Nella parte meridionale dell'Extremadura emergono più chiaramente gli aspetti dovuti alla dominazione araba, che si è protratta per oltre 500 anni fino alla metà del XIII secolo.
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badajoz e l'alcazaba |
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il fiume guadiana |
Badajoz, la città più grande della regione e capoluogo di una delle due province, fu fondata proprio in questo periodo - nell'875 - ed è sempre a questi secoli che deve i suoi maggiori siti di interesse. Anche se non viene annoverata tra le località più celebrate dell'occidente spagnolo, ha in effetti diversi motivi che ne giustificano una visita. Più a sud, verso il confine con l'Andalucia, ci sono invece diversi borghi che, pur mantenendo un'anima decisamente extremeña, ricordano molto i famosi pueblos blancos della regione vicina e tra questi il nome di Zafra è forse quello più ricorrente tra chi voglia tracciare un itinerario da queste parti.
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alcazaba |
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la città bassa di badajoz |
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nell'alcazaba |
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nell'alcazaba |
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sulle mura dell'alcazaba |
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scavi nell'alcazaba |
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universidad de extremadura |
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museo archeologico |
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nell'alcazaba |
Come arrivare e come muoversi
L'unico aeroporto dell'Extremadura si trova proprio a Badajoz, anche se di certo non brilla per intensità del traffico.
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zafra |
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puerta del capitel |
La città, situata sulle rive del Guadiana, è però ben collegata con la capitale Mérida tramite l'autostrada che poi prosegue in Portogallo, il cui confine dista soli 6 km dal centro cittadino, mentre la statale N-523 la collega direttamente all'altro capoluogo di provincia, Càceres. In entrambi i casi si trovano quindi autobus che permettono i collegamenti, anche se la frequenza è minore di quanto si potrebbe immaginare; la stazione ferroviaria si trova invece nei quartieri nuovi a nord del fiume ed è comoda più che altro per i collegamenti col Portogallo. Zafra si trova invece lungo la dorsale autostradale e ferroviaria che porta a Siviglia ed è proprio la rotaia il mezzo migliore per raggiungerla in autonomia, anche qui però le corse giornaliere sono piuttosto rade. L'unico modo per visitarle entrambe in giornata rimane quindi l'automobile, visti i tragitti comodi e poco trafficati e la relativa facilità nel trovare parcheggio. |
museo archeologico |
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sulle mura dell'alcazaba |
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museo archeologico |
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plaza de san josé |
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fuori l'alcazaba |
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centro storico di badajoz |
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plaza alta |
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casas coloradas |
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plaza alta |
Cosa fare e cosa vedere a Badajoz
La parte storica di Badajoz riempie la sponda meridionale del Guadiana, qui particolarmente ampio, e in particolare si adagia sul pendio di una collinetta che domina il fiume risultando particolarmente strategica dal punto di vista militare.
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centro storico |
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uscita plaza alta |
Per questo motivo la sommità dell'altura è presidiata dall'Alcazaba (anche sull'altra sponda in realtà c'è una collinetta con un forte, quello de San Cristobal, sulla cima), una vasta cittadella fortificata di origini arabe. L'interno della cittadella è principalmente un parco, ma si possono percorrere le poderose fortificazioni con i grandi bastioni di rinforzo, nonché ammirare gli scenografici panorami e qualche area di scavi, oltre agli edifici storici che ospitano il Museo Archeologico e la sede dell'Universidad de Extremadura. È però uscendo dalle mura verso l'abitato che si incontrano le attrazioni di maggior rilievo, a cominciare dalla Puerta del Capitel, la più monumentale tra quelle che immettono nella cittadella, caratterizzata da torrette merlate e archi arabeggianti. |
la conception |
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centro storico |
Dalla Plaza de San José poi, un arco permette il passaggio nella spettacolare Plaza Alta, cuore pulsante di Badajoz in epoca medievale e area di mercato. I portici su buona parte del suo perimetro, gli edifici antichi sormontati dalle torrette della cittadella e le meravigliose Casas Coloradas nella parte sud-orientale, abbellite da motivi arabi in bianco e rosso, fanno di questo spazio uno dei più scenografici di tutta la Spagna a fronte della fama relativamente ridotta tra gli stranieri, ma non è finita qui. Uscendo dall'archetto in fondo alla piazza ci si ritrova al cospetto della poderosa Torre Espantaperros, la maggiore della cittadella, cui seguono l'ingresso ai gradevoli Jardines de la Galera e la Puerta de Merida con il proseguo delle fortificazioni. |
torre espantaperros |
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puerta de merida |
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jardines de la galera |
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plaza alta |
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calle san juan |
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calle san juan |
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ayuntamiento de badajoz |
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plaza de españa |
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plaza de españa |
La cinta muraria di Badajoz è infatti la più lunga di Spagna e, dove questa scende verso la città bassa, viene accompagnata da una fascia di giardini con varie strutture ricreative accanto ai baluardi (per esempio accanto a uno di questi sorge la Plaza de Toros, mentre un altro è occupato dalla moderna architettura del Palacio de Congressos).
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plaza cervantes |
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cattedrale di badajoz |
Per esplorare per bene la città vecchia bisogna però, scendendo da Plaza Alta, puntare con decisione verso sud. Pochi passi e, indicata dalla grossa cupola della chiesa de La Conception, inizia Calle San Juan, una stretta via pedonale e con una copertura che favorisce il passeggio sia in inverno che in estate e giustifica l'abbondanza di esercizi commerciali che vi si affacciano: la via dello struscio insomma. Questa porta per direttissima a Plaza de España, il baricentro della città bassa sempre fervente di attività caratterizzato dalla presenza dell'Ayuntamiento e della Catedral de San Juan Bautista, un maestoso e scenografico complesso gotico con diversi inserti rinascimentali. |
calle menacho |
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plaza cervantes |
Solo un centinaio di metri più a est, la bella Plaza Cervantes è un monumento al periodo fine ottocento - inizio novecento, con la sua pavimentazione a piastrelle che formano figure geometriche e gli edifici in stile eclettico che la cingono. Il centro della scena si trova però a ovest di Plaza Mayor, dove un reticolo di stradine straripanti di bar e birrerie conduce fino alla stretta e irregolare Plaza Soledad, resa interessante da diversi edifici dalla forma insolita riconducibile al primo dopoguerra, tra i quali spicca la chiesa che dà il nome alla piazza e, soprattutto, La Giralda, un palazzo degli anni trenta del XX secolo in stile neo-mudejar con una torre che riproduce in scala quella con lo stesso nome, ben più famosa, che si trova a Siviglia. |
puente de palmas |
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puente de palmas |
A questo punto non rimane che costeggiare il Real Monasterio de Santa Ana e riavvicinarsi al fiume in corrispondenza della Puerta de Palmas, poderosa rimanenza rinascimentale delle mura, oltre la quale si imbocca il coevo e monumentale Puente de Palmas, pedonale e lungo quasi 600 metri, che attraversa il Guadiana portando al vasto parco fluviale sulla sponda nord. Come accennato, il centro della movida si trova nel reticolo di vicoletti compreso tra Plaza Mayor e Calle Menacho - Calle Pizarro, ma la città ha dimensioni ragguardevoli e quindi sono tanti i punti dove trovare un locale che faccia al caso vostro: per esempio, nei pressi della Puerta de Palmas, il Bar Union, classico posto dove consumare tapas y raciones bevendo birra fresca, costituisce senz'altro una buona scelta. |
puerta de palmas |
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zona della movida |
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giralda e chiesa della soledad |
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monasterio de santa ana |
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città bassa di badajoz |
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monasterio de santa ana |
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città bassa di badajoz |
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arco del cubo a zafra |
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centro storico di zafra |
Cosa fare e cosa vedere a Zafra
Zafra è invece abbastanza piccolina, poco più che un borgo, ma il suo centro storico è davvero delizioso e presenta un gran numero di punti di interesse.
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calle tetuan |
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calle tetuan |
La stazione ferroviaria si trova a sud della città vecchia, un po' distante da questa (più vicina è la stazione Zafra Feria), ma arrivando in auto conviene parcheggiare all'estremità opposta, poco fuori l'Arco del Cubo, che è anche un perfetto punto di inizio per la visita. Quest'ingresso, segnato anche da un piccolo tratto delle antiche fortificazioni, immette infatti in Calle Tetuan, pittoresca via che porta direttamente alle attrazioni più centrali. Percorrendola, facendo magari anche deviazioni nelle stradine circostanti come Calle Badajoz, Calle Cruz o altre, ci si immerge in un ambientazione che rimanda davvero ai borghi immacolati andalusi, potendo inoltre incrociare alcuni degli edifici storicamente più rilevanti. |
centro storico |
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candelaria |
Quasi in fondo alla via, svetta la forma gotica della chiesa parrocchiale della Candelaria, mentre poco oltre si arriva alla peculiare coppia di piazze che rappresenta il punto focale del centro storico. Plaza Grande e Plaza Chica sono collegate a uno degli angoli tramite uno stretto passaggio tra portici, portici che caratterizzano buona parte dei loro perimetri e che una volta favorivano lo svolgimento dei mercati mentre ora sono in buona parte ospiti dell'immancabile moltitudine di bar e ristoranti propria delle piazze spagnole. Le due piazze sono ovviamente molto pittoresche, ma segnano anche l'inizio di una transizione tra il candido biancore della zona nord della città vecchia e la presenza di colori che, a sud della linea tracciata da Calle Jerez (con la sua scenografica porta di accesso al borgo, residuo originale della muraglia quattrocentesca) con Calle Conde de la Corte, prende via via più importanza. |
plaza chica |
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plaza chica |
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centro storico |
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portici |
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plaza grande |
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calle santa catalina |
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mercato coperto |
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calle sevilla |
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centro storico |
La via pedonale e commerciale più rappresentativa di Zafra è però Calle Sevilla, che parte dall'angolo sud-orientale di Plaza Grande e punta con decisione a sud.
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casa azul |
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cortili a zafra |
Tra negozi di abbigliamento e accessori, questa sfiora il Convento de Santa Clara, ora trasformato nel museo più importante della zona, e in uno scorrere di altri edifici di pregio sbuca nella verde Plaza de España, fulcro della città nuova. Un bel percorso alternativo per la stessa destinazione, forse più pittoresco del precedente, da Plaza Grande imbocca invece Calle de Santa Catalina, che tra sfumature di bianco e inserti colorati costeggia il monastero omonimo e il mercato coperto. Accanto alla piazza, la piccola area boscosa del Parque de la Paz fa solo da sfondo all'ingresso in Plaza del Alcazar, dove l'occhio è catturato dalla costruzione più grande, rappresentativa e famosa di Zafra. |
plaza de españa a zafra |
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convento de santa clara |
Il Palacio de los Duques de Feria, risalente al XV secolo, è infatti un magnifico castello dalle forme arabeggianti, ma la maggior parte di esso ospita al giorno d'oggi l'hotel di lusso Parador. Si può comunque girare intorno alla costruzione principale ammirandone la magnificenza e gli edifici secondari, sbucando nella bella Plaza Corazon de Maria, da dove la vista è ancora più suggestiva. Per completare la visita della cittadina basta quindi percorrere Calle Gobernador per raggiungere la piazzetta del Pilar Redondo, dove si affacciano il palazzo dell'Ayuntamiento e la scenografica Casa Azul, dalla facciata piastrellata di celeste con decorazioni art-nouveau. Zafra si visita abbastanza velocemente viste le ridotte dimensioni, ma è una destinazione molto suggestiva che sicuramente non mancherà di affascinare chiunque.(28 dicembre 2021)
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plaza del alcazar |
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il castello |
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intorno al castello |
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plaza corazon de maria |
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calle gobernador |
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calle gobernador |
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ayuntamiento |
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pilar redondo |
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centro storico |
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