Sheki (o anche Shaki, chiamata Nukha per un paio di secoli fino al 1963) viene considerata la città più pittoresca dell'Azerbaijan e una delle tappe da non perdere durante un viaggio itinerante nel paese caucasico.
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palazzo d'estate dei khan |
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la città vecchia di sheki |
A fare di essa una significativa destinazione turistica contribuiscono la sua splendida posizione adagiata sui fianchi boscosi delle prime alture del Grande Caucaso e il suo notevole patrimonio architettonico islamico, legato al ruolo preponderante che Sheki ha avuto come centro economico sulla Via della Seta nel periodo compreso tra il XVI e il XIX secolo. La località ha tuttavia una storia molto più lunga, iniziata più o meno nell'VIII secolo avanti Cristo, nella quale ha più volte ricoperto il ruolo di fulcro politico di antichi stati caucasici, armeni o persiani e kahnati vari, con la sua importanza variabile anche dopo le conquiste da parte degli arabi nel VII secolo e successivamente dei russi.
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moschea juma |
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parco bakhtiyar vahabzadeh |
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chiesa armena |
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nella città nuova |
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taza bazar |
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taza bazar |
Come arrivare, come muoversi e dove dormire
Sheki si trova circa 250 km a ovest di Baku e il mezzo migliore per raggiungerla dalla capitale è l'autobus che parte nel primo pomeriggio dall'Avtovagzal e impiega circa 5 ore percorrendo l'autostrada che attraversa il Qobustan e le aree desertiche del centro dell'Azerbaijan per ripiegare poi verso le montagne solo dalle parti del bacino artificiale di Mingachevir. |
città vecchia |
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città vecchia |
La strada che passa alla base delle montagne è sicuramente più piacevole e panoramica, ma più lenta e viene generalmente percorsa dai taxi condivisi. Si parla anche di un treno, benché la stazione di arrivo si trovi ad alcune decine di chilometri dal centro urbano, tuttavia nella stazione centrale della capitale non ve n'era traccia, con corse abituali solo per Sumqayit e una al giorno per Ganja. Pur se il numero di abitanti è tutt'altro che esorbitante, a causa della particolare conformazione della maggior parte delle abitazioni, basse villette con giardini chiusi da muri di recinzione, l'area urbana di Sheki è piuttosto vasta e c'è una distanza rilevante tra la zona bassa compresa tra le due vie principali, più vivace e ricca di attività commerciali e dove si trova anche la stazione dei bus, e la parte storica che si protende verso il fianco della montagna, sicuramente più interessante e pittoresca. |
taza bazar |
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città nuova |
Per muoversi tra le due conviene dunque saltare su uno dei tanti furgoni-bus (i classici marshrutka di sovietica memoria) che fanno da mezzi pubblici arrivando anche negli angoli più remoti della città e costano pochi qepik (i centesimi del manat azero). Arrivando di sera può essere conveniente prendere alloggio nella zona bassa, magari intorno al piccolo parco Bəxtiyar Vahabzadə, che funge un po' da piazza centrale, tuttavia vale anche la pena di fare l'esperienza di dormire ospiti dell'amichevole popolazione locale in una delle suggestive magioni tradizionali della zona, che si trovano quasi tutte nella zona storica. Ad ogni modo, il Central Hostel è comodo, moderno, con camerate accoglienti, pulito e in ottima posizione; mentre l'Ilgar's Hostel è una splendida guesthouse situata in alto tra i vicoli della città vecchia dove ritrovarsi in un'atmosfera autentica coccolati dai gentilissimi padroni di casa. |
città nuova |
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città nuova |
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verso la città vecchia |
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città vecchia |
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accanto ai caravanserragli |
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yukhari |
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yukhari |
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yukhari |
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yukhari |
Cosa fare e cosa vedere
Benché la maggior parte dei punti di interesse si trovi tra gli scoscesi vicoli della città vecchia, anche la parte bassa merita un po' di tempo ad essa dedicato.
Centro nevralgico, come detto, è il |
verso la città vecchia |
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ashagi |
parco Bəxtiyar Vahabzadə, sul cui lato orientale sorge la settecentesca moschea Juma, principale luogo di preghiera di Sheki e nucleo culturale-ricreativo grazie alla scuola e all'hammam annessi. Prendendo la via che punta verso ovest si possono incontrare diversi edifici interessanti, come una chiesa armena in rovina e alcune scenografiche abitazioni, fino a d arrivare nei pressi del piacevole parco Mirza Feteli Akhundzadeh. Proprio da queste parti, a ridosso dell'arteria principale che aggira il nucleo urbano, si tiene il colorato e ruspante Taza Bazar, un mercato molto suggestivo dove trovare prodotti freschi, animali vivi e cianfrusaglie di tutti i tipi (per trovarlo prendere come riferimento il capannone dello Sheki Bazarstore e infilarsi tra i vicoli dalla parte opposta della strada; lungo le vie principali ci sono anche molte botteghe più moderne dove fare acquisti più variegati). |
moschea omar afandi |
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moschea omar afandi |
Proprio accanto alla moschea Juma si può invece imboccare la principale via che porta alla città vecchia che, salendo gradualmente, incontra i primi punti salienti, come la piccola ma affascinante moschea Ömər Əfəndi, per arrivare alla coppia di caravanserragli del XVIII secolo, punto di ristoro obbligato per i viaggiatori della Via della Seta dei secoli passati che ora rappresenta una delle punte di diamante della località: quello inferiore (Ashagi) è più vecchio e vasto ma al momento chiuso al pubblico (dovrebbe essere trasformato anche questo in hotel), mentre quello superiore (Yukhari) ospita in parte un hotel di lusso, ma è liberamente accessibile per tutto il piano terra e nello splendido cortile centrale, dove poter ammirare le fini decorazioni e lo scenografico insieme. Poco oltre quest'ultimo, sorge poi la moschea Imam Alì, che merita senz'altro attenzione. |
città vecchia |
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città vecchia |
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casa di sabit rahman |
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città vecchia |
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minareto godak |
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città vecchia |
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città vecchia |
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moschea khan |
Una cosa da fare salendo verso i caravanserragli è però quella di lasciare la via principale e inoltrarsi nel fitto intrico di vicoli.
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città vecchia |
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città vecchia |
Quest'area della città vecchia permette infatti di scoprire una moltitudine di scorci pittoreschi, diverse abitazioni tradizionali e alcune chicche storiche e architettoniche da non sottovalutare. Punti da non perdere sono le case-museo dello scrittore Sabit Rahman e della famiglia Shakikhanov (una via di mezzo tra una casa tradizionale e un palazzo nobiliare), il minareto unica rimanenza della moschea Godak e la moschea Khan con il suo cimitero (quest'ultima purtroppo sottoposta in parte a massicci lavori di restauro ma comunque ammirabile in alcuni suoi lati). Oltre ai caravanserragli c'è un altro sito che si fregia del titolo di patrimonio UNESCO e si raggiunge salendo per poche centinaia di metri dallo Yuxari lungo la via principale: il Khan Sarayi (ovvero la fortezza dei Khan di Sheki) era infatti il centro politico durante il periodo in cui la città era la capitale di un khanato indipendente (sempre tra il XVII e il XVIII secolo). |
moschea di imam alì |
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moschea di imam alì |
All'interno di un'area recintata si possono infatti ammirare giardini, fortificazioni varie e bei palazzi che ospitano musei e botteghe artigiane, oltre che un' antica chiesa albanese-caucasica successivamente convertita in moschea e ora trasformata in museo, ma la vetta si raggiunge con lo spettacolare Palazzo d'Estate dei Khan, dalle decorazioni esterne superlative e dagli interni ricchissimi (dove purtroppo non si possono fare foto). L'uscita a monte della fortezza proietta direttamente nel quartiere più genuino di Sheki, dove il selciato delle strade è più rovinato, dove i vicoli secondari possono anche essere sterrati e dove non è insolito incrociare qualche mucca in libertà. |
minareto gilahli |
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nella fortezza |
Una passeggiata qui però, tra le case più in alto, vale la pena farla nonostante la fatica per arrivarci e la scomodità del terreno, per ammirare da vicino le montagne boscose che incombono sull'abitato e la città che si allarga in basso nella vallata, ma anche per trovarsi davanti una moltitudine di angoli pittoreschi e piccole moschee con i loro minareti, oltre che entrare nella casa-museo del celebrato poeta azero Bakhtiyar Vahabzadeh, ottima occasione per visitare un'abitazione tradizionale della città vecchia con i suoi padiglioni e il suo splendido giardino in pendenza. L'aspetto di Sheki è in generale abbastanza insolito, di certo non fatto per abbagliare la vista (quasi sempre ci si ritrova a camminare accanto ai muri di recinzione delle abitazioni), ma sempre e comunque fortemente autentico e molto interessante, specchio di quella che è forse la più importante città storica del paese. |
fortezza khan saray |
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ex chiesa albanese |
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nella fortezza |
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nella fortezza |
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giardino del palazzo d'estate |
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palazzo d'estate |
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città alta |
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città alta |
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città alta |
Dove mangiare
Sheki non offre molte possibilità di svago serale, se si esclude qualche posto per bere qualcosa lungo la via principale della città nuova e lungo quella che sale verso i caravanserragli.
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città alta |
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città alta |
Di movimento dopo il tramonto ce n'è ben poco e di illuminazione anche (si tratta comunque di un posto completamente sicuro e l'unico pericolo nella città alta di notte è quello di prendere una storta sul selciato scosceso), ma anche in questo caso la zona di riferimento è quella intorno al parco Bəxtiyar Vahabzadə. I ristoranti non sono moltissimi e sono più semplici di quelli della capitale, ma comunque ben frequentati e la qualità del cibo è ottima: proprio al limitare del parco, il Chalabi Khan è una vera istituzione cittadina, mentre nella città vecchia si distingue il Qaqarin; in ogni caso il servizio non brilla per velocità e competenza, ma la popolazione è amichevole e cortese.(5-7 agosto 2022)
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casa di baktiyar vahabzadeh |
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casa di baktiyar vahabzadeh |
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casa di baktiyar vahabzadeh |
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città alta |
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città alta |
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le montagne sopra sheki |
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città alta |
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città vecchia |
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uno dei palazzi nella fortezza |
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