Lanuvio

Lanuvio è il più meridionale dei borghi che compongono l'area dei Castelli Romani, dominando dall'alto di uno sperone tutto l'Agro Pontino nella direzione che porta direttamente verso Anzio e Nettuno.

lanuvio

dal parcheggio

Pur se la cittadina è una delle più piccole tra quelle abbarbicate sui fianchi dei Colli Albani, essa è però una delle più antiche, se non la più antica di tutte, dato che vi sono diverse testimonianze storiche che ne fanno risalire la fondazione in un periodo compreso tra il XII e il XIX secolo avanti Cristo (ben più antica della stessa Roma quindi), ma d'altronde la sua posizione favorevole e decisamente strategica spiega perfettamente questi dati. Membro di spicco della lega latina prima e importante centro frequentato dalle personalità di spicco sia della repubblica romana che dell'impero, che qui avevano delle residenze (la località è, tra l'altro, il luogo di nascita degli imperatori Commodo e Antonino Pio, anche se i resti archeologici della Villa degli Antonini si trovano ora nel territorio comunale di Genzano), Lanuvium è caduta in disgrazia dopo che Teodosio rese, con il suo editto, nel 391 d.c., il cristianesimo l'unica religione ammessa.

fontana degli scogli

piazza carlo fontana

In epoca medievale poi, intorno al IX secolo, comincia uno sviluppo comune anche a molte delle città vicine, con la costruzione di un castello e di un borgo fortificato sulle rovine dell'insediamento romano, del quale vengono riciclati anche parecchi materiali, che passa via via di mano tra le principali famiglie nobili romane (Savelli, Cesarini, Orsini, Colonna) fino alla caduta dello stato della Chiesa. Il toponimo di Civita Lavinia accompagna il centro abitato in tutti questi secoli fino al 1914, quando il comune ritorna alle origini prendendo il nome di Lanuvio. Gli stessi lanuvini però (e in effetti anche gli abitanti dei paesi limitrofi) non hanno perso l'abitudine di chiamare la cittadina e i suoi abitanti usando gli appellativi di "Civita" e "civitani".

centro storico

il corso

palazzo colonna

santa maria maggiore

centro storico

Lanuvio si trova a circa 30 km da Roma, ma a solo un paio di chilometri dal percorso della Via Appia, che bisogna lasciare a Genzano (dove nella maggior parte dei casi bisogna cambiare mezzo se si vuole arrivare a destinazione in bus), oppure a una distanza di poco maggiore dalla Via Nettunense. Da segnalare l'ampio parcheggio gratuito a poca distanza dalla piazza principale, dalla cui balconata si apre inoltre una bellissima veduta panoramica su Velletri, i Monti Lepini, la pianura Pontina e, se la giornata è limpida, si scorgono perfettamente anche il Circeo, Ponza, i Monti Ernici e Cantari.

fontana sotto la torre

la torre

Per chi non ha un mezzo proprio però, la soluzione migliore è di gran lunga il treno, con la stazione ferroviaria situata nella parte nuova dell'abitato, quella bassa, dove fermano tutti i treni diretti a Velletri. Nella frazione di Campoleone poi, ma nella porzione dell'abitato facente parte del comune di Aprilia, c'è un importante snodo ferroviario dove fanno tappa la maggior parte dei treni sulla linea Roma-Napoli. Che si arrivi in macchina, bus o treno, in ogni caso l'ideale punto di partenza della visita della cittadina non può che essere Piazza Carlo Fontana, la rotatoria con giardinetti al centro che funge da fulcro e centro nevralgico della vita di paese.

santa maria maggiore

fontana sarcofago

Il centro storico è piuttosto piccolino, ma dall'innegabile fascino dovuto sia alla cinta muraria che lo racchiude, ora perfettamente integrata nel tessuto urbano e nobilitata da 5 torri che ne presidiano gli angoli, che alla presenza tutt'altro che sporadica di elementi architettonici e decorativi presi direttamente dalle costruzioni di epoca romana su cui sorge il borgo medievale. Il principale punto di accesso alla città vecchia è quello che da Piazza Carlo Fontana passa direttamente sotto alla medievale Torre di Porta Romana, la più massiccia e importante delle fortificazioni, che si trova ancora in ottime condizioni e pertanto è aperta al pubblico, che può salire fino al piano superiore e affacciarsi dalla balconata per osservare il panorama.

centro storico

Sotto alla torre, una bella fontana antica in peperino segna l'inizio del corso cittadino, che in una cinquantina di metri sbuca nella pittoresca Piazza di Santa Maria Maggiore, cuore del borgo.

una delle torri

centro storico

Qui si fronteggiano la medievale Collegiata da cui la piazza prende il nome, il cui aspetto odierno è dato dagli imponenti restauri seicenteschi, e lo storico ma modesto Palazzo Colonna, luogo di nascita del famoso condottiero Marcantonio Colonna, eroe della battaglia di Lepanto. Ben più pregevole però, appoggiata alla parete di questo, è la fontana con la vasca ricavata da un meraviglioso sarcofago scolpito romano risalente al IV secolo. Dalla piazza, conviene spendere poi qualche minuto per girare nella rete di vicoletti che solcano il borgo, nella quale imbattersi in una profusione di scorci altamente pittoreschi.

le mura

Altra buona idea è quella di compiere il periplo esterno del centro storico lungo Via Roma e Via Alcide De Gasperi, per poter ammirare le altre torri e i resti delle mura ormai inglobati nelle abitazioni. In particolare, sbucando in Largo del Tempio di Ercole, si possono indovinare parti della sostruzione dell'antico tempio pagano che dà il nome al sito e i resti dell'abside di un'antica chiesetta. Chiudendo il giro lungo Via della Libertà, che passa sotto alla balconata di Piazza di Santa Maria Maggiore, si può infine ammirare il tratto più scenografico della cinta muraria. Una piccola deviazione lungo la forte pendenza di Via delle Grazie porta infine all'antico e grazioso Santuario della Madonna delle Grazie.

piazza tempio di ercole

le mura

madonna delle grazie

parco della rimembranza

Sul lato nord di Piazza Carlo Fontana invece, si erge maestosa la Fontana degli Scogli, risalente al XVII secolo e costruita dall'allievo del Bernini cui è dedicata anche la piazza stessa.

tempio di giunone sospita

dalla balconata

La salita accanto alla fontana conduce all'altro luogo di grande rilevanza storica di Lanuvio: il Parco della Rimembranza è una piacevole area verde con un piazzale dove campeggia uno dei vecchi tram che collegavano la cittadina alla capitale fino agli anni quaranta (da cui il nome comunemente usato dagli abitanti per indicare la zona: "tranv") e un lungo viale fiancheggiato da pini da cui si aprono belle vedute su Genzano e i Colli Albani, ma soprattutto ospita, nella sua parte più alta, l'area di Villa Sforza Cesarini. Uno dei motivi per cui nell'antichità Lanuvio era molto frequentata dalle personalità politiche è la presenza del grandioso Santuario di Giunone Sospita, particolarmente attivo dal VI secolo AC fino al IV DC.

tempio di giunone sospita

tranv

All'interno della villa si possono ancora ammirare diverse strutture che appartenevano al tempio, come un ninfeo e un impressionante portico in eccellenti condizioni, mentre i resti di alcune strutture laterali e nella parte superiore della collina potrebbero risalire addirittura all'VIII secolo AC. Il resto degli spazi della villa è occupato da prati e zone ricreative, oltre che dagli edifici della biblioteca comunale e da un piazzale con una balconata panoramica che si apre sul centro abitato. Oltre a questo notevole sito archeologico, visitabile gratuitamente, a circa 4 km dal centro, in piena campagna lungo Via Astura, si possono poi ammirare anche i resti di Ponte Loreto, una struttura in grandi blocchi di pietra risalente al II secolo AC. Vari reperti, sia del santuario che del ponte, si possono infine trovare nel Museo Civico, addossato al Municipio.

tempio di giunone sospita

Il flusso di turisti che visitano Lanuvio non è particolarmente intenso, nemmeno nei fine settimana, ma aumenta considerevolmente in corrispondenza delle varie sagre e feste di paese, durante le quali la cittadina, normalmente abbastanza sonnolenta, acquista una vivacità particolarmente piacevole. Tra le più importanti e sentite ci sono: la Festa della Madonna delle Grazie a maggio, la bellissima Festa della Musica a giugno, dove in un fine settimana decine di band si esibiscono dal vivo negli angoletti del centro storico, e la Festa dell'Uva e del Vino a fine settembre. Ottima infine, come è facile immaginare vista la zona, è la scena eno-gastronomica, con la presenza di diversi ristoranti, trattorie e agriturismi che propongono cucina casareccia di qualità. Una gita della domenica a Lanuvio è sicuramente una gradevolissima e genuina alternativa per chi abbia voglia di inoltrarsi nel territorio dei Castelli Romani, scoprendone l'imponente offerta storica e culturale, senza infilarsi nella calca di persone che affollano le destinazioni più note.