Opinione comune, alla quale personalmente mi associo, tra chi ha viaggiato in Messico è che il sito archeologico maya più bello e affascinante sia quello di Palenque, nello stato federato del Chiapas.
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gruppo centrale |
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emiliano zapata |
Le splendide strutture in ottime condizioni unite alla particolarissima ambientazione, dove la giungla si fonde con le prime propaggini della Sierra Madre, garantiscono infatti una scenografia cui nessun turista può rimanere indifferente. La moderna cittadina che porta lo stesso nome invece non ha poi molto da offrire alla vista, tuttavia è un'ottima soluzione per quello che riguarda l'alloggio e i servizi con una strizzata d'occhio da non sottovalutare anche alle attività serali, oltre ovviamente a costituire un comodo snodo dei trasporti.
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palenque pueblo |
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santo domingo |
Palenque si trova infatti più o meno a metà del percorso che dagli stati di Campeche e Tabasco porta verso le zone più popolate e famose del Chiapas, nonché alla sua capitale Tuxtla Gutiérrez. La stazione dei bus, di dimensioni limitate ma servita da un buon numero di corse in entrambe le direzioni, si trova sulla via principale a ridosso della rotatoria che funge da estremità occidentale dell'abitato, dalla quale la maggior parte degli alberghi è raggiungibile con una breve camminata. Il viaggio da Campeche dura oltre 5 ore e scorre via piuttosto pigramente animandosi solo alla vista dei particolari nomi di alcune località attraversate o sfiorate (Conquista Campesina, El Triunfo, La Libertad, Emiliano Zapata...) e qualche bel panorama si può osservare solo una volta entrati nel Tabasco, dove il tortuoso e possente fiume Usumacinta crea una serie di lagune e il paesaggio comincia a diventare leggermente ondulato.
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parque central |
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via central |
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municipio |
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templi della zona centrale |
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via central |
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via central |
La cittadina di Palenque è sorta principalmente per supportare il massiccio afflusso turistico diretto alle rovine che si trovano circa 8 km a ovest del terminal degli autobus e perciò può offrire una vasta scelta di alloggio e di servizi.
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dentro al tempio |
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el palacio |
In particolare lungo la strada per il sito archeologico si incontrano diversi resort di ottimo livello, mentre la parte occidentale dell'abitato, piacevolmente immersa tra gli alberi, è quasi interamente consacrata a hotel e bar in stile occidentale: proprio in quest'ultima sorge Casa Janaab, un ostello dai bellissimi spazi interni ed esterni, dove spicca un grande giardino, che però a causa di un recente incendio era sotto lavori di ripulitura e mi ha dirottato (allo stesso prezzo) nel dirimpettaio Maya Tulipanes, un grande e lussuoso hotel fornito anche di terme (a pagamento) ma le cui stanze, belle e piene di comfort, erano poco adatte ad essere usate come dormitorio.
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tempio delle iscrizioni |
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el palacio |
Un ponte separa la zona degli hotel dal centro urbano vero e proprio, dall'aspetto più classico ma comunque pieno di negozi e di attività turistiche come agenzie di viaggio, altri hotel, ristoranti, fast food e locali notturni. In particolare le due vie Central e Primera Norte possono essere considerate quelle principali e sono le più vivaci della città, portando inoltre direttamente al Parque Central, la piazza del paese dove si affacciano la chiesa di Santo Domingo de Guzman e il municipio e dove la sera c'è sempre molto movimento. Intorno a questa si possono scovare anche alcuni ristoranti tipici che vale la pena di provare, in particolare il Restaurante Maya, con la sua cucina regionale trainata da ottime enchiladas.
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gruppo meridionale |
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gruppo meridionale |
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gruppo meridionale |
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juego de la pelota |
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gruppo meridionale |
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templo de las cruces |
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gruppo settentrionale |
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gruppo settentrionale |
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gruppo settentrionale |
Il pueblo di Palenque però, oltre alla possibilità di passare una bella serata, non offre niente di interessante, lasciando tutto l'onere al meraviglioso sito archeologico.
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nel bosco |
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cascatelle |
Per coprire gli 8 km che separano le rovine dalla città, il modo migliore è salire su uno dei diversi colectivos che stazionano lungo Avenida Benito Juarez e vi scaricheranno giusto davanti all'ingresso dell'area archeologica. Come detto, la particolarità del sito sta nella fusione di giungla e propaggini montuose, ma anche le stesse costruzioni, pur in mancanza delle maestose piramidi che hanno contribuito alla grande fama di altre antiche città maya, sono di primo livello e giocano sicuramente un ruolo molto importante.
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templi nel bosco |
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templi nel bosco |
L'area archeologica non è di dimensioni spaziali ma comunque di media grandezza in cui la parte più scenografica è probabilmente quella che si incontra subito dopo essere entrati dall'ingresso principale: di lato la serie di tre splendidi templi, in uno dei quali è anche possibile entrare, addossati a una collina con una folta vegetazione che sbuca alle spalle e di fronte la struttura più importante e massiccia del sito, detta El Palacio, formano un insieme dall'impatto visivo eccezionale. Su El Palacio è anche possibile salire per ammirarne i cortili, i corridoi e la peculiare torretta, oltre che per lasciar spaziare lo sguardo su tutta la zona centrale del sito.
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dal ponticello |
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ponticello pedonale |
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templi nel bosco |
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sarcofago nel museo |
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nel museo |
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lungo il torrente |
Alle spalle del Palacio, un ponticello su un piccolo torrente immette su un sentiero in salita che porta ai templi della zona sud.
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nel bosco |
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dal juego de la pelota |
Il gruppo de las Cruces è anch'esso molto scenografico, con templi ben conservati dalle lunghe scalinate che, trovandosi in un parte rialzati, permettono di osservare la zona centrale dall'alto aggiungendo fascino. Seguendo il torrente verso nord invece si va in discesa, incontrando dapprima un'altra bella spianata con altre notevoli costruzioni tra cui il campo per il Juego de la Pelota, per poi inoltrarsi nel bosco seguendo uno stretto e accidentato sentiero che però, oltre a favorire l'incontro con alcuni gruppi di templi minori immersi nella vegetazione, si segnala anche per le belle vedute su pozze e cascatelle formate dal torrente: particolarmente scenografica l'immagine che si apre dal ponticello pedonale che lo attraversa verso la fine del percorso.
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el palacio |
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sul palacio |
In fondo al sentiero, l'uscita secondaria dal sito (da cui però si può rientrare per affrontare la salita e tornare all'ingresso principale, dove sostano i colectivos per tornare in paese) sbuca sulla strada proprio in prossimità del museo, dove vale la pena entrare perché vi sono custoditi alcuni interessanti reperti, tra i quali spicca uno spettacolare sarcofago scolpito tenuto in una stanza climatizzata. Tutto il complesso si visita comodamente in una mezza giornata, Palenque però è anche un ottimo trampolino di lancio per le escursioni nei villaggi sulle montagne del Chiapas, legati alla cultura indigena e anche all'EZLN, o ad affascinanti siti naturali come le cascate di Misol Ha o le rapide di Agua Azul: per visitare queste ultime due però, la cosa migliore è partecipare a uno dei tour in minibus offerti nelle tante agenzie della cittadina, molto comodi in particolare quelli che ti scaricano a San Cristobal de las Casas, visto che invece la maggior parte dei bus la raggiungono facendo un giro molto più ampio e saltando tutta la parte degli altopiani.
(15-16 agosto 2019)
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el palacio |
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el palacio |
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sul palacio |
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nel bosco |
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