Città del Capo: viaggio fai da te nella città più bella del Sudafrica (parte 1: i quartieri centrali)

Città del Capo ha in effetti la fama di essere non solo la città più bella e interessante del Sudafrica, ma una delle più scenografiche e spettacolari del mondo intero, fama tutt'altro che immeritata.

waterfront

long street

La seconda città del paese è anche il più antico insediamento europeo di questa parte del continente e gode di una posizione dominante nella storia e nella cultura della nazione, ricoprendo anche il ruolo di sede del parlamento e per questo indicata come una delle capitali sudafricane (la costituzione infatti non indica espressamente quale sia la capitale, così le tre città sede rispettivamente del potere esecutivo, legislativo e giudiziario vengono tutte considerate per questo ruolo). Se al notevole patrimonio urbanistico sia storico che moderno si aggiungono poi le peculiari e incredibili caratteristiche paesaggistiche e naturalistiche della metropoli e dei suoi dintorni, si capisce bene come Cape Town possa rappresentare una destinazione dal fascino enorme che non può lasciare indifferente chiunque abbia la fortuna di visitarla.

city bowl

greenmarket square

city hall

castle of good hope

COME ARRIVARE, COME MUOVERSI E DOVE DORMIRE

L'aeroporto internazionale di Città del Capo è il secondo per grandezza del Sudafrica e si trova poco meno di 20 km a est del centro cittadino, cui è collegato direttamente con un'autostrada.

long street

castle of good hope

In realtà, è molto probabile che arrivando con un volo intercontinentale si atterri nel principale scalo del paese, l'OR Tambo di Johannesburg, ma poi è molto facile trovare un volo interno economico che fa la spola tra i due, grazie alle diverse affidabili compagnie aeree nazionali. La città si spande su un territorio molto vasto e morfologicamente complesso, non semplice da girare in autonomia, per questo motivo (e in generale anche per viaggiare in tutto il Sudafrica) diventa estremamente conveniente affittare un'auto, visto che la spesa è relativamente contenuta: la guida a sinistra non presenta particolari problematiche e ci si abitua velocemente (tranne che nello smettere di confondere frecce e tergicristalli), mentre il traffico è tutt'altro che intenso; ma per chi proprio non se la sentisse di guidare, l'azienda MyCiTi dispone di parecchie linee di bus nuovi e funzionali mentre i treni suburbani della Metrorail Western Cape sono utili per raggiungere alcune località nella Penisola del Capo o lungo la costa della False Bay.

castle of good hope

dai bastioni del castello

In realtà ci sono poi, caratteristica comune a tutta la nazione, anche migliaia di furgoncini bianchi con una banda con i colori della bandiera che coprono il territorio in maniera capillare ma il cui utilizzo non risulta proprio immediato a chi non è del posto. Per quello che riguarda l'alloggio infine, Cape Town è più cara del resto del paese e ognuno dei quartieri centrali ha le proprie caratteristiche: in effetti City Bowl non è il quartiere migliore dove alloggiare, perché parcheggiare risulta complesso e perché forse di notte è meno sicuro di altre zone, tuttavia i prezzi sono decisamente più convenienti che lungo la costa. Nella fascia più economica, il centralissimo 91 Loop Boutique Hostel si è rivelato una buona opzione, con le sue camerate in stile capsule, staff gentile e un ottimo caffè-ristorante al piano terra dove fare anche colazione.

dai bastioni del castello

devil's peak dal castello

district six

rust en vreugd

city bowl

company's garden

museo di storia e scienze nat.

COSA FARE E COSA VEDERE

I quartieri che formano il centro storico della metropoli sono quelli che riempiono il declivio che dal lato settentrionale della Table Mountain scende fino alla baia e al porto, allungandosi poi lungo la costa intorno alle alture di Signal Hill e Lion's Head. Qui si possono ammirare la maggior parte delle costruzioni più interessanti e scenografiche sia di tipo storico coloniale che moderne, le quali danno alla zona un aspetto che rimanda molto più al nord Europa che all'Africa ma che complici l'estrema cura con cui vengono tenute e la splendida cornice naturale formata dalle montagne e dal mare formano un insieme assolutamente incantevole.

company's garden

city library

company's garden

government avenue

slave lodge

parlamento

st. george

CITY BOWL E GARDENS

City Bowl è il nome del cuore affaristico e commerciale della città, il cosiddetto CBD (Central Business District), ma è anche la parte più antica, dove si trovano gli edifici istituzionali e la maggior parte di quelli coloniali: un'area che si gira bene a piedi (e almeno di giorno, quando i negozi sono aperti e c'è gente in giro, è anche abbastanza sicura) e che regala diversi motivi di stupore.

district six museum

L'ampio viale Strand separa questo quartiere da quelli lungo la costa, ma la via più importante è Long Street, che lo taglia in tutta la sua lunghezza ospitando una fila continua di negozi sotto ai portici e parecchie abitazioni coloniali dal notevole impatto scenico. La graziosa Greenmarket Square dal fondo acciottolato ospita un mercato di souvenir e artigianato, mentre la pedonale St. Georges Mall è piena di bancarelle e deve il suo nome alla Cattedrale Anglicana che ne presidia l'estremità meridionale. Qui inizia forse la parte più bella del centro storico: accanto all'antico palazzo Slave Lodge, ora museo dedicato alla storia della schiavitù in Sudafrica, inizia il viale pedonale Government Avenue, che costeggia il palazzone del Parlamento inoltrandosi nel cuore dei Company's Garden.

sinagoga e museo

company's garden

Lo splendido parco pubblico del centro cittadino è una vera oasi di pace coi suoi lunghi viali ombreggiati da maestosi alberi secolari, i giardini curatissimi, le fontane, le statue e i monumenti vari. L'area verde è poi cinta da eleganti residenze e monumentali palazzi istituzionali, come per esempio, oltre al Parlamento, la City Library o l'Alta Corte di Giustizia. Muovendosi in direzione sud-ovest si risale lentamente il pendio e gli edifici che si affacciano sui giardini diventano più orientati alla cultura, come il Museo di Storia e Scienze Naturali, la National Gallery e il complesso dedicato agli ebrei del Sudafrica composto da Museo Ebraico e Sinagoga Tikvath. Se da Greenmarket Square si punta invece a sud-est si sbuca in pochi minuti nella Grand Parade, vasta spianata con mercato sulla quale si affacciano due delle architetture più significative di Cape Town: il grandioso Municipio di inizio novecento in stile impero, ora importante centro culturale e sede della filarmonica, presidia il lato sud-ovest, mentre in fondo allo spazio si ergono i bastioni del Castle of Good Hope.

company's garden

Questa fortezza costruita nella seconda metà del XVII secolo dalla Compagnia Olandese delle Indie Orientali è l'edificio più antico del paese e conserva perfettamente la struttura originale e parte degli interni, ma è anche sede di alcuni musei e spazi espositivi. Alle spalle del Municipio si apre poi lo storico District Six, quartiere residenziale ottocentesco che per oltre un secolo è stato un modello di integrazione sociale e culturale ma che fu smantellato alla fine degli anni sessanta con l'apartheid, con la gran parte della popolazione deportata nelle township adibite ai neri, per poi venire ricostruito a partire dal 1994 con la fine della segregazione: la storia del quartiere è riportata nell'interessante District Six Museum mentre la maggior parte degli edifici della zona sono nuovi, non manca tuttavia qualche residenza antica come la settecentesca Rust En Vreugd, ora museo.

company's garden

city bowl

st. george's mall

wale street a bo-kaap

bo-kaap

La parte nord-ovest del City Bowl si arrampica sulle pendici di Signal Hill dando vita al celebre pittoresco quartiere di Bo-Kaap.

bo-kaap

garderns

Quest'area cominciò ad essere abitata nella metà del XVIII secolo dagli schiavi di origine malese e indonesiana, cui si aggiunsero dopo l'abolizione della schiavitù altri musulmani dando vita a un'importante comunità di fede islamica che costruì moschee e dipinse le villette in stile georgiano con i colori brillanti che tanto la caratterizzano. Oggi Bo-Kaap fatica un po' a mantenere l'impronta e la cultura originali, ma resta comunque un quartiere graziosissimo e una delle principali attrazioni di Città del Capo, vistabile a piedi e in autonomia con relativa sicurezza almeno di giorno, che nonostante il turismo e l'immancabile gentrificazione conserva comunque un'atmosfera e molte situazioni più che genuine. Lungo Wale Street ci sono gli edifici più antichi e famosi, alcuni dei quali formano il Bo-Kaap Museum, ma vale senz'altro la pena di infilarsi lungo le altre stradine, da Rose Street a Chiappini Street con la sua scenografica Moschea Shafee, da Dorp Street a Leuween Street, per cercare angoli suggestivi, murales, altre moschee e spaccati di autentica vita di quartiere.

bo-kaap

A monte del City Bowl in direzione sud-ovest, le pendici della Table Mountain sono occupate da Gardens, gradevole e benestante quartiere residenziale fatto di villette, ville con tenuta (alcune storiche come la Leeuwenhof, residenza ufficiale del governatore della provincia del Capo Occidentale, aperta al pubblico purtroppo solo in occasioni speciali), viali alberati, zone verdi e qualche fattoria. Kloof Street è la principale via commerciale del quartiere e vi si concentra la maggior parte del movimento di persone vista la profusione di caffè, ristoranti e negozi vari: a parte qualche bell'edificio storico non c'è molto da vedere ma la zona è parecchio piacevole. La parte più in alto di Gardens arriva poi a un valico che separa il corpo principale della Table Mountain da quello composto da Lion's Head e Signal Hill, con la strada che poi riscende sul versante atlantico attraversando il sobborgo di Camps Bay e regalando splendide vedute panoramiche.

bo-kaap

Le vedute migliori sono però proprio quelle che si affacciano sul centro storico e sulla Table Bay, non tanto dal valico ma dalle strade che si dipanano da esso. Tafelberg Road per esempio porta alla stazione di partenza della cabinovia che sale in cima alla Table Mountain proseguendo poi lungo tutto il costone del gruppo montuoso e fungendo da base di partenza per i tantissimi sentieri che attraversano la riserva naturale che occupa l'iconica montagna (purtroppo in quei giorni la strada era chiusa per lavori e la cabinovia era ferma per il brutto tempo). Sul lato opposto invece, Signal Hill Road funge da base di partenza per i trekking verso la sommità del Lion's Head, ma corre poi lungo tutto il pendio fino al parcheggio in punta a Signal Hill, da dove partono altri sentieri e da dove il panorama è incredibile e spazia dal centro storico con il porto e tutta la baia fino a Robben Island ai quartieri sulla costa atlantica come Green Point e Sea Point, per un'esperienza davvero indimenticabile.

bo-kaap

IL WATERFRONT E I QUARTIERI SULLA COSTA ATLANTICA

Come detto sopra, Strand Street funge un po' da separazione tra il centro storico e i quartieri costieri e portuali.

waterfront

La parte industriale chiaramente non è né interessante né particolarmente bella da vedere, ma il resto costituisce invece la zona più apprezzata e turisticamente rilevante dell'area urbana. De Waterkant è un quartierino residenziale benestante ottimo per trovare alloggi graziosi un po' meno cari che nel resto dell'area e con alcune abitazioni colorate simili a quelle di Bo-Kaap, ma soprattutto è il preludio al quartiere del Victoria & Albert Waterfront. Intorno ai vecchi moli e bacini di carenaggio, i vecchi magazzini e le strutture portuali annesse sono stati da tempo perfettamente riqualificati per ospitare insieme anche a scintillanti costruzioni moderne negozi, ristoranti, mercati e centri commerciali, ma anche hotel di lusso e siti ricreativi o culturali come il Two Oceans Aquarium e alcuni musei.

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In un'ambientazione che ricorda parecchio i docks di Londra si può tranquillamente passeggiare di giorno come di sera lungo i moli e le banchine in una vasta area completamente pedonale ammirando le varie costruzioni storiche come l'ottocentesca Torre dell'Orologio in stile gotico vittoriano e i vecchi edifici in mattoni che ora ospitano negozi di tutti i tipi oppure godersi le belle vedute sul porto e sulle montagne retrostanti, senza dimenticare di fare una passata nella piccola Nobel Square, dove campeggiano le statue dei quattro Nobel per la pace sudafricani (ovvero Nelson Mandela, Desmond Tutu, Albert Lutuli e Frederik De Klerk).

waterfront

Il sito di riferimento è senz'altro il Victoria Wharf, un mastodontico centro commerciale ricavato da un complesso di vecchi edifici industriali, ma per fare shopping, oltre ai tanti altri negozi lungo le varie passeggiate, è da segnalare anche il Watershed, un mercato dell'artigianato ospitato in un moderno capannone. Dal Waterfront salpa infine anche il traghetto per Robben Island, l'isola con la prigione dove furono detenuti per anni Nelson Mandela e molti altri attivisti anti-apartheid, ora sito patrimonio UNESCO e una delle attrazioni più significative della metropoli: il viaggio dura circa 45 minuti e la visita guidata richiede tempo, per cui è bene programmarla ed effettuarla senza fretta; purtroppo il meteo avverso mi ha impedito di andarci, il molo di partenza è però anche spesso frequentato da alcuni leoni marini che amano stendersi a riposare dietro alle balaustre.

waterfront

waterfront clock tower

waterfront

green point park

clifton

camps bay

A ovest del Waterfront sorgono i quartieri balneari lungo la costa atlantica, fondamentali durante l'estate australe (anche se pare che le forti correnti non permettano grandi nuotate) ma con motivi di interesse anche in inverno.

kirstenbosh

waterfront

Green Point e Sea Point sono eleganti, residenziali e ad alta densità abitativa, con un paio di belle spiagge, una profusione di alloggi di lusso e diversi locali buoni per cenare e passare la serata. Molto bella e piacevole è la promenade lungomare che a Green Point si allarga in alcuni punti e costeggia poi un bel faro attivo fin dagli inizi del XIX secolo. Subito all'interno, il Green Point Park è un ottimo e piacevolissimo esempio di riserva naturale urbana, accanto al quale si allarga un campo da golf con in fondo il moderno iconico stadio costruito per i mondiali di calcio.

promenade verso sea point

green point

In fondo alla promenade cominciano le scogliere e l'area urbana si restringe via via che si arriva in corrispondenza del pendio del Lion's Head. Se Green Point e Sea Point sono però quartieri sostanzialmente ricchi, antiche zone per soli bianchi durante l'apartheid, il distretto di Clifton, con le sue amene spiaggette e le residenze di lusso strette tra le rocce e il pendio della montagna, è in assoluto una delle aree più agiate dell'intero agglomerato urbano. Ancora più a sud infine, il sobborgo di Camps Bay, sempre ricco, rinomato e trendy, sorge sul pendio più dolce della Table Mountain e può contare, oltre che su strutture turistiche e ricreative di alto livello, su un'ampia spiaggia di sabbia bianca che incornicia la piccola baia e sulle vedute delle spettacolari vette rocciose dei 12 Apostoli che dominano la scena a meridione.

faro di green point

stadio

green point park

clifton

kirstenbosh

kirstenbosch

I QUARTIERI A EST DEL CENTRO E DELLA TABLE MOUNTAIN

La parte orientale del centro storico, a ridosso del City Bowl e prima di arrivare nella vasta e degradata zona della Flats, è costituita da alcuni distretti storici dall'atmosfera giovane e abbastanza vivace.

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Woodstock e Observatory sono alternativi e alla moda: riqualificato negli ultimi anni quando molti giovani professionisti e artisti sono venuti ad abitarci il primo e frequentato principalmente dalla popolazione studentesca e internazionale il secondo, grazie anche alla vicinanza con l'università. Di motivi per esplorare questi quartieri non ce ne sono moltissimi, a meno che non amiate le villette vittoriane, non cerchiate merci particolari nei negozi alternativi o non vogliate andare al Neighbourgoods Market nel week end, in zona ci sono comunque l'ottocentesca sede centrale dell'Osservatorio Astronomico del Sudafrica (da cui il nome del secondo quartiere) e il Museo delle Scienze, mentre a poca distanza, abbarbicati alle pendici del Devil's Peak (la montagna che completa a oriente il massiccio della Table Mountain) sorgono lo scenografico campus della University of Cape Town e il controverso monumento Rhodes Memorial, dedicato al primo ministro di inizio novecento Cecil Rhodes (che vale la pena se non altro per la vista panoramica sulle Flats).

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Sul versante orientale del Devil's Peak e della Table Mountain sorgono una serie di sobborghi generalmente anglofoni e dalla popolazione molto benestante, situazione che tocca il culmine a Newlands e Costantia, con quest'ultimo famoso per le splendide tenute vinicole, alcune risalenti addirittura alla fine del XVII secolo. Le aree verdi e boscose sono in ogni caso il tratto distintivo di queste zone ed è proprio a Newlands che si trova infatti il Kirstenbosch National Botanical Garden, il famoso parco con giardini botanici che ospita 5 dei 6 ambienti naturalistici tipici del Sudafrica ed è uno dei siti imperdibili della città. Kirstenbosch è di una bellezza incredibile ed è adorato da turisti e residenti (ed è tra l'altro incluso in un'area inclusa nei patrimoni UNESCO), che oltre a passeggiare tra i suoi splendidi viali ammirando la flora rigogliosa e godendosi la quiete e il superbo paesaggio, approfittano della sua posizione sul pendio della Table Mountain per imboccare alcuni dei sentieri che partono al suo interno e risalgono la montagna fino alla cima o ne percorrono il pendio in entrambe le direzioni toccando altri siti rilevanti.

kirstenbosch

kloof street a gardens

gardens

bo-kaap

DOVE MANGIARE, DOVE USCIRE LA SERA E SULLA SICUREZZA

Città del Capo ha moltissimo da offrire a livello enogastronomico, con tantissimi posti che propongono cucina di ottimo livello sia locale che internazionale sparsi in tutto il territorio.

waterfront

victoria wharf

Per raggiungere questi posti per cena è però necessario muoversi con la macchina anche per fare solo alcune centinaia di metri, lasciarla nelle vicinanze del ristorante scelto e lasciare qualche soldo al parcheggiatore di turno (alcuni regolari, altri abusivi, ma poco cambia), per tornare direttamente in hotel una volta finito. L'unica zona dove passeggiare liberamente e in completa sicurezza dopo il tramonto è il Waterfront, in cui c'è sempre movimento di persone e si può vagare scegliendo con calma il locale dove cenare e perdere anche tempo dopo essere usciti camminando e curiosando tra le varie attività (senza contare il vantaggio della presenza dei parcheggi a pagamento con la sbarra e il biglietto che ti evitano di combattere con gli altrimenti onnipresenti individui con il giubbetto catarifrangente arancione). Tra le tantissime possibilità di questo distretto, una menzione se la meritano il Cape Town Fish Market, un grande ristorante di pesce con buon rapporto qualità/prezzo, oppure il gradevolissimo Time Out Market, spazio ricavato in un vecchio edificio in mattoni accanto a Nobel Square dove trovare una moltitudine di chioschi con le più disparate specialità da tutto il mondo per mangiare e bere, nonché delle attività per passare la serata.

district six

bo-kaap

Anche City Bowl di alternative per un buon pasto ne ha parecchie, fermo restando le controindicazioni indicate sopra, ma invece di giorno si può girare liberamente a piedi e usufruire della varie proposte: l'Eastern Food Bazar è per esempio un'opzione molto interessante con i suoi banchi di cucina indiana, malay o mediorientale, mentre di sera una soluzione facile è il gradevole bistrot Honeybadger situato proprio al piano terra dell'ostello. Altri punti con un'ampia e variegata offerta sono la Main Road a Sea Point e Kloof Street a Gardens: quest'ultima in particolare ha diversi buoni ristoranti dove cenare con soddisfazione, come l'ineffabile Arnold's, ma anche una moltitudine di locali più semplici, fast food e caffè, come il graziosissimo Our Local con la sala interna che sembra quasi un giardino, che la rendono appetibile anche per pranzo.

bo-kaap

Parlando di sicurezza infine, c'è da dire che la pessima fama di Cape Town e delle altre maggiori città sudafricane, pur se non totalmente immeritata, è forse un po' esagerata. Se in diversi sobborghi della zona della Flats è meglio entrare solo con tour guidati, nei distretti più ricchi si può girare sostanzialmente in piena libertà. Via di mezzo è proprio City Bowl, che al netto delle sue meraviglie ha aspetto e atmosfera un po' loschi, con molti barboni e persone ferme agli angoli delle strade senza apparente motivo che ti osservano, ma di giorno non si corre alcune pericolo a esplorare il quartiere a piedi visto anche il continuo movimento di persone nelle strade (anche se nel cuore di una tale metropoli, di giorno ci si aspetterebbe forse più folla). Il problema è la filosofia tipicamente britannica per la quale al tramonto chiude praticamente tutto, anche la maggior parte delle attività commerciali, lasciando le strade desolatamente deserte o quasi e poiché povertà e criminalità sono ampiamente presenti è bene non ritrovarsi a piedi in un tratto buio in completa solitudine. Muovendosi in auto invece, lungo le vie principali non mancano mai i parcheggiatori che forniscono anche un minimo di controllo (e anche di giorno, se qualcuno molesta un turista sono spesso proprio loro a intervenire per scacciarlo). In generale comunque, la sensazione è che il normale buonsenso che ti fa evitare di andartela proprio a cercare sia sufficiente per godersi questa splendida città in relativa sicurezza.

(26-30 luglio 2024)