16-17 e 18-20 agosto 2016
La metropoli dell'Hokkaido è una città giovane e vivace, piacevolissima e in continuo sviluppo, che non a caso sta attirando sempre più i giovani giapponesi che vi si trasferiscono per costruirsi un futuro.
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odori koen |
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onuma e konuma |
Il nome di Sapporo comunque è famoso da tempo anche in occidente perché qui si sono svolti nel 1972 i giochi olimpici invernali, i primi in Asia, e perché sempre qui si produce quella che è probabilmente la marca di birra più apprezzata del paese, che porta appunto il nome della città. Raggiungerla via terra tuttavia non è proprio così agevole poiché la rete ferroviaria della più settentrionale delle 4 isole maggiori dell'arcipelago giapponese non è assolutamente al livello di quella del resto del paese, né per velocità né per efficienza e frequenza delle corse.
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susukino |
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tanukikoji |
Le guide parlano di 3,5 ore per il tragitto da e per Hakodate, ma la realtà è che ce ne vuole almeno una in più (poi a me è successo che il treno è stato anche fermo più di un'ora in una stazioncina secondaria e quando è ripartito si muoveva più lentamente e a sbalzi, cosa che ha dilatato il viaggio a oltre 6 ore facendomi arrivare a destinazione quasi a notte fonda); c'è da dire però che il percorso è molto bello visto che si muove prima tra gli affascinanti laghi Onuma e Konuma per poi proseguire in mezzo a montagne e foreste e costeggiando la selvaggia costa che si affaccia sul Pacifico passando anche accanto alla zona vulcanica del lago Toya.
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strade di sapporo |
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strade di sapporo |
Chi provenendo da Tokyo non avesse programmato la visita a delle tappe intermedie farebbe bene dunque a pensare seriamente all'aereo. Per il resto Sapporo è moderna e ben organizzata, con tutti i servizi che funzionano ottimamente e moltissimi sono anche gli hotel. ostelli e guesthouse di tutti i livelli e prezzi: durante il miei due brevi soggiorni in città ho alloggiato rispettivamente al The Stay, un moderno ostello con una bellissima sala comune con vista all'ultimo piano e ottimi servizi, e al Sapporo Inn Nada, una graziosa guesthouse più familiare con stanze piccole e letti a castello. Entrambe sono buone soluzioni (meglio la prima a mio parere) situate a poca distanza l'una dall'altra a ridosso del quartiere dei divertimenti di Susukino, a una decina di minuti a piedi dalla stazione della metropolitana.
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akarenga |
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odori koen |
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odori koen |
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giardini botanici universitari |
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giardini botanici universitari |
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giardini dell'akarenga |
Con oltre 2 milioni di abitanti Sapporo è la quinta città del Giappone e possiede un'area urbana parecchio vasta caratterizzata principalmente da un reticolo ortogonale di viali chiusi da alti e moderni palazzi squadrati; muoversi all'interno di essa è però relativamente facile grazie a tre linee di metropolitana e a due di tram che permettono di arrivare nelle vicinanze di tutte o quasi le attrazioni più importanti. La maggior parte di esse si trova comunque nella zona più centrale e sono quindi raggiungibili anche a piedi.
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torre dell'orologio |
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giardini botanici universitari |
Il simbolo della città è l'Odori Koen, una stretta fascia di parchi che taglia tutto il centro cittadino per una lunghezza di circa un paio di chilometri, caratterizzata da giardini, monumenti e fontane e sempre piena di gente stesa sull'erba o seduta sulle panchine che si gode il sole e il caldo estivo. Intorno a questo parco sorgono inoltre alcune delle maggiori attrazioni cittadine: ai suoi due estremi innanzi tutto si trovano la Sapporo TV Tower a est, dalla forma "eiffel-egiante" come quella quella di Tokyo ma alta poco meno della metà (circa 150 metri, ma non è la costruzione più alta della città, superata dalla JR Tower, il grattacielo che sovrasta la stazione centrale, che ha anche una migliore terrazza panoramica), e la vecchia Corte di Giustizia a ovest, una sontuosa costruzione in mattoni che ora ospita il museo di storia cittadina ed è preceduta da dei bei giardini.
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giardini botanici universitari |
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giardini botanici universitari |
Poco a nord del parco si trovano invece: la coloniale Torre dell'Orologio, risalente al 1878 si fregia del poco ambito titolo di gakkari, una delle tre più deludenti attrazioni del paese (anche se non è poi così male; cercando in rete ho trovato che un'altra è il ponte Harimaya a Kochi, ma non ho informazioni su quale sia la terza), ospita ora un piccolo museo; l'ex palazzo del Governo dell'Hokkaido, una costruzione ottocentesca in mattoni rossi, da cui il nome "akarenga" con cui viene chiamata dagli abitanti, in stile neo-barocco circondata da giardini; e infine i bellissimi giardini botanici dell'Università di Hokkaido, con centinaia di tipi di piante e alberi differenti e diverse costruzioni coloniali all'interno, e in una di queste, a fianco dell'ingesso principale, è ospitato anche un museo e un centro culturale dedicato agli Ainu, gli abitanti originali di queste terre.
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giardini botanici universitari |
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giardini botanici universitari |
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giardini botanici universitari |
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università di hokkaido |
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museo degli ainu |
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giardini botanici universitari |
Ancora più a nord, oltre la stazione ferroviaria, si trova il campus dell'Università dell'Hokkaido, dove in un ampio parco con prati e viali alberati si possono ammirare numerose costruzioni ottocentesche, alcune in legno come la Furukawa Hall, altre grandiose in mattoni, come la facoltà di scienze che ospita anche il Museo Universitario.
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furukawa hall |
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museo dell'università |
A sud dell'Odori Koen invece la star è il distretto di Susukino, il più grande e vivace tra i quartieri dei divertimenti a nord di Tokyo e uno dei maggiori in assoluto di tutto il paese. In un quadrato di circa mezzo chilometro di lato infatti si può incontrare un po' di tutto, da una ruota panoramica sul tetto di un alto palazzo a strade su cui si affacciano pareti di neon colorati che potrebbero quasi rivaleggiare con quelli di Dotonbori a Osaka, dagli immancabili girl bar e club privati per soli uomini a decine e decine di ristoranti, bar, caffè e birrerie. Dal punto di vista gastronomico però l'attrazione maggiore del quartiere è l'ormai famoso Ramen Yokocho, un angusto vicolo dove si susseguono senza soluzione di continuità le piccole bettole che servono esclusivamente ramen, di cui la città è titolare di uno degli stili più importanti, apprezzati e diffusi di tutto il Giappone (ma comunque oltre al classico miso ramen questi locali servono anche shio e shoyu ramen), ma differenziandosi l'una dall'altra per i diversi condimenti che possono includere anche crostacei e molluschi e la piacevolissima novità di una noce di burro in cima.
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akarenga |
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odori koen |
Susukino è anche la più importante zona commerciale della città, insieme come di consueto alla zona intorno alla stazione, grazie anche alla presenza della lunga galleria commerciale Tanukikoji, la cui estremità orientale sbuca sul piccolo canale Soseigawa, che attraversa tutta la parte est del centro cittadino, oltre il quale si trova il mercato del pesce Nijo. Sotto al quartiere infine si dipana un centro commerciale sotterraneo le cui gallerie si collegano fino a quelle della metro di Odori Koen e addirittura a quelle della stazione ferroviaria creando una vera e propria città sotterranea (gli inverni qui sono particolarmente rigidi).
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odori koen |
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vecchia corte di giustizia |
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odori koen |
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stazione e JR tower |
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ramen yokocho |
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susukino |
Uscendo fuori dal centro ci sono altri siti da non perdere. Circa un chilometro a est della stazione si trova il museo dedicato alla birra Sapporo, ospitato nella vecchia fabbrica di produzione della bevanda (anche se l'area industriale dove venne originariamente prodotta sembra sia quella poco più a sud, dove le antiche fabbriche in mattoni sono ora state riconvertite per ospitare il bel centro commerciale Sapporo Factory; mentre il sito di produzione odierna si trova parecchi chilometri fuori dalla città), dove oltre alle classiche esposizioni riguardanti i processi di produzione e la storia del marchio si possono degustare i tre differenti stili nella birreria annessa o sedersi in uno dei diversi beer garden e ristoranti dove accompagnare la birra con carne alla brace e simili.
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susukino |
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mercato nijo |
Con la metropolitana è facile invece arrivare fino al Maruyama Koen, un grosso parco caratterizzato da una fitta foresta che nasconde al suo interno l'Hokkaido-jingu, un santuario shintoista non antichissimo ma piuttosto grande e scenografico, con un largo viale di accesso fiancheggiato da file di lanterne di pietra e diversi piccoli altari secondari sparsi nei sentieri lì intorno. Per chi ha tempo e voglia (dall'ingresso del parco bisogna prendere un bus e poi proseguire a piedi in salita), sulle alture che dominano lo spazio verde sorge il Museo degli Sport Invernali, dedicato alle olimpiadi tenutesi in città e ospitato nell'impianto delle gare di salto dal trampolino.
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Tv tower |
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soseigawa |
Sempre per chi ha più tempo a disposizione e voglia uscire dall'area urbana, col tram è possibile arrivare nei pressi della funivia del monte Moiwa, dalla cui cima si dovrebbe poter godere di un ampio e spettacolare panorama sulla città. Sapporo è una metropoli molto piacevole e, se non fosse per le temperature glaciali che si raggiungono in inverno, probabilmente anche un buon posto per vivere; per cui, oltre a rappresentare la comoda base per l'esplorazione dell'Hokkaido, merita senz'altro un paio di giorni interamente dedicati ad essa. Una curiosità infine: sembra che nei pressi dello stadio olimpico, nel parco Makomanai, ci sia un museo interamente dedicato al salmone.
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hokkaido jingu |
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hokkaido jingu |
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maruyama koen |
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beer garden |
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museo della birra sapporo |
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hokkaido jingu |
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