Singapore (prima parte)

La città-stato di Singapore non è solamente uno degli hub più comodi e convenienti di tutto il sud.est asiatico, ma una destinazione di primario interesse a causa del mix di culture che la caratterizza (la popolazione è infatti un misto di malesi, cinesi, indiani, asiatici sud-orientali ed europei) e le dona un aspetto e un'atmosfera unici nel suo genere.

chinatown

Gli storici quartieri coloniali, le architetture futuristiche, la possibilità di fare shopping sfrenato di ogni tipo, l'ottimo cibo dall'enorme varietà, la vibrante vita notturna e la perfetta organizzazione fanno di questa metropoli una meta che difficilmente può lasciare insoddisfatti. L'aeroporto Changi è uno degli scali più importanti, moderni e funzionali del mondo, costantemente ai primi posti in tutte le classifiche del settore, motivo in più che spinge i turisti a scegliere l'isola (perché Singapore è un'isola; anzi, un piccolo arcipelago in effetti) come punto di partenza o di arrivo, base o scalo, di un viaggio in questa parte di mondo. Il terminal poi è comodamente collegato al centro urbano da una linea di metropolitana, parte di una rete che permette di girare per la metropoli con facilità e in maniera molto economica.

chinatown

tempio indù a chinatown

Si, perché a dispetto delle voci che l'apostrofano come una destinazione parecchio costosa, questa città-stato, pur esibendo prezzi decisamente più elevati rispetto alle nazioni confinanti, è comunque più che abbordabile per gli europei (a meno che non ci si voglia dare al lusso più sfrenato) e in particolare i trasporti e il cibo sono parecchio a buon mercato. Anche per quello che riguarda l'alloggio, il rapporto qualità/prezzo è molto elevato, più che in tutto il vecchio continente, e si riescono a trovare ottime stanze senza spendere una fortuna. Nella fascia di prezzo più basso una buona soluzione è il Bohemian Chic: un ostello in una via secondaria di Chinatown, tranquilla ma vicinissima alla movida, con una graziosa zona comune e soprattutto delle comodissime e belle camerate con i letti in stile capsule ultra-moderni.

buddha tooth relic temple

chinatown

tempio indù a chinatown

CBD dal pinnacle@duxton

dal pinnacle@duxton

buddha tooth relic temple

Trovandosi a Chinatown la visita della città può cominciare proprio da questo che è uno dei quartieri più graziosi, vivaci e interessanti della città.

CBD dal pinnacle@duxton

terrazza del pinnacle@duxton

Sulle sue strade si affacciano infatti file di deliziose casette colorate in stile coloniale (tipiche di questa parte di mondo, simili per esempio anche a quelle che impreziosiscono Georgetown a Penang) sotto ai cui portici vengono ospitate attività commerciali, ricreative e di ristoro di ogni tipo. In particolare Pagoda Street e Smith Street, ma anche tutte le altre vie intorno a queste, formano un grande e affollato centro commerciale dove fare incetta di souvenir e provare le cucine di ogni parte del mondo nei tantissimi ristoranti sempre pieni sia di giorno che di sera. Oltre alle velleità commerciali e gastronomiche, il quartiere offre però anche qualche spunto culturale come il grande e scenografico Buddha Tooth Relic Temple, che come dice il nome conserva un canino sinistro di Buddha di dubbia autenticità, ma i cui interni sono comunque bellissimi e ricchissimi; il tempio indù Sri Mariamman e persino una moschea.

porto

pinnacle@duxton

Il bello di questa zona è rappresentato però dai tanti scorci pittoreschi presenti non solo nella parte più centrale del quartiere, ma anche in quelle più defilate e meno frequentate dai turisti. A sud e a est di Chinatown si allarga quello che viene chiamato Central Business District (CBD), ovvero una selva impressionante di grattacieli punteggiata da alcuni edifici storici di rilievo. Nel camminare da Chinatown a Raffles Place, il piccolo spazio che rappresenta il cuore del distretto finanziario, vale la pena fare una sosta nel tranquillo parchetto-piazzetta dove sorgono il bel tempio cinese Thian Hock Keng e quello indo-islamico Nagore Dargah e successivamente ad ammirare la struttura ottocentesca che contiene il mercato di Telok Ayer.

casette coloniali

little india

Tra i tanti grattacieli merita invece una segnalazione uno situato in posizione più defilata. Se il punto panoramico più famoso, celebrato, instagrammato e cool di Singapore è la conturbante piscina del Marina Bay Sands, alla quale possono però accedere solo esclusivamente gli ospiti dell'hotel, sono in pochi a sfruttare lo spettacolo offerto dal Pinnacle@Duxton, un mastodontico complesso residenziale formato da 7 torri i cui tetti, collegati tra loro da ponti, vanno a formare una strepitosa terrazza panoramica a oltre 150 metri di altezza dalla quale gustarsi un panorama a 360° che abbraccia buona parte della città e dei dintorni (l'unico neo, se proprio si vuole essere puntigliosi, è che il Marina Bay Sands stesso è coperto dalla sfilata di grattacieli del CBD), inoltre il biglietto per accedervi costa solo 5 dollari.

little india

tempio indù a little india

little india

masjid sultan

kampong glam

moschea abdul gafoor

haji lane

bussorah street

masjid sultan

Alle spalle del CBD scorre il fiume Singapore, le cui due sponde rappresentano la zona dei Quays, il cuore storico della città legato al porto, che ha sempre avuto un'importanza primaria a livello mondiale (la ha ancora in effetti, ma ora si trova lungo la costa meridionale dell'isola).

haji lane

Risalendo verso l'interno da dove il fiume sbocca nella Marina Bay si incontrano rispettivamente il Boat Quay, il Clarke Quay e il Robertson Quay, dove i magazzini, le casette e gli edifici storici sono stati perfettamente restaurati e ora ospitano una profusione di bar e ristoranti e rappresentano una delle aree principali per la vita serale. La passeggiata lungo il fiume è però anche di giorno un'attività piacevole perché permette di ammirare molti scorci pittoreschi resi più singolari dagli enormi grattacieli che si stagliano subito alle spalle; oltre ai graziosi edifici colorati inoltre ci si può imbattere in qualche bella costruzione coloniale come l'hotel Fullerton (una volta sede centrale delle poste), il Victoria Theatre e l'Asia Civilisations Museum. Dal Merlion Park infine, situato proprio sull'estuario, si aprono le vedute più ampie sulla Marina Bay.

st. andrew

haji lane

Sulla sponda settentrionale del fiume sorge invece quello che, un po' impropriamente, viene chiamato il Colonial District, che è in realtà un miscuglio di grattacieli, centri commerciali, larghe spianate, magioni coloniali e grandiosi edifici storici generalmente occupati da musei e istituzioni varie. Fanno ad esempio parte di quest'area la National Gallery, la Corte Suprema, il Parlamento, la cattedrale anglicana di St. Andrew, tutti nei dintorni della spianata erbosa Padang, il War Memorial Park, il celeberrimo hotel Raffles (al momento della visita però pesantemente ingabbiato dai lavori di restauro), il National Museum e altri minori.

padang

national gallery

st. andrew

boat quay

parlamento

merlion park

marina bay da merlion park

asia civilisations museum

Ancora più a nord, separati tra loro dal piccolo fiume Rochor, sorgono invece gli altri due quartieri, oltre a Chinatown, dalla forte connotazione etnica.

raffles place

singapore viaggio in solitaria cosa fare e vedere

casette

L'aspetto degli edifici e delle strade di Little India ricorda parecchio quello del suo suddetto alter ego, con le incantevoli case colorate con portici che nascondono le molteplici attività commerciali; sono proprio queste ultime a rappresentare però la maggiore differenza con Chinatown, giacché qui la fanno da padrone i negozi di gioielli e di gadget e oggettistica varia. Va da sé che è in questo quartiere che si possono ammirare i templi indù di maggiore rilevanza, in particolare lungo Serangoon Road, ma non manca neppure qualche tempio buddista e una scenografica moschea, la Abdul Gafoor, il cui aspetto evidenzia una curiosa mescolanza di stili.

victoria theatre

chinatown

È però la Masjid Sultan la moschea più importante e spettacolare della città, con le sue ricche decorazioni e la sua grossa cupola dorata, nonché il cuore di Kampong Glam, il quartiere arabo. Anche quest'area ha un aspetto molto peculiare, con le stradine strette e le casette colorate e rappresenta uno dei punti di riferimento per la vita sociale di Singapore. In particolare lungo la pedonale Bussorah Street, che parte proprio di fronte alla moschea, e le due trasversali Muscat e Baghdad Street, ma anche nelle altre vie, oltre ai tanti bazar vi è una profusione di caffè e ristoranti dove gli stranieri si mischiano con gli abitanti che si godono una pausa, mentre la stretta Haji Lane, dove le splendide casette colorate sono integrate dai murales, è una fila ininterrotta di boutiques e bar frequentate quasi esclusivamente da turisti.
(26-29 agosto 2018)

(continua nella seconda parte)
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