La Cappadocia è senz'altro la destinazione turistica di maggior richiamo di tutta l'Anatolia: la sua enorme fama è però pienamente giustificata dall'immenso fascino dei suoi spettacolari paesaggi fatti di formazioni rocciose particolarissime, grotte e vallate, cui si aggiunge anche un aspetto storico e culturale di primissimo livello.
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Il nome si riferisce a una regione storica piuttosto vasta ma dai confini non perfettamente identificabili anche a causa del fatto che non c'è una vera e propria entità politico-amministrativa di riferimento, ma al giorno d'oggi si potrebbe considerare la Cappadocia come la porzione di territorio compreso tra le città di Aksaray, Kirşehir, Kayseri e Niğde (ma in effetti ci si può allargare anche molto di più). Anche dal punto di vista storico la situazione è abbastanza complicata, poiché il territorio è abitato fin dall'età della pietra, quando già era pieno di insediamenti umani, per poi vedere succedersi grandi civiltà come assiri, ittiti, persiani, macedoni, romani, bizantini, selgiuchidi e ottomani. Tutto ciò ha però donato alla regione un'enorme quantità di siti di interesse che uniti alle peculiarità geologiche formano un insieme assolutamente unico e imperdibile.
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Come arrivare, come muoversi e dove dormire
Al centro del territorio nominato sopra sta la provincia di Nevşehir, il cui capoluogo funge un po' da centro nevralgico di collegamento con il resto della Turchia (tenendo presente però che solo una settantina di chilometri a est sorge Kayseri, una metropoli da un milione di abitanti con il proprio aeroporto).
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Bisogna infatti essere abbastanza fortunati per trovare bus che arrivino direttamente a Göreme (soprattutto se si arriva da località turisticamente non di primissima fascia, come Konya) o in un'altra località della zona, nella maggior parte dei casi ci si fermerà invece all'autostazione di Nevşehir, che tra l'altro è anche parecchio periferica, da dove si potrà poi raggiungere la propria destinazione tramite i minibus locali, che sono abbastanza capillari ma non frequentissimi. |
uchisar kalesi |
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Tutte le cittadine dell'area, compresa la stessa Nevşehir, possono rappresentare in effetti una buona base per l'esplorazione della regione, tuttavia l'offerta più imponente e completa di servizi turistici si trova a Göreme, che è quindi il posto più consigliabile dove cercare l'alloggio. Vagando per la zona ho però avuto la netta sensazione che anche soggiornare a Ürgüp o nella tranquilla Ortahisar, che sono un po' più grandi, non sarebbe stata affatto una cattiva idea. Ad ogni modo, l'hotel Emre's Stone House di Göreme si è rivelato un'ottima scelta per posizione, tranquillità, gentilezza della famiglia che lo gestisce, comodità delle camere e rapporto qualità/prezzo. |
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dalla uchisar kalesi |
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goreme dalla uchisar kalesi |
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Un'impressionante quantità di cose da vedere si trova entro un raggio di 10-12 km intorno a Göreme, che sono comunque troppi per muoversi a piedi, ma diversi altri siti imperdibili si trovano invece molto più lontano, per cui il problema di come muoversi in Cappadocia bisogna porselo: mezzi pubblici ce ne sono ma, come detto, le corse giornaliere non sono molte e contare solo su questi porterebbe sicuramente a eccessive perdite di tempo; una soluzione praticabile è affidarsi ai tour organizzati che si trovano ovunque e sono ben strutturati, ma si rischia di fare un po' tutto di fretta e di non vedere alcune chicche meno celebrate ma ricche di fascino.
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love valley |
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Qui più che quasi ovunque, la scelta vincente è dunque quella di affittare un mezzo proprio e muoversi in completa autonomia. Di agenzie che affittano auto ve ne sono moltissime, anche se forse conviene prenotarla online in anticipo poiché i turisti sono davvero tantissimi. Per contro, visto che ci si muove su una superficie molto vasta, il traffico fuori dai centri abitati principali è praticamente inesistente e guidare risulta facile e sicuro. |
red valley e dintorni |
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Io, viaggiando da solo. ho invece deciso di affittare uno scooter, idea che si è rivelata felicissima perché mi ha permesso di muovermi con un'agilità e una rapidità impensabile in macchina, infilandomi in piste sterrate e stradine secondarie per scoprire siti e località deliziosi e poco battuti. Va detto però che, benché le strade siano in buone condizioni e spesso deserte, è bene che vi sentiate sicuri della vostra capacità di condurre un motociclo e veniate ben attrezzati e preparati psicologicamente e fisicamente, poiché prendere vento e sole per intere giornate mentre si percorrono centinaia di chilometri su due ruote (io ne ho fatti oltre 450 in 3 giorni) è stancante e per niente facile. |
red valley e dintorni |
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red valley e dintorni |
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red valley e dintorni |
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goreme open air mueum |
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goreme open air museum |
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goreme open air museum |
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goreme open air museum |
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goreme open air museum |
Cosa fare e cosa vedere
La valle di Göreme e i suoi dintorni, in parte dichiarati parco nazionale e protetti dall'UNESCO come patrimonio dell'umanità, rappresentano il cuore della Cappadocia e sono ricchissimi di motivi di interesse legati principalmente alla geologia del territorio e a come le popolazioni vi si siano adattate nei secoli. Splendide vedute panoramiche sulle strette vallate che tagliano l'altopiano, le tipiche formazioni rocciose coniche (i cosiddetti "camini delle fate"), grotte e cavità che punteggiano i rilievi montuosi spesso utilizzate come abitazioni e siti rupestri formano insomma un insieme formidabile per spettacolarità e suggestione.
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aynali chucrch |
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aynali church |
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sopra l'open air museum |
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verso el nazar |
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verso el nazar |
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mongolfiere a goreme |
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mongolfiere a goreme |
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mongolfiere a goreme |
GÖREME
Il villaggio di Göreme rappresenta, come detto, il centro della scena: l'abitato in realtà è ormai quasi del tutto consacrato al turismo e alle strutture che lo sfruttano (hotel, ristoranti, agenzie e simili, per capirci), tuttavia non mancano le attrazioni nell'area urbana o subito fuori, in alcuni casi raggiungibili anche a piedi.
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chiesa rupestre |
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Innanzi tutto, l'altura a est del villaggio, abbarbicate alla quale fino quasi alla sommità ci sono molte costruzioni con grotte e pinnacoli (quasi tutte trasformate in hotel), è una famosa terrazza panoramica per ammirare il tramonto (tanto che per salirci si paga il biglietto e c'è una fila enorme, per cui non mi sento di consigliarla visto che di bellissimi punti panoramici ce ne sono molti altri) nonché le mongolfiere all'alba, visto che è anche il punto di arrivo di molte di queste (la partenza è invece da una spianata a nord dell'abitato; io comunque, le mongolfiere me le sono godute dalle finestre della mia camera, ma chi volesse prenotare il volo può farlo qui). La strada che aggira tale altura dirigendosi a est punta invece direttamente al Göreme Open Air Museum, un'area molto scenografica con rocce, pinnacoli e grotte dove si possono ammirare alcune chiese rupestri bizantine dai bellissimi affreschi. |
goreme alta |
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Prima di arrivarci però, una deviazione lungo una stradina in mezzo al nulla attraversa dei paesaggi molto suggestivi per arrivare fino alla chiesetta di El Nazar, che è tra quelle listate dall'UNESCO. Dopo il complesso dell'Open Air Museum, la strada sale tortuosamente per superare un gruppo montuoso e passa accanto alla Aynali Church, scavata nella roccia e tra le più interessanti della regione, mentre infilandosi nelle piste sterrate in direzione nord si possono ammirare alcune bellissime vallate. Göreme è però sfiorata dalla Love Valley, una delle più famose e visitate tra queste, il cui imbocco è raggiungibile anche a piedi. |
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casa tradizionale a cavusin |
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VERSO OVEST: UÇHISAR E NEVŞEHIR
Lungo la strada che da Nevşehir porta a Göreme, poco fuori quest'ultima ci sono delle terrazze panoramiche dalla vista ampissima su tutto l'abitato, sulla valle in cui questo sorge e sulle alture che la circondando.
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Circa 5 km prima di Göreme stessa si attraversa però la cittadina di Uçhisar, una delle più pittoresche in assoluto della regione, caratterizzata da casette tradizionali in pietra e, soprattutto, dalla massiccia presenza della Uçhisar Kalesi, la spettacolare fortezza scavata in uno sperone roccioso la cui sommità è anche il punto più elevato di questa parte della Cappadocia. Uçhisar è anche un altro ottimo punto dove fare base, pieno com'è di hotel, ristoranti e negozi per turisti, ma è sicuramente più tranquilla della sua vibrante vicina. Poco a sud del centro vi è poi l'imboccatura della Pigeon Valley, altra famosa e scenografica valletta tra quelle scavate dall'erosione di acqua e vento, che è possibile percorrere in un trekking che riporta fino a Göreme. |
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Lungo la statale che unisce i due villaggi poi, una pista sterrata corre verso nord costeggiando dall'alto tutto il tratto settentrionale della Love Valley: un percorso altamente spettacolare, ottimo da fare in scooter, che vi ritroverete a percorrere quasi in solitudine sgranando continuamente gli occhi per la meraviglia. Altri 7 km circa più a ovest c'è infine Nevşehir, una città vera e propria (di quasi 100 mila abitanti) che non ha grandi motivi di interesse (a parte le comodità di un agglomerato molto più grande degli altri), ma può comunque fregiarsi della presenza di una propria scenografica fortezza che domina l'abitato dalla cima di un'altura. |
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VERSO NORD: ÇAVUŞIN, ZELVE E AVANOS
La zona a nord di Göreme è forse la più interessante della regione e non solo perché vi sbucano la già citata Love Valley e le vallate che si imboccano dalla strada a est dell'abitato, come la Red Valley e la Rose Valley, piene di chiese rupestri, pinnacoli e formazioni rocciose strane.
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casa tradizionale |
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Dopo soli 3 km si incontra il villaggio di Çavuşin, dove sorge uno dei complessi di case scavate nella roccia più grandi e scenografici, dato che riempie l'intera parete di una montagna. Vale senz'altro la pena di prendere la strada che sale fino alla sommità nonostante sia stretta e tortuosa (e lo scooter in questo caso è una mano santa), sia per ammirare dall'alto il villaggio che per fare tappa in una casa tradizionale visitabile all'interno e ancora abitata, che per scoprire le piste sabbiose che si inoltrano a ridosso del gruppo montuoso rendendo fruibile uno dei panorami più selvaggi e incredibili della Cappadocia. |
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casa tradizionale a cavusin |
Poco più a nord, un bivio conduce a ben tre insiemi incredibili, delle vere e proprie foreste di camini delle fate. La valle Paşabağ è il primo e, nonostante sia recintato, è ammirabile anche dalla strada, mentre per il secondo vale la pena fermarsi, pagare il biglietto e avventurarsi a piedi al suo interno. Il complesso di Zelve infatti è forse quello più spettacolare di tutti, per le dimensioni del sito e l'ambientazione davvero unica. In un tripudio di pinnacoli, grotte, chiese e monasteri scavati nella roccia, i sentieri si inoltrano infatti verso il cuore della montagna risalendo una valle stretta e scoscesa regalando suggestioni indimenticabili. |
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Proseguendo ancora si arriva ad un'altra valle molto famosa e celebrata per le sue rocce a forma di animali, quella di Devrent, mentre puntando ancora più a nord si arriva alla cittadina di Avanos. Questa sorge a cavallo del principale fiume della Cappadocia, il Kizilimak, ma non è particolarmente pittoresca (anche se la parte storica sulla sponda settentrionale non è affatto male), tuttavia vale la pena arrivarci per vedere un centro abitato dall'atmosfera autentica e poco stravolto dal turismo di massa, per interessarsi alle ceramiche di cui è un importante centro di produzione, per una soddisfacente pausa pranzo e, soprattutto, per godersi un po' di ombra e di relax nel bel parco sulla sponda meridionale del fiume. |
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VERSO EST E VERSO SUD: ÜRGÜP E ORTAHISAR
Poco dopo l'Aynali Church si sbuca sulla superstrada, che in 3 km scarsi arriva nella cittadina di Ürgüp, non prima però di essere passata di fronte al trio più fotografato di camini delle fate, talmente perfetti da essere chiamati Three Beauties.
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Ürgüp è un po' più grande dei villaggi circostanti e può contare sulla presenza di molte case tradizionali ottomane, ma soprattutto su una poderosa cittadella con case troglodite che si allarga anche alle pareti di roccia circostanti a formare un colpo d'occhio di sicuro impatto, ma in effetti è famosa anche per i tanti alberghi scavati nella roccia e la profusione di locali dove passare la serata. Pochi chilometri a sud di Ürgüp si arriva poi al villaggio di Mustafapaşa, un piccolo gioiello ancora poco battuto dal turismo e dall'atmosfera sonnolenta, residenza fino a circa un secolo fa di un folta comunità greca e per questo caratterizzata da edifici in pietra in stile ellenico, logge con colonnati e chiesette ortodosse. |
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Se al bivio con la superstrada dopo l'Aynali Church si sceglie di andare a sud invece che a est, si entra in un attimo nell'area urbana di Ortahisar, placida cittadina anch'essa non particolarmente considerata dal turismo di massa a causa dal suo aspetto ad un primo sguardo abbastanza ordinario. Inoltrandosi però più in profondità nell'abitato si scopre un centro storico molto pittoresco dominato da una clamorosa fortezza che non ha nulla da invidiare a quella di Uçhisar. Anzi, forse è addirittura più scenografica per la maggiore verticalità e per la forma più irregolare dello sperone roccioso in cui è scavata, mentre subito più a sud passa un profondo canalone dalla cui sponda opposta si apre un panorama indimenticabile sulla città vecchia e sulla fortezza stessa. |
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Superato il canyon e continuando verso sud si entra in una zona particolarmente selvaggia e teatrale: un bivio con una strada sterrata (in buone condizioni) sembra portarti indietro nel tempo, soprattutto quando si comincia a intravedere il poetico villaggio di Ibrahimpaşa, forse il più pittoresco dell'intera regione, piccolo, silenzioso e arroccato com'è sopra una vallata, trasmette proprio la sensazione di essere fuori dal mondo. Anche proseguendo però verso la strada che riporta a Mustafapaşa le emozioni non mancano grazie alla presenza di alcune importanti chiese rupestri, come la Pancarlik Kilisesi e la Sarica Kilisesi, sperse in una scenografica valle ricca di curiose formazioni rocciose. |
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Dove mangiare e dove uscire la sera
In quanto principale centro servizi turistico, Göreme è chiaramente la località con più movimento serale e con più alternative per ciò che riguarda la cena.
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verso urgup |
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In città ci sono infatti decine e decine di ristoranti di ogni livello, fast food, bar e caffè dove trovare cucina non solo turca ma di quasi ogni parte del mondo. Il Nevale Cafè è il classico grill economico, piccolo e grazioso, dove consumare piatti semplici e i vari tipi di kebab con soddisfazione; dello stesso tipo ma un po' più grande e appena più raffinato è il Kebabistan, mentre tra i ristoranti di livello più elevato e con un menu più completo merita la segnalazione l'Orient. Per fuggire un po' dall'onnipresente carne grigliata si può però anche scegliere qualche ristorante di cucina straniera e se non ve la sentite di misurarvi con l'italiano potete sempre rifugiarvi nel cinese con l'ottimo Meihua. |
pancarlik kilisesi |
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verso urgup |
Di certo la Cappadocia non è il luogo più indicato della Turchia dove fare una vacanza gastronomica ma è comunque difficile rimanere insoddisfatti. Anche Ürgüp è famosa per la qualità e l'abbondanza di locali, mentre qualche sorpresa potrebbe riservarla Ortahisar, anche se la sensazione visitandole è che alla fine non valga la pena muoversi di notte (soprattutto in scooter) cambiando località solo per scovare un buon posto dove cenare. Il discorso cambia però per il pranzo, dove Avanos si è rivelata una buona soluzione: io per esempio ho mangiato una deliziosa ed economicissima pide al Mutlu, nella zona nuova vicino al mercato coperto, per poi andarmi a stendere qualche minuto in riva al fiume. È davvero incredibile quanto ci sia da vedere in un raggio di non più di una decina di chilometri da Göreme e quanto tutto sia spettacolare, la Cappadocia è però anche molto altro e non bisogna quindi mancare di allontanarsi un po' di più per poter scoprire un nutrito gruppo di altre meraviglie.(13-17 agosto 2022)
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three beauties |
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