Charleroi è al momento il comune più popoloso della Vallonia, tuttavia la sua importanza turistica nella regione francofona del Belgio è sempre stata relativamente bassa rispetto ad altre destinazioni dall'appeal sicuramente maggiore.
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ville basse |
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il sambre |
L'aspetto prevalentemente moderno del suo centro e il suo nome storicamente legato all'industria mineraria (perlopiù carbone), della quale è stato uno dei centri più significativi d'Europa, fanno si che essa non venga presa molto in considerazione dai viaggiatori, che invece si servono in massa del suo popolare aeroporto "low-cost". Prima di scappare immediatamente da quest'ultimo alla volta di Bruxelles o delle diverse altre mete facilmente raggiungibili grazie all'invidiabile posizione dello scalo al centro di un territorio ricco di attrazioni che coinvolgono anche le nazioni confinanti, potrebbe non essere però una cattiva idea fermarsi in città per una mezza giornata o anche più, giacché gli spunti di un certo interesse non mancano affatto.
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stazione ferroviaria |
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ville basse |
L'aeroporto si trova accanto al sobborgo di Gosselies meno di 10 km a nord del centro, con cui è collegato da un comodo (ma un po' caro vista la lunghezza del tragitto) bus urbano che vi depositerà davanti alla stazione principale dei treni, Charleroi Midi, all'estremità meridionale della città vecchia. L'area metropolitana è servita anche da alcune linee di metro leggera (che sembrano più che altro dei grossi tram) che compiono il periplo dell'anello stradale che circonda il centro e collegano le periferie settentrionale, orientale e occidentale; tuttavia l'area all'interno dell'anello non è molto ampia e alcune attrazioni fuori da esso si trovano invece nei sobborghi meridionali, quindi difficilmente vi capiterà di usufruirne.
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place de la digue |
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ville basse |
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ville basse |
La maggior parte degli alloggi a Charleroi è pensata per manager e affaristi più che per turisti, tuttavia c'è anche un Auberge de Jeunesse ospitato in una struttura nuovissima in posizione comoda a soli 100 metri dalla stazione e a ridosso della principale area commerciale della città.
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rue de dampremy |
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ville haute |
Le camerate, il mobilio, i servizi, gli spazi comuni: tutto è ultra-moderno, pulitissimo e funzionale; il personale cortese e preparato e il buon rapporto qualità/prezzo ne fanno un'opzione da tenere in considerazione in ogni caso. Il primo impatto con Charleroi tuttavia non è dei migliori, visto che subito prima di arrivare di fronte alla stazione si costeggia l'area industriale dominata dall'ingombrante presenza delle acciaierie Thy-Marcinelle, una sorta di Gotham City decadente che occupa lo spazio subito a ovest dell'anello stradale; il centro storico però, seppur risulti un po' improprio chiamarlo così visto il suo aspetto prevalentemente moderno, non è affatto sgradevole alla vista.
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st. cristophe |
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st. cristophe |
La zona meridionale di questo è detta "città bassa" ed è tagliata in due dal fiume Sambre, che lascia a sud il bell'edificio di fine '800 della stazione mentre a nord si trova una gradevole rete di stradine quasi completamente pedonale dove gli edifici antichi e moderni sono sapientemente integrati tra loro. Parte di quest'area è stata trasformata in un unico grande centro commerciale al coperto che porta il nome di Rive Gauche ed è ormai uno dei punti di riferimento della vita diurna cittadina e comprende inoltre alcune chicche come l'antico passaggio coperto della Borsa. Anche il resto della Ville Basse è prevalentemente di tipo commerciale e non contiene grandi attrazioni, vi sono però diverse strade piacevoli e vivaci dove passeggiare: una su tutte è Rue de Dampremy.
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place du manege e beffroi |
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palais des beaux arts |
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hotel de ville |
La metà settentrionale della città vecchia si trova invece su un piccolo colle ed è per questo chiamata "città alta" e costituisce una zona più di tipo residenziale, ma è qui che si trova la maggior parte dei luoghi e delle architetture più interessanti.
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bps22 |
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università |
Centro di tutto è Place Charles II, uno scenografico spazio esagonale, luogo di mercato la domenica mattina e sul quale si affaccino dei palazzi molto significativi come la chiesa di St. Cristophe, che dal XVII secolo ha subito numerosi rimaneggiamenti che ne hanno fatto un curiosissimo melting-pot di stili differenti, e l'Hotel de Ville, altra insolita struttura in stile misto art-deco e neoclassico sul retro della quale svetta lo slanciato Beffroi inserito, come diverse altre torri campanarie della regione, nella lista dei patrimoni UNESCO.
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maison des medecins |
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ville haute |
Il campanile si staglia su un'altra piazza, Place du Manège, sul cui lato opposto domina invece la scena il Palais des Beaux Arts, che ora ospita un museo. Zig-zagando per la Ville Haute è poi possibile imbattersi in diverse altre architetture di rilievo, che siano abitazioni in stile art-deco o edifici industriali riconvertiti. Tra le prime valgono sicuramente una segnalazione la Maison Dorée lungo Rue Tumelaire e la Maison des Médecins a Rue Bernus, ma sparse per il centro ve ne sono diverse altre; per la seconda categoria invece il punto di riferimento è il capannone in vetro e acciaio che ospita il museo d'arte provinciale BPS22, circondato tra l'altro dai palazzi dell'Università.
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metro janson |
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metro janson |
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anello stradale |
Anche se si tratta di storia piuttosto recente, Charleroi può inoltre fregiarsi di luoghi e testimonianze di fatti e situazioni che hanno avuto un certo peso nel XX secolo.
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metro janson |
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caserma caporal tresignes |
La neogotica caserma Caporal Trésignies ospita per esempio il museo dei Chasseur à Pied (i cacciatori di fanteria) dei quali un battaglione locale si distinse durante la grande guerra, mentre in pochi sanno che in questa città è nata la tradizione del fumetto belga, celebrata con statue, quadri e strisce dedicate ai suoi tanti personaggi ubicate a ridosso del parco Reine Astrid e nelle stazioni della metro Janson e Parc. Il sobborgo meridionale di Marcinelle evoca infine tristi ricordi, ma vi si trovano le due attrazioni più celebrate dell'area metropolitana (distanti tra loro e un po' scomode da raggiungere purtroppo), ovvero il Museo della Fotografia e il sito minerario UNESCO del Bois du Cazier, dove c'è un museo dedicato alla storia industriale della città e alla tragedia dell'8 agosto 1956.
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maison dorée |
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ville haute |
Se i motivi di interesse a Charleroi dunque non mancano, la nota dolente riguarda invece le alternative per passare la serata: da brava città operaia, al calar del sole il movimento scema fino a divenire quasi assente e per cenare bisogna accontentarsi. La parte occidentale della Ville Basse era una volta il quartiere a luci rosse famoso come Le Triangle, ma ormai è stato dismesso e per trovare un ristorante o una birreria bisogna girare qua e là per il centro. L'unica zona con un po' più di assembramento e di scelta si è rivelata Place de la Digue, all'estremità occidentale di Rue de Dampremy, dove c'erano diversi locali e anche dei kebabbari che proponevano in più la mitraillette, un classico della Vallonia.
(7-8 marzo 2019)
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