Il mio biglietto permetteva anche l'ingresso alla zona del Waynapicchu (zona ad ingressi limitati cui ho potuto accedere grazie al fatto di avere preso il biglietto con largo anticipo; il costo è leggermente superiore rispetto al biglietto normale, sui 38 euro), ovvero la montagna che sovrasta la cittadella e che compare in tutte le foto del sito. Il sentiero che sale fino in cima è molto faticoso e assolutamente non adatto a chi soffre di vertigini visto che in alcuni punti bisogna aggrapparsi anche con le mani, ma la vista che si gode dalla cima e le ulteriori costruzioni situate nei pressi di questa (messe quasi in verticale) valgono lo sforzo.
|
lama |
|
strapiombo dal waynapicchu |
Un ulteriore sentiero prosegue in mezzo al bosco e attraversa una gola fino ad una piccola grotta con alcune costruzioni dentro, ma le due ore e mezza di camminata faticosissima (almeno a detta della gente che vedevo tornare da tale percorso stravolta dalla fatica) mi hanno fatto desistere dall'avventurarmi per quella via (e anche le foto della grotta, che onestamente non sembrava un granché, hanno contribuito).
Un' attenta esplorazione del sito mi ha permesso di riscendere in paese verso le tre del pomeriggio.
|
abitazioni |
|
costruzioni sul waynapicchu |
|
lama |
|
abitazioni |
|
machu picchu |
|
cittadella |
|
cristo blanco |
|
lama e waynapicchu |
Aguas Calientes è un villaggio totalmente ingombro di ristoranti (ma, soprattutto nei pressi del piccolo mercato centrale, si riesce a mangiare qualcosa anche senza doversi sedere ad un ristorante vero e proprio, i quali tuttavia non sono troppo più cari che a Cusco) e mercatini, tagliato in due dalla ferrovia e da un ruscello che poi si butta nell' Urubamba all'estremità dell'abitato. Per il resto non si segnala niente di particolare, tranne che nel fontanone in piazza invece dei pesci rossi ci sono le trote.
|
fiume urubamba ad aguas calientes |
|
torre |
|
machu picchu |
Sia in paese che nel sito archeologico fa caldo anche in inverno (contrariamente a quanto pensato da molti, anche in cima siamo ben sotto i 3000 metri) e si suda anche in maglietta.
|
osservatorio |
|
la cittadella
|
Molta gente preferisce arrivare il giorno prima della vista al sito archeologico, tuttavia mi è sembrato che la cosa migliore sia arrivare direttamente la mattina presto e fermarsi la sera a dormire in paese per approfittare delle terme che si trovano nella parte più alta dell'abitato, che sono economiche e permettono di rilassarsi e riposarsi un poco dopo la visita della cittadella inca che è piuttosto faticosa (cosa che io non ho potuto fare perché dovevo tornare a Cusco in giornata); nei dintorni di queste è anche possibile noleggiare costumi e asciugamani per pochi soldi.
Il viaggio di ritorno però, benché fossi piuttosto stanco, si è svolto senza problemi e sono potuto rientrare in ostello in tempo per trovare un locale ancora aperto per cenare.
|
plaza de armas |
|
cattedrale e chiesa dei gesuiti |
|
cusco |
|
quenq'o |
|
quenq'o |
|
puka pukara |
Cusco, l'antica capitale del regno inca, è una città estremamente affascinante ed interessante, ma gli ingressi alle attrazioni turistiche sono tutt'altro che a buon mercato (contrariamente al costo di qualsiasi altra cosa che invece è bassissimo).
|
quenq'o |
|
cortile dell'università |
Sconsiglio di acquistare il boleto turistico, a meno che non abbiate intenzione di andare a visitare alcune rovine inca sparse nella regione, poiché molte delle attrazioni cittadine il cui ingresso è compreso in tale biglietto sono di poco conto (non è che ci tenessi poi tanto a salire sulla capoccia della statua di Pachacutec) e il costo è importante. Si può invece acquistarne una versione ridotta che permette l'ingresso ai siti della "passeggiata archeologica" il cui percorso si snoda per circa 8 km sulle alture subito sopra il centro abitato.
|
saqsaywaman |
|
saqsaywaman |
Prendendo un minibus con su scritto "Cristo Blanco" (sempre strapieni) e cambiandolo al capolinea, si arriva al più lontano di questi siti, Tambomachay, una costruzione a blocchi squadrati che ospita una fonte. Con una breve camminata tornando verso la città si arriva poi a Puka Pukara, dove ci sono i resti di un antico fortino che ospitava una guarnigione a difesa della città e fungeva anche come dogana per i viaggiatori. Il tragitto più lungo (che io ho effettuato in minibus, tanto costava pochissimo) riporta vicino al luogo dove si era cambiato il primo minibus, dove sorge Quenq'o, un santuario religioso costituito da uno spiazzo con un grande monolite e un roccione nel quale sono stati scavati dei percorsi e delle nicchie con piccoli altari.
|
formazioni rocciose a saqsaywaman |
|
saqsaywaman |
L'ultimo breve tratto in mezzo ai prati porta alla fortezza di Saqsayvaman, che da sola vale il prezzo del biglietto. Gli impressionanti resti della fortezza e della cittadella costruite con degli enormi blocchi di pietra, sono anche contornati da cunicoli nella roccia e resti di costruzioni secondarie su una collinetta, nonché da una balconata panoramica sulla città e da una grande statua bianca di Cristo (Cristo Blanco appunto).
Molto piacevole è la discesa dal sito archeologico verso il centro passando per i vicoli dei quartieri di San Cristobal e Santa Ana abbarbicati sulla montagna.
|
quenq'o |
|
puka pukarà |
|
tambomachay |
|
saqsayvaman |
|
saqsayvaman |
|
saqsayvaman |
Il centro di Cusco è molto interessante, in particolare perché, oltre alle costruzioni di aspetto coloniale tipiche di molte città del Sudamerica, salta agli occhi la contrapposizione tra l'architettura cattolica propria della moltitudine di chiese sparse per la città e quella incaica, le cui testimonianze sono visibili un po' ovunque, principalmente sotto forma di pietroni squadrati con cui sono costruiti vari palazzi o le piccole costruzioni dei cortili.
|
saqsaywaman |
|
tram |
Il luogo simbolo di questa contrapposizione è il convento di Santo Domingo, o Qoricancha in lingua quechua, ovvero un convento cattolico costruito sui resti dell'antico tempio del sole inca, di cui riutilizza i materiali e ingloba alcune parti, come per esempio i muri a blocchi squadrati intorno al cortile centrale oppure i terrazzamenti usati come giardino. È conveniente comprare il biglietto che consente anche l'ingresso al convento di Santa Catalina, molto interessante perché all'interno è ancora tutto sistemato come quando ci vivevano le monache di clausura e dà un'idea molto chiara su come fosse la vita monastica dell'epoca coloniale.
|
cusco |
|
cusco |
|
saqsaywaman |
|
saqsayvaman
|
|
quenq'o |
Purtroppo molte delle belle chiese sparse per la città sono a pagamento (e non proprio a buon mercato), e non esiste un biglietto cumulativo, quindi mi sono limitato a visitare il grandioso complesso della cattedrale (molto bello ma piuttosto caro, e con la proibizione di fare le fotografie all'interno) tralasciando le altre (tranne quelle in cui si entrava gratuitamente come la Merced), alcune a malincuore come per esempio la chiesa dei gesuiti che, insieme con la cattedrale, impreziosisce lo scenario della grande Plaza des Armas, la piazza principale della città, per metà circondata da portici.
|
interno della merced |
|
calle loreto |
|
san francisco |
Per il resto, è molto piacevole la visita al quartiere di San Blas, caratterizzato da casette basse bianche con porte e finestre colorate e abbarbicate sul fianco della montagna e vicoletti strettissimi, pieno di ostelli e localini dove bere qualcosa di sera e ascoltando un po' di musica, e con una piazzetta molto carina e ben frequentata di sera.
|
cusco |
|
calle santa clara |
Per arrivarci bisogna attraversare un altro quartierino caratteristico e passare davanti al museo di arte religioso, una costruzione nei cui muri, costruiti riutilizzando le pietre inca, è incastonato un curiosissimo pietrone con 12 lati, che è uno dei simboli della città.
Il quartiere intorno al Mercado Central e alla stazione di San Pedro (da dove partono i treni della Perù Rail per Machu Picchu) sembra che di notte non sia molto raccomandabile (anche se io non ho notato niente di strano) però di giorno e di sera è pieno di gente e di botteghe caratteristiche e si può trovare anche da mangiare a prezzi bassissimi.
|
santo domingo |
|
plaza regocijo |
|
piazza san blas |
|
santo domingo |
|
la merced |
Un'altra zona piena di localini per mangiare (anche la sera), economici ma meno spartano di quelli del mercato centrale, è quella tra l'Avenida el Sol (la strada principale del centro) e l'Avenida Tullumayo, fino al convento di Santa Catalina (attenti a provare una zuppa di carne di maiale, è buona ma dal sapore molto forte dato dai peperoni e dalle cipolle, ed è piccantissima; lo stomaco potrebbe faticare).
|
la pietra con 12 angoli |
|
vicoli di san blas |
|
piazza san blas |
La visita a Machu Picchu invece è chiaramente imperdibile, tenete presente però che per una giornata, contando il tragitto e gli ingressi, bisogna programmare una spesa di almeno 150 euro a persona.
Post successivo: Arequipa
|
qoricancha |
|
qoricancha |
|
mercado central |
|
interno della cattedrale |
|
santa catalina |
|
cortile di qoricancha |
Nessun commento:
Posta un commento
Lasciate un commento, sarà un piacere per me leggerlo e rispondere il prima possibile.