3-5 gennaio 2014
Le regioni centro-orientali dell'Albania sono abbastanza selvagge, ma presentano comunque un buon numero di motivi di interesse, sia per quello che riguarda le attrazioni culturali che quelle naturalistiche, capeggiate dallo spettacolare lago di Ocrida. Per raggiungere il lago e il confine con la Macedonia da Berat bisogna però fermarsi nella città di Elbasan e cambiare furgone.
elbasan |
rovine in piazza a elbasan |
museo etnografico di elbasan |
xhamia e mbret a elbasan |
mura del castello a elbasan |
La strada statale gira intorno al centro di Elbasan, ma il bus (o il furgone) risale Rruga Thoma Kalefi fino alla stazione dei bus; da qui si può proseguire per la via, lungo la quale si snoda una sorta di mercato, fino ad un'ampia piazza con giardini dove si affacciano gli uffici comunali, dove al centro c'è una piccolissima area archeologica con dei resti illiri, ma soprattutto dove all'estremità settentrionale campeggia un lungo tratto, ben restaurato, delle antiche mura bizantine della città che contornavano il castello, mentre sul lato orientale si affaccia il museo etnografico, ospitato in un'abitazione antica e caratteristica.
Dietro le mura c'è la parte più antica della città (kalaja, il castello) che ormai è però di stampo prevalentemente moderno, tuttavia tra i vicoli si può trovare qualche scorcio interessante. In questa zona si trova la moschea principale della città, la Xhamia e Mbret.
Percorrendo verso est la strada che costeggia le mura, Bulevardi Qemal Stafa, che è un viale molto ben messo pieno di negozi e con un'ampia passeggiata, si arriva fino allo stadio, davanti al quale partono alcuni furgoni per Pogradec e Korca (altri furgoni diretti in quella zona partono dall'angolo sud-ovest della piazza, vicino agli uffici comunali, mentre dalla stazione dei bus non partono mezzi diretti in quella direzione). Nei pressi dello stadio vi è anche il Parku Rinia, un bel parco boscoso.
Da segnalare infine che Elbasan è famosa per le acque termali: le stazioni termali principali si trovano alcuni chilometri fuori città, ma anche in centro ci dovrebbero essere alcuni hammam.
bulevardi qemal stafa a elbasan |
valle del fiume shkumbin |
Percorrendo verso est la strada che costeggia le mura, Bulevardi Qemal Stafa, che è un viale molto ben messo pieno di negozi e con un'ampia passeggiata, si arriva fino allo stadio, davanti al quale partono alcuni furgoni per Pogradec e Korca (altri furgoni diretti in quella zona partono dall'angolo sud-ovest della piazza, vicino agli uffici comunali, mentre dalla stazione dei bus non partono mezzi diretti in quella direzione). Nei pressi dello stadio vi è anche il Parku Rinia, un bel parco boscoso.
Da segnalare infine che Elbasan è famosa per le acque termali: le stazioni termali principali si trovano alcuni chilometri fuori città, ma anche in centro ci dovrebbero essere alcuni hammam.
spiaggia di pogradec |
lago di ocrida |
lago di ocrida |
Appena fuori Elbasan la strada, le cui condizioni sono più che dignitose, si infila in un canyon seguendo il corso del fiume Shkumbin, e superando le piacevoli cittadine di Librazhd e Perrenjas, per poi inerpicarsi su un valico dove c'è il bivio che porta alla vicinissima frontiera con la Macedonia.
Qui le condizioni della strada peggiorano sensibilmente, ma in compenso si apre davanti agli occhi il meraviglioso scenario offerto dal lago di Ocrida (Ohrid) e dalle montagne che lo circondano.
Questo stupendo e antichissimo specchio d'acqua (sembra sia uno dei laghi più antichi della Terra, e possiede un ecosistema unico), dalle dimensioni paragonabili al Garda, offre infatti dei panorami veramente unici, soprattutto in inverno e guardando verso la sponda macedone, dove le montagne sono più alte e incappucciate di neve.
La strada ne costeggia la sponda albanese sfiorando prima il pittoresco abitato di Lin (dove c'è anche un basilica con antichi mosaici) per poi arrivare fino all'estremità meridionale del lago dove sorge la città di Pogradec.
Diversamente dalla sua dirimpettaia in territorio macedone, che dà il nome al lago e possiede un patrimonio artistico e culturale notevolissimo che ne fanno uno dei patrimoni tutelati dall'UNESCO, la città di Pogradec non possiede grandi attrattive dal punto di vista storico-artistico-culturale (e anche il bellissimo monastero di Sveti Naum e il parco naturale che lo sovrasta, pur essendo vicini alla città, sono in territorio macedone), tuttavia è una piacevolissima località di villeggiatura lacustre dall'aspetto gradevole e vivo.
Vista l'importanza turistica dalla città, l'offerta di alloggio è ampissima; tuttavia, nonostante la bellezza del paesaggio invernale, il turismo è giocoforza principalmente estivo, e quindi non tutti sono aperti in pieno inverno (tra cui l'unico ostello) ma l'Hotel Perla si è rivelato invece una sistemazione ottima: situato alla fine del lungolago, a poco più di un chilometro dal centro (ma la passeggiata per arrivarci è piacevolissima) è ospitato in una struttura nuova, con camere ampie e fornite di tutti i comfort, personale gentile e competente e anche un buon ristorante dove provare le specialità locali (in particolare i due pesci endemici del lago; ottimo il Koran, presente solamente qui e nel lago Bajikal); il tutto a prezzi abbordabilissimi.
Come detto, non ci sono particolari attrazioni da segnalare a Pogradec, tranne la bella passeggiata lungolago, a fianco di una bella spiaggia, che ingloba anche un piccolo parco che si allarga nella parte di fronte alla zona più centrale ospitando anche qualche statua. Per il resto, la via più "commerciale" è Rruga Rinia, con negozi, bar e tavole calde, mentre il Bulevardi Europa è un largo viale pedonale. Rruga Kajo Karafili è la statale, taglia tutto il centro ed è sempre abbastanza affollata, mentre in Rruga Naim Frasheri e in qualche vicoletto più all'interno della statale si può anche scovare qualche scorcio caratteristico.
Purtroppo in quei giorni il tempo è stato quasi sempre coperto, nascondendo quasi sempre i bellissimi paesaggi del lago, quindi il sabato mattina ho approfittato per una piccola escursione alla vicina Korce.
Nel punto in cui Rruga Kajo Karafili si biforca c'è uno spiazzo dove partono i furgoni diretti a sud (mentre quelli che ritornano verso il centro del paese stazionano nel tratto dove la via incrocia Rruga Rinia e Bulevardi Europa) ed è facile trovarne uno che porta nella principale città della zona, che una strada in buone condizioni permette di raggiungere in tre quarti d'ora circa.
Korce, oltre a dare il nome ad una delle birre più popolari del paese, è una città molto gradevole e ben tenuta, piena di musei e di spunti culturali.
Il furgone si ferma nel punto in cui la strada si biforca dando vita alle due importanti arterie cittadine Rruga Midhi Kostani e Rruga Kico Greco; proseguendo per la seconda si arriva a ridosso della zona antica, dove si tiene il mercato (proprio di sabato) e dove c'è anche il bazaar moderno. Nella zona antica ci sono alcuni vicoli e piazzette che offrono degli scorci caratteristici, ma in questa zona alcuni lavori di restauro sarebbero quantomeno auspicabili.
La via invece prosegue allargandosi e formando il Bulevardi Fan Noli, un viale ricco di negozi e botteghe che attraversa tutto il centro e che presenta anche una zona pedonale alberata al centro.
Circa a metà del viale si può svoltare per ritrovarsi di fronte alla bella Cattedrale Ortodossa della Resurrezione, una delle più grandi del paese, che offre un notevole colpo d'occhio e dei sontuosi interni.
Di fronte alla cattedrale parte un viale pedonale, la strada dello struscio, su cui si affacciano molti negozi moderni ma anche un antico edificio (da poco restaurato) che ospitava la scuola più antica della nazione, trasformato ora nel museo dell'istruzione.
Korce si visita in poche ore, tuttavia chi si vuole fermare in città ne può approfittare per visitarne i dintorni, in particolare la vicina Voskopoje, nella quale varie magnifiche chiese testimoniano la grandezza e l'importanza rivestita nel medioevo da questa città.
Da Pogradec si può invece tornare a Tirana in poco più di tre ore, da segnalare però che superata Elbasan è in costruzione un'autostrada che la collega alla capitale, in buona parte completata, che velocizzerà il viaggio.
Da segnalare infine che nelle regioni più interne centro-meridionali, grazie anche alle alte montagne, la temperatura è sensibilmente più bassa (pur essendo comodamente sopportabile) che nelle quasi pianeggianti zone centro-settentrionali e costiere dove è invece simile a quella tipica del sud Italia.
Leggi anche il mio diario di viaggio in Albania in inverno
lin |
lago ohrid |
Questo stupendo e antichissimo specchio d'acqua (sembra sia uno dei laghi più antichi della Terra, e possiede un ecosistema unico), dalle dimensioni paragonabili al Garda, offre infatti dei panorami veramente unici, soprattutto in inverno e guardando verso la sponda macedone, dove le montagne sono più alte e incappucciate di neve.
lago di ocrida |
rruga rinia a pogradec |
La strada ne costeggia la sponda albanese sfiorando prima il pittoresco abitato di Lin (dove c'è anche un basilica con antichi mosaici) per poi arrivare fino all'estremità meridionale del lago dove sorge la città di Pogradec.
moschea di pogradec |
pogradec |
bulevardi europa a pogradec |
Diversamente dalla sua dirimpettaia in territorio macedone, che dà il nome al lago e possiede un patrimonio artistico e culturale notevolissimo che ne fanno uno dei patrimoni tutelati dall'UNESCO, la città di Pogradec non possiede grandi attrattive dal punto di vista storico-artistico-culturale (e anche il bellissimo monastero di Sveti Naum e il parco naturale che lo sovrasta, pur essendo vicini alla città, sono in territorio macedone), tuttavia è una piacevolissima località di villeggiatura lacustre dall'aspetto gradevole e vivo.
pogradec |
rruga naim frasheri a pogradec |
chiesa ortodossa di pogradec |
vista dall'hotel perla |
sponda macedone |
spiaggia e lungolago di pogradec |
sponda macedone |
Purtroppo in quei giorni il tempo è stato quasi sempre coperto, nascondendo quasi sempre i bellissimi paesaggi del lago, quindi il sabato mattina ho approfittato per una piccola escursione alla vicina Korce.
zona del mercato a korce |
quartiere vecchio di korce |
Korce, oltre a dare il nome ad una delle birre più popolari del paese, è una città molto gradevole e ben tenuta, piena di musei e di spunti culturali.
cattedrale della resurrezione |
bulevardi fan noli a korce |
La via invece prosegue allargandosi e formando il Bulevardi Fan Noli, un viale ricco di negozi e botteghe che attraversa tutto il centro e che presenta anche una zona pedonale alberata al centro.
cattedrale della resurrezione |
cattedrale della resurrezione |
Di fronte alla cattedrale parte un viale pedonale, la strada dello struscio, su cui si affacciano molti negozi moderni ma anche un antico edificio (da poco restaurato) che ospitava la scuola più antica della nazione, trasformato ora nel museo dell'istruzione.
via pedonale di korce |
korce |
cattedrale della resurrezione |
sponda albanese del lago di ocrida |
pogradec |
museo dell'istruzione a korce |
Korce si visita in poche ore, tuttavia chi si vuole fermare in città ne può approfittare per visitarne i dintorni, in particolare la vicina Voskopoje, nella quale varie magnifiche chiese testimoniano la grandezza e l'importanza rivestita nel medioevo da questa città.
lago ohrid |
sponda macedone |
Da segnalare infine che nelle regioni più interne centro-meridionali, grazie anche alle alte montagne, la temperatura è sensibilmente più bassa (pur essendo comodamente sopportabile) che nelle quasi pianeggianti zone centro-settentrionali e costiere dove è invece simile a quella tipica del sud Italia.
Leggi anche il mio diario di viaggio in Albania in inverno
lago di ocrida |
lago di ocrida |
lago di ocrida |
lin e il lago |
pescivendoli lungo la strada |
penisola di lin |
Complimenti Alessio! La redazione di www.visitohrid.it
RispondiEliminagrazie mille :-)
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