2-5 gennaio 2018
Una delle attrazioni più famose e celebrate del Ghana e delle nazioni limitrofe che si affacciano sul golfo di Guinea sono le fortezze coloniali costiere che nei secoli sono servite sia come centri di smistamento degli schiavi che come centri di potere dei conquistatori europei.
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cape coast |
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lungo la strada per accra |
Dalla Costa d'Avorio alla Nigeria sono parecchie decine i forti che si susseguono lungo la litoranea, la maggior parte dei quali però è ormai poco più che un rudere. I più grandi, importanti e ben conservati tra questi si trovano nel tratto di costa compresa tra Accra (dove c'è l'Osu Castle che era uno di questi) e Takoradi: in particolare i due castelli situati nelle città di Cape Coast ed Elmina si fregiano del titolo di patrimonio UNESCO e la loro visita rappresenta uno dei principali motivi di interesse della regione. Raggiungere Cape Coast è molto facile perché è ben collegata con tutte le principali città del paese e di comodi ed economici minibus dallo Kwame Nkrumah Circle della capitale (per circa 2 ore e mezza di viaggio) o dalla zona delle stazioni di Asafo a Kumasi (che invece impiegano oltre 4 ore) ne partono in quantità.
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laguna fosu dalla guesthouse |
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kotokuraba road |
Anche le spiagge rappresentano un catalizzatore turistico in queste zone e in tutte le cittadine costiere abbondano hotel, resort, guesthouse e ostelli, a maggior ragione a Cape Coast che invece è una vera e propria città. L'Ewurafio Guesthouse presenta alcuni aspetti positivi e altri negativi: i primi consistono nella struttura, una villetta abbastanza nuova con camere graziose, pulite e ben attrezzate, nonché nella spettacolare veduta panoramica sulla laguna Fosu che si gode dalla terrazza; gli svantaggi invece sono dovuti alla posizione piuttosto isolata in cima a una collinetta ben lontana non solo dal centro cittadino ma anche dalla via principale della zona, Junkwa Road, che seppur garantendo tranquillità e la vista di cui sopra costringe però ogni volta che si esce o si rientra a prendere i taxi.
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kotokuraba road |
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cape coast |
In realtà il quarto d'ora circa a piedi costeggiando campi e villette per arrivare fino alla Junkwa Road nei pressi dell' Adisadel College sono molto piacevoli e permettono di vedere un po' di vita autentica della periferia cittadina, di notte però l'illuminazione fioca delle strade e la mancanza di attività umane, soprattutto negli ultimi 200 metri dove non vi sono altre case, mette un po' a disagio anche se in realtà non c'è nessun motivo evidente per temere per la propria sicurezza; i tassisti inoltre per lasciare la via principale e inoltrarsi per stradine di campagna, anche se solo per poco più di un chilometro, caricano parecchio sul prezzo che invece per arrivare solo fino all'incrocio con Junkwa Road sarebbe alquanto basso. Va detto infine che lo staff, gentilissimo, è un po' inesperto e non sempre preparato e che internet non funzionava.
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cape coast castle |
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chiesa metodista di cape coast |
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dal cape coast castle |
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spiaggia occidentale di cape coast |
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cape coast castle |
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cape coast castle |
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cape coast castle |
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cape coast castle |
La storia di Cape Coast è di quelle importanti: fondata all'inizio del XVII secolo dai portoghesi col nome di Cabo Corso è passata di mano in mano tra le varie potenze europee fino a cadere in mano agli inglesi che ne fecero la capitale della colonia della Costa d'Oro, ruolo che ha mantenuto fino alla seconda metà del XIX secolo.
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cape coast castle |
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cape coast castle |
Tutte queste influenze hanno reso il centro cittadino piuttosto interessante dotandolo di diverse notevoli architetture che si vanno a sommare alla scenografica morfologia del territorio, con varie colline e avvallamenti subito a ridosso della costa, sulla quale si possono osservare anche alcune scogliere. Il seicentesco castello, l'attrazione più importante della città, domina proprio una di queste ultime su una piccola punta e, oltre ai motivi di interesse di carattere storico, permette alla vista di spaziare su dei bellissimi panorami costieri.
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cape coast castle |
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cape coast |
Il biglietto di ingresso non è proprio economico ma la visita è molto interessante, sia per le ben conservate strutture che compongono il complesso che per i risvolti storici e culturali di cui è stato teatro, visto che serviva anche come prigione per gli schiavi in attesa di essere imbarcati per il nuovo mondo (sono visitabili anche le segrete). Sparsi nell'area urbana, ma un po' più all'interno, ci sono altri due forti che dominano la sommità di due colline, Fort William e Fort Victoria, il primo dei quali serve ora da faro.
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spiaggia a ovest del castello |
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aggrey road |
Accanto a questo inoltre, in pieno centro, su un'altra piccola altura sorge la Cattedrale di St. Francis che, oltre a rappresentare un punto di interesse per il suo aspetto e gli interni con un bel tetto in legno, ha nello spiazzo davanti alla facciata quello che forse è il miglior punto panoramico della città, dal quale la vista può spaziare su tutto l'abitato fino al mare e su entrambi i forti. Davanti al castello invece, diretta verso l'interno, parte Commercial Street (che poi si tramuta in Kotokuraba Road), la direttrice principale della città: percorrendo questa via fino al Kotokuraba Market, il principale mercato cittadino, si possono incontrare la maggior parte degli esercizi commerciali oltre che una variegata parata di case coloniali ed edifici di stampo più moderno, tra i quali anche una piccola moschea.
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scogliera latrina |
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spiaggia discarica |
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aggrey road |
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cape coast |
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zona dei pescatori |
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cape coast castle |
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commercial street |
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cape coast |
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cape coast |
Altri bei palazzi coloniali si possono osservare anche lungo Jackson Street/Royal Lane, sulla strada che da questa ritorna verso la litoranea passando accanto alla graziosa Chiesa Metodista e sui vicoli che invece passando alle spalle di Fort William ritornano verso Kotokuraba Road, tuttavia la zona della città più scenografica e affascinante dal punto di vista visivo è un'altra.
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commercial road |
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cattedrale di st. francis |
Puntando in direzione nord-est dal castello seguendo la linea costiera lungo Aggrey Road si entra infatti in un vero e proprio villaggio di pescatori con le basse casette in muratura di estrazione coloniale che si allargano intorno alle spiaggette e alle spalle della scogliera. Qui l'atmosfera è più autentica che mai, la gente ti guarda incuriosita ma sorridente e i bambini ti ronzano attorno salutandoti. Purtroppo questa è anche la zona più povera e peggio tenuta della città e, se è vero che le casette emanano fascino anche senza una mano di tinta supplementare, il panorama sulla spiaggia e la scogliera fino al castello, che sarebbe estremamente pittoresco, è irrimediabilmente deturpato dal fatto che la lingua di sabbia sia una discarica mentre gli scogli vengano usati esplicitamente come una latrina a cielo aperto dagli abitanti della zona (che non si prendono nemmeno minimamente il disturbo di nascondersi almeno un po') con i maiali che vi scorrazzano allegramente.
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fort victoria |
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fort william |
Il disagio che si prova e la netta evidenza di come quello che potrebbe essere uno splendente gioiello venga trattato con tanta incuria da parte di chi con un minimo di organizzazione e senso civico ne trarrebbe grandi benefici (probabilmente anche dal punto di vista economico oltre che ambientale) lasciano davvero sgomenti. Migliore è la situazione sulle stradine che risalgono verso l'interno fino ad Ashanti Road, dove si possono incontrare diversi altri deliziosi edifici coloniali.
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cattedrale di st. francis |
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cape coast |
La vita serale di Cape Coast non è molto intensa e le alternative per quello che riguarda i pasti e il dopocena non sono poi tante. La spiaggia subito a ovest del castello e la strada che la costeggia sono pieni di bar e ristoranti tra i quali spiccano il Castle Beach Restaurant per l'ampio menu e la bella struttura in legno che lo ospita e, soprattutto, l'Oasis Beach Resort, un complesso frequentato principalmente, ma non solo, da turisti stranieri con guesthouse, stabilimento balneare (col suo tratto di spiaggia che viene mantenuta pulita e quindi godibilissima) e bar/ristorante subito a ridosso della spiaggia, posto ottimo non solo per cenare godendosi il fresco ma anche per una sosta pomeridiana o un cocktail dopocena. In entrambi i casi, o forse sarebbe meglio dire "ovunque in Ghana", il servizio è un po' lento.
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case di cape coast |
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case di cape coast |
Altri locali sono sparsi un po' per tutta l'area urbana ma punti dove sono più concentrati sono intorno alla Bakaano Roundabout, alla fine di Beulah Road dove questa si immette nella N1, che è anche la zona migliore per le spiagge che però sono quasi deserte, e infine su Junkwa Road nei pressi dell'Adisadel College: in uno di questi ultimi, il Solace, ho anche cenato una sera guardando una partita del campionato inglese così poi sono tornato in hotel a piedi. Anche Cape Coast, pure se di sera non c'è molto movimento (paradossalmente di gente per strada ce n'è molta di più nella zona dei pescatori) e l'illuminazione pubblica non è un granché, parrebbe essere comunque sicura.
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elmina castle |
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scogliera di elmina |
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elmina castle |
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elmina dal castello |
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elmina castle |
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elmina castle |
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elmina dal castello |
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elmina castle |
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elmina castle |
Solo una dozzina di chilometri a ovest di Cape Coast sorge invece la graziosa cittadina di Elmina, molto più piccola della precedente ma risalente addirittura alla fine del XV secolo, quando i portoghesi fondarono il loro primo insediamento nel golfo di Guinea.
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elmina castle |
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elmina castle |
Per arrivarci basta salire su un taxi collettivo lungo Junkwa Road, il quale probabilmente vi lascerà davanti al ponte che attraversa la piccola laguna al centro della città e porta direttamente davanti al castello. Questo è anche più antico di quello di Cape Coast ma la posizione, la storia che l'ha visto essere prigione per gli schiavi e centro di potere e la maestosa architettura bianca sono simili al primo. Il prezzo del biglietto è lo stesso, anche qui abbastanza caro dunque, ma la possibilità di esplorarlo in tutti i suoi meandri, le esposizioni sulla storia dello schiavismo e le bellissime vedute costiere dalle terrazze superiori valgono ampiamente lo sforzo. All'interno della struttura ci sono anche alcuni negozi di souvenir e artigianato con buoni prezzi (anche in questo è simile al suo omologo).
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fort st, jago |
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elmina dal castello |
Di veramente unico Elmina però ha lo spettacolo della sua laguna che taglia in due il centro riempita con decine e decine di piroghe colorate dei pescatori. Sulla sponda meridionale della laguna si tiene il mercato del pesce, un piccolo affascinante formicaio dove immergersi tra i locali che cercano di venderti la loro mercanzia. La passeggiata più pittoresca è però quella sulla sponda settentrionale, dove seguendo Lagoon Street si passa a fianco a molti degli attracchi delle piroghe per poi curvare e inoltrarsi nel nucleo più centrale e tradizionalista della cittadina tornando infine indietro costeggiando il piccolo cimitero olandese, con alle spalle il complesso della Missione Cattolica di St. Joseph che incombe sulla cima della collinetta, e risbucando sulla via principale in corrispondenza della chiesetta metodista Bethel che funge da spartitraffico.
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elmina castle |
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elmina castle |
La sponda settentrionale della laguna è anche dominata da una piccola altura con il vecchio Fort St. Jago sulla sommità, ora fatiscente ma facilmente raggiungibile per ammirare la cittadina dall'alto. Anche ad Elmina però, la parte sulla spiaggia nord-orientale, nonché la salitella al forte, rappresentano la zona più povera, una baraccopoli abitata dai pescatori con la spiaggia parecchio sporca. È probabile che la scogliera dove si affaccia quello che era l'insediamento originale della città, tra la laguna e il mare, non sia in condizioni tanto migliori ma non sono andato a indagare; i resort per fare un po' di vita balneare si trovano invece nella periferia orientale dell'abitato. Elmina comunque regala alcune delle immagini più pittoresche in assoluto di un viaggio in Ghana, la popolazione locale poi è abbastanza cordiale e abituata ai turisti e anche se qualcuno che chiede soldi o prova a molestare purtroppo c'è, la maggior parte di quelli che attaccheranno bottone vorranno solo scambiare due chiacchiere in tranquillità.
Leggi anche il mio diario di viaggio in Ghana, Togo e Benin
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fort st. jago |
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laguna di elmina |
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elmina castle |
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piroghe |
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elmina dal forte |
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elmina dal forte |
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elmina |
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elmina |
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in giro per elmina |
L'altra maggiore attrazione della regione è invece il Kakum National Park, una grande area protetta di oltre 350 km quadrati di superficie completamente ricoperta di foresta pluviale situata solo una ventina di chilometri a nord di cape Coast.
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kakum |
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lodge per avvistamenti notturni |
La cosa migliore per raggiungerlo in autonomia è recarsi alla piccola stazione situata all'incrocio tra Junkwa Road e la N1: qui alcuni tassisti si offriranno di portarvi a destinazione per un prezzo alquanto irragionevole, ma basta entrare nello spiazzo della stazione e chiedere invece ai conducenti di minibus che vi metteranno sul mezzo diretto nella giusta direzione che poi vi lascerà al lato della strada proprio di fronte all'ingresso del parco nazionale, dal quale con una camminata di poche centinaia di metri si arriva al centro visitatori. Qui ci sono le varie strutture di accoglienza del parco, inclusi negozi di souvenir e un paio di ristorantini dal servizio lento ma che servivano un ottimo fufu (piatto tipico ghanese), dove si può scegliere l'attività da fare.
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lodge avvistamenti notturni |
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villaggio prima del kakum |
Nella foresta ci sono molte specie di animali, tra i quali anche alcuni grandi mammiferi, tuttavia è parecchio difficile fare degli avvistamenti seri, per cui la maggior parte dei turisti viene qui per il canopy walk, ovvero il percorso su una serie di passerelle poste a diversi metri dalla superficie che è più un'attività quasi da parco giochi e con lo schiamazzo diventa pressoché impossibile incontrare animali. La riserva però è anche molto frequentata dagli uccelli e quindi una meta di prima categoria per il birdwatching, inoltre ci sono un paio di percorsi escursionistici nella foresta primaria e secondaria da fare con la guida che permettono di entrare maggiormente in sintonia con la natura.
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kakum |
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ruscello al kakum |
In particolare quello da me effettuato passava per una struttura abitativa su una piattaforma aerea dove è possibile passare la notte (e in questo caso non è difficile che avvengano degli avvistamenti, considerando che alla base c'era anche un coccodrillo non troppo piccolo che spesso viene lì in cerca di avanzi ma che è sparito in un lampo appena ci ha sentiti) e poi si inoltrava nel bosco fino a un ruscello che scorre tra le rocce dove non è insolito che si appostino in agguato dei serpenti boa di vari metri. Durante la camminata, molto piacevole e interessante per la grande varietà di piante incrociate, si possono anche incontrare diversi uccelli, qualche piccolo mammifero che attraversa il sentiero e molte delle lucertole colorate che si trovano un po' ovunque, anche in città.
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ruscello al kakum |
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kakum |
Per tornare a Cape Coast infine bisogna ritornare sulla strada e aspettare il passaggio di qualche minibus che vi carichi: camminare su una strada sterrata e deserta in mezzo alla foresta può sembrare un po' inquietante ma in realtà meno di un chilometro a sud dell'ingresso del parco c'è un villaggio e comunque è probabile che già molto prima di arrivarci siate riusciti a salire su uno dei mezzi di passaggio.
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spiaggia di elmina |
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elmina |
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elmina |
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zona centro visitatori al kakum |
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elmina |
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elmina |
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strada fuori al kakum |
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uccelli al kakum |
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lucertole al kakum |
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