Il Parco Regionale dei Castelli Romani è un vero paradiso per gli amanti della natura e delle passeggiate nei boschi, a piedi o in mountain bike, potendo contare su una rete di itinerari di oltre 150 km che spesso coniuga l'aspetto naturalistico con siti storici e culturali di notevole interesse.
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nemi |
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il lago di nemi dal borgo |
Uno dei percorsi più spettacolari in assoluto corre lungo il tragitto della Via Francigena del Sud per circa 9,5 km, che si snodano quasi completamente nel bosco e su sterrato, collegando i due borghi più celebrati della zona: Nemi e Castel Gandolfo. In realtà, la tappa vera e propria del pellegrinaggio partirebbe da Velletri, raddoppiando abbondantemente la distanza e i tempi di percorrenza senza tuttavia aggiungere granché all'enorme fascino di questa seconda parte (oltre la metà dei chilometri in più sono su strada e anche la parte nel bosco, benché molto piacevole, non regge il confronto) che, tra splendide vedute panoramiche di entrambi i laghi e numerosi punti di interesse situati direttamente sul cammino o raggiungibili con deviazioni di pochi minuti, rappresenta un'attrazione davvero da non perdere. Oltre a ciò, la ridotta lunghezza e il sentiero largo, ben segnalato e in buone condizioni, rendono questa passeggiata ampiamente fruibile a tutti.
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palazzo ruspoli e l'arco |
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sentiero che scende al lago |
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lago di nemi dalla francigena |
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si entra nel bosco |
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la francigena |
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la francigena |
Punto di partenza ideale di questo itinerario è Piazza Umberto I a Nemi, ovvero il piccolo slargo che si trova in fondo al corso della cittadina, proprio di fronte allo storico Palazzo Ruspoli.
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la francigena |
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bivio col sentiero dell'acquedotto |
Qui, un arco immette lungo Via del Tempio di Diana, ovvero la strada carrozzabile che scende fino al lago, sulla quale bisogna però restare solo per un paio di centinaia di metri. Quasi subito infatti, sulla destra, si dipana un sentiero ben indicato che si inoltra nel bosco rimanendo quindi sul bordo dell'ampio cratere (poco prima invece, un bellissimo sentiero sulla sinistra scende repentinamente fino al livello dello specchio d'acqua, girando sotto allo sperone roccioso su cui sorge l'abitato e incrociando diversi siti storici). Questa prima parte scorre molto piacevolmente, con belle vedute che si aprono dalla parte del lago e il sentiero ampio e regolare che passa accanto a muretti di pietra e formazioni rocciose.
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fontana tempesta |
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presso fontana tmpesta |
Il primo punto di rilievo è l'incrocio con il cosiddetto
Sentiero dell'Acquedotto, forse il più bello di tutto il parco naturale (parlo di questo sentiero, così come di quello che scende al lago, nel mio articolo sul
Lago di Nemi), con il terreno che diventa più accidentato via via che ci si avvicina al
Vallone di Tempesta, visibilissima ferita che si apre sul fianco del cratere, percorso dal ruscello che sgorga dalla fonte omonima.
Fontana Tempesta è piuttosto scenografica, oltre che un ideale punto di sosta, con le bocche che buttano acqua fresca e potabile, diversi punti dove fermarsi a riposare un po' e una coppia di piccole grotte subito intorno, ma è anche un importante crocevia giacché vi convergono diversi itinerari.
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verso il romitorio |
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vallone di tempesta |
Qui arriva infatti il
Sentiero delle Piagge, che tra boschi, scorci sul lago e prati ottimi per i pic-nic, porta direttamente a
Genzano; almeno un altro paio di sentieri invece si dirigono verso la Via dei Laghi, la zona del campo sportivo di
Nemi o la parte alta del suo centro storico. Il proseguo della
Via Francigena passa invece accanto alla fonte per poi puntare in direzione nord-ovest, allontanandosi così dall'area del cratere del lago di Nemi per puntare verso le alture di Monte Gentile e finalmente al ben più ampio cratere che ospita il Lago Albano.
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sentiero delle piagge |
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vallone di tempesta |
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dal sentiero delle piagge |
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sottopassaggio via di ariccia |
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verso il lago albano |
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verso il lago albano |
Benché il sentiero corra parallelo alla Via dei Laghi, esso non la incrocia mai (alcune deviazioni però l'attraversano per unirsi alla Via Sacra e raggiungere così Rocca di Papa e la cima di Monte Cavo), attraversando invece la Via di Ariccia (tra l'altro proprio in corrispondenza dell'illusione ottica della salita-discesa, che potrebbe giustificare la piccola deviazione necessaria ad ammirare il curioso fenomeno) tramite un tetro sottopassaggio.
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le scale verso il romitorio |
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ingressi all'acquedotto |
A questo punto il sentiero serpeggia in leggera discesa attraversando un bosco di fitti arbusti fino a che non si comincia a intravedere, molto più in basso, lo specchio d'acqua azzurro intenso del Lago Albano e non si incontra un altro importante crocevia, dove il percorso principale devia bruscamente a sinistra. Andando verso destra però, un'altra deviazione permette di raggiungere in pochi minuti di cammino le grotte di Palazzolo, antichi spechi utilizzati come cave di pietre in età romana e rifugio di briganti nei secoli XVIII e XIX. Ci sono diverse cavità di discreta profondità ma facili da esplorare all'interno, a formare un piacevole e interessante diversivo durante la passeggiata.
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convento di palazzolo |
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la francigena |
Il sentiero poi prosegue fino ad arrivare alla parte posteriore dell'ex-convento medievale di Palazzolo, ma una frana impedisce di aggirare il complesso per arrivare all'ingresso principale; si può tuttavia imboccare un sentiero in discesa che poi prosegue a mezza costa attraversando dei valloni, passando su alcune scogliere, incontrando gli sbocchi dei vecchi acquedotti scavati nelle pareti rocciose e sfiorando altri punti di notevole interesse.
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pentima della vecchiaccia |
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sant'angelo in lacu |
Questi ultimi però si raggiungono più facilmente svoltando a sinistra al precedente bivio e seguendo il sentiero principale; nello specifico: se al bivio successivo si lascia la Francigena per il viottolo in discesa e si gira a destra all'incrocio con il sentiero parallelo a quello principale, ma che corre più in basso, dopo un po' si arriva a un altro bivio con una rozza scalinata che scende tra le rocce e perdendosi tra gli alberi porta fino all'affascinante Romitorio di Sant'Angelo in Lacu, mentre prendendo a sinistra si arriva al cospetto del punto panoramico chiamato Pentima della Vecchiaccia, dove il sentiero, largo poche decine di centimetri, è incastrato tra due pareti rocciose a strapiombo (a monte e a valle). Anche chi non soffre di vertigini difficilmente riuscirà a superare questo punto, tuttavia se seguendo il percorso principale della Francigena si imbocca il sentiero a destra al bivio ancora successivo si arriva in pochi minuti all'altra estremità della Pentima.
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verso le grotte |
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grotte di palazzolo |
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grotte di palazzolo |
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grotte di palazzolo |
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grotte di palazzolo |
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grotte di palazzolo |
Dal bivio per Palazzolo, il sentiero, in questo tratto largo e comodo anche da percorrere in mountain bike, corre nel bosco per circa un chilometro e mezzo, sbucando sulla strada asfaltata nei pressi del Convento dei Cappuccini nel comune di Albano.
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il lago albano |
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verso la pentima |
Sia il convento, con il suo bellissimo bosco, che le vicine rovine dell'anfiteatro romano, rappresentano un'altra breve deviazione che potrebbe valere la pena di fare. L'ultimo paio di chilometri di questo itinerario, stretto tra il lago e il muro della villa pontificia, si svolge camminando al lato della strada asfaltata e non è particolarmente avvincente, tanto più che il marciapiede è quasi inesistente: superato il cimitero si passa davanti al convento Mater Ecclesiae, all'elegante Hotel Castelvecchio e al comando dei carabinieri, il cui piccolo piazzale davanti all'ingresso rappresenta uno dei punti panoramici sul lago più spettacolari, prima di infilarsi finalmente nel borgo di Castel Gandolfo.
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la francigena |
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la francigena |
L'ultimissima parte dell'itinerario si svolge lungo Corso della Repubblica, che in un paio di centinaia di metri scarsi attraversa tutto il pittoresco centro storico della cittadina fino a sbucare nella deliziosa Piazza della Libertà, impreziosita da diversi lavori del Bernini e dominata dalla grandiosa facciata del Palazzo Pontificio, residenza estiva del papa. Il borgo è senz'altro un formidabile punto di arrivo per questa camminata, grazie anche ai numerosi bar e ristoranti dove riposarsi e rifocillarsi prima di tornare alla propria vettura o proseguire per l'ultima tappa della Via Francigena, che si dirige verso l'Appia Antica e quindi raggiunge Roma.
Potete seguire tutto l'itinerario sulla mappa sul sito ufficiale della Via Francigena
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dai carabinieri di castel gandolfo |
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castel gandolfo |
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castel gandolfo |
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