giovedì 27 settembre 2018

Penang

Il visto gratuito che viene rilasciato nei principali aeroporti indonesiani ha una validità di 30 giorni, se avete quindi intenzione di rimanere per più tempo e volete evitare le trafile burocratiche e i costi di un visto più lungo la soluzione migliore è quella di passare qualche giorno in uno degli stati vicini per poi rientrare e ottenere così un visto nuovo di zecca.
penang georgetown
case coloniali
penang georgetown
st. george
In particolare da Medan, la maggiore metropoli dell'isola di Sumatra, l'aeroporto internazionale di Penang dista solamente poco più di un'ora di volo e le diverse compagnie low cost che effettuano la traversata fanno si che trovare un biglietto a prezzi davvero irrisori sia tutt'altro che difficile. La bella isola malesiana (chiamata Pulau Pinang in lingua locale) e la sua affascinante città principale di Georgetown rappresentano poi una destinazione piacevole e molto interessante grazie ai tanti siti storici, culturali e naturalistici che vi si possono trovare e a un panorama gastronomico particolarmente vario trainato dallo street food, di cui la città è una delle capitali mondiali riconosciute.

penang georgetown
palazzo di giustizia
penang georgetown
amministrazione statale
L'aeroporto sorge all'estremità sud-orientale dell'isola a circa 18 km dal centro di Georgetown ed è servito anche dai mezzi pubblici, tuttavia la loro frequenza piuttosto saltuaria e il costo relativamente basso dei taxi rendono quest'ultima opzione preferibile. Tra le tantissime offerte di alloggio disponibili, una buona soluzione si è rivelata il 33 Stewart Houze, un capsule hostel situato in piena zona coloniale e in una delle vie più pittoresche della città, ospitato in una graziosissima casa storica da dove poter raggiungere a piedi la maggior parte delle attrazioni cittadine, comodo, pulito ed economico.

case coloniali
penang georgetown
fort cornwallis
porto e costa malesiana
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chew jetty
penang georgetown
ingresso al chew jetty
penang georgetown
pompieri

Il centro storico di Georgetown è stato dichiarato patrimonio UNESCO grazie allo stupefacente mix di architetture che rispecchiano le varie anime cinese, indo-malese e coloniale inglese che hanno caratterizzato la storia della città: deliziose abitazioni colorate con portici, magioni coloniali e casette in legno, templi cinesi e indù, chiese e moschee sorgono vicine tra loro a mostrare un'integrazione quasi impossibile da trovare altrove.
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chew jetty
la costa dal chew jetty
Un buon itinerario potrebbe partire proprio da Lorong Stewart, la strada dell'ostello, che insieme alla sua perpendicolare Love Lane contiene alcuni degli scorci più pittoreschi. Proprio accanto a questa zona sorge la Little India, le cui colorate stradine sono ricche di negozi di tessuti e di gioielli, oltre a ospitare molti ristoranti e tante dimore storiche tra cui spicca la Pinang Peranakan Mansion, ottocentesca residenza di un ricco mercante cinese e ora una delle realtà museali più importanti della città grazie agli interni originali e alle stupefacenti decorazioni. Procedendo invece verso nord lungo Jalan Masjid Kapitan Keling si arriva al mare e alla zona del porto, non prima però di aver incrociato alcune delle architetture coloniali più significative come la chiesa anglicana di St. George, la Corte di Giustizia, il palazzo del Municipio e quello dell'Amministrazione Statale per finire con il forte militare Cornwallis.
chew jetty
penang georgetown
chew jetty
Da questa parte del lungomare si aprono anche delle belle vedute sulla costa settentrionale dell'isola e su quella continentale dove domina la presenza delle strutture portuali e della città di Butterworth. Particolare importanza la riveste Lebuh Chulia, la suggestiva via che separa i quadranti nord-orientali da quelli sud-occidentali: attorno all'incrocio con la direttrice ad essa perpendicolare formata da Jalan Masjid Kapitan Keling - Lebuh Carnavon sorgono a poche decine di metri uno dall'altro il tempio indù Sri Mariamman, quello cinese Teochew e la moschea Kapitan Keling. Dove Lebuh Chulia sbuca sulla costa invece ci si ritrova al cospetto di una delle attrazioni più rilevanti e di Georgetown: i Clan Jetties.
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chew jetty
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clan jetties
Questi vecchi e lunghi pontili in legno ospitano da oltre un secolo una baraccopoli di palafitte in legno e lamiera abitata ancora oggi dai discendenti delle famiglie di pescatori e braccianti cinesi arrivate nel XIX secolo in cerca di fortuna. Con la tutela da parte dell'UNESCO quindi, la zona è stata restaurata e in diverse abitazioni sui moli e subito a ridosso di questi ora ci sono negozi di souvenir, piccoli caffè e ristorantini e in ognuno dei moli non manca un piccolo tempio. Il Chew Jetty è il più esteso e turistico, ma anche una passeggiata sugli altri, meno intasati dalla gente, costituisce un'attività da non perdere per l'ambientazione altamente scenografica e i bei panorami sulla costa.

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clan jetties
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clan jetties
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clan jetties
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little india
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clan jetties
penang georgetown
clan jetties









All'estremità opposta di Lebuh Chulia, un po' a nord, andando verso il Cimitero Protestante, sorge la bellissima Blue Mansion, altra sontuosa residenza appartenuta a un ricco mercante cinese visitabile però solo con uno dei tre tour guidati giornalieri.
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sri mariamman temple
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moschea kapitan keling
Tra Lebuh Chulia e Lebuh Carnavon si allarga il quartiere cinese che non ospita attrazioni di particolare rilievo e paradossalmente non è nemmeno il quartiere più adatto per cercare dei ristoranti tradizionali, tuttavia una passeggiata per le sue strade permette di godere di innumerevoli scorci caratteristici e di situazioni di vita autentica, nonché di imbattersi in qualche bel mercato come quello coperto all'incrocio Lebuh Carnavon - Lebuh Campbell. Invece la zona probabilmente più interessante di tutto il centro storico è quella compresa tra Lebuh Carnavon e i Clan Jetties, in particolare lungo Lebuh Armenian e nelle stradine intorno a questa.
street art
penang georgetown
lorong stewart
Qui infatti si possono ammirare diverse tra le abitazioni più antiche e pittoresche della città, alcune delle quali trasformate in piccoli musei o che ospitano botteghe artigiane, mentre nel giro di pochi metri sorgono la graziosa moschea Melayu Lebuh Acheh e almeno 5 templi cinesi sia di ispirazione buddista che taoista, tra cui quello più importante e scenografico di tutta l'area urbana, il Khoo Khongsi, un complesso con diversi padiglioni e caseggiati e dalle bellissime decorazioni lignee colorate. Gli amanti della street art infine troveranno in Georgetown un vero paradiso poiché sparsi un po' per tutto il centro storico vi sono moltissimi graffiti e murales, alcuni molto grandi, altri decisamente più piccoli, ma parecchi dei quali di pregevole fattura.

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moschea acheh
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case coloniali
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street art
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lebuh armenian
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moschea acheh
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intorno alla moschea acheh
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khoo khongsi
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khoo khongsi
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lebuh armenian

Se Georgetown si gira tranquillamente a piedi, una rete piuttosto capillare di autobus urbani molto economici (ma la cui frequenza lascia un po' a desiderare e inoltre, soprattutto alle fermate più fuori dal centro, bisogna richiamare con forza l'attenzione del conducente altrimenti questo prosegue tranquillamente senza fermarsi) permette di raggiungere facilmente le numerose attrazioni sparse per il resto di Penang.
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portici di lebuh chulia
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khoo khongsi
Assolutamente da visitare è il Kek Lok Si, il monastero buddista ancora in funzione più vasto di tutto il sud-est asiatico, situato sul fianco di una collina a circa 7 km dalla città. Le costruzioni più significative di questo complesso sono l'alta pagoda che mescola vari stili e la grande statua bronzea di oltre 30 metri sormontata da un mastodontico padiglione ottagonale, ma anche i tanti padiglioni dagli interni ricchissimi e decorati, le tante statue di Buddha, gli stagni e i giardini, uniti al bel panorama sulla vallata, fanno la loro parte. La lunga scalinata coperta che porta all'ingresso del tempio è un'unica sfilata di bancarelle che vendono souvenir e capi di abbigliamento tradizionali mentre nel sobborgo di Air Itam alla base della collina, proprio in corrispondenza della fermata del bus, c'è un colorato mercato alimentare e ortofrutticolo dove fare il pieno di frutta esotica e numerosi ristoranti, panetterie, caffè e chioschi con tavolini all'aperto per una più che soddisfacente pausa pranzo.
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khoo khongsi
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khoo khongsi
Solo un paio di chilometri più a nord si trova invece la stazione di partenza della funicolare che porta in cima alla Penang Hill, una delle attrazioni più popolari di tutta l'isola anche tra gli stessi abitanti. Questo gruppo di colline boscose supera gli 800 metri sul livello del mare e intorno alla cima ospita una zona ricreativa con diverse strutture: un ristorante, vari caffè e chioschi che vendono piatti caldi, dolci e frullati di frutta, un tempio, alcune giostre, giardini e vari sentieri escursionistici. La parte del leone comunque la fanno le piattaforme panoramiche dalle quali la vista può spaziare su tutta la costa orientale dell'isola da Georgetown fino all'aeroporto, sulla costa peninsulare malesiana e sul braccio di mare che le separa solcato dai due lunghissimi ponti (peccato per la giornata nuvolosa che riduceva di parecchio la visibilità).

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kek lok si
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kek lok si
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lebuh armenian e dintorni
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dalla pagoda del kek lok si
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kek lok si
penang georgetown
kek lok si

Come accennato all'inizio del'articolo, a Penang potrete togliervi qualsiasi sfizio per quello che riguarda la cucina: cinese, indiano, malese, thai od occidentale; numerosissimi ristoranti e caffè di ogni livello si trovano non solo a Georgetown ma anche nelle zone più nuove e nelle altre località dell'isola.
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kek lok si
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penang hill
Una meravigliosa soluzione però per svariare sui piatti della cucina asiatica o su pesce e frutti di mare spendendo cifre piacevolmente basse è quella di andare in un hawker centre, una struttura generalmente coperta all'interno della quale stazionano decine e decine di chioschi di cucine diverse dove servirsi per andare a consumare ai tavolini nella zona centrale. Questi centri del piacere culinario si trovano un po' per tutta l'isola e a Georgetown i due più grandi e goduriosi che ho visto sono il CF, situato lungo Lebuh Armenian poco prima che questa sbuchi davanti ai Clan Jetties, e il Red Garden, a fianco della Blue Mansion
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penang hill
penang georgetown
dalla penang hill
Molto gradito anche agli abitanti è invece Lorong Baru, una stradina situata nella zona moderna di Georgetown poco oltre il Komtar, il caratteristico grattacielo cilindrico (in realtà è un poligono a 12 lati) sotto al quale si trova la stazione centrale dei bus urbani e che segna il limite della città vecchia, dove ogni sera si radunano molti chioschi e camioncini di street food e dove vi sono anche delle taverne semplici ma dal cibo genuino. La vita notturna  infine non è particolarmente frenetica ma un po' di movimento si può trovare lungo Love Lane, dove su entrambi i lati c'è una fila di pub e cocktail bar frequentati principalmente da turisti, sia asiatici che occidentali. 
penang georgetown
blue mansion
penang georgetown
case coloniali
In due giorni Georgetown e i principali siti turistici fuori da essa sono visitabili comodamente, Penang però ospita anche diverse altre attrazioni come il Giardino delle Spezie Tropicali, la Butterfly Farm e il Parco Nazionale, famoso per le spiagge bianche popolate da scimmiette, situati tutti nella parte nord-occidentale dell'isola, oppure il Tempio dei Serpenti, vicino all'aeroporto: buoni motivi per fermarsi qualche giorno in più o per pensare di ritornarci.
(23-25 luglio 2018)

Post successivo: Kuala Lumpur

penang georgetown
tempio cinese
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love lane
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case coloniali
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little india
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little india
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