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gerico da betania |
La prima cosa che si nota però è che la riva si trova diversi metri più in basso rispetto alla strada e solo in alcuni punti ci si può azzardare a scendere a piedi per la scarpata e arrivare così all'acqua, ma in compenso di panorami pittoreschi e immagini mozzafiato che combinano il blu cristallino del lago con il grigio-rossastro delle rocce desertiche e il bianco candido delle concrezioni di sale ce ne sono a bizzeffe. Venendo da nord si incontra prima la zona dei grandi hotel e resort, seguita da quelle delle spiagge private, ma è più a sud, dopo il bivio con la strada che risale verso Ma'in, che si trovano i punti più scenografici. Guidando si attraversano dei piccoli ponti che sorpassano lo sbocco dei wadi, piccoli canyon scavati dai torrenti, ma nessuno di questi raggiunge lo spettacolo dello sbocco del Wadi Mujib, canyon dalle dimensioni molto più ragguardevoli famoso anche per le escursioni i percorsi di trekking al suo interno che partono proprio accanto al ponte (purtroppo, a dicembre, tutte le attività sono chiuse per l'abbondanza di acqua nel torrente che rende pericolosi i percorsi). |
spiaggia di sale |
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sbocco del wadi mujib |
Per quanto riguarda il bagno invece, se non siete ospiti degli hotel che hanno la propria spiaggia e volete comunque passare diverse ore a bagnarvi e prendere il sole, ci sono almeno un paio di spiagge a pagamento che mettono a disposizione docce, sdraio e simili, oltre a un bar con il buffet, tuttavia queste non danno l'impressione di essere granché e se la vostra intenzione è solo quella di fare il bagno e riposare un'oretta o giù di lì (e non vi servono per forza le scale per scendere un dirupo) ci sono almeno due punti che fanno per voi. Poco dopo il bivio per Ma'in, più o meno dove le acque delle sorgenti termali più in alto sfociano nel lago e in corrispondenza di una lunga serie di bancarelle lungo la strada, c'è una spiaggia libera utilizzata dalle popolazioni locali. La discesa è abbastanza scoscesa, il posto è bruttino e un po' sporco, però è una soluzione effettuabile e ci sono anche le acque calde delle sorgenti termali. |
spiaggia di sale |
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spiaggia di sale |
Molto più bella è invece la zona a sud del Wadi Mujib, dove comincia una serie di "spiagge di sale": qui ci sono delle piccole meravigliose baie con le sponde coperte dalle incrostazioni saline ma con delle vere e proprie spiaggette dove è facile godersi il bagno nel Mar Morto con le particolarissime sensazioni ad esso associate e farsi tutte le classiche foto mentre si galleggia, inoltre la discesa è più facile (ma non comoda) e c'è meno immondizia (un po' c'è, ma è più vicina alla strada che all'acqua). In ogni caso, bisogna ricordarsi di venire organizzati, ricordarsi di mettere sandali o scarpe da scoglio per evitare di tagliarsi con le rocce e i cristalli di sale e, se non si ha a disposizione una doccia, portarsi delle bottiglie d'acqua per togliersi il sale di dosso una volta usciti dal lago. Un'ultima considerazione: a dicembre in Giordania fa freddo, ma in fondo alla depressione del Mar Morto, vista la quota, fa invece caldo e la vita balneare è ampiamente possibile.
MA'IN E MACHERONTE
Il modo migliore per concludere il tour e rientrare a Madaba è prendere la strada che risale verso le sorgenti termali di Ma'in.
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spiaggia delle terme |
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spiaggia di sale |
Il percorso è ripido e tortuoso, soprattutto all'inizio, poiché copre un bel dislivello in pochi chilometri, ma vi si incontrano diversi punti che valgono una sosta. Il primo è in corrispondenza del complesso del Dead Sea Museum, che è più che altro un ristorante ma ha un punto panoramico molto famoso: io ho trovato chiuso il cancello d'accesso al complesso ma lungo la strada di punti panoramici indimenticabili ce ne sono diversi altri. Poco dopo c'è un bivio con la strada principale che punta direttamente a Madaba, ma conviene invece andare dall'altra parte per trovarsi davanti lo spettacolo del Zarqaa Ma'in Canyon, in fondo al quale una piccola oasi ospita le famose sorgenti termali con l'hotel e la spa annessi. |
ma'in canyon |
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verso ma'in |
La strada è impegnativa, stretta e serpeggiante com'è, ma i paesaggi ripagano senz'altro la fatica alla guida, ma bisogna ulteriormente stringere i denti fino al villaggio di Mukawir, dove una stradina ancora meno comoda porta fino al sito del Castello di Macheronte, dove sorgeva il palazzo di Erode e dove Giovanni Battista venne martirizzato. Del castello non rimane molto: è solo una collina con qualche resto archeologico, ma la sua posizione che domina dall'alto il Mar Morto è veramente impressionante. Dopo Mukawir la strada migliora sensibilmente perché si arriva sull'altopiano e in pochi minuti si raggiunge la località di Libb, dove si può imboccare la Highway 35, la celebre "strada dei re", per tornare a Madaba in men che non si dica oppure puntare verso sud.(25 dicembre 2022)
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verso macheronte |
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macheronte |
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macheronte |
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