Uno dei punti di forza di una vacanza a Bali è senz'altro la grossa varietà delle attività possibili, che possono spaziare dagli aspetti storici, culturali e naturalistici ad occupazioni più materiali come lo shopping, la vita da spiaggia e quella notturna.
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seminyak |
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Se per le prime il centro nevralgico e la migliore base di partenza è sicuramente Ubud, per godersi un po' più di sole e di caldo (l'interno dell'isola è sensibilmente più fresco e piovoso) e scatenarsi fino alle ore piccole (le possibilità a Ubud non mancano, ma fuori da essa la tranquillità e il silenzio regnano sovrani) senza tralasciare la visita di qualche sito interessante, una soluzione più comoda è alloggiare nelle località sulla costa meridionale, tanto più che il traffico di questa zona dell'isola e le strade che non permettono in ogni caso di viaggiare a velocità superiori ai 40-50 km/h rendono il viaggio dalle cittadine dell'interno verso il litorale decisamente lungo e stancante, anche se i chilometri da percorrere sono relativamente pochi.
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Tra i vari famosi centri turistici a ridosso dall'aeroporto internazionale, quello che offre il miglior compromesso tra tranquillità e attività serali è forse Seminyak, dove il Beji Ayu Homestay si è rivelata una sistemazione ottima: una villetta con camere ampie, pulite e moderne con tutti i comfort, tanto da sembrare un vero e proprio hotel, a prezzi ultra-convenienti. L'unico aspetto che potrebbe creare qualche disagio è la sua posizione in una stradina sul lato esterno della superstrada Jl. Sunset Road, ma con uno scooter, che loro affittano ed è sicuramente il mezzo migliore per girare Bali in autonomia, si superano comodamente tutti i problemi logistici.
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kerobokan |
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verso il tanah lot |
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Dall'aeroporto verso nord si susseguono senza soluzione di continuità Tuban, Kuta, Legian, Seminyak e Kerobokan, località che prendono il nome dalle spiagge e che sono fondamentalmente un'accozzaglia di hotel, ristoranti, caffè, birrerie, boutiques, negozi vari e quant'altro serva di supporto al turismo balneare.
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verso il tanah lot |
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L'aspetto di queste città è praticamente identico per tutte, ma ognuna di esse ha sviluppato maggiormente una caratteristica in particolare, così se Kuta è famosa per la vita notturna sfrenata (anche se io poi tutte queste bande di australiani ubriachi e molesti non le ho viste), Seminyak è un po' più elegante e adatta allo shopping. Le spiagge sono poi un'unica ampia lingua di sabbia lunga parecchi chilometri e i nomi corrispondono più che altro agli accessi e ai tanti affollati stabilimenti che le punteggiano, ma camminando qualche minuto si trovano grandi spazi dove stendersi quasi in solitudine e godersi il sole, anche perché il mare non è particolarmente bello e le forti onde rendono il posto più adatto al surf, al relax e alla tintarella che alle nuotate.
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Poco più a nord, l'area di Canggu è caratterizzata da villette che piano piano lasciano spazio a campi e risaie solcate da stradine molto piacevoli da percorrere in motorino alla volta di uno dei complessi religiosi più importanti, visitati e fotografati di tutta l'isola. Il tempio marino Pura Tanah Lot è infatti, oltre
che uno dei siti più venerati dell'isola, uno dei posti preferiti
dai turisti per ammirare il tramonto e prima di entrare nel recinto
sacro bisogna attraversare un vero e proprio grande mercato. La parte
di santuario che sorge sugli scogli, sotto al più grande dei quali
sgorga anche una sorgente sacra, è forse l'immagine più iconica di
Bali, ma anche la passeggiata sotto e sopra le scogliere vale il
prezzo del biglietto di ingresso.
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tanah lot |
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jimbaran |
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A sud dell'aeroporto invece, una lingua di terra
stretta tra la baia di Jimbaran e la laguna di Benoa unisce il corpo
principale di Bali alla penisola di Bukit, dalla morfologia aspra e
dalla vegetazione prevalentemente cespugliosa.
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mercato del pesce di jimbaran |
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mercato del pesce di jimbaran |
La tranquilla località
di Jimbaran può contare su una lunga spiaggia dal mare, generalmente
calmo, puntellato dalle piroghe dei pescatori ormeggiate e alle spalle
della quale si trovano lunghe file di ristoranti di pesce che
rappresentano l'attrazione principale del posto. Da vedere è anche
il famoso mercato del pesce che si tiene la mattina, mentre a ridosso
della strada principale un piccolo mercato generalista e un tempio ci
ricordano dove siamo. La strada che si inoltra nella penisola di Bukit è
tutta un tortuoso saliscendi dove i panorami non mancano, ma prima di
puntare verso la costa passa accanto ad un parco culturale dove
svetta l'altissimo monumento raffigurante Garuda che catalizza
l'orizzonte fin dalle spiagge di Seminyak. La costa della penisola è
caratterizzata da alte scogliere punteggiate di strette ma
meravigliose spiagge che generalmente richiedono di percorrere un
sentiero scosceso tra gli alberi per essere raggiunte e sono più
adatte ai surfisti che ai nuotatori.
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jimbaran |
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jimbaran |
Molto belle sono per esempio
quella di Padang Padang e la vicina Labuan Sait, che si trova sullo sbocco
di un vallone e a differenza della prima si raggiunge tramite una
scalinata al lato del ponte stradale che attraversa il vallone stesso
e che inoltre grazie a una cintura di scogli poco sotto al livello
del mare che rompe le onde presenta una larga fascia di quieta acqua
bassa a ridosso dell'arenile che rende possibile, se non nuotare,
sguazzare a lungo senza essere sballottati da onde e correnti. Il terminale sud-occidentale della strada conduce
invece all'altro famoso santuario marino balinese, il Pura Luhur Ulu
Watu, dove più che in ogni altro tempio dell'isola non sono le
strutture religiose a colpire, bensì l'ambiente in cui queste sono
inserite, cioè delle alte scogliere a picco alle spalle delle quali
dei bei sentieri attraversano la macchia popolata da macachi.
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garuda |
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ulu watu |
La parte orientale della penisola è invece un mondo completamente differente: la località di Nusa Dua è composta da grandi ed elegantissimi resort, campi da golf, centri congressi e larghi viali dai giardini curatissimi. A nord di questa, la piccola penisola di Tanjung Benoa chiude da un lato la laguna mentre sull'altro presenta una lunghissima spiaggia; il villaggio omonimo in punta alla penisoletta è grazioso, fatto di costruzioni basse anche in stile tradizionale e mostra templi induisti, buddisti e cinesi uno a fianco dell'altro. Il passante stradale che da Nusa Dua taglia in due la laguna ritornando all'aeroporto è dal punto di vista naturalistico e paesaggistico un vero obbrobrio, ma permette di ammirare delle belle vedute sulla laguna stessa, sulla foresta di mangrovie che la chiude a nord e sui bassi rilievi della penisola di Bukit a sud.
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ulu watu |
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padang padang |
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ulu watu |
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nusa dua |
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labuan sait |
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padang padang |
Da Seminyak è anche molto comodo raggiungere, in una ventina di minuti circa di scooter, Denpasar, il capoluogo di Bali, una città grande, moderna e non particolarmente bella ma piacevole, autentica e, seppur vivace e piena di gente e veicoli in movimento, meno caotica e inquinata di quanto non dica la sua fama.
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nusa dua |
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benoa |
La vasta area urbana è composta quasi interamente di costruzioni relativamente basse, non più di qualche piano, e basta lasciare le principali vie di scorrimento per ritrovarsi in viali piccoli e tranquilli fiancheggiati da graziose casette. Seppur senza attrazioni imperdibili, i punti di interesse non mancano in città e inoltre è qui che ci si può fare un'idea della vita vera a Bali, visto anche il numero relativamente ristretto di turisti presenti, e fare magari anche incetta di souvenir a prezzi inferiori che altrove. Insomma: è Denpasar il vero cuore dell'isola, anche se indubbiamente meno pittoresca di tanti altri "specchietti per turisti".
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benoa |
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denpasar |
Il fulcro cittadino è la bella piazza-parco Lapangan Poputan Badung, sul cui lato orientale si affaccia il museo Negeri Propinsi, il più importante dell'isola, ospitato in una serie di scenografici edifici in stile tradizionale, a fianco del quale si alza lo stupa centrale del tempio Jagatnatha. Poche centinaia di metri a ovest della piazza, su entrambe le sponde del piccolo fiume cittadino, si apre la zona dei mercati: il Pasar Badung, il più grande mercato all'aperto dell'isola e quello che secondo tutti vale di più la pena di visitare, era al momento della visita soggetto a massicci lavori e quindi pressoché inesistente, ma anche il vicino edificio del Pasar Kumbasari, con botteghe di artigianato e souvenir, e i negozi di tessuti, gioielli e utensili sotto ai portici di Jl. Sulawesi che vanno a formare il villaggio arabo, si fanno apprezzare.
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jl sulawaesi denpasar |
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denpasar |
Un'altra zona interessante è quella sud-orientale della città, dove al centro del vasto parco Lapangan Poputan Renon si innalza il maestoso monumento Bajra Sandhi e poco più a sud si incontra la curiosissima Cattedrale Cattolica, dalle forme che ricordano un tempio balinese. La zona a est di quest'ultima è invece dedicata ai grandi centri commerciali, come per esempio il Level 21, dove trovare aria condizionata e dei forniti food court da prendere seriamente in considerazione per il pranzo.
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negeri propinsi |
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poputan badung |
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negeri propinsi |
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negeri propinsi |
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negeri popinsi |
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bajra sandhi |
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pua jagatnatha |
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negeri propinsi |
Anche nella zona meridionale di Bali, l'offerta gastronomica è senz'altro più variegata e appagante che nel resto dell'Indonesia.
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tempio a denpasar |
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cattedrale di denpasar |
Un pranzo o una cena di pesce nei ristoranti sulla spiaggia di Jimbaran è considerato un "must" e di certo non vi lascia delusi: la maggiore concentrazione di questi si trova o nella parte nord della baia, subito sotto al mercato del pesce, oppure all'estremità meridionale della spiaggia (io mi sono servito con soddisfazione in uno di questi ultimi, il Mama Donny Cafè, ma credo che in effetti siano tutti più o meno equivalenti). La strada che da Jimbaran porta fino all'Ulu Watu è poi tutta un susseguirsi di ristoranti, grill bar, tavole calde e caffè, tra i quali quello graziosissimo di cucina vietnamita dove mi sono fermato per pranzo l'ultimo giorno.
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tartarughe a kerobokan |
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tramonti balinesi |
A Seminyak è dintorni poi c'è solo l'imbarazzo della scelta, tra warung, locali etnici e internazionali di ogni tipo: una buona bistecca alla "occidentale" si può trovare da Malo's, mentre un hamburger davvero di buon livello lo offre Wacko; per l'asiatico invece vale la pena provare il Mama San, anche se con i prezzi qui siamo a livello dell'Italia. In queste zone di Bali la vita e la vacanza sono senz'altro diverse (e anche meno interessanti forse) che a Ubud o a maggior ragione nel resto dell'Indonesia, ma anche sdraiarsi sulla sabbia ammirando il tramonto (in compagnia di decine di persone che si fanno i selfie) o trovarsi a vedere dei cuccioli di tartaruga che vengono liberati sul bagnasciuga per guadagnare il mare per la prima volta, qualche volta può risultare piacevole.
(18-22 agosto 2018)
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