Sarebbe davvero un peccato affrontare un viaggio in Azerbaijan senza prevedere la visita a uno dei suoi villaggi di montagna inerpicati sui contrafforti del Grande Caucaso, oppure senza respirare l'atmosfera autentica di una delle sue cittadine storiche (in qualche caso le due cose si possono poi anche abbinare).
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la via principale di lahic |
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la strada per lahic |
La più famosa tra le località in quota del paese è il villaggio di Khinalug, situato a oltre 2100 metri, oppure, sullo stesso versante e non troppo lontano, quello di Laza, che invece si trova a quasi 1800 metri e nei pressi ha anche una stazione sciistica. Tuttavia sono entrambi piuttosto complicati da raggiungere in autonomia, per cui si rende necessario partecipare a un'escursione organizzata (
qui potete trovarne una) o affittare privatamente un mezzo di trasporto adatto a sfidare le impegnative salite su strade non sempre in buone condizioni: base di partenza ideale per l'ascesa ad entrambe è in ogni caso la cittadina di
Quba, che presenta diversi propri motivi di interesse e vale la pena di essere visitata anche se non si ha intenzione di salire sulle montagne. Altrettanto celebrato, molto interessante e sicuramente più comodo da raggiungere è invece il villaggio di
Lahic, che giace al lato di una valle fluviale a circa 1200 metri di quota.
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lungo la via principale |
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nel centro di lahic |
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via principale di lahic |
Come arrivare e come muoversi
Più comodo di altri villaggi di montagna si, ma per arrivare a Lahic un po' di impegno (e un po' di tempo anche) comunque ci vuole.
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museo di storia |
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lahic alta |
Davanti la stazione di Sheki è abbastanza facile trovare dei taxi condivisi diretti a Baku che percorrono la strada a ridosso delle montagne e il cui autista vi farà scendere all'incrocio con la strada che risale la valle, dove stazionano altri taxi che per pochi manat vi porteranno a destinazione e questa è sicuramente la soluzione più facile e veloce. Altrimenti si può montare su un bus per la capitale, badando sempre che faccia la via più diretta e non l'autostrada, per scendere nella cittadina di Ismayilli, dalla cui stazione parte un minibus che in un'oretta abbondante porta a Lahic, ma che effettua però solo poche corse al giorno, non più di due o tre. Il minibus, il cui capolinea è davanti al ponticello che divide in due il villaggio. è però un'ottima opzione per lasciare Lahic, basta chiedere di scendere nei pressi della rotatoria dove stazionano i taxi condivisi per Baku e non arrivare quindi fino all'autostazione. |
vicoli di lahic |
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casa tradizionale |
L'opzione vale anche nel verso contrario, in ogni caso vale la pena di godersi anche il percorso, con tutto il tratto compreso tra Sheki e Qobustan che è altamente panoramico e ricco di sorprese, come quando la strada si infila in una bellissima foresta parco nazionale tra la turistica città di Qabala e la stessa Ismayilli oppure quando si superano gli aspri passi prima di Samaxi. Quba è invece molto più semplice da raggiungere, grazie a varie corse giornaliere che fanno la spola in circa 3 ore con l'avtovagzal di Baku, doppiando il punto in cui gli ultimi rilievi del Caucaso si tuffano nel Mar Caspio, segnato dalla scenografica presenza rocciosa del monte Besh Barmag: l'unica complicazione è rappresentata dal fatto che la stazione dei bus di Quba si trova all'estremità orientale dell'abitato, a buoni 3 km dal centro, tuttavia un minibus gratuito vi permetterà di arrivare facilmente nei pressi del vostro hotel e delle zone di interesse. |
via principale di lahic |
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un artigiano al lavoro |
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bottega artigiana |
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via principale |
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nei vicoli |
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moschea badoyun |
Cosa fare e cosa vedere a Lahic
Lahic è un insediamento molto antico, si pensa che possa avere 1500 anni di storia, tuttavia le comodità moderne vi sono arrivate solo nelle ultime decine di anni facendo diventare il villaggio una località turistica abbastanza conosciuta, almeno per quello che riguarda il turismo interno.
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vicoli di lahic |
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case di lahic |
In realtà, molti visitatori arrivano in mattinata, fermandosi anche in vari punti lungo la strada durante la salita, come per esempio in corrispondenza di un piccolo ponte sospeso che attraversa la gola scavata dal fiume, per poi andare via a metà pomeriggio circa, lasciando nell'abitato un'atmosfera placida ed estremamente affascinante. Per questo, una buona idea è quella di soggiornare almeno una notte sul posto, tanto più che gli alloggi non mancano e si trovano soluzioni con buoni rapporti qualità/prezzo, come la guesthouse con ristorante annesso Karvansaray, in ottima posizione e con un vasto giardino in cui si trovano le varie costruzioni che compongono il complesso. |
lahic alta |
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moschea zavaro |
Come detto, l'abitato di Lahic è sostanzialmente diviso in due nuclei separati da uno stretto ponticello che scavalca un fosso, dei quali il primo che si incontra provenendo dalla strada è l'area dove stazionano quasi tutti i turisti, visto che è qui che si concentra la maggior parte degli esercizi commerciali e delle botteghe artigiane; va detto però che sono entrambi molto pittoreschi, con stradine acciottolate e antichi edifici in pietra e legno, per cui vale la pena di spendere un po' di tempo ad esplorare anche il secondo, seppur di estrazione principalmente residenziale. |
lahic alta |
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la valle e il fiume di lahic |
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museo del tappeto |
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via principale di lahic |
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sul fiume |
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lahic |
La caratteristica più celebrata del villaggio è però la presenza di molte botteghe artigiane per la lavorazione del rame e di un numero minore dedicate alle pelli e ai tappeti, con il museo di questi ultimi che dà il benvenuto all'inizio del borgo.
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moschea zona residenziale |
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zona residenziale di lahic |
L'artigianato è infatti strettamente connesso alla storia di Lahic e percorrendo la via principale, che taglia in lungo tutto l'abitato, si possono incontrare molti negozi dove comprare splendidi oggetti e magari osservare anche i maestri al lavoro. Non bisogna però dimenticarsi di uscire dal percorso principale inoltrarsi anche nella parte più alta del villaggio, perché solo così è possibile scovare gli angoli più suggestivi e trovare le costruzioni più interessanti, come quella che ospita il Museo di Storia Locale o le antiche moschee Zəvəro e Bədöyün, del XIX secolo e intonacata di celeste la prima, settecentesca la seconda e con i mattoni e le travi lignee a vista, senza sottovalutare però anche la bella moschea nella parte residenziale. |
zona residenziale di lahic |
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moschea zona residenziale |
Lungo il corso o nelle stradine laterali non è difficile trovare qualche sala de tè o qualche locale di street food dove fare uno spuntino o un pranzo veloce, di ristoranti veri e propri aperti anche di sera non ve ne sono però moltissimi, per cui un'opzione valida è proprio il ristorante associato alla guesthouse di cui sopra. Lahic, infine, è una buona base di partenza per fare trekking, con vari percorsi brevi nei dintorni e sentieri più lunghi impegnativi che possono richiedere anche qualche giorno, uno dei quali permette di scalare il monte Babadag o scavalcare la catena montuosa per riscendere dal versante di Quba. |
besh barmag |
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moschea ardabil |
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centro storico di quba |
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moschea juma |
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moschea sakina khanum |
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moschea sakina khanum |
Cosa fare e cosa vedere a Quba
Come già anticipato, la cittadina di Quba rappresenta un importante meta turistica soprattutto per il suo incantevole territorio circostante che spazia dalle coste del Mar Caspio, con spiagge e resort annessi, al versante settentrionale delle montagne del Caucaso, con gli alti picchi ammantati di neve e i fianchi coperti di foreste.
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moschea haji jeffer |
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case a quba |
Anche senza il tempo e i mezzi necessari per poter esplorare in libertà la regione, il centro urbano stesso può meritare comunque un soggiorno con un pernottamento per alcuni stuzzicanti motivi. In caso, l'Hostel Elvin è una soluzione ottimale per la comoda posizione tra la zona nuova e quella storica, la bella villetta che lo ospita, con ampie e comode zone comuni e camere nuove e pulite, nonché per la gentilezza dei gestori e la sontuosa colazione. L'abitato ha una forma molto allungata, con i quartieri moderni a est, i primi che si incontrano venendo da Baku, con l'ampia rotatoria di arrivo della statale M1 che funge un po' da piazza centrale e li separa dalla parte storica a ovest. |
nizami parki |
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chukur hammam |
Il centro storico in realtà non è che sia particolarmente pittoresco, tuttavia può facilmente capitare di imbattersi in qualche costruzione di epoca zarista o ancora più antica e in qualche graziosa moschea ottocentesca. Dall'ostello, percorrendo Via Fatali Khan si incontra dapprima la colorata moschea Ardabil, per poi sbucare nel Maydan Parki, la piazza centrale della parte storica, al cospetto della grande cupola della moschea Juma, dalla curiosa forma ottagonale (peccato per i lavori che ne impedivano l'accesso). Andando oltre, sulle vie parallele si fanno notare le moschee Haji Jeffer e Sakina Khanum, entrambe graziose e multicolori. Nei pressi della seconda sorge anche una piccola fabbrica di tappeti, attività artigianale per la quale la città ha una certa fama. |
museo di storia |
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verso il fiume |
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il fiume gudiyalchay |
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krasnaja slobodo |
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krasnaja sloboda |
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krasnaja sloboda |
Ancora un po' più a ovest, i resti settecenteschi dei Chukur Hammam fanno da preludio all'ingresso nel Nizami Parki, dove una spianata abbellita da statue e caratterizzata del complesso del Museo Regionale di Storia porta a una scalinata che scende tra gli alberi verso la zona più interessante di Quba.
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sinagoga alti gunbaz |
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il ponte |
L'ampio alveo del fiume Gudiyalchay separa infatti il grosso del centro urbano, situato sulla sponda meridionale, dal singolare quartiere storico di Qırmızı Qəsəbə o come era conosciuto prima del 1991, data la vicinanza col confine, Krasnaya Sloboda in russo (che significa "città rossa", per l'insieme di tetti di questo colore che spiccava dalle alture circostanti: basta un veloce sguardo su google maps per capire però che non è più così), ovvero l'ultimo villaggio di residenza esclusiva della comunità di ebrei di montagna di tutto lo spazio post-sovietico. La scalinata del Parco Nizami conduce direttamente all'imbocco di un ponte pedonale che porta all'estremità occidentale del villaggio e dal quale guardando a monte si scorge la regale maestosità dello Shahdag, la cui cima supera i 4200 metri. Passeggiare per Qırmızı Qəsəbə è un'esperienza molto particolare: l'atmosfera è completamente silenziosa e l'occhio non può fare a meno di posarsi su diversi edifici molto pacchiani, quasi dei piccoli castelli moderni, che si contrappongono però a dei piccoli affascinanti gioielli di architettura dalla storia molto più lunga. |
krasnaja sloboda |
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una piccola sinagoga |
Nel quartiere si possono poi vedere anche alcune belle sinagoghe, come la grandiosa Altı Günbəz e la Giləki, ancora funzionanti e altre più piccola ma graziose e ben conservate. Vale poi la pena affacciarsi sul fiume per far spaziare lo sguardo anche sui quartieri centrali di Quba e sui minareti che sbucano. La cittadina infine, non ha moltissimo da offrire per ciò che riguarda cena e dopocena, tuttavia ha dimensioni abbastanza rilevanti e quindi le alternative si trovano: il Lucky Restaurant per esempio ha un menu molto vario e permette di passare una piacevole serata, anche se il servizio non brilla per velocità. Nonostante fosse estate piena però, di sera non c'era molta gente in giro e anche una passeggiata per vedere un po' di movimento era poco praticabile; benché l'illuminazione fosse piuttosto tenue però, è sembrata comunque un posto sicuro.(7-9 agosto 2022)
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krasnaja sloboda |
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krasnaja sloboda |
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krasnaja sloboda |
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krasnaja sloboda |
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nuvole sullo shahdag |
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moschea ardabil |
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