Oltre alle interessanti località fuori Taipei comodamente raggiungibili con la metropolitana, l'eccellente rete ferroviaria di Taiwan e i tanti autobus che raggiungono anche i siti più isolati permettono di organizzare diverse escursioni giornaliere partendo dalla capitale, alcune delle quali comprese tra le attività più gettonate e apprezzate in assoluto durante un viaggio sull'isola di Formosa.
La più rappresentativa tra queste, quella al Parco Nazionale delle gole di Taroko, è segnalata su tutte le guide come assolutamente imperdibile. L'ingresso al sito naturale si trova 15 km a nord della città di Hualien, sulla costa orientale dell'isola a circa 150 km dalla capitale, e può essere raggiunto anche affidandosi a una delle agenzie di Taipei che organizzano il trasporto in pullman e la visita ai punti più interessanti, ma certamente è molto più soddisfacente esplorare la zona in autonomia, cosa molto più semplice di quanto non si possa immaginare.
Dalla stazione centrale della capitale vi sono diversi treni che ogni giorno fanno tappa a Hualien (quello che fa meno fermate impiega circa 2 ore), mentre nel vasto piazzale davanti alla stazione di arrivo ci sono alcuni punti dove affittare uno scooter a prezzi abbastanza abbordabili (c'è anche un ufficio informazioni turistiche dove cercare un auto, in entrambi i casi però è necessario avere la patente internazionale). Da lì, in meno di mezz'ora su una strada larga e poco trafficata, si può raggiungere l'abitato di Xincheng e l'estuario del fiume Liwu, risalendo il cui corso per un paio di chilometri si arriva all'imbocco del parco nazionale.
La stretta valle che il fiume ha scavato tra le montagne viene interrotta in alcuni punti da gole spettacolari, mentre la serpeggiante strada che la segue passa di continuo da un tunnel a un ponte separandosi in alcuni punti in due percorsi distinti per i sensi di marcia.
Nell'area vi sono anche molti sentieri e si possono fare percorsi di trekking di vari livelli di difficoltà, tra i quali uno dei più belli comincia poco dopo l'ingresso nel parco. Lo Shakadang Trail segue il percorso di un affluente del Liwu ed è accessibile da uno scenografico ponte (con un comodo parcheggio subito dopo) che attraversa la gola; il sentiero in alcuni punti è scavato nella roccia e le vedute sulla valletta, sul corso d'acqua di colore azzurro cristallino e sulle pareti rocciose coperte di rigogliosa vegetazione, sono di una bellezza disarmante, tanto che anche chi non ha a disposizione le ore che servono a coprire i vari chilometri della sua lunghezza dovrebbe assolutamente percorrerlo almeno per qualche decina di minuti.
Proseguendo invece lungo la strada principale per qualche centinaio di metri, sulla diramazione che va in discesa si incontra quella che forse è l'immagine più iconica del luogo, ovvero il padiglione del tempio Changuan costruito sopra a un ruscello che scende dalla parete rocciosa sulla sponda opposta del fiume. Da qui, alcuni percorsi in salita permettono poi di arrivare fino agli altri padiglioni del santuario, situati diverse decine di metri più in alto, e ad alcuni punti panoramici; ma è il tragitto che segue la strada principale ad entrare nella sua parte più spettacolare.
Serpeggiando nel canyon tra scogliere di arenaria, ponti, tunnel e vallette scavate dai piccoli affluenti che formano cascatelle, per poi passare sotto al villaggio-centro servizi di Bulowan, si arriva al sito denominato Swallow Grotto.
Qui una diramazione stradale scavata nella roccia passa nel punto dove le gole si restringono fino a formare un passaggio davvero angusto tra le pareti rocciose e camminando per alcune centinaia di metri ci si trova davanti delle immagini altamente suggestive; mentre all'inizio del percorso, un ponte sospeso immette nella Zhuilu Old Road, probabilmente il trekking più scenografico della zona. Questo tratto di strada e quello immediatamente successivo, dalle caratteristiche molto simili, sono sicuramente l'attrazione più significativa del parco (peccato che il pedonale Tunnel of Nine Turns, che si dice permetta delle vedute spettacolari, sia chiuso fino a data da destinarsi), tuttavia proseguendo ancora, il paesaggio rimane molto piacevole.
La valle si allarga leggermente e le pendenze si addolciscono superando la zona di Lushui, dove c'è un'area campeggio, un centro servizi e diversi sentieri, per raggiungere infine Tienhsiang, l'unico vero villaggio del parco nazionale. Annunciato dalle accattivanti strutture del tempio Xiangde, questo piccolo gruppo di case annette una zona ricreativa con qualche ristorante e un Seven Eleven e rappresenta il punto migliore dove fare sosta. Subito dopo il villaggio parte il popolare Bayang Trail, che porta fino alle cascate omonime, mentre la strada lascia la valle e si inerpica ben oltre i 2000 metri, andando a puntare le maestose montagne che caratterizzano la parte centrale di Taiwan.
Per chi non se la sente di guidare uno scooter lungo questo percorso piuttosto impegnativo, dalla stazione di Hualien partono diversi shuttle bus al giorno che arrivano fino a Tienhsiang, fermando in tutti i punti più turistici del tragitto. Partendo la mattina da Taipei per farvi ritorno in serata, si riesce a compiere un'escursione più che soddisfacente toccando tutti i punti più scenografici del Taroko National Park, ma è di certo piuttosto faticoso; chi volesse prendersela un po' più comoda o magari spalmare la visita su più giorni, percorrendo i diversi magnifici trekking per tratti più lunghi, può seriamente considerare di fermarsi a dormire a Hualien, che è una città abbastanza grande e con tutti i servizi turistici del caso, ma che non possiede particolari attrazioni a parte un paio di bei parchi, un piacevole lungomare e una lunga via commerciale che dalla costa arriva nei pressi della stazione; tuttavia essa è anche un'eccellente base di partenza per l'esplorazione della costa orientale di Taiwan, più selvaggia e molto meno urbanizzata di quella occidentale.
Gettonatissima dai turisti e molto meno laboriosa da compiere, anche grazie allo spostamento relativamente breve di cui necessita, è invece l'escursione a Jiufen.
Questo villaggio tradizionale abbarbicato sui fianchi delle verdi e basse montagne digradanti verso la costa settentrionale è salito prepotentemente alla ribalta come il luogo che ha suggerito al maestro Hayao Miyazaki le scenografie del suo stupendo capolavoro d'animazione "La città incantata", divenendo una destinazione obbligata di chiunque si ritrovi a viaggiare a Taiwan. Il modo migliore per raggiungerla è prendere il treno dalla stazione centrale di Taipei per coprire i circa 30 km fino al villaggio di Ruifang, da dove salire su un autobus di linea che in un quarto d'ora di tortuosa strada in salita porta fino alla meta.
La cosa migliore da fare è scendere alla fermata in cima al paese, così da poter effettuare la visita in discesa e montare sul bus del ritorno in quella più in basso, godendosi in più lo spettacolare panorama sulle insenature della costa e sui promontori (come quello famoso della Roccia dell'Elefante, che si trova proprio lì davanti) che forse rappresenta l'attrazione più bella del luogo: per cui conviene arrivare quando ancora c'è luce, benché la peculiarità più famosa di Jiufen emerga invece con il buio. Con il crepuscolo si accendono infatti a migliaia le caratteristiche lanterne rosse, andando a tracciare un sinuoso itinerario che attraversa tutto il borgo. La grandissima fama raggiunta dal villaggio ha comportato però un'eccessiva commercializzazione, tanto che la doppia fila di negozi di souvenir, ristoranti, boutiques e attività varie, con tutte le illuminazioni e gli arredamenti esterni che coprono totalmente gli edifici, tradizionali o no che siano, dà la sensazione di trovarsi in un corridoio di un centro commerciale (ma con le lanterne rosse) più che in un vicolo pedonale di un paesino di montagna.
Oltre a ciò, anche in un giorno feriale, la gente è davvero tantissima e può facilmente capitare di ritrovarsi fermi in fila in piedi in mezzo alla strada. Deviazioni dal tragitto principale non comportano grandi benefici - ci si ritrova tra case senza particolari attrattive - salvo quella in salita che porta fino al tempio o, invece di imboccare subito la lunga e intasata scalinata che porta alla fermata del bus passando per il sito più celebre, quella che prosegue sul vicolo pedonale verso la parte sud-occidentale dell'abitato, dove si incontra qualche bottega artigiana e si aprono bei panorami. A metà della scalinata si allarga invece una piazzetta dove si affacciano lo Shengping Theater e le sale da tè più famose: tutti edifici in legno con le balconate ricoperte di lanterne rosse, che vanno a formare un insieme molto pittoresco e l'immagine cui si deve la fama della cittadina.
Come detto, tutta la via pedonale è ingombra di ristoranti e tavole calde dall'aspetto molto turistico, mentre lungo la strada che incrocia la scalinata in corrispondenza dello Shengping Theater ci sono diversi altri locali e un nutrito numero di piccoli hotel e guesthouse; pur senza lanterne inoltre, questa rappresenta comunque un percorso abbastanza suggestivo. Devo dire che Jiufen alla fine si è rivelata un po' una delusione: la tantissima gente e i troppi negozi di ogni tipo hanno eclissato le botteghe artigiane o gli edifici tradizionali inficiando quasi totalmente la suggestiva atmosfera che uno si aspetterebbe di trovare. Una buona soluzione potrebbe essere quella di dormire in loco e ammirare l'abitato a notte fonda, senza gente in giro e con i negozi chiusi ma le lanterne accese, per poi godersi, il mattino successivo, lo spettacolare panorama sulla costa e andare alla ricerca di qualche scenografica architettura tradizionale.
(25 e 26 dicembre 2019)
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ingresso al taroko national park |
il fiume liwu |
shakadang trail |
shakadang trail |
shakadang trail |
shakadang trail |
il ponte e lo shakadang trail |
shakadang trail |
shakadang trail |
shakadang trail |
La stretta valle che il fiume ha scavato tra le montagne viene interrotta in alcuni punti da gole spettacolari, mentre la serpeggiante strada che la segue passa di continuo da un tunnel a un ponte separandosi in alcuni punti in due percorsi distinti per i sensi di marcia.
changuan temple |
vicino il changuan temple |
lungo la strada |
nella valle di taroko |
dopo swallow grotto |
dopo swallow grotto |
verso swallow grotto |
la valle |
tienjsiang |
xiangde temple |
swallow grotto |
swallow grotto |
inizio della zhuilu old road |
Serpeggiando nel canyon tra scogliere di arenaria, ponti, tunnel e vallette scavate dai piccoli affluenti che formano cascatelle, per poi passare sotto al villaggio-centro servizi di Bulowan, si arriva al sito denominato Swallow Grotto.
swallow grotto |
swallow grotto |
taroko gorge |
taroko gorge |
taroko gorge |
taroko gorge |
hualien |
changuan temple |
taroko gorge |
hualien |
hualien |
hualien |
penisola della roccia dell'elefante |
panorama da jiufen |
hualien |
Gettonatissima dai turisti e molto meno laboriosa da compiere, anche grazie allo spostamento relativamente breve di cui necessita, è invece l'escursione a Jiufen.
jiufen |
jiufen |
jiufen |
jiufen |
jiufen |
jiufen |
jiufen |
scendendo dal tempio |
(25 e 26 dicembre 2019)
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la scalinata |
jiufen |
la scalinata |
strada inferiore di jiufen |
le case da tè |
lanterna a jiufen |
jiufen |
il tempio a jiufen |
case da tè |
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