Nong Khiaw

Per uno sguardo più ampio sulla realtà del Laos vale la pena, oltre a visitare le sue destinazioni più rappresentative e frequentate, considerare un soggiorno in una località dove la vita rurale svolge ancora un ruolo predominante, magari sulle rive di uno dei fiumi che da sempre ricoprono una particolare importanza nelle comunicazioni del paese e nel sostentamento dei suoi abitanti.

nong khiaw

il nam ou lungo la strada

La cittadina di Nong Khiaw, situata tra le montagne del nord sulle sponde del Nam Ou, il maggiore affluente del Mekong della nazione, da questo punto di vista può rivelarsi perfetta perché anche se l'aspetto e l'atmosfera sono ancora parecchio autentici, si sta ritagliando uno spazio apprezzabile nell'industria turistica laotiana dotandosi perciò di strutture più che soddisfacenti ma rivestendo un ruolo più di nicchia. Qui infatti il turismo di massa è ancora lontano dall'arrivare e il silenzio e la tranquillità sono assoluti e permettono anche un'interazione con la popolazione locale del tutto differente da quella delle città più celebrate.

lungo la strada

vallata del nam ou

Una volta il modo più intrigante, anche se non il più comodo e veloce, per raggiungere Nong Khiaw da Luang Prabang era il battello che risaliva il Nam Ou regalando panorami altamente suggestivi, ma la costruzione di una diga ora non permette più di effettuare questo tragitto e l'unico mezzo di trasporto rimasto è il bus, che impiega dalle 3 alle 4 ore (i chilometri da percorrere sono circa 140 e per i biglietti conviene chiedere alla guesthouse dove si alloggia, mentre per i minibus del ritorno la cosa migliore è affidarsi a una delle agenzie della cittadina) attraversando scenografici paesaggi e permettendo di buttare un'occhio sulla realtà quotidiana delle zone extraurbane del paese.

lungo la trsda a Pak Mong

nong khiaw dal ponte

zona delle guesthouse

La stazione dei bus si trova all’estremità occidentale dell’abitato, in una zona che sembra aperta campagna ma in realtà dista solo poco più di un chilometro dal punto dove si concentrano la maggior parte delle strutture turistiche.

zona delle guesthouse dal ponte

il nam ou dal ponte

Il villaggio riempie il terreno pianeggiante o quasi di una piccola ansa del fiume schiacciata tra file di montagne e solo nella sua parte più orientale sconfina sulla sponda opposta del Nam Ou: è qui però che sorge la grande maggioranza degli alberghi e dei ristoranti. Tra questi, la Sythane Guesthouse sorge proprio sulla via principale un centinaio di metri dopo il ponte e assomiglia quasi più a un affittacamere che a un hotel, gli alloggi che propone sono semplici e non molto moderni, ma comunque spaziosi, comodi e puliti e dai prezzi molto convenienti.

il nam ou

il nam ou dal ponte

Proprio alle porte dell'area urbana, la N1C curva per passare in periferia a ridosso delle montagne separandosi da quello che può essere considerato il "corso" che invece segue il tragitto del fiume; le due strade si riuniscono proprio davanti all'altissimo ponte, le cui due estremità fungono un po' da centro cittadino. Le splendide vedute sul Nam Ou e sulle gole da esso scavate tra le maestose montagne calcaree che si aprono da sopra al ponte sono uno dei motivi principali per venire fino a Nong Khiaw, mentre alla base della costruzione, sulla sponda settentrionale ci sono i moli da cui partono i battelli per le crociere verso il villaggio di Muang Ngoy o fino alla città di Muang Khua che, per chi ha tempo, rappresentano una delle attività più affascinanti da fare nel Laos del nord.

nell'abitato di nong khiaw

il corso

lungo la n1c

sponda meridionale del nam ou

sponda cittadina del nam ou

nell'abitato

Questa destinazione è un po', molto più in piccolo, una sorta di Vang Vieng senza però la componente "mondana" (e il tubing) e attira certamente viaggiatori più adulti e consapevoli.

lungo il nam ou

nell'abitato

Nel paesino infatti sono molte le agenzie che propongono attività come il trekking, la mountain bike o similari, lungo sentieri tra i boschi alla scoperta di cascate e villaggi, tuttavia il primo gennaio hanno quasi tutte aperto nel secondo pomeriggio e anche il movimento dei battelli era ridotto al lumicino. Entrambi i lati del fiume hanno la propria montagna con punto panoramico la cui base di partenza si raggiunge anche a piedi con una breve passeggiata: quella dell'ascesa al Nang None si trova lungo la N1C non molto distante dalla stazione dei bus, mentre per il più famoso e scenografico Pha Daeng bisogna andare circa 400 metri dopo il ponte. Ambedue i percorsi sono però piuttosto impegnativi e richiedono, tra salita e discesa, almeno 2 ore; fatica ripagata dagli incredibili panorami che si aprono dalla cima.

tempio nell'abitato di Nong Khiaw

vista dal pha daeng (wikimedia commons)

La N1C invece, superato l'abitato, si infila in una stretta vallata che segue a ritroso il corso un torrentello che si getta nel Nam Ou nei pressi del ponte, incontrando dopo un paio di chilometri le grotte di Pha Tok, dove gli abitanti trovavano rifugio durante i bombardamenti della guerra. Come detto però, il primo giorno dell'anno non c'era molto da fare, ma anche una passeggiata sia nella zona delle guesthouse, in cui le stradine che scendono verso il torrentello costeggiano graziose villette in legno e orti verdissimi, che nel centro vero e proprio, dove a parte il corso tutte le strade sono sterrate, arrivando fino a ridosso dell'acqua o osservando i bambini giocare per strada mentre le famiglie si godevano il giorno di festa nei cortili delle case (e i giovani impiegati delle agenzie cercavano di farsi passare la sbornia), si è rivelata un'attività interessante, piacevole e rilassante.

nell'abitato

salita al nang none

nell'abitato

ai moli

ai moli

nell'abitato

Com'è facile immaginare, viste anche le dimensioni dell'area urbana, la vita serale è praticamente assente e già dopo il tramonto sono pochissime le persone in giro.

il ponte

il corso

Ciononostante vi è un buon numero di bar e ristoranti dove far passare con soddisfazione l'ora di cena, concentrati per la maggior parte nella zona delle guesthouse dopo il ponte, ma qualcuno situato anche nel centro vero e proprio o lungo la strada più fuori dell'abitato ed è possibile anche una discreta scelta tra cucina locale, internazionale o indiana. Per quello che riguarda quest'ultima, il Chennai Restaurant è una buona opzione in particolare a pranzo, visto che propone anche dei menu a prezzo fisso. Il CT Bakery invece, annesso all'omonima guesthouse, si fregia di una posizione ottima accanto al ponte con una splendida terrazza panoramica ed è molto adatto per una pausa caffè nel pomeriggio.

incrocio prima del ponte

zona delle guesthouse

A cena infine, vale la pena segnalare il Vongmany: anche questo annesso a una guesthouse e con una terrazza coperta da una struttura in legno, propone una piacevole cucina locale. Per godere appieno delle meraviglie del territorio di Nong Khiaw bisognerebbe fermarsi almeno un paio di giorni e partecipare a qualche attività organizzata oppure non perdere l'occasione di navigare sul Nam Ou; anche solo un giorno e una notte immersi nella tranquilla vita rurale del posto circondati da uno scenario da favola gustando il silenzio e il freschetto della sera, pur non potendo fare quasi nient'altro, si è però rivelato tutt'altro che tempo perso.

Post successivo: Istantanee, il diario del mio viaggio in Laos

poste di nong khiaw

dal balcone della guesthouse

torrentello