16 agosto 2016
Dallo scorso anno il terminale settentrionale degli shinkansen si è finalmente spostato fino all'isola di Hokkaido, la più settentrionale tra le 4 maggiori che compongono l'arcipelago giapponese, passando da Aomori ad Hakodate e riducendo di molto in termini di tempo (che prima era di oltre due ore) il tragitto tra le due città attraverso gli oltre 50 km, in parte sottomarini, del famoso tunnel Seikan, uno dei più lunghi in assoluto del mondo.
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baia di hakodate |
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mercato del mattino |
Partendo quindi da Akita, o da un'altra delle città principali del nord dello Honshu, diretti a Sapporo si può ora anche progettare uno stop di diverse ore proprio per visitare Hakodate, che ospita infatti diversi punti di interesse che giustificano pienamente la sosta. In realtà il treno-proiettile non arriva proprio nei pressi della città, bensì nella stazione di Shin-Hakodate Hokuto, situata una quindicina di chilometri più a nord, dalla quale poi bisogna attendere un treno ordinario, piuttosto lento, per arrivare in centro e questo comporta una sensibile perdita di tempo.
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ex magazzini |
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ex magazzini |
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mercato del mattino |
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ex magazzini |
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ex magazzini |
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ex magazzini |
L'importante città portuale del sud dell'isola, della quale è anche la terza città per grandezza, anche se ad un primo sguardo non sembra particolarmente pittoresca merita però tutta l'attenzione possibile grazie a due caratteristiche particolari: la splendida posizione a riempire una lingua di terra che forma un promontorio con il monte omonimo in punta e il ruolo storico ricoperto dal suo porto, che nella metà del XIX secolo fu il primo del paese ad aprire ai commerci con l'estero con la conseguente costruzione di varie strutture commerciali, diplomatiche e religiose di stampo europeo e un contributo importante ai sentimenti di rivalsa popolare che hanno portato alla guerra tra lo shogunato e l'imperatore terminata con la restaurazione Meiji.
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baia di hakodate |
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hachiman-zaka |
La stazione ferroviaria si trova nella zona moderna, più o meno dove comincia il punto più stretto della lingua di terra (largo circa 1 km) ed è un buon punto di partenza per la visita della città, sia per l'ufficio informazioni turistiche contenuto al suo interno che per la presenza, subito a sud di questa, del mercato del mattino. Nei vari padiglioni sono ospitati banchi che vendono merci un po' di ogni tipo, ma la parte del leone la fanno ovviamente i prodotti ittici e i numerosi ristoranti di pesce sempre parecchio frequentati (anche se non ho trovato i prezzi esposti particolarmente vantaggiosi).
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case coloniali |
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motoi-zaka |
Proseguendo nella stessa direzione, dopo qualche centinaio di metri si incontra un quartiere interamente formato da vecchi magazzini portuali in mattoni rossi che sono stati oggetto di una splendida riqualificazione urbana e ora ospitano una moltitudine di negozi, caffè, ristoranti, piccoli mercati e gallerie. Tutta l'area è pervasa da una gradevolissima vivacità ed è estremamente piacevole da girare; in particolare sul lato che si affaccia sulla baia chiusa dal promontorio, dove si trova anche il piccolo porto turistico, il lungomare è quasi pedonale e vi si affacciano vari locali, tra cui il Lucky Pierrot, un fast food che è vera istituzione cittadina (sparsi in città vi sono anche diversi altri punti vendita) e serve ottimi hamburger, ed è infatti sempre pieno di gente.
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ex consolato britannico |
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ex consolato britannico |
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motoi-zaka |
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motoi-zaka |
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ex filiale governo regionale |
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ex consolato britannico |
La parte più interessante della città è però il quartiere di Motomachi, che si arrampica sulle pendici del monte Hakodate, dove le stradine in pendenza ospitano una moltitudine di residenze ottocentesche in stile europeo.
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hakodate |
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sala pubblica |
Questo era infatti il quartiere dove gli uomini d'affari e i diplomatici stranieri stabilirono la loro base nella metà del XIX secolo e, oltre alle numerose abitazioni che ancora oggi lo impreziosiscono, fecero costruire anche i loro templi e consolati. I pendii più pittoreschi (contrassegnati dal nome -zaka) si trovano poco oltre il quartiere degli ex magazzini portuali svoltando sulla destra e arrivando in corrispondenza di un museo dedicato agli Ainu, il popolo che abitava originariamente queste terre e poi messo in minoranza e progressivamente assorbito dai giapponesi. Salendo lungo Motoi-zaka in particolare, si passa accanto a un piccolo parco terrazzato e, soprattutto, si accede a due degli edifici più scenografici della città.
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trucco e parrucco |
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sala pubblica |
La vecchia sede del Consolato Britannico è il primo: una sontuosa villa con dei deliziosi piccoli giardini sul retro trasformata ora in sala da tè, ma ospita anche un'esposizione dedicata al porto e alcuni ambienti col mobilio originale. In cima alla salita, dopo essere passati accanto al grazioso palazzo storico che ospitava la filiale cittadina del governo regionale e in cui ora si trovano un ufficio turistico e il museo della fotografia, si gode di uno splendido panorama sulla città per poi ritrovarsi davanti alla vecchia Sala Pubblica. Questo splendido edificio coloniale in legno verniciato del primo novecento è probabilmente l'attrazione storica più importante della città: al suo interno vi sono diverse stanze che recano intatto il loro aspetto originale e numerosi oggetti d'epoca; le donne possono inoltre compiere il giro abbigliate con degli eleganti vestiti in stile ottocentesco (noleggiabili all'interno, c'è anche una stanzetta dove farsi fare trucco e parrucco coordinato) e molte turiste giapponesi (ma non solo) non si fanno sfuggire l'occasione.
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sala pubblica |
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sala pubblica |
Rimanendo nella parte più elevata del quartiere ci si può dirigere verso sud percorrendo le stradine fiancheggiate da graziose abitazioni in stile coloniale e incontrare sia la chiesa Russo-Ortodossa, con le sue forme particolari e i cupolotti a cipolla, che quella Romano-Cattolica, dagli interni gotici e con un bell'altare (nei dintorni si trovano tra l'altro anche altre piccole chiese, tra cui quella episcopale di St. John dalle forme moderne, e lo scenografico padiglione del tempio Higashihongan-ji). Proseguendo nella stessa direzione si arriva infine alla stazione di partenza della funivia che porta in cima al monte Hakodate.
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motomachi |
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motomachi |
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motomachi |
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chiesa romano-cattolica |
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chiesa russa |
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motomachi |
Per chi decide di fermarsi a dormire in città, la vista panoramica notturna che si gode dalla sommità della montagna, con la lingua di terra che si trasforma in un mare di luci circondato dal nero del mare vero e delle montagne sullo sfondo, è una delle attività imperdibili; anche il panorama durante le ore di luce comunque non dovrebbe lasciare a desiderare.
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motomachi |
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hakodate |
I moderni quartieri residenziali che dalla base della montagna arrivano fino alla zona della stazione e del grosso cubo che ospita il nuovo Municipio sono caratterizzati da ordinati viali paralleli e basse casette che non offrono molti spunti interessanti e anche il lungomare sulla costa sud della lingua di terra, non invaso dal porto come la sua controparte settentrionale e dove c'è anche una stretta spiaggia, è abbastanza anonimo e dall'aspetto che richiama piuttosto la periferia.
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ciliegi e torre goryokaku (dal web) |
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goryokaku-koen (dal web) |
L'area urbana di Hakodate tuttavia è piuttosto vasta e conserva diversi punti di interesse anche fuori dalla zona più centrale, tutti raggiungibili agevolmente grazie a delle linee di tram. Chi ha tempo a disposizione infatti può sbizzarrirsi nel visitare: il Cimitero degli Stranieri, situato all'estremità settentrionale del promontorio; un convento trappista e i famosi Yunokawa Onsen, dove oltre alle sorgenti calde c'è un giardino botanico con i macachi che sguazzano allegramente (principalmente in inverno), entrambi all'estremità sud-orientale della città; e infine il Goryokaku Koen, un parco nella zona più interna dell'abitato situato sul luogo dove sorgeva un grosso forte militare in stile occidentale dove ora rimangono solo i fossati a forma di stella a cinque punte e vi sono centinaia di alberi di ciliegio e una moderna torre alta circa 100 metri.
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dal monte hakodate (dal web) |
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dal monte hakodate (dal web) |
Il quartiere intorno al parco inoltre ha fama di essere abbastanza vivace di sera e ospita vari ristoranti e locali ed è sempre qui che si trovano diversi ostelli e locande tradizionali. Purtroppo, chi programma solo una sosta giornaliera in città non avrà abbastanza tempo per esplorare anche i siti fuori dal centro, anche a causa dell'enorme dilatazione dei tempi di spostamento nell'Hokkaido, la cui velocità ed efficienza della rete ferroviaria non si avvicinano neanche lontanamente a quelle del resto del paese.
Post successivo: Sapporo
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higashihongan-ji |
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funivia del monte hakodate |
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hakodate |
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municipio |
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santuario nella zona moderna |
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viale nella zona moderna |
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