Per chiunque abbia un po' di familiarità con la storia del cristianesimo, il nome di Nicea non può che suscitare un particolare interesse.
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saat kulesi |
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aya sofya |
In tale città si svolsero infatti ben due concili ecumenici (per la precisione il primo in assoluto, nel 325 per volere di Costantino, e nel 787) nei quali si presero importanti decisioni di cui ancora oggi paghiamo le conseguenze. Fondata dai macedoni nel III secolo avanti Cristo, la località divenne importante solo con la creazione dell'impero bizantino per poi decadere a seguito della caduta di Costantinopoli, salvo divenire durante l'impero ottomano un centro per la produzione di porcellane. Ai giorni nostri, il centro abitato porta il nome di
Iznik ed è considerato una delle città sante del cristianesimo, ma può contare anche su un notevole patrimonio storico, archeologico e culturale, nonché su una splendida posizione sulle sponde di un grande lago. Per tutti questi motivi
Iznik/Nicea costituisce una delle più interessanti e gettonate escursioni giornaliere da
Bursa o Istanbul.
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aya sofya |
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aya sofya |
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gli hammam |
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forni per ceramiche |
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kilicaslan caddesi |
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sponda sud del lago |
Come arrivare e come muoversi
Iznik è collegata tramite bus alla cittadina di mare di Yalova, da dove partono i traghetti per Istanbul, molto più comodi sono invece i collegamenti da e per Bursa.
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resti del senato |
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sponda nord del lago |
Dalla grande stazione della "città verde" partono infatti frequenti minibus (non sono immediatamente individuabili, bisogna uscire sulle banchine e andare a destra fino in fondo) che coprono il tragitto in circa un'ora e mezza. Il percorso è molto scenografico e, dopo aver raggiunto la costa in corrispondenza della città di Gemlik in fondo al golfo omonimo, punta verso l'interno percorrendo tutta la pittoresca sponda meridionale del grande lago Iznik Gölü in un susseguirsi di villaggi stretti tra l'acqua e le montagne a sud coperte di ulivi. L'autostazione di Iznik è molto centrale ma piccola e spersa tra i vicoli a sud-est della rotatoria che segna il centro cittadino, dove invece tutti scendono all'arrivo (quindi siate sicuri di ritrovarla per ripartire). L'abitato si allarga poi su una superficie abbastanza limitata e la visita delle varie attrazioni può essere coperta a piedi. |
la spiaggia |
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san neophytos |
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sul lungolago |
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porticciolo |
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mura meridionali |
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mura meridionali |
Cosa fare e cosa vedere
La rotatoria con al centro la Saat Kulesi, la torre dell'orologio, è il punto nevralgico da cui si dipanano nei quattro punti cardinali i percorsi che portano alle quattro antiche porte di accesso alla città e il punto quasi obbligato da dove iniziare la visita.
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moschea candarliuoglu |
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porta di yenisehir |
Proprio lì accanto, in mezzo a un parchetto con numerosi reperti archeologici, sorge la magnifica Aya Sofya, la basilica bizantina dove si tenne il concilio del 787, trasformata successivamente in moschea e dagli affascinanti interni che trasudano storia. Pochi passi a sud, un cinquecentesco complesso di hammam presidia una piccola zona archeologica coeva con i resti dei forni per la produzione delle porcellane. Nicea è imprescindibilmente legata al suo lago, quindi dalla torre dell'orologio conviene imboccare Kiliçaslan Caddesi per arrivare direttamente alla costa, fermandosi magari per uno sguardo alla graziosa Moschea Candarlioğlu con la facciata e parte del minareto ricoperti di piastrelle, attraversando la Göl Kapi, la porta del lago, che però è quella conservata peggio. |
anfiteatro |
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anfiteatro |
Tra uno sguardo all'immenso specchio d'acqua (grande quasi come il Garda) e ai rilievi sulle coste da uno dei moli e una passeggiata lungo la spiaggia, andando verso sud si ha la possibilità di incontrare i poverissimi resti dell'antico Senato e le rovine dell'antichissima chiesa paleocristiana di San Neophytos sommerse dall'acqua ma che traspaiono a pochi metri dalla costa. Uno scenografico tratto di fortificazioni, con parti di un monumentale bastione, è osservabile al limite meridionale dell'abitato, in cui rientrare in corrispondenza della Porta di Yenişehir e riavvicinarsi al centro senza trascurare un'occhiata ad altri resti archeologici bizantini: in particolare spicca la vasta area dell'Anfiteatro, purtroppo in massima parte a terra ma con scavi e restauri che promettono un sito di una certa rilevanza.
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rovine tra i palazzi |
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mura settentrionali |
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mura settentrionali |
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porta d'istanbul |
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zona nord-est |
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mercato coperto |
Atatürk Caddesi taglia tutta Nicea in direzione sud-nord dalla porta meridionale fino alla Istanbul Kapi, la porta settentrionale, che è forse quella meglio conservata e più spettacolare.
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albero secolare |
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ismailbey hammam |
La parte nord-orientale del centro abitato è molto particolare e conserva ancora un aspetto particolarmente rurale, non è quindi un caso se è in questa zona che sorge il mercato coperto degli alimentari. Passeggiando da queste parti tra capannoni e trattori si può passare in mezzo a piccoli uliveti e incontrare qualche rudere, anche di pregevole fattura come i resti quattrocenteschi degli Ismailbey Hammam, anche se in realtà in tutta Iznik è facile imbattersi in qualche rovina di epoca bizantina od ottomana, in tombe antiche di qualche santo sufi, in monumentali alberi secolari o in piccole aziende artigianali di porcellane, ospitate magari in una vecchia medressa; la parte più interessante della visita deve però ancora arrivare. |
porta di lefke |
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moschea esrefoglu |
Il braccio orientale di Kiliçaslan Caddesi, che va dalla torre dell'orologio alla Porta di Lefke, può essere infatti considerato il "corso" cittadino ed è particolarmente movimentato e ricco di attività commerciali, ma lambisce anche più di qualcuno tra i siti di maggior interesse. Procedendo dal centro verso la periferia si incontra dapprima la trecentesca Moschea Haci Özbek, affiancata dalla più nuova (ma con un minareto comunque antico) Moschea Eşrefoğlu Rumi, luogo di importanti sepolcri, per costeggiare dopo poche altre centinaia di metri il principale parco pubblico del centro, annunciato dai ruderi dei Tarihi Hammam. |
moschea haci ozbek |
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medressa |
Più che un'area verde questa è in effetti una zona monumentale impreziosita dalla presenza del complesso formato dal Museo di Iznik, ospitato in uno scenografico palazzo paleo-ottomano anticamente utilizzato come mensa per poveri e appartenuto alla moglie del sultano Orhan, insieme alla piccola graziosa Moschea Şeyh Kutbuddin costruita attorno a una tomba; entrambi sono poi fronteggiati dalla splendida Yesil Camii, la Moschea Verde, costruita alla fine del XIV secolo e dai marmi abbelliti da fini decorazioni e mosaici. Non è ancora finita: la vicina Lefke Kapisi con il suo bastione è ancora molto ben conservata e collegata all'esterno ad un tratto di acquedotto romano, mentre qualche centinaio di metri fuori dalle mura, altre tombe e mausolei punteggiano la campagna. |
moschea esrefoglu |
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hammam |
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museo di iznik |
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museo di iznik |
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moschea verde |
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moschea verde |
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moschea verde |
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tarihi hammam |
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tombe |
Dove mangiare
Iznik è una destinazione turistica abbastanza popolare, pur se di dimensioni piuttosto ridotte, perciò può offrire diverse alternative per quanto riguarda i pasti.
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kilicaslan caddesi |
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kilicaslan caddesi |
Detto che, essendo la fine di agosto, mi sarei aspettato un movimento certamente maggiore sul lungolago e nei caffè e ristoranti che vi si affacciano, la maggior parte delle proposte risiede intorno alla rotatoria con la torre dell'orologio, sia lungo Kiliçaslan Caddesi che nelle stradine limitrofe, tuttavia il posto più raccomandabile si trova invece qualche centinaio di metri più a sud, lungo Atatürk Caddesi; Köfteci Yusuf è una catena di macellerie con ristorante annesso con decine di sedi a Bursa e nelle cittadine della sua provincia, ma anche in buona parte del resto del paese, un vero tempio della carne dove scegliere il taglio o la pietanza preferita e aspettare al tavolo che vi venga servita cotta a puntino, il tutto a prezzi che non possono che far sorridere.(24 agosto 2022)
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porta di lefke |
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porta di lefke |
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mura orientali |
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mura orientali |
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la campagna orientale |
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acquedotto |
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