Banyuwangi e il Kawah Ijen (Giava)

Un'altra escursione imperdibile nella zona orientale dell'isola di Giava, oltre a quella al Monte Bromo, è senz'altro la scalata al vulcano Ijen e al suo plateau.

lago kawah ijen

banyuwangi

I due tour vengono spesso venduti accoppiati dalla totalità delle agenzie situate nelle città più turistiche dell'isola, ma una buona idea è invece quella di raggiungere in autonomia, preferibilmente in treno che è molto più comodo dei vari bus e minibus, le località che fungono da base di partenza (come per esempio Malang per il Bromo) e trovare un'agenzia sul posto. Per quello che riguarda l'escursione all'Ijen, tale ruolo è ricoperto dalla cittadina di Banyuwangi, il centro più orientale di Giava, da cui salpano inoltre anche i ferry che attraversano lo stretto braccio di mare raggiungendo il porticciolo di Glimanuk, sull'isola di Bali.

banyuwangi

stradine di banyuwangi

Banyuwangi è il terminale della ferrovia che attraversa tutta Giava in lunghezza e le corse che la uniscono a Surabaya non mancano, tuttavia queste si riempiono facilmente ed è consigliabile prendere il biglietto in anticipo. Un'altra accortezza all'arrivo è quella di non scendere alla stazione che porta il nome della città, ovvero il capolinea, poiché questa si trova in realtà a Ketapang, il porto dove prendere i suddetti ferry, circa 10 km a nord del centro cittadino, mentre la stazione più vicina a quest'ultimo è Karangasem. Ultima accortezza, da tale stazione, per usare app come Grab o GoJek conviene allontanarsi un poco perché i conducenti di taxi e mototaxi tendono a protestare, mentre invece nel resto della città e per arrivare a Ketapang non ci sono problemi.

il ferry

bali dalla spiaggia

stradine di banyuwangi

Come base ottimale per la scalata all'Ijen Plateau e punto di passaggio obbligato per chi è diretto a Bali via terra-mare, Banyuwangi può offrire un ampio panorama di sistemazioni per la notte, per la maggior parte di livello economico.

spiaggia di banyuwangi

bali

Anche qui infatti, poiché i tour partono poco dopo mezzanotte e quasi nessun turista si ferma qualche giorno in più, difficilmente si usufruirà a lungo della stanza e un alloggio semplice può risultare conveniente. La Mango Tree Guesthouse è tuttavia una struttura graziosa e piacevole, situata in quartiere tranquillo da dove il centro cittadino è comodamente raggiungibile a piedi, e possiede un bel giardino nonché un comodo patio esterno; il gentilissimo proprietario inoltre gestisce anche un'agenzia che organizza i tour al cratere dell'Ijen, evitandovi quindi di dover cercare in giro, senza contare poi che la guida si è rivelata brava e preparata.

taman blambangan

mercato

Praticamente nessuno tra i tanti turisti che transitano da queste parti esce dalle guesthouse, preferendo riposarsi in attesa della levataccia notturna, ma poiché il treno da Surabaya arriva generalmente qualche ora prima del tramonto, farsi invece una passeggiata per le strade della cittadina è un'ottima idea dato che il centro di Banyuwangi si è rivelato sorprendentemente grazioso e genuino, popolato da persone gentili, accoglienti e curiose. Se le stradine dei quartieri a monte della via principale, dove sorge anche la guesthouse, sono tranquille e gradevoli, particolarmente pittoresche sono invece quelle a ridosso della costa, dove le abitazioni tradizionali sono abbellite da bandiere, archi scolpiti e murales. Per entrare nella zona della marina si paga un piccolo pedaggio, roba di centesimi di euro, incontrando così qualche locale e alcune giostre, ma soprattutto si può accedere alla spiaggia dove ritrovarsi di fronte a Bali, talmente vicina che sembra di poterla toccare.

taman sritanjung

taman sritanjung

Il centro della vita cittadina è rappresentato dalle due piazze-parco Taman Blambangan, una larga spianata erbosa dove i bambini amano giocare a palla,  e Taman Sritanjung, con dei bei giardini molto curati e la mole della moschea Masjid Agung Baiturrahman che ne presidia il lato occidentale. L'isolato tra le due piazze è invece riempito dal Pasar Banyuwangi, un mercato tradizionale dove colori e odori stimolano i sensi. Imperdibile è infine il Kampung Lohkanti Kalilo, il quartiere alle spalle della moschea, dove le casette a ridosso del fiume sono state pitturate con tinte vivaci dando vita a un colpo d'occhio davvero delizioso. Ristoranti eleganti o locali per passare la serata non sembrano esserci a Banyuwangi, piccoli caffè e warung per cenare con soddisfazione sono però sparsi un po' ovunque: in particolare una bella sfilata di questi si trova lungo Jalan Thamrin poco a monte della guesthouse.

kampung lohkanti kalilo

kampung lohkanti kalilo

masjid baiturrahman

Come detto, anche le escursioni al vulcano Ijen partono verso mezzanotte, però in questo caso l'ora antelucana è necessaria, più che per vedere l'alba, ad assistere al fenomeno delle fiamme azzurre.

la discesa nel cratere

lavoratori dello zolfo

Il tragitto in 4x4, indispensabile date le forti pendenze della piccola strada asfaltata che risale i fianchi del massiccio montuoso, è decisamente più corto rispetto a quello dell'ascesa al Bromo, per contro però il percorso a piedi è molto più lungo (circa due ore) ed estremamente faticoso poiché il sentiero, dopo una prima parte comoda e pianeggiante, diventa parecchio ripido, anche se comunque sempre percorribile camminando. Per affrontarlo, il modo migliore è andare su semplicemente del proprio passo, senza curarsi del ritmo di chi è più veloce o più lento (per chi non ce la fa più, ci sono dei locali che si offrono di trainarti, in tre per ogni passeggero, su dei carrettini), tanto poi ci sono lungo la via alcuni punti di riposo dove i vari gruppi di escursionisti possono ricompattarsi, l'ultimo dei quali proprio sul bordo del cratere.

blocchi di zolfo

fiamme azzurre

A questo punto comincia la discesa all'interno della bocca per raggiungere le sponde del lago acido che si trova sul fondo, per compiere la quale bisogna indossare delle maschere antigas a causa delle esalazioni di gas sulfurei. Proprio questi gas danno però vita alle fiamme azzurre che spuntano dalle rocce nei pressi del lago, ovvero il motivo per cui molte centinaia di turisti ogni notte si spingono fino a qui, la cui stupefacente scenografia ripaga ampiamente la fatica e i disagi, anche successivi. La risalita dal fondo del cratere fino al bordo è infatti molto fastidiosa perché condotta molto lentamente a causa delle fiumane di persone che si incrociano e con occhi e gola, nonostante la maschera, che cominciano a bruciare a causa dell'esposizione prolungata ai vapori di zolfo, tanto che, una volta in cima, l'aria fresca arriva a sembrare una meravigliosa ricompensa.

verso la costa

alba

cratere dell'ijen

Risalendo dalle sponde del lago si ha anche la possibilità di incrociare i lavoratori locali che estraggono e trasportano in ceste che si appoggiano sulle spalle blocchi di zolfo di parecchie decine di chili (vendono anche delle piccole sculture fatte con il minerale di zolfo, però a quanto ne so poi è illegale portarle fuori dal paese e potrebbero trattenervele in aeroporto).

kawah ijen

bordo del cratere

Tornati sul bordo del cratere è il momento di assistere a una spettacolare alba che illumina il panorama sul massiccio montuoso spingendosi fino alla costa e rendendo anche visibile l'interno della bocca vulcanica con il lago in fondo di un curioso colore celeste cenere. Questo è anche il momento di coprirsi per bene perché, se lo sforzo profuso nella salita e i gas all'interno del cratere rendono la temperatura pienamente sopportabile nonostante la notte e l'altitudine ben sopra i 2000 metri, con l'alba si alza un venticello molto pungente che vi costringerà a indossare tutti gli strati già utilizzati nell'escursione al Bromo.

panorama durante la discesa

panorama durante la discesa

La discesa verso il parcheggio dove sono rimaste le jeep, seppur molto meno faticosa della salita, non è però agevole a causa delle pendenze e del fondo sconnesso del sentiero, ma permette di godersi dei panorami bellissimi oltre che di meravigliarsi per la presa di coscienza dell'impresa compiuta poche ore prima al buio durante l'ascesa. I tour prevedono generalmente una sosta alle cascate Jagir, piacevolmente immerse nel verde, prima di far ritorno a Banyuwangi, dove si ha il tempo di fare colazione con calma e di risistemarsi un po' prima di dirigersi al porto di Ketapang per imbarcarsi alla volta di Bali. 
(8-9 agosto 2018)

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kampung lohkanti kalilo

vicoli di banyuwangi

air terjun jagir