giovedì 7 dicembre 2017

Petrozavodsk, Kizhi e il lago Onega

13-14 agosto 2017
A nord-est di San Pietroburgo si stende la verdissima regione della Carelia che ospita tra l'altro i due laghi più grandi d'Europa: il Ladoga e l'Onega. In particolare il secondo dei due, grande più o meno come la Basilicata, bagna un paio di destinazioni che valgono assolutamente le lunghe ore in treno necessarie per raggiungerle.
kizhi
kizhi
petrozavodsk
stazione di petrozavodsk
Petrozavodsk infatti, il capoluogo della regione, è una tranquilla e piacevole città adagiata sulle sponde di una larga baia sul lato occidentale del lago e un'ottima base di partenza per l'esplorazione delle meraviglie che questo offre. Il mezzo migliore per arrivarci da San Pietroburgo è senz'altro il treno: vi sono diverse corse giornaliere che partono dalla stazione Ladozhsky, situata fuori dal centro sulla sponda orientale della Neva e raggiungibile in metro, e impiegano poco meno di otto ore per arrivare a destinazione; in particolare per il ritorno ce ne è una molto comoda che parte tra le 22:30 e le 23 per arrivare nella metropoli sul Golfo di Finlandia prima delle 7.
petrozavodsk
prospekt lenina
petrozavodsk
andropov
La stazione ferroviaria di Petrozavodsk si trova all'estremità occidentale del centro, a poco meno di 2 km dal lungolago, ma nel piazzale antistante fermano molti bus urbani e marshrutka utili a muoversi per la città, la cui estensione non è trascurabile anche se i principali punti di interesse sono raggiungibili anche con una buona camminata. In quanto discreto polo turistico e centro principale in un raggio di diverse centinaia di chilometri, l'offerta ricettiva e le infrastrutture sono soddisfacenti. L'ostello For You, situato all'ultimo piano di un palazzone moderno, si è rivelata una buona scelta, con camerate spaziose dai letti a castello nuovi e comodi, buoni servizi, un ampio e luminoso salotto-cucina come zona comune e uno staff simpatico e ospitale che parla bene inglese.

petrozavodsk
verso il museo di storia industriale
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memoriale
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fiamma eterna
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case lungo prospekt lenina
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statua dell'orso
petrozavodsk
ploshchad lenina









La città russa ha tre secoli ed è nata per volere di Pietro il Grande intorno alle fabbriche che lavoravano alla costruzione di San Pietroburgo, nonostante questo suo status di città industriale il centro ha invece un aspetto piuttosto gradevole, con palazzi antichi di estrazione neoclassica e tante zone verdi.
petrozavodsk
prospekt lenina
petrozavodsk
baia di petrozavodsk
Il fulcro della vita cittadina è Prospekt Lenina, il viale tutto in discesa che porta dal piazzale della stazione ferroviaria al lungolago sul quale si affaccia la maggior parte dei negozi e delle attività pubbliche; le attrazioni turistiche si trovano invece sparse un po' su tutta l'area urbana, quasi mai però a grande distanza da questa direttrice. Procedendo in direzione del lago si incontra subito la facciata dell'università con di fronte un viale che porta a un parco con un ruscello e la statua di un orso. Poco più avanti, svoltando a destra in Engelsa Ulitsa si arriva in Ploshchad Lenina, la piazza più bella della città, delimitata da edifici neoclassici semicircolari e con la classica statua di Lenin al centro.
petrozavodsk
lungolago
petrozavodsk
lungolago
Negli immediati dintorni, tra aiuole fiorite sono stati posti un monumento memoriale e la fiamma eterna, mentre una scalinata permette di scendere in un'ampia area verde attraversata da un fiumiciattolo e al curioso ma interessante Museo della Storia Industriale di Petrozavodsk, che se ci si trova in città durante l'orario di apertura merita senz'altro una visita. Continuando lungo Prospekt Karla Marksa si arriva invece in Ploshchad Kirova, un altro ampio spazio abbellito dalle facciate del Teatro Nazionale, del Museo d'Arte e del Teatro di Carelia, che ricorda un tempio greco.
petrozavodsk
ploshchad kirova
petrozavodsk
marx ed engels
Il posto più piacevole della città è però la splendida promenade in riva al lago, un percorso pedonale accanto all'acqua lungo più di un chilometro e con un parco alle spalle con monumenti, sculture e strutture ricreative dove in estate gli abitanti amano passeggiare godendosi l'atmosfera rilassata e gli splendidi paesaggi sulla baia, con lo sguardo che può spaziare sullo specchio d'acqua aperto fino all'orizzonte. Curiose fontane e monumenti dedicati ai grandi personaggi (da segnalare quelli dedicati a Marx ed Engels all'angolo tra Karla Marksa e Kuybysheva, a Jurij Andropov nella via omonima e a Pietro il Grande nel parco lungolago, ma ce ne sono tanti altri) costituiscono poi un piacevole diversivo mentre si passeggia per il centro.

petrozavodsk
lago onega
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pietro il grande
petrozavodsk
parco lungolago

kizhi
arrivo a kizhi
kizhi onega
sul lago onega
kizhi onega
sul lago onega

In fondo alla passeggiata lungolago si trova il molo in cui attraccano gli aliscafi. Sono diverse le destinazioni del lago Onega raggiungibili con questo particolare mezzo ma nessuna batte in fascino e bellezza la piccola isola di Kizhi.
kizhi
kizhi
kizhi
kizhi
Questa comunità rurale dove immersi nella placida atmosfera agreste si alternano piccoli gruppi di costruzioni in legno e stupendi panorami tipicamente nordici è infatti uno dei siti più imperdibili di tutta la Russia e lo stupore e la meraviglia che immancabilmente vi colpiranno durante la visita ripagano con gli interessi lo sforzo di arrivare in un luogo tanto remoto. Il bellissimo tragitto in aliscafo dura poco meno di un'ora e mezza (vi conviene comprare il biglietto il giorno prima o arrivare presto al terminal poiché le corse giornaliere non sono moltissime e i turisti invece, tra cui i gruppi organizzati, in estate non mancano) e permette di godere di alcuni spettacolari paesaggi come quello della baia di Petrozavodsk o dello stretto passaggio tra isole boscose (in tutto il lago le isole sono migliaia) subito prima di arrivare a destinazione.
kizhi
kizhi
kizhi
yamka
Dal molo di attracco, che si trova poco sotto la metà dell'isola (lunga circa 6,5 km e larga al massimo 500 metri) e intorno al quale si trovano alcuni negozi di souvenir e un paio di caffè dove potersi rifocillare anche se sono un po' del tipo "trappola per turisti", si arriva in un attimo all'ingresso dell'area recintata per accedere alla quale bisogna pagare un biglietto: l'isola, protetta anche dall'UNESCO, già negli anni '60 fu infatti trasformata in museo all'aperto dalle autorità sovietiche, anche se comunque una ristretta comunità di persone non ha mai smesso di abitarci. e diverse storiche architetture in legno provenienti da tutta la Carelia furono trasportate qui in aggiunta a quelle, che ancora sono le più importanti, che già c'erano.

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chiesetta sulla collina
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yamka
kizhi
yamka

kizhi
chiesetta sulla collina
kizhi
yamka
kizhi
dalla collina

La parte più famosa dell'isola è quella meridionale, la località detta Kizhi Pogost, ovvero il museo vero e proprio, dove il colpo d'occhio è monopolizzato dal recinto dal quale svettano le due chiese settecentesche della Trasfigurazione con le sue caratteristiche 22 piccole cupole (ora in restauro) e dell'Intercessione affiancate da un alto campanile ottocentesco, il tutto ovviamente in legno.
kizhi
vasilyevo
kizhi
vasilyevo
Alle spalle del complesso sono state sistemate le varie abitazioni e costruzioni storiche della regione, tutte visitabili anche all'interno dove sono conservati gli ambienti originali tipici della vita rurale o qualche esposizione, tra le quali si segnalano un'altra piccola cappella particolarmente antica e un mulino a vento. La quasi totalità della massa di persone che fuoriesce dagli aliscafi si riversa come prima cosa in questa zona togliendole quindi un po' di suggestione; una buona idea è perciò quella di visitarla in un secondo tempo preferendo cominciare la visita dalla quasi deserta metà settentrionale dell'isola.
kizhi
vasilyevo
kizhi
costa dell'isola
A Kizhi tutte le strade sono sterrate e i mezzi a motore pochissimi e quasi tutti legati alle attività agricole: c'è però un pulmino che fa la spola tra nord e sud (e qualche carretto trainato da cavalli acchiappa-turisti) ma se siete buoni camminatori potete anche farne a meno. La zona subito a nord dei moli è caratterizzata da campi coltivati e basse colline da dove far vagare lo sguardo sulle isolette vicine: particolare menzione merita il panorama da quella sulla cui cima è ospitata una chiesetta. Qui si trovano anche i due pittoreschi villaggi di Vasilyevo, sulla sponda occidentale, e Yamka, su quella orientale, fatti interamente di casette e fattorie in legno, qualcuna delle quali vecchia di secoli.
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verso il nord dell'isola
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punta settentrionale
Da Yamka poi un altro sentiero porta ancora più a nord fino quasi alla punta dell'isola attraversando un altro minuscolo insediamento con tre case e infine a un'altra piccola chiesa in legno circondata da un mare di silenzio. Tra l'arrivo dell'aliscafo e la sua ripartenza passano diverse ore, più che sufficienti per esplorare la maggior parte dell'isola e godere appieno dei suoi affascinanti paesaggi, della sua atmosfera quieta e della pace interiore che ne scaturisce inevitabilmente. La superficie del sito permette poi alla massa di turisti di disperdersi e solo intorno a Kizhi Pogost si può trovare un po' di affollamento.

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insediamento a nord dell'isola
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chiesetta nella zona nord

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interno di una casa
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interno di una casa
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verso kizhi pogost

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kizhi pogost
kizhi
cattedrali
kizhi
kizhi pogost

Come detto. nei dintorni del molo di attracco degli aliscafi ci sono anche alcuni bar e una tavola calda, e anche a Yamka si può trovare qualcosa, una buona idea però è di fare una visita la mattina prima di partire al grosso centro commerciale lungo Prospekt Lenina a Petrozavodsk, che oltre ai tanti negozi e a un ampio food court ai piani superiori sfoggia un enorme e fornitissimo supermarket al piano terra con dei ricchissimi banconi di gastronomia dove organizzarsi per un ottimo pranzo al sacco.
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campanile
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zona meridionale dell'isola
La vita serale di Petrozavodsk infine pur non facendo faville non è nemmeno priva di movimento, concentrato soprattutto sul tratto centrale di Prospekt Lenina (nei dintorni del centro commerciale di cui sopra) e sul lungolago. Per quello che riguarda i posti dove cenare la scelta non manca: il top è probabilmente il ristorante Karelskaya Gornitsa, situato lungo Ulitsa Engelsa e dagli interni tutti in legno, che propone staff in costume nordico e ottima cucina tradizionale della regione ma con prezzi paragonabili a quelli di una classica trattoria italiana; molto più economico e ugualmente consigliabile è invece il bistrò Deja Vu (o Dezhavyu, come indicato su google maps) lungo Prospekt Lenina, con piatti russi e internazionali dall'ottimo rapporto qualità/prezzo, menu in inglese e cameriere simpatiche e gentili (e infatti è sempre pienissimo).
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interno della chiesetta
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rimessa barche
In Carelia si comincia ad essere piuttosto a nord, il tempo si è mantenuto bello per entrambe le giornate in cui sono stato là ma, anche se durante la giornata sono quasi sempre stato in maglietta, se l'aria si comincia un po' a muovere, cosa facile per esempio a Kizhi, e non appena il sole cala si avverte una punta di freddo e quindi è sempre bene portarsi dietro qualcosa a maniche lunghe. Come quasi ovunque in Russia infine, la città è sicurissima e si gira tranquillamente anche di notte.

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kizhi
cattedrale dell'intercessione
kizhi
kizhi pogost
kizhi
cattedrale dell'intercessione

petrozavodsk
petrozavodsk dal lago
kizhi
tra le isole dell'onega
kizhi onega
tra le isole dell'onega



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