Il borgo abbandonato di Monterano Vecchia, situato ora nel comune di Canale Monterano, è una delle più famose città fantasma del Lazio (e probabilmente di tutta Italia), grazie anche al fatto di essere stata usata come set in almeno un centinaio di film tra cui alcuni molto famosi come "il Marchese Del Grillo", "Brancaleone alle crociate", "Guardie e ladri", "Ladyhawke" o addirittura "Ben Hur".
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antica monterano |
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il cavone |
L'antico borgo di Monterano cominciò a comparire nelle cronache storiche con questo nome intorno al VI-VII secolo dopo Cristo, benché non manchino evidenze e testimonianze storiche di insediamenti precedenti, sia etruschi che romani, per acquisire via via sempre più importanza nel basso medioevo come sede vescovile e nel rinascimento fino a raggiungere il suo culmine nel corso del XVII secolo come feudo papale e centro di sfruttamento delle vicine miniere di zolfo. Nel XVIII secolo fu invece progressivamente trascurato fino a venire completamente abbandonata nel 1799 dopo un'epidemia di malaria e in seguito a un incendio dovuto al saccheggio da parte delle truppe francesi insediate a Roma.
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solfatara |
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solfatara |
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la grotta |
Come arrivare a Monterano Vecchia
Canale Monterano si trova una cinquantina di chilometri a nord-ovest di Roma e a solo una decina scarsi dalla cittadina di Bracciano.
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grotta e fontanone |
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l'acquedotto |
Raggiungere le rovine senza un mezzo proprio è pressoché impossibile, mentre in macchina ci si arriva abbastanza agevolmente prendendo l'autostrada A12 Roma-Civitavecchia e uscendo a Cerveteri, oppure percorrendo la statale Aurelia per deviare verso il lago poco prima di Palidoro o ancora passando per la via Cassia e proseguendo successivamente per la Braccianense. L'area archeologica di Antica Monterano si trova a meno di 4 km dall'abitato nuovo, alla fine di una stradina scomoda, sconnessa e a un certo punto anche sterrata che si inoltra all'interno della Riserva Naturale Regionale Monterano. La direzione è ben segnalata da diversi cartelli e porta fino a due parcheggi dove lasciare l'auto e proseguire lungo un sentiero che in poche decine di minuti (ancora meno se ci si ferma al secondo) di piacevole passeggiata permette di arrivare a destinazione.
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le mura del borgo |
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nel borgo |
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la spianata |
Visita delle rovine di Monterano Vecchia
Superato un cancelletto con una sbarra che permette l'accesso solo ai pedoni, dal sentiero principale se ne dipana uno secondario che scende nella valletta scavata dal fiume Mignone.
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tra i boschi |
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nel borgo |
Questo percorso, non agevolissimo ma comunque alla portata di tutti, è senz'altro scenografico e attraversa il bosco incrociando alcuni punti di interesse come il Cavone, fenditura artificiale scavata nella roccia dagli antichi etruschi che collegava direttamente il fosso con l'abitato e ora interdetta al passaggio, per arrivare nell'area della solfatara e, successivamente alla piccola Cascata Diosilla, nei pressi della quale c'è un altro parcheggio e un ulteriore ingresso alla riserva. Chi non ha tempo da perdere dovrebbe però saltare questa deviazione e proseguire sul percorso principale, che invece in men che non si dica conduce alle rovine del borgo. |
campanile |
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le rovine |
Ad annunciarle, oltre a un sistema di grotte scavate nel tufo e un fontanone di recente costruzione dove rifornirsi d'acqua, gli spettacolari resti in ottimo stato di conservazione (grazie anche a dei restauri effettuati da poco) dell'acquedotto a doppie arcate del XVI secolo che riforniva il castello. Passando sotto la costruzione e prendendo il sentierino in salita, si arriva a costeggiare le mura del borgo e trovare così l'entrata nella parte interna del complesso principale di edifici, non prima però di aver colto l'occasione di affacciarsi a uno dei punti panoramici e ammirare così le colline circostanti coperte di boschi. |
verso canale monterano |
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il palazzo ducale |
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chiesa di san rocco |
Il blocco principale del borgo è formato dalla chiesa di San Rocco, dal Palazzo Ducale e dalla Cattedrale di Santa Maria Assunta.
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palazzo ducale e fontana |
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le colline e i boschi |
Di quest'ultima sopravvivono però solo alcuni poveri resti e il campanile, mentre la chiesa di San Rocco conserva ancora abbastanza bene la sua struttura e si distinguono chiaramente la navata con l'altare in fondo e alcune cappelle laterali. Il Palazzo Ducale (o Castello Orsini-Altieri) è un edificio che mantiene intatta la sua imponenza anche nei piani superiori (peccato che la rampa per accedervi sia interdetta) mentre una segnalazione a parte la merita la fontana che impreziosisce la sua facciata, scavata nella roccia e ornata con un leone di pietra attribuito al Bernini (in realtà quella che si vede è una copia mentre l'originale è conservato nel municipio di Canale Monterano). |
san rocco |
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resti della cattedrale |
A ovest di questo complesso monumentale si apre una larga spianata tra gli alberi dove in fondo campeggia l'immagine più celebre del sito. L'insieme formato dalla pregevole fontana ottagonale e dal Convento di San Bonaventura, anch'esso progettato dal Bernini, è infatti ad alto impatto scenico. All'interno della chiesa del convento si erge l'imponente albero di fico che compare nel "Marchese Del Grillo", mentre si può entrare anche nel resto della costruzione, dove c'erano le celle dei frati e un chiostro. Per tornare all'ingresso dell'area e quindi ai parcheggi, conviene infine percorrere la strada che costeggia il borgo a sud, in modo da ammirare anche parte delle mura con le torrette di avvistamento e una delle porte di accesso. |
torrette |
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il fico |
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la spianata |
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fontana ottagonale e convento |
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nel convento |
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nel convento |
Dove mangiare a Canale Monterano
L'area dove si trova l'Antica Monterano, tra i Monti Sabatini e quelli della Tolfa, può vantare una notevole tradizione culinaria trainata anche dai prodotti selvatici e della cacciagione, come la lepre e il cinghiale.
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via del ritorno |
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le mura |
La cittadina di Canale Monterano è piuttosto piccolina e il numero dei ristoranti non è comprensibilmente molto alto, tuttavia tra il centro abitato e le campagne circostanti ci sono alcune alternative di sicuro interesse: il ristorante La Riserva si trova, per esempio, al margine della zona abitata proprio lungo il percorso che porta all'area archeologica e propone dell'ottima cucina casareccia con tutti i classici della zona (nonché qualche sorpresa) a prezzi concorrenziali. Monterano Vecchia può dunque rappresentare una spettacolare meta per un'escursione giornaliera dalla capitale che può essere integrata anche dalla vicinanza della deliziosa Bracciano con il suo grande e affascinante lago.(22 gennaio 2022)
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bracciano |
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lago di bracciano |
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lago di bracciano |
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