La metropoli di Semarang è il capoluogo della provincia di Giava Centrale e può vantare una notevole importanza storica grazie al suo porto, il maggiore dell'isola ai tempi della dominazione olandese e ancora uno dei più importanti. Ospita inoltre una delle comunità cinesi più numerose di tutta l'Indonesia, radicata in città da oltre un secolo.
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città vecchia |
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Senza andare a scomodare un volo interno (Semarang è comunque servita da un aeroporto internazionale), il modo migliore per coprire i quasi 500 km che la separano da Giacarta è il moderno treno che parte dalla stazione Gambir della capitale e impiega circa 6 ore per poi proseguire alla volta di Surabaya. Come regola generale, sull'isola di Giava per spostarsi in direzione est-ovest la ferrovia è di gran lunga preferibile alle lente e congestionate strade (che però spesso diventano l'unica opzione possibile quando si deve tagliare in direzione nord-sud attraverso le montagne), tuttavia bisogna avere l'accortezza di prenotare la corsa almeno un paio di giorni prima poiché spesso i convogli si riempiono. Per fare ciò in ogni stazione indonesiana ci sono degli sportelli appositi di non facile fruizione e dove le file con i numeretti possono essere anche lunghe (alla Gambir tuttavia ci sono delle salvifiche macchinette automatiche, in generale comunque ricordatevi di portare con voi il passaporto) ma con un po' di pazienza e un piccolo aiuto da parte delle gentilissime popolazioni locali ci si riesce senza troppi patemi.
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Semarang si sta ritagliando un'importanza sempre maggiore per il turismo, al momento soprattutto interno, e quindi si sta dotando anche di un buon panorama ricettivo di ogni ordine e livello: nella fascia più economica, ma dal rapporto qualità/prezzo ottimo, si pone l'ostello The Backpacker, ospitato in una bella villetta nella zona moderna e commerciale del centro, proprio vicino alla piazza Simpang Lima, propone camerate semplici ma pulite, comode zone comuni e uno staff giovane e molto gentile.
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parco e gereja blenduk |
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La città è piuttosto vasta, raggiungendo ormai i due milioni di abitanti, e le varie aree di interesse, che comprendono una città vecchia di estrazione coloniale e una Chinatown nella zona settentrionale a ridosso della ferrovia e della principale stazione ferroviaria Tawang (la più centrale Poncol serve invece solo treni locali) mentre a sud c'è la parte più moderna, con spazi più larghi e grandi centri commerciali ma anche alcune attrazioni di grande rilievo, possono distare tra loro anche vari chilometri. Anche qui ci sono diverse linee di bus urbani e una moltitudine di taxi, ma la soluzione più comoda, economica e veloce risulta sempre l'uso dell'app Grab, che consente di trovare dei passaggi dai privati.
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Sulla sponda orientale del piccolo fiume che attraversa il centro e a sud della ferrovia sorge la città vecchia di Semarang, un graziosissimo insieme dai chiari rimandi coloniali olandesi fatto di casette ed edifici più pomposi dal passato ruolo amministrativo o commerciale, alcuni dei quali trasformati in musei. Passeggiando in questo quartiere è facile imbattersi in qualche scorcio pittoresco e, dati gli imponenti lavori di ristrutturazione cui è sottoposto al momento, è probabile che nei prossimi anni diverrà un'attrazione turistica di alto livello. Al centro della città vecchia, affiancata da un piccolo parco e circondata da costruzioni storiche, spicca la cupola della settecentesca chiesa Gereja Blenduk.
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gereja blenduk |
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Sulla sponda opposta invece sorgono i quartieri popolari più tradizionali, caratterizzati da stretti vicoli che si dipanano dalle strade principali spesso trasformandosi in piccoli mercati e impreziositi dalla presenza della moschea Besar e dal principale mercato coperto del centro, il Pasar Johar.
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vicoli |
Il quartiere più singolare di Semarang è tuttavia Chinatown, che si allarga a sud della città vecchia su entrambe le sponde del fiume e si discosta di molto dall'aspetto suggerito dall'immaginario collettivo. Qui infatti non c'è la profusione di ristoranti turistici colorati e templi buddisti, se si esclude il pur interessante Tay Kak Sie e il piccolo food court accanto ad esso, e ai negozi di souvenir si sostituiscono le botteghe che riempiono i garage che si affacciano sulle stradine principali. L'insieme non sembra molto pittoresco, ma basta invece inoltrarsi tra i vicoli strettissimi per immergersi in un'atmosfera fortemente autentica e dal notevole impatto scenico.
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vicoli di chinatown |
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chinatown |
La parte più fotogenica è sicuramente il lungofiume nel tratto che va dal ponticello lungo Jalan Pekojan a quello di Jalan Agus Salim, ma proseguendo fino al ponte di Jalan Pemuda si può attraversare un coloratissimo e ruspante mercato agroalimentare. La parte meridionale della città invece è di stampo più moderno, con alcuni piccoli parchi e diversi grandi centri commerciali: la larga spianata Simpang Lima ne costituisce il centro, ma è intorno alla grande rotatoria circa un chilometro più a ovest che si trovano le architetture più notevoli, tra le quali va segnalata il monumentale Lawang Sewu, che in epoca coloniale era il quartier generale delle ferrovie e rappresenta ora la massima attrazione cittadina.
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tay kak sie |
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tay kak sie |
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tay kak sie |
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chinatown |
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chinatown |
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chinatown |
Simpang Lima è però il posto migliore dove cenare perché, a parte i food court dei centri commerciali che la circondano (che nel sud-est asiatico non sono mai da scartare), più di metà del perimetro della piazza è caratterizzato da ristoranti all'aperto dove rimpinzarsi di pesce e piatti locali a prezzi davvero contenutissimi.
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kampung pelangi (pixabay free photo) |
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lawang sewu (wiki commons) |
Oltre a questo, la città vecchia pullula di bar, caffè e ristoranti di buon livello, mentre durante il fine settimana un'opzione da provare è rappresentata dal mercato notturno Waroeng Semawis che si tiene nella porzione di Chinatown sulla sponda occidentale del fiume e richiama molti turisti indonesiani. Semarang è una città molto più interessante e piacevole di quanto non traspaia dalle descrizioni che si trovano sulle guide più famose e, una volta che la maggior parte dei cantieri saranno completati, può senz'altro aspirare a un ruolo più centrale negli itinerari dei turisti europei. Un pomeriggio, la serata e metà della mattinata successiva si sono infatti rivelati insufficienti per completare la visita dei maggiori punti di interesse ma sono quantomeno serviti a scoprire l'esistenza anche di quelli inglobati nell'area metropolitana ma fuori dalla zona più centrale.
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masjid agung jawa tengah (wiki) |
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sam po kong (wikimedia commons) |
Poco a sud della rotatoria del Lawang Sewu per esempio, notata passando con il bus diretto a sud, alle spalle del mercato dei fiori lungo Jalan Sutomo fa capolino l'ex baraccopoli di Kampung Pelangi, le cui casette sono state vivacemente colorate con il benestare (e l'aiuto economico) del governo statale dando vita al "villaggio arcobaleno" prospettato dal nome (che prima infatti era diverso) e diventando un'attrazione molto fotografata. Il grande e importante complesso di templi buddisti di Sam Po Kong, ancora più a sud, testimonia l'importanza dell'influenza cinese in città, e insieme alla moschea Masjid Agung Jawa Tengah, nella zona orientale della metropoli a ridosso dell'università, vanno a costituire due siti religiosi di grande rilievo scenografico. Testimonianze dirette di altri viaggiatori magnificano infine lo spettacolo delle tante imbarcazioni tradizionali ormeggiate nel porto cittadino.
(31 luglio - 1 agosto 2018)
Post successivo: Yogyacarta, Borobudur e Prambanan
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mercato lungofiume |
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chinatown |
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simpang lima |
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masjid besar |
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città vecchia |
Un posto interessante, si.
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