La mia guida di viaggio completa in Cappadocia (Parte 2: le città sotterranee, la valle di Ihlara e il sud della regione)

Come ampiamente sottolineato nella prima parte di questa guida, la Cappadocia non si limita agli splendidi paesaggi punteggiati di pinnacoli rocciosi, strette vallate, grotte e abitazioni scavate nella roccia, propri del parco nazionale di Göreme e dintorni.

kaymaki

valle di ihlara

Allontanandosi qualche decina di chilometri in più dalla famosa località che funge da principale centro servizi dell'area più turistica, si ha la possibilità di fare numerose altre scoperte e poter ammirare altri siti dal fascino superlativo e dalle caratteristiche che si discostano anche in maniera sostanziale dalle attrazioni già descritte o che pure ne riprendono le peculiarità ma inserendole in un nuovo contesto che le rende comunque imperdibili. I punti di maggior interesse riguardano le città sotterranee situate a sud di Nevşehir, i paesaggi e le chiese rupestri della meravigliosa valle di Ihlara e la zona intorno alla città di Niğde, ma muovendosi tra queste non è insolito scovare qualche preziosa chicca.

kaymakli

kaymali

kaymakli

Come muoversi

Se le cittadine di Kaymakli e Derinkuyu. dove si trovano le città sotterranee più famose e visitate, si trovano solo una ventina di chilometri a sud di Nevşehir, le altre destinazioni sono molto più lontane.

ihlara

hasan dagi

Per la valle di Ihlara bisogna percorrere almeno 80km da Göreme, mentre Niğde è a oltre 90 km, tuttavia la maggior parte del tragitto si svolge su autostrada o superstrada, mentre anche le strade secondarie di campagna sono in buone condizioni e quasi ovunque il traffico è praticamente inesistente. Da tutto ciò si capisce come l'affitto di una macchina sia una mossa assolutamente vincente (mentre arrivare fino a Selime in scooter è stato faticoso, ma comunque appagante). Se non ve la sentite di guidare, Göreme, Uçhisar e Ürgüp pullulano di agenzie che organizzano tour guidati in bus in tutti i luoghi più interessanti e famosi della regione (oppure potete prenotare un tour a questo link). Un'ulteriore soluzione potrebbe infine essere quella di spezzare il soggiorno prevedendo qualche notte a Niğde o a Güzelyurt.

valle di ihlara

Cosa fare e cosa vedere

Nella stragrande maggioranza dei casi, per raggiungere i punti di interesse che si trovano fuori dal cuore pulsante della Cappadocia muovendosi al massimo della rapidità (almeno se si è in auto, in scooter non è detto) conviene andare a Nevşehir e da lì imboccare una delle due strade di grande scorrimento D300 (che va verso Aksaray) o D765 (che punta con decisione verso sud).

derinkuyu

LE CITTÀ SOTTERRANEE DI KAYMAKLI E DERINKUYU

Proprio quest'ultima superstrada porta in men che non si dica alle cittadine di Kaymakly e Derinkuyu, dove si trovano le due città sotterranee più grandi, famose, meglio conservate della regione e, ovviamente, le più gettonate dai turisti, sia indipendenti che partecipanti ai tour.

tra i campi

derinkuyu

Entrambi gli insediamenti sono estremamente suggestivi e, pur assomigliandosi, presentano delle caratteristiche proprie che giustificano la visita della coppia anche a pochi minuti di distanza. Si tratta di una enorme rete di gallerie e stanze scavate nella morbida roccia tufacea che si inoltra a grandi profondità nel sottosuolo (sembra che Derinkuyu arrivi a superare anche i cento metri) e organizzate come una vera e propria città con abitazioni, scuole, chiese, magazzini, cucine, stalle e locali di servizio, pozzi per l'acqua e per il ricambio d'aria: un esteso e claustrofobico labirinto in cui migliaia di persone hanno trovato rifugio e vissuto per periodi anche molto lunghi. Degli 8 livelli originali di Kaymakli ne sono ora visitabili 4, mentre sensibilmente di più sono quelli di Derinkuyu, 8 dei quali al momento attrezzati per la visita.

mazi

valletta anatolica

Si ritiene che le città sotterranee siano nate già diversi secoli prima di Cristo per mano delle popolazioni frigie che abitavano la Cappadocia, ma furono poi allargate in epoca bizantina e abitate a più riprese durante le varie guerre e invasioni, in modo da evitare persecuzioni, per poi venire abbandonate definitivamente solo nel 1923, quando Grecia e Turchia si scambiarono le popolazioni ortodosse e musulmane, venendo riscoperte solo negli anno sessanta. La visita è sicuramente impressionante, anche se sconsigliabile a chi soffre di claustrofobia e resa più difficoltosa dalle file che si creano in alcuni punti nevralgici a causa dell'affollamento (soprattutto quando gruppi di parecchie decine di persone si muovono tutti insieme).

guneyce

lungo la valletta

In realtà di città sotterranee nella regione ve ne sono parecchie decine, alcune anche abbastanza famose come quelle di Ozkonak (pochi chilometri a nord di Avanos) o Saratli (non lontano da Aksaray), ma le due sopra sono di gran lunga le più spettacolari, anche se forse potrebbe essere interessante visitarne qualcuna magari più piccola e con meno livelli (tante ne hanno comunque almeno tre) ma con pochi turisti, in modo da comprendere meglio come sarebbe l'atmosfera in un simile ambiente. Un bell'itinerario per tornare dalle parti di Ürgüp o Göreme evitando la superstrada e immergendosi nei paesaggi più autentici dell'Anatolia centrale, dove più che i turisti si vedono agricoltori e allevatori, passa per il villaggio rurale di Til per raggiungere poi, attraversando campi di zucche, quello di Mazi, dall'aspetto molto bucolico e dove si trova una delle città sotterranee "secondarie" più apprezzabili. Qui, una deviazione di qualche chilometro porta alle rovine romane di Sobesos, le uniche della zona, mentre attraversando il villaggio contadino di Güneyce e percorrendo una scenografica valletta si finisce direttamente a Mustafapaşa e quindi a Ürgüp.

guneyce

verso mustafapasha

valle di ihlara

IHLARA E SELIME

La D300 è invece utile, uscendo a Camilioren, per raggiungere una delle zone più belle della penisola anatolica.

valle di ihlara

Già dopo aver superato la cittadina di Gulagac comincia a stagliarsi all'orizzonte il fascinoso profilo conico del vulcano Hasan Dagi, che dall'alto dei suoi oltre 3200 metri domina la scena dell'altopiano. Non lontano dalle basi delle sue pendici, la placida cittadina di Ihlara funge da porta di accesso meridionale alla meravigliosa valle che ne porta il nome. La Ihlara Vadisi si differenzia nettamente per dimensioni dalle altre vallette che striano, per esempio, il parco di Goreme, regalando suggestioni davvero uniche: il canyon che la caratterizza è lungo infatti 18 km e le sue pareti di roccia alte 150 metri chiudono una fascia verde di circa 200 metri di larghezza percorsa da un ruscello . Il trekking lungo tutto il canyon richiede una giornata interamente dedicata e di sicuro varrebbe la pena, vi sono tuttavia vari punti di ingresso che permettono se non altro di coprire alcuni tratti e ammirare alcuni tra i punti più interessanti e scenografici.

valle di ihlara

Il principale tra questi si trova poco dopo la cittadina di Ihlara e unisce delle terrazze panoramiche dalla vista superlativa a una lunghissima e ripida scalinata che scende addossandosi alle pareti rocciose arrivando al ruscello in un punto comodo anche per fare una bella camminata e poter così immergersi in pieno nell'affascinante ambientazione e ammirare alcune delle tante chiese rupestri bizantine dai bellissimi affreschi che punteggiano la valle. Altro punto imperdibile, stavolta con il fiume raggiungibile anche in macchina o scooter con una breve deviazione dalla strada principale, è il delizioso e minuscolo villaggio di Belisirma, scenograficamente arroccato su uno dei fianchi del canyon e fatto di casette in pietra, ma in cui non manca anche qualche grotta e chiesa rupestre, rappresenta pure una tappa perfetta per fermarsi a pranzo.

valle di ihlara

Il terminale settentrionale della valle è poi caratterizzato da un altro tra i siti più scenografici in assoluto della Cappadocia.

ristoranti a belisirma

belisirma

Intorno al villaggio di Selime si possono infatti osservare pinnacoli e alcune tombe e mausolei, ma è soprattutto il sito della "cattedrale" a elevarsi dalla media, dove un'alta parete di roccia è stata interamente scavata per ricavare monasteri, chiese e cappelle, ma anche stalle, magazzini, cucine e le classiche abitazioni troglodite, formando un insieme dall'elevatissimo impatto scenico e dal grande valore storico e culturale. Vale altresì la pena di non limitarsi a osservare il complesso dalla strada in basso, ma pagare l'economico biglietto di ingresso per inoltrarsi nelle profondità delle tante cavità esplorando i vari locali e salire fino a quelli più in alto per riempirsi gli occhi con il vasto panorama.

belisirma

Anche per questo itinerario, la strada del ritorno conviene farla con calma e metodo, evitando la via più diretta: la vicina Güzelyurt, che è un po' l'hub principale della zona nonostante le ridotte dimensioni, può meritare la breve deviazione per una pausa caffè o per dare un'occhiata alle chiese rupestri dei dintorni o al piccolo complesso di case troglodite, ma è passando tra i campi più a nord che viene il bello. Gaziemir ospita un'altra città sotterranea, mentre Sofular è la porta di accesso a un'area dalla morfologia intrigante, ma una deviazione poco dopo quest'ultima porta direttamente di fronte allo spettacolo del lago Nar, dall'origine inconfondibilmente vulcanica e caratterizzato da sorgenti di acqua calda sfruttate per i bagni termali. Non è finita qui: invece di puntare direttamente a Derinkuyu, vale la pena attraversare delle affascinanti aree rurali passando per le cittadine di Çakilli e Ozlüce, che si danno le spalle ai due versanti opposti di una montagna, per proseguire poi con Çardak, sede di un'altra suggestiva città sotterranea, prima di ritrovarsi finalmente davanti Uchisar.

belisirma

la valle da belisirma

belisirma

selime

la cattedrale di selime

selime

NIĞDE E LE ALTRE

Quattro notti e altrettanti giorni in Cappadocia permettono di visitare un'infinità di siti altamente spettacolari, nonché di toccare tutte o quasi le località più famose e celebrate; la regione potrebbe però sostenere un soggiorno molto più lungo senza esaurire i motivi di interesse.

nigde (wiki commons)

gumusler (wiki commons)

La città di Niğde era troppo impegnativa da raggiungere in giornata in scooter, ma avendo più tempo a disposizione (e magari una macchina) vale senz'altro la pena andarci o sceglierla come base per ammirarne così il castello, il museo archeologico, le moschee e le medresse, ma soprattutto per esplorarne i ricchi dintorni, dove sorge tra l'altro il famoso monastero di Gümüşler, scavato nella roccia e ricco di affreschi, che viene considerato uno dei più spettacolari in assoluto. Niğde è poi anche una delle porte di accesso al parco nazionale Ala Dağlar, dove fare trekking tra paesaggi aspri fatti di rocce calcaree e cascate.

cattedrale di selime

soganli (wiki commons)

Altra località particolarmente decantata è Soğanli, non molto lontana da Derinkuyu, dove c'è una coppia di vallate avvolte nel silenzio e punteggiate di chiese rupestri, mentre alcuni chilometri più in là si apre la spianata del parco nazionale Sultan Sazliği, dove tra laghi, canneti e zone umide, gli amanti del birdwatching potrebbero trovare il loro paradiso. Si potrebbe infine esplorare la zona più a nord-ovest, verso le cittadine di Gülşehir e Hacibektaş, oppure scegliere ambienti più cittadini ad Aksaray o Kayseri o ancora mettersi in testa di trovare altre valli e altri villaggi ameni dall'autentica atmosfera anatolica, magari con case troglodite, chiese rupestri o insediamenti sotterranei (sono quasi tutti così), la sostanza è che dei giorni in più in Cappadocia non sono mai buttati, anche (e talvolta soprattutto) se passati in luoghi poco considerati dal turismo di massa.

mausolei a selime

cattedrale di selime

dalla cattedrale

cattedrale di selime

Dove mangiare

Tutte le località citate non hanno molto da offrire per ciò che riguarda la vita serale, tranne le città di una certa grandezza come Niğde ovviamente (a Güzelyurt, che è invece piccolina, ci sono parecchi hotel ma è sembrata tutt'altro che un posto "vivace"), ma è molto probabile che girando in autonomia vi troviate a dover cercare dove pranzare.

cattedrale di selime

Kaymakli e Derinkuyu sono al riguardo ben attrezzate nella zona intorno all'accesso delle città sotterranee, ma per qualcosa di meno turistico nella seconda, che è una cittadina una vera e propria di oltre 10 mila abitanti, conviene allontanarsi e raggiungere la parte più centrale, Atatürk Caddesi e dintorni, dove ci sono parecchie alternative e sarete in compagnia della gente del posto più che dei turisti: io ho gustato una meravigliosa pide fatta sul momento al Dört Mevsim. Molto più turistici, ma godibilissimi e da non perdere, sono i ristoranti di Belisirma, nella valle di Ihlara, che si sono attrezzati con delle zattere sul fiume creando un ambiente molto particolare: io ho scelto (a caso) il Gregorius e sono andato via più che soddisfatto. Forse sarebbe stato interessante provare qualcosa anche nelle cittadine rurali attraversate durante i lunghi spostamenti in scooter, ma l'ora di pranzo era lontana e un break avrebbe comportato una perdita di tempo non semplice da recuperare.

(13-17 agosto 2022)

Post successivo: Ankara