Oviedo: viaggio nel poliedrico capoluogo delle Asturie

La caratteristica di Oviedo che sorprende fin da subito il visitatore è la naturalezza con cui il moderno e l'antico risultino perfettamente integrati a creare un nucleo urbano dal colpo d'occhio più che piacevole.

dietro la cattedrale

cattedrale di oviedo

La capitale del Principato delle Asturie, regione spagnola ricca di attrattive storiche oltre che paesaggistiche e naturalistiche, nonché di privilegi politici particolari (l'erede al trono conserva ancora infatti il titolo di principe delle Asturie), può infatti vantare un patrimonio culturale e architettonico di tutto rispetto che va dal periodo preromanico, cui risale la sua fondazione e il suo picco di prosperità, mai del tutto decaduta, dovuta al suo ruolo di capitale del regno asturiano, fino ad alcune stupefacenti costruzioni contemporanee, passando per il gotico, il barocco e i vari movimenti otto-novecenteschi. Oviedo può però fregiarsi anche di una poderosa tradizione gastronomica, trainata dai vari insaccati o da piatti estremamente sostanziosi, oltre che da una produzione vinicola di livello e dalla famosa sidra, che le regala anche un'atmosfera particolarmente vivace e festaiola

foncalada

verso la cattedrale

cattedrale

plaza de alfonso ii

cattedrale

Come arrivare, come muoversi e dove dormire

Oviedo è una delle località principali sulla rotta autostradale che da Madrid porta alla costa settentrionale della penisola iberica.

chiostro

deambulatorio

Per tale motivo può contare su buoni collegamenti e numerose corse in bus per la capitale e città come Leon e Valladolid, ma anche con le altre città del nord come quelle della Galizia, Lugo in primis, della Cantabria e dei Paesi Baschi. La cordigliera cantabrica che incombe a sud, con le sue cime oltre i 2000 metri, ne limita invece un po' i collegamenti ferroviari, anche se ci sono comunque varie rotte di cui usufruire. Sia la stazione dei bus che quella dei treni si trovano, abbastanza vicine tra loro ma più centrale la seconda, nella parte nord dell'abitato sull'anello stradale che circonda il centro storico, che però è di dimensioni non particolarmente ragguardevoli, per cui si raggiunge e si gira anche comodamente a piedi.

chiostro

una delle cripte

All'importanza politica, storica e commerciale, la città aggiunge anche la sua posizione lungo il pellegrinaggio del Camino Primitivo de Santiago e la vicinanza col Camino del Norte, per cui può vantare una buona scelta per ciò che riguarda l'alloggio su tutte le fasce di prezzo. L'Albergue Turistico La Peregrina si inserisce in quella più economica: una struttura piuttosto semplice con un'unica grande camerata dai letti a castello divisi da tendoni che garantiscono un po' di privacy ma che ha come punti forti, oltre ai prezzi, la centralissima posizione su una delle principali vie della movida e una vasta e comoda zona comune con anche una cucina attrezzata.

intorno la cattedrale

san tirso

capilla del rey casto

monasterio de san pelayo

plaza de feijoo

Cosa fare e cosa vedere a Oviedo

Oviedo si trova a circa 200 metri di altitudine, ma le alte montagne che la separano dagli altopiani della meseta a sud e lasciandola esposta all'aria che arriva dall'Atlantico, mantengono una temperatura fresca anche in estate (ma la pioggia è frequente) che, unita ai tanti percorsi pedonali o a traffico molto limitato, rende la visita della città molto piacevole.

città vecchia

plaza de la constitucion

Calle Gascona, la via pedonale dove si trova anche l'ostello, è uno dei principali accessi alla città vecchia e proprio all'inizio di questa si trova uno dei principali siti preromanici: la fonte di Fuencalada, una fontana monumentale del IX secolo. Il percorso taglia tutta la parte bassa del centro storico in un susseguirsi di sidrerie e, dopo aver costeggiato la parte posteriore del complesso del Monasterio de San Pelayo, con il convento di clausura annesso, sbuca direttamente nel centro nevralgico della città, in Plaza de Alfonso II. al cospetto della maestosa Catedral de San Salvador.

museo archeologico

plaza de feijoo

La chiesa, dalle inequivocabili forme gotiche esaltate nei portali e nella scenografica torre campanaria, rappresenta una delle tappe più importanti lungo la rete di cammini del pellegrinaggio di Santiago de Compostela, grazie alle importanti reliquie contenute nella costruzione preromanica della Camera Santa, ma tutto il grandioso complesso architettonico che la circonda merita attenzione. Il giro turistico entra infatti nelle varie stanze del convento annesso, in parte trasformato in museo, nel palazzo vescovile, nella cripta e nello scenografico chiostro, ma anche tutte le cappelle ai lati delle navate e del deambulatorio sono ricche di tesori a formare un insieme davvero spettacolare e interessante.

plaza corrada del obispo

sala capitolare

Anche la piazza dal canto suo mostra, oltre alla cattedrale, una serie di altre architetture di grande interesse che la cingono completamente, come la chiesetta preromanica di San Tirso o i vari palazzi nobiliari, alcuni dei quali ospitano istituzioni come il Museo di Belle Arti o il Tribunale. Al lato della cattedrale infine, dei giardinetti portano alla Capilla del Rey Casto, sempre inserita nel complesso cattedralizio ma con ingresso separato, dove in un ambiente barocco ha sede il Pantheon dei Re, con i sepolcri di molti re cattolici asturiani a partire dall'VIII secolo.

vecchia torre della cattedrale

città vecchia

resti della muraglia

città vecchia

plaza del fontan

Un percorso alternativo ma di grande interesse, invece di puntare direttamente a Plaza de Alfonso II, segue le mura del monastero di San Pelayo fino alla sua facciata imboccando Calle San Vicente.

woody allen

el fontan

Questa passa alle spalle del complesso della cattedrale incontrando però molte altre architetture storiche di gran pregio come la chiesa di Santa Maria de la Corte, la bella Plaza de Feijoo chiusa dalla facoltà di psicologia dell'Università, il Monastero di San Vicente che ospita l'importante Museo Archeologico, la Sala Capitolare e altre strutture posteriori (ma più antiche) della Cattedrale, per sbucare nella graziosa Plaza Corrada del Obispo, dove si affaccia l'Archivio Diocesano. Qui finisce la zona più monumentale di Oviedo e inizia quella più caratteristica, con il consueto pittoresco reticolo di vicoli e piazzette prodigo di scorci incantevoli.

plaza del paragua

davanti al fontan

Scendendo lungo la colorata Calle San Isidro si raggiunge Plaza del Paragua con una caratteristica scultura di un grande ombrello che viene usata come punto di incontro dalla popolazione locale, mentre poco più in basso, lungo Calle Postigo Alto, si possono osservare i resti dell'antica muraglia cittadina. La cosa migliore da fare è percorrere le stradine che coprono in lungo e in largo questa parte della città vecchia (Calle Oscura, Calle Carpio, Calle Sol...) prestando attenzione a sbucare nelle piazzette più caratteristiche, come Plaza del Trascorrales, dove la struttura di un vecchio mercato coperto è ora un centro espositivo e una scultura raffigurante una ragazza con un asino e dei bidoni del latte rappresenta una delle foto più gettonate.

plazuela de daloiz y velarde

mercato el fontan

Da non perdere sono poi Plaza de la Constitucion, abbellita dai portici del vecchio Municipio e dalla chiesetta gesuita di San Isidoro, dalla quale puntare verso sud costeggiando la spettacolare struttura in ferro e vetro, secondo i dettami modernisti della fine del XIX secolo, che ospita il Mercado El Fontan, la principale piazza coperta di Oviedo, ammirando anche la scenografica serie di balconate coperte e colorate delle facciate dei palazzi che lo fronteggiano. Poco oltre, la Plaza del Fontan, vecchio luogo di mercato chiuso da scenografici edifici, seguita dalla Plazuela de Daoiz y Velarde, con la facciata del Palcio del Marques de San Feliz, ben si prestano ad essere ammirate e fotografate.

mercato el fontan

san isidoro

universidad de oviedo

ensanche

tribunale

città vecchia

A est dei quartieri più antichi si snoda l'Ensanche, la città nuova, che comunque conserva vari motivi per cui vale la pena di intraprendere delle lunghe camminate esplorative.

ensanche

san juan el real

Plaza Porlier, vicinissima a quella della Cattedrale, è un po' il punto di passaggio tra le due realtà, dove il palazzo del Tribunale e quello centrale dell'Università si contrappongono a splendidi edifici art-nouveau. Le vie principali di questa zona - Calle Covadonga, Calle Valdes o Calle Melquiades Avarez - esibiscono tante notevoli architetture otto-novecentesche, esempi delle quali sono il Teatro Campoamor o la Basilica de San Juan el Real, neoromanica del XX secolo anch'essa con un notevole pantheon con le lapidi di centinaia di persone. Al centro dell'Ensanche, il polmone verde e ombreggiato del Campo de San Francisco rappresenta un piacevole diversivo ai palazzi con i suoi giardini, padiglioni e monumenti.

san juan el real

A sud e a est del parco si entra nei quartieri più moderni, dove il Campus Universitario Llamaquique rappresenta una manna per gli appassionati di architettura, attraversato il quale si viene rapiti dalle mastodontiche forme del Palazzo dei Congressi ed Esposizioni, che grida "Calatrava" in ogni suo piccolo dettaglio. Anche tornando verso la stazione ferroviaria, l'Avenida Fundacion Principe de Asturias colpisce con le sue palazzine di design a quadrati colorati, scenario in cui si inseriscono anche i 5 archi del rinascimentale acquedotto de Los Pilares.

plaza de transcorrales

la lechera

Tutta l'area urbana è letteralmente piena di sculture dai temi più disparati. la cui ricerca costituisce un'attività particolarmente gradita dai turisti; tra i monumenti più curiosi e significativi ci sono La Maternidad di Fernando Botero, la fotografatissima Culis Monumentalibus (ovvero due gambe e un sedere stilizzati), la statua del personaggio dei fumetti Mafalda e quelle di Woody Allen e del ciclista Samuel Sanchez, nativo della città e campione olimpico a Pechino 2008. In ultimo, anche l'archeologia industriale ha un ruolo rilevate a Oviedo, con diversi siti di interesse tra i quali spicca la fabbrica di armi La Vega (non visitabile ma ben visibile) alle spalle della quale sorge la chiesetta preromanica di San Julian de los Prados (vale la pena ricordare che l'insieme delle strutture preromaniche di Oviedo e dintorni è patrimonio UNESCO).

culis monumentalibus

verso campo de san francisco

campo de san francisco

campus llamaquique

verso il palazzo dei congressi

Dove mangiare e dove uscire la sera

Per gli appassionati di enogastronomia, Oviedo è un'autentico paradiso, grazie a una cucina variegata accompagnata da una buona tradizione vinicola e dalla peculiare sidra di mele.

palazzo dei congressi

Pietanze molto "energetiche" come la tradizionale fabada o l'impegnativo cachopo, formaggi e salumi di qualità eccelsa o piatti più ricercati anche di pesce: nelle varie zone della movida cittadina tutti i palati potranno ritenersi soddisfatti. La più celebrata tra queste zone è il Bulevar de la Sidra, ovvero Calle Gascona e dintorni, dove una sfilata di sidrerie con i camerieri impegnati a versare la bevanda nella curiosa maniera che garantisce la giusta ossigenazione lascia solo l'imbarazzo della scelta (risolto con piena soddisfazione nella Sidreria La Cabana).

palazzo dei congressi

Altro ambiente che sta guadagnando popolarità è la Ruta de los Vinos, un insieme di strade pedonali che riportano verso la stazione ferroviaria (Calle Manuel Pedregal, Calle Nueve de Mayo e Calle Campoamor) con un grandissima concentrazione di bar e birrerie, ma anche fast food e locali meno pretenziosi, dove il movimento non manca mai. Nella città vecchia infine, in particolar modo intorno a Plaza de Trascorrales e Plaza del Fontan, ci sono molti ristoranti, bar e caffè sia più eleganti per la sera che più semplici, da prendere in considerazione per un pranzo veloce ma piacevole, come il Riomar. Oviedo è senz'altro una città da scoprire, dove l'arte e la storia si integrano con la modernità e la mondanità e dove passare almeno un paio di giorni per godere pienamente dei vari aspetti che essa ha da offrire.

(13-15 agosto 2021)

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