La città di Ocrida è la località turistica di maggior richiamo della Macedonia del Nord, potendo contare sia su un notevolissimo patrimonio storico e culturale che sull'aspetto puramente balneare.
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santa sofia |
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via san clemente da ocrida |
Il paese balcanico manca infatti di sbocchi sul mare e il grande e bellissimo Lago di Ocrida ne ricopre pienamente il ruolo richiamando frotte di villeggianti da ogni parte della nazione e da quelle vicine. Le sue particolarissime condizioni di specchio d'acqua più antico d'Europa, tra i più grandi dei Balcani (paragonabile per superficie al Garda) e tra i più profondi del continente, ne fanno poi un ambiente naturalistico unico (è il lago con più specie endemiche del mondo) che, insieme allo straordinario lato paesaggistico, hanno portato già nel 1979 al titolo di patrimonio dell'umanità dell'UNESCO. In tutto ciò, un ruolo importante lo ricopre anche l'area urbana che porta lo stesso nome, un insediamento antichissimo che in epoca medievale fu un centro artistico, religioso e culturale di primaria importanza per tutta l'Europa dell'est e ora esibisce con orgoglio le tante splendide testimonianze di questo ruolo.
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krushevska republika |
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krushevska republika |
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platano orientale |
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via san clemente da ocrida |
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moschea di ali pasha |
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moschea zeynel abidin pasha |
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via goche delcev |
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chiesa dell'assunzione |
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gradski ploshtad |
Come arrivare, come muoversi e dove dormire
Ocrida è servita da un piccolo aeroporto internazionale, situato a una decina di chilometri dall'abitato, dove però i voli giornalieri non sono mai più di due o tre.
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lungolago dal molo |
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gradski ploshtad |
Migliori sono invece i collegamenti su strada con Skopje, con diversi autobus che impiegano circa 3 ore e mezza (il terreno montuoso rallenta il viaggio, ma è in costruzione un'autostrada, per cui nei prossimi anni le cose potrebbero migliorare), con l'Albania e Tirana, oppure con la Grecia via Bitola. La nuova stazione dei bus si trova un po' in periferia, circa 1,5 km dal centro storico, ma spesso i mezzi fanno prima uno stop vicino all'imbocco della pedonale Via San Clemente da Ocrida. Per il resto, la maggior parte delle attrazioni e delle spiagge si raggiunge a piedi, ma se volete esplorare anche le altre località e luoghi di interesse che si affacciano sul lago conviene affidarsi a un'tour in battello o a un'escursione organizzata poiché i mezzi pubblici, pur presenti, non sono la soluzione migliore. |
mesokastro dal molo |
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varosh dal molo |
L'offerta di alloggio è davvero imponente e l'ottimo rapporto qualità/prezzo alletta tantissimi visitatori non solo dai Balcani, ma anche dalla vicina Grecia e da molti altri paesi europei ed extraeuropei. L'area sud-orientale dell'abitato, quella moderna, pullula di classici hotel, hotel per famiglie e appartamenti in affitto, mentre nei quartieri storici, anche quelli più in alto sulla collina, la fanno da padrone le guesthouse e i boutique hotel ospitati nelle pittoresche ed eleganti ville tradizionali d'epoca. In piena città vecchia poi, a due passi dalla via dello struscio, sorge l'Old Town Hostel, splendida alternativa economica per chi non si fa problemi a dormire in camerata, ospitato in un palazzotto antico ma con gli interni rinnovati, camerate spaziose e comode, letti a castello nuovissimi e rispettosi della privacy e personale gentile e accogliente. |
porta inferiore |
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san nicola bolnichki |
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città vecchia |
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spiaggia saraiste |
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santa sofia |
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santa sofia |
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santa sofia |
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santa sofia |
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anta sofia |
Cosa fare e cosa vedere
Come detto, Ocrida ha un patrimonio storico, artistico e culturale di primo livello, mentre il lago offre la piena possibilità di fare vita balneare e soddisfa anche l'aspetto più naturalistico.
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torre dell'orologio |
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san nicola geracomija |
La città vecchia occupa il versante orientale di un promontorio, altrimenti coperto di boschi e prodigo di scogliere e spiaggette. La pedonale Via San Clemente da Ocrida è il centro del movimento, con una sfilata ininterrotta di attività commerciali e una fiumana di persone a tutte le ore, ma mostra, soprattutto ai suoi estremi, anche diverse attrazioni. A nord, Krushevska Republika Ploshtad è uno spazio molto suggestivo grazie alla presenza delle moschee di Zeynel Abidin Pasha e di Ali Pasha, l'incombente chiesa dell'Assunzione e, maestoso al centro della scena, un platano orientale di 900 anni considerato monumento nazionale. Anche nella prosecuzione della via pedonale, intitolata a Goce Delcev, non mancano gli spunti come varie abitazioni ottomane, una piccola e antica moschea e alcuni dei ristoranti tradizionali migliori. |
il lago dalla passerella |
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casa robev |
A monte della pedonale, il quartiere ottomano di Mesokastro dai tortuosi vicoletti è soprattutto un insieme di guesthouse, ma non mancano gli angoli pittoreschi e qualche chicca come una vecchia torre dell'orologio. Ad ogni modo, è la piazza all'estremità meridionale della pedonale, Gradski Ploshtad, a rappresentare la vera porta di accesso alle meraviglie di Ocrida. La spianata e i suoi giardini si affacciano direttamente sul porticciolo e dalla punta del molo si godono alcuni tra i migliori panorami sul lago e sull'abitato abbarbicato sul promontorio, ma si accede anche alla parte di città vecchia stretta tra la collina e l'acqua, la più suggestiva e ricca di siti storici.
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ponte dei desideri |
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ponte dei desideri |
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kaneo |
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kaneo |
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kaneo |
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kaneo |
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spiaggia di kaneo |
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chiesa di san giovanni |
Due stradine dal percorso parallelo, una più vicina all'acqua e una leggermente più all'interno, attraversano il borgo in un susseguirsi di angoli intriganti, tanto che conviene zigzagare tra le due.
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verso nord |
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il lago dalla chiesa |
Una piazzetta con tratti di muraglia e la Porta Inferiore, due chiesette medievali dedicate a San Nicola e una alla Santa Madre, spiaggette e approdi, case ottomane tra le quali si distinguono quella della famiglia Robev ora trasformata in museo e quella degli Uzunov; tutto ciò fa da preludio allo splendore dell'antica Cattedrale di Santa Sofia, risalente all'XI secolo (ma con parti addirittura del IX), che può vantare al suo interno uno stupefacente insieme di affreschi. La piazzetta e i giardinetti davanti alla chiesa danno respiro dai claustrofobici vicoli della città vecchia, ma rappresentano anche un bivio significativo in quanto da lì si può decidere di aggirare la mole dell'edificio per proseguire lungo la costa o armarsi di pazienza e iniziare la salita verso i quartieri in alto, nella zona chiamata Varosh. |
i quartieri nuovi a nord |
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star grad park |
La prima ipotesi è generalmente la più gettonata, anche perché porta a una passerella detta Ponte dei Desideri che, passando sull'acqua e sotto alle scogliere, dà vita a una delle ambientazioni più peculiari di Ocrida. Il percorso prosegue poi incrociando due poetiche spiaggette intervallate dal minuscolo borgo marinaro di Kaneo, dove i pochi edifici sono ovviamente tutti ormai consacrati al turismo ma non per questo risulta meno pittoresco. Poche altre decine di metri e il sentiero arriva in punta al promontorio, dove la chiesetta di San Giovanni compone l'immagine in assoluto più famosa della regione, con la piccola costruzione bizantina che domina le scogliere a picco sul lago e le terrazze panoramiche che si animano al tramonto, quando la sponda albanese dell'immenso specchio d'acqua si colora d'oro e arancio. |
spiaggia di labino |
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kaneo |
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chiesa di san giovanni |
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varosh |
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varosh |
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varosh |
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via ilindenska |
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teatro ellenistico |
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basilica paleocristiana |
Salendo invece verso la parte alta dell'abitato, oltre ad ammirare altre scenografiche ville tradizionali, angoli suggestivi e minuscole cappelle ortodosse in pietra, la scena se la prende l'archeologia.
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star grad park |
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chiesetta a varosh |
Salendo lungo Ilindenska si incontrano subito i resti di una basilica paleocristiana del V secolo, mentre molto più in alto si arriva di fronte al Teatro Ellenistico, l'unico rimasto nel paese e risalente al 200 A.C., esso apre tra le case un colpo d'occhio di tutto rispetto. Ancora più a monte, le abitazioni cominciano a diradarsi e due strade corrono quasi parallele separandosi per raggiungere altri due luoghi di grande interesse. La prima arriva in cima alla collina, dove si innalza la Fortezza dello Tsar Samoil, una robusta costruzione del X secolo dalla quale si dipanano in varie direzioni i tratti di muraglia, alcuni anche molto più antichi, che richiudevano la città. All'interno non è rimasto granché, ma il giro sulle mura della fortezza è quanto di più panoramico possa esistere, con la vista che può spaziare a 360° e abbracciare sia le sponde del lago che la città e i territori verso l'interno. |
plaoshnik |
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battistero a plaoshnik |
La seconda ridiscende invece verso il Plaoshnik, significativo sito archeologico con resti, che vanno dal IV al X secolo, di un battistero e di una basilica paleocristiana, di una moschea e di alcune tombe ottomane, di altre costruzioni e mosaici. In piedi rimane, ricostruita ma con varie parti originali, la chiesa di San Pantaleone, centro nevralgico di quest'area dall'importanza seminale del cristianesimo: qui infatti Clemente da Ocrida, ivi sepolto, fondò una delle università più antiche della storia e qui fu creato l'alfabeto cirillico. Il sito è sottoposto a massicci lavori e diversi edifici, nuovi ma in stile tradizionale, sono in costruzione; tutto lascia però supporre che quando il complesso sarà terminato il sito acquisterà tutto lo splendore che merita. |
varosh |
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san pantaleone |
Alle spalle del teatro c'è uno dei tratti più scenografici delle antiche mura e la Gorna Porta (porta superiore) ne permette l'attraversamento per ridiscendere poi tra gli alberi verso Mesokastro, tuttavia conviene rimanere ancora a Varosh per dirigersi verso la cima secondaria della collina, presidiata dalla chiesetta di San Demetrio e, soprattutto, da quella della Madre di Dio Peribleptos, dai clamorosi affreschi del XIII secolo e al centro di un complesso che comprende anche un campanile, il palazzo arcivescovile e altri edifici secondari tra cui uno con un museo di icone. Poco oltre, dietro alla chiesetta dei Santi Costantino ed Elena, una serie di scalinate attraversa le parti più nascoste e suggestive di Varosh in un profluvio di scorci e angoli pittoreschi, incontrando anche altre deliziose chiesette come quella dei Santi Cosma e Damiano, della Santa Madre di Dio e la piccola San Clemente, prima di tornare nei pressi dell'acqua. |
il lago dalla fortezza |
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fortezza dello tsar samoil |
Acqua significa anche spiagge e l'aspetto puramente "balneare" di Ocrida non è da sottovalutare. Il lago è di uno stupendo blu cristallino e trasparente e invita senz'altro a fare il bagno, nell'abitato però, le spiagge sono poche e piccole. Quella di nome Saraiste è proprio tra le case della città vecchia, è molto carina ma anche piuttosto affollata. Andando oltre, un po' più di spazio si trova: dopo la passerella, la Potapesh è abbastanza comoda, ma sempre affollata; un po' meglio va invece a quella tra Kaneo e la chiesa di San Giovanni, probabilmente la più graziosa e godibile. Ancora oltre, i sentieri attraversano il bellissimo Star Grad Park, pieno di sempreverdi, camminando nel quale per una decina di minuti si raggiunge la spiaggia di Labino, stretta e in parte sotto agli alberi, ma lunga e non molto frequentata, ideale per godersi un po' di tranquillità in un ambiente paradisiaco. La spiaggia dei quartieri nuovi a nord del promontorio infine, è sicuramente più spaziosa, ma anche meno suggestiva e abbastanza lontana da raggiungere per chi è a piedi. |
dentro la fortezza |
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sulle mura |
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verso nord |
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verso l'interno |
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verso sud |
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varosh |
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le mura |
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porta superiore |
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san demetrio |
Dove mangiare e dove uscire la sera
Come detto, Ocrida è la località turistica più importante di tutta la Macedonia del Nord e ciò comporta un movimento serale di un certo rilievo, anche se per la maggior parte si tratta di un turismo per famiglie, quindi non aspettatevi chissà che trasgressione.
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varosh e fortezza |
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madre di dio peribleptos |
Via San Clemente da Ocrida è in effetti sempre piena di gente, ma la sera un grande passeggio si sviluppa anche sul lungolago da Gradski Ploshtad andando verso sud, dove si incontrano anche innumerevoli bar, fast food e chioschi di street food. In tutta la zona pedonale, di alternative per mangiare ve ne sono in grande quantità, tuttavia le zone di riferimento sono quella che da Gradski Ploshtad va verso Santa Sofia e il tratto pedonale di Goche Delcev, dove si trova il Vkusno Salim Usta, un'autentica istituzione cittadina per ciò che riguarda i ristoranti tradizionali di grill, mentre a poca distanza ma affacciato sul Boulevard, fuori quindi dalla folla, il Boem può rappresentare una valida scelta se vi piace mischiarvi con la popolazione locale. |
anti costantino ed elena |
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arcivescovato |
La trota endemica del lago è una specie a rischio e quindi bisognerebbe evitare di ordinarla nei tanti ristoranti che la servono (non è vietata, ma sono in molti a cercare di sensibilizzare i turisti al riguardo), tuttavia gli altri pesci pescati nel lago sono comunque una leccornia e un posto dove provarli è il Tomato. Ocrida è una destinazione assolutamente meravigliosa e meriterebbe maggior fama anche tra i paesi dell'Europa occidentale; essa può rappresentare inoltre una meta in cui passare diversi giorni, unendo la cultura e il relax balneare a delle escursioni nelle altre località che si affacciano sullo specchio d'acqua, come il celebrato Monastero di Sveti Naum o le località sulla sponda albanese. In città non mancano le agenzie che le organizzano (in autonomia è più difficile ma non impossibile, tuttavia non è detto che sia molto più economico), ma magari si può approfittare dei tanti battelli che propongono escursioni giornaliere oppure di uno dei tanti privati con barche più piccole che promette qualche itinerario interessante e spiaggette più fuori mano ma incantevoli e poco affollate.(20-22 luglio 2022)
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santi cosma e damiano |
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discesa attraverso varosh |
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discesa attraverso varosh |
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san clemente |
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in fondo alla discesa |
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chiesa della santa madre |
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tramonto sul lago |
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tramonto sul lago |
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tramonto sul lago |
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