21 luglio e 5 agosto 2016
Le destinazioni interessanti e che meritano senz'altro una visita sono molteplici, ma tra queste una posizione di assoluto rilievo la rivestono le città di Suwon e Incheon. Grazie alla mastodontica rete di metropolitane che copre quasi per intero la regione del Gyeonggi-do, ovvero quella che circonda la capitale (che invece forma un distretto amministrativo a sé stante), queste "gite" possono essere effettuate comodamente in giornata e non c'è quindi bisogno di cercare una sistemazione per la notte; tuttavia, in caso si voglia soggiornare in loco per testarne anche la vita serale e notturna, data la grandezza di entrambe, le soluzioni per tutti i gusti e le tasche non mancano di certo.
Suwon è in effetti il capoluogo del Gyeonggi-do e si raggiunge in poco più di un'ora da Seoul (chiaramente dipende dalla stazione di partenza) con la linea 1 della metropolitana e con la nuova linea Bundang, che le fa un po' anche da linea interna. Sia la stazione centrale che la zona del municipio però sono piuttosto lontane dal centro storico, rendendo quindi necessario l'uso dei bus. Uscendo dalla stazione centrale, un centinaio di metri a sinistra c'è un ufficio di informazioni turistiche dove si parla anche inglese che potrà aiutarvi ad orientarvi al meglio.
La fama della città è dovuta principalmente alla presenza della fortezza Hwaseong, protetta dall'UNESCO come patrimonio dell'umanità, tuttavia il nome è fuorviante poiché non si tratta di un castello, bensì di una cinta muraria risalente al XVIII secolo lunga diversi chilometri, con porte monumentali, torri di osservazione, posti di guardia e di comando. Il punto migliore da dove partire per la visita della città è la Paldalmun, la spettacolare porta meridionale di fronte alla quale transitano quasi tutte le linee di bus cittadini, ma prima di inoltrarsi all'interno delle mura conviene svoltare a destra per dare un'occhiata alla zona del mercato cittadino. A sinistra della porta invece vale la pena notare il colpo d'occhio che regala il percorso della cinta muraria che si inerpica sulla collina del Paldalsan che domina la zona nord-occidentale della città.
Il centro storico in realtà non è particolarmente pittoresco, ma conviene comunque percorrere per un tratto il largo viale che lo taglia in due per arrivare allo Hwaseong Haenggung. Questo è stato un palazzo reale temporaneo durante la sua costruzione, contemporanea alla fortezza, e conserva la struttura e la magnificenza di quelli ufficiali situati nella capitale; spesso di fronte all'ingresso principale si tengono inoltre delle manifestazioni folcloristiche. La passeggiata lungo le mura sul Paldalsan è lunga e improponibile in estate a causa del caldo umido, ma dal palazzo, tornando indietro lungo la graziosa Haenggung-gil (la parallela al viale principale) e salendo le prime propaggini della collina, si arriva comodamente alla stazione di partenza di un trenino turistico su gomma che segue il tragitto delle mura in altura e una volta ridisceso prosegue passando davanti alla Hwaseomun (porta occidentale) e alla Janganmun (porta settentrionale) per poi terminare il suo percorso davanti alla Changnyongmun (porta orientale).
Prima di salire sul bus per tornare verso la stazione ferroviaria, un buon consiglio è quello di ripercorrere a piedi l'ultimo tratto sulle mura poiché si incontrano prima una torretta di osservazione da dove si apre un bel panorama sulla zona moderna della città, quella intorno al municipio, e poi un posto di guardia con un bel padiglione e, soprattutto, la scenografica Buksumun, una porta che serve al passaggio del fiume che attraversa il centro storico (l'altra porta, molto più piccola, si trova dopo il mercato accanto alla Paldalmun).
Un altro motivo di interesse legato a Suwon è la relativa vicinanza al Korean Folk Village, che si può raggiungere con l'autobus gratuito che parte dalla fermata di fronte all'ufficio informazioni (il cartello che indica la fermata è un po' nascosto e di bus ce ne sono solo tre al giorno, quindi occorre informarsi bene sugli orari, ma comunque altri bus gratuiti partono fuori alla stazione metro di Sanggal, sulla linea Bundang).
Questo villaggio in realtà non è autentico come il Bukchon e il Namsangol a Seoul o come quelli, bellissimi e tutelati infatti dall'UNESCO, che si trovano nei pressi delle città di Andong e Gyeongju, ma è strutturato più come un parco a tema dove vengono esposti e spiegati diversi elementi riguardanti la cultura e le tradizioni coreane (e infatti l'ingresso costa il triplo rispetto a quasi tutte le altre attrazioni del paese). In effetti se avete in programma di visitare i due villaggi patrimonio UNESCO di cui sopra, la visita a questo si può anche saltare a cuor leggero, ma comunque è una destinazione di sicuro interesse e dall'aspetto pittoresco.
In una vasta area boscosa intorno a un fiume sono state ricostruiti templi, scuole confuciane e molte abitazioni tradizionali di grandezza, estrazione sociale e provenienza diversificata, e alcune di esse ospitano musei, laboratori artigianali o rappresentazioni in costume, come per esempio un matrimonio tradizionale; in due piccole arene al centro del villaggio inoltre vengono eseguiti spettacoli di danza o giochi equestri. Gli orari degli spettacoli e delle rappresentazioni sono organizzati in modo da passarci tutta la giornata. La zona subito dopo l'ingresso è un mercato di souvenir, mentre ai margini del villaggio si trovano una zona dedicata alla ristorazione, con un food court con piatti coreani, e un parco dei divertimenti che rende il complesso particolarmente adatto alle famiglie.
Incheon invece è la terza città della Corea del Sud ed è davvero molto grande, tanto che anche essa forma un distretto amministrativo indipendente ed è servita da tre linee della metro che si ricollegano alla rete di metropolitane di Seoul.
Vi sono varie zone nella metropoli che richiamano l'attenzione dei turisti, soprattutto coreani, grazie ai parchi a tema e ai distretti dedicati allo shopping (le principali sono quella intorno alla stazione metro di Bupyeong per lo shopping, quella intorno al bus terminal dedicata all'arte e alla letteratura, il distretto dall'urbanistica ideale di Songdo con i suoi grattacieli e la zona di Wolmido come area dei divertimenti), e inoltre il mare di fronte alla città è punteggiato di isole boscose con scogliere e spiagge, compresa quella su cui sorge il famoso aeroporto internazionale, ideali per le gite nei week end; tuttavia il motivo che giustifica lo spostamento dalla capitale fino a qui è legato principalmente all'enorme porto della città, il secondo per grandezza del paese.
Alla fine del XIX secolo infatti questo fu il primo porto coreano ad aprire ai traffici con le potenze occidentali e perciò l'area subito all'interno (che ora prende il nome di Jung-gu) fu particolarmente influenzata nell'aspetto e nella cultura dai numerosi stranieri che vi transitavano o vi facevano base. La linea 1 della metropolitana di Seoul (abbiate cura di verificare la destinazione del treno se non volete finire sul braccio che porta a Suwon, o in caso cambiate alla stazione di Guro) rappresenta il modo più facile e veloce per raggiungere Incheon dalla capitale, e proprio il suo capolinea è il punto di partenza ideale per andare alla scoperta della città.
Davanti all'uscita della stazione ci si ritrova infatti di fronte il tipico arco colorato comune agli ingressi di tutte le Chinatown del mondo, ma questo quartiere cinese ha la particolarità di essere l'unico in Corea. Bancarelle, negozi colorati, street food e tanti ristoranti dalle facciate rosse e piene di fronzoli caratterizzano, come si può facilmente immaginare, le strade del quartiere e lo rendono un ottimo posto per pranzare o cenare e fare una piacevole passeggiata comprando dolcetti o oggetti vari, tuttavia l'area è anche impreziosita da qualche particolare museo, come quello dedicato ai jiajangmyeon (i classici spaghetti di soia, che pare siano nati qui).
A fianco del quartiere cinese si entra nel distretto chiamato comunemente Open Port, dove si viene accolti da una pittoresca strada con una sfilata di case di legno ottocentesche in stile giapponese, la maggior parte delle quali ospitano delle graziosissima caffetterie, che porta fino allo storico palazzo del Jung-gu office dall'architettura tipica degli anni '30.
Il resto del quartiere è invece caratterizzato da basse case in pietra in stile occidentale, tra le quali spiccano qualche chiesa e alcuni palazzi che ospitavano istituzioni varie o banche storiche e che ora sono stati trasformati in piccoli musei a tema sulla storia del porto, sull'architettura moderna o altro. Ai margini sud-orientali del quartiere inoltre è da segnalare la presenza del mercato internazionale di Simpo e della cattedrale cattolica Dapdong.
Prima di ritornare alla stazione infine, una buona idea può essere quella di salire la scalinata contornata da lanterne di pietra che porta fino a una statua di Confucio e all'ingresso del parco Jayu, dove si trovano la statua dedicata al generale Mac Arthur e un padiglione da cui si apre una bella vista panoramica sul porto e sulla città.
Incheon è una metropoli grande e moderna che per molti versi non impressionerà il turista occidentale, ma la zona di Jung-gu è invece davvero graziosa, piacevole e particolarmente quieta, e merita senz'altro la spesa di un po' di tempo e attenzione.
Post successivo: Chuncheon e Gangneung
L'area metropolitana di Seoul è davvero enorme e comprende anche altre grandi città, alcune delle quali hanno una storia lunga e importante testimoniata da diverse attrazioni di indubbio valore.
zona del mercato a suwon |
il fiume vicino paldalmun |
le mura si inerpicano sul paldalsan |
paldalmun |
paldalmun |
hwaseong haenggung |
hwaseong haenggung |
paldalsan |
Suwon è in effetti il capoluogo del Gyeonggi-do e si raggiunge in poco più di un'ora da Seoul (chiaramente dipende dalla stazione di partenza) con la linea 1 della metropolitana e con la nuova linea Bundang, che le fa un po' anche da linea interna. Sia la stazione centrale che la zona del municipio però sono piuttosto lontane dal centro storico, rendendo quindi necessario l'uso dei bus. Uscendo dalla stazione centrale, un centinaio di metri a sinistra c'è un ufficio di informazioni turistiche dove si parla anche inglese che potrà aiutarvi ad orientarvi al meglio.
hwaseong haenggung |
hwaseong haenggung |
hwaseong haenggung |
hwaseong haenggung |
hwaseong haenggung |
manifestazioni folcloristiche |
mura della fortezza |
hwaseomun |
suwon |
zona del municipio di suwon |
changnyongmun |
jaganmun |
Un altro motivo di interesse legato a Suwon è la relativa vicinanza al Korean Folk Village, che si può raggiungere con l'autobus gratuito che parte dalla fermata di fronte all'ufficio informazioni (il cartello che indica la fermata è un po' nascosto e di bus ce ne sono solo tre al giorno, quindi occorre informarsi bene sugli orari, ma comunque altri bus gratuiti partono fuori alla stazione metro di Sanggal, sulla linea Bundang).
fortezza hwaseong |
buksumun |
korean folk village |
casa-museo nel villaggio |
giochi equestri |
korean folk village |
korean folk village |
korean folk village |
korean folk village |
korean folk village |
Incheon invece è la terza città della Corea del Sud ed è davvero molto grande, tanto che anche essa forma un distretto amministrativo indipendente ed è servita da tre linee della metro che si ricollegano alla rete di metropolitane di Seoul.
korean folk village |
korean folk kvillage |
la chinatown a incheon |
ristoranti a chinatown |
chinatown |
chinatown |
scalinata verso il parco |
distretto open port |
chinatown |
parco jayu |
incheon |
confucio |
A fianco del quartiere cinese si entra nel distretto chiamato comunemente Open Port, dove si viene accolti da una pittoresca strada con una sfilata di case di legno ottocentesche in stile giapponese, la maggior parte delle quali ospitano delle graziosissima caffetterie, che porta fino allo storico palazzo del Jung-gu office dall'architettura tipica degli anni '30.
case giapponesi |
case giapponesi |
museo del porto |
jung-gu office |
Incheon è una metropoli grande e moderna che per molti versi non impressionerà il turista occidentale, ma la zona di Jung-gu è invece davvero graziosa, piacevole e particolarmente quieta, e merita senz'altro la spesa di un po' di tempo e attenzione.
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jung-gu |
jung-gu |
case a jung-gu |
museo del porto |
jung-gu |
chinatown |
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