30 dicembre 2016 - 1 gennaio 2017
Oltre a Bagan, l'altro traino principale del turismo in Myanmar è il lago Inle. Questo vasto specchio d'acqua (un valore preciso della superficie è impossibile da dare visto che questa varia parecchio dalla stagione secca a quella umida e inoltre è difficile stabilire dove finisce il lago e cominciano gli acquitrini che ne caratterizzano tutta la parte meridionale e sud-occidentale, ma comunque una stima è intorno ai 100 km quadrati) situato nello stato Shan a quasi 1000 metri di altitudine esercita un fascino incredibile non tanto per la bellezza dei paesaggi, comunque splendidi, quanto per lo straordinario panorama culturale legato alle popolazioni che da secoli abitano le sue sponde stabilendo con esso una simbiosi pressoché perfetta.
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nyaungshwe |
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mercato mingala |
Il popolo Intha infatti non solo vive di pesca ma ha anche plasmato le sue comunità in modo da vivere a stretto contatto con l'acqua, abitando in villaggi di palafitte nei quali trovano posto anche diversi laboratori di artigianato, spostandosi senza fatica tra le intricate vie d'acqua che circondano il lago vero e proprio e costruendo addirittura sulla superficie di questo dei curiosissimi orti galleggianti che soddisfano completamente i loro fabbisogni alimentari. Negli immediati dintorni poi, interessanti siti storico-archeologico-religiosi e altre popolazioni di etnia Shan provvedono ampliare e colorare l'offerta ricettiva e a trasformare un soggiorno da queste parti in un'esperienza davvero unica.
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mercato mingala |
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mercato mingala |
La cittadina di Nyaungshwe si trova circa 3 km a nord del lago, ma è la località principale dove cercare alloggio e usufruire dei principali servizi turistici. Molti autobus notturni e diurni infatti scaricano i passeggeri direttamente all'ingresso del paese senza che ci sia bisogno di arrivare nella città di Taunggyi, capoluogo dello stato Shan situato una ventina di chilometri a nord-est (ma a circa un'ora di pick-up). Anche arrivando prima dell'alba come è successo a me (da Bagan, nonostante la partenza oltre le 9 di sera, si arriva circa alle 4 del mattino, comunque l'autobus notturno è comodissimo e si riesce anche a dormire), si trovano comunque diversi camioncini e pick-up molto economici ad aspettare i turisti per portarli direttamente alle loro guesthouse.
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pagoda a nyaungshwe |
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pagoda a nyaungshwe |
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mercato mingala |
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sponda occidentale |
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verso ovest |
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verso ovest |
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verso sud-est |
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museo culturale |
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canale secondario a nyaungshwe |
Nyaungshwe è quasi interamente composta da guesthouse, hotel, ristoranti, agenzie di viaggio e altre strutture dedicate al turismo e quindi la scelta dell'alloggio non è immediata.
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sponda orientale del lago |
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verso sud-est |
La guesthouse Gipsy Inn si è rivelata un'eccellente sistemazione anche se economica, in ottima posizione affacciata sul canale che sbuca nel lago e a pochi metri dagli attracchi principali delle barche che effettuano i tour. La struttura inoltre è nuova e lo staff è gentilissimo e in più vi si possono affittare delle biciclette con cui muoversi nel villaggio, che è abbastanza esteso, ed esplorare i dintorni.
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verso sud-est |
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verso sud-est |
Il canale principale delimita la cittadina a ovest, ma per il resto l'abitato è abbastanza sparso e non c'è un centro vero e proprio, anche se la Yone Gyi Street è forse la zona più vivace. Su questa via che inizia dall'unico ponte sul canale principale si affacciano infatti la maggior parte dei negozi e moltissimi ristoranti, anche di cucine internazionali, e locali vari, in particolare in corrispondenza di un altro canale più piccolo che taglia il paese circa mezzo chilometro più a est.
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maing thauk |
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maing thauk |
Sparsi nel reticolo di stradine che forma l'area urbana si possono comunque trovare moltissimi altri locali per mangiare e bere qualcosa: personalmente ho provato con soddisfazione un ristorate indiano sulla via principale e un barbecue lungo Phaung Daw Pyan Road, la strada che parte subito dopo la guesthouse, dove ci sono diversi locali di questo tipo. Da vedere a Nyaungshwe non è che ci sia molto, un paio di pagode di discreto impatto nella parte centrale dell'abitato e un Museo Culturale nella periferia orientale che più che per l'esposizione è interessante per il bel palazzo nobiliare in mattoni e legno che lo ospita.
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maing thauk |
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maing thauk |
Il sito di maggior interesse è però il Mercato Mingala, di aspetto fortemente autentico e pittoresco fa parte anche del famoso circuito dei cinque mercati "a rotazione" del lago Inle, ma è aperto tutti i giorni e vi si possono trovare sia prodotti freschi come strane e colorate verdure e frutta, carne o pesce, che oggetti di artigianato e vestiti. Le vie intorno al mercato potrebbero essere considerate inoltre come il "centro" del paese.
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maing thauk |
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maing thauk |
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maing thauk |
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lago inle |
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maing thauk |
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lago inle |
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lago inle |
Una delle attività più soddisfacenti che si possono fare in autonomia da queste parti consiste nel pedalare, anche per qualche ora, nei dintorni di Nyaungshwe raggiungendo magari le località sul lago più vicine.
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lago inle |
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lago inle |
Subito a nord della cittadina, raggiungibile anche a piedi dal mercato, il piccolo bacino Tharzi regala qualche bel panorama, mentre superando il ponte sul canale e seguendo la strada ci si inoltra tra i campi solcati da piccoli canali e punteggiati da insediamenti di palafitte. Dopo qualche chilometro pianeggiante una piccola salita immette nella statale e puntando a sud dopo circa altri 4 km si raggiunge il villaggio di Khaung Daing, che non è niente di eccezionale ma si può comunque immergersi nelle sue stradine sterrate che portano fino al molo da dove partono i tour nel lago oppure curiosare tra i negozi di souvenir lungo la strada.
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lago inle |
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lago inle |
Nell'ultimo tratto di strada si possono inoltre ammirare alcuni templi con stupa bianchi e dorati situati sul cucuzzolo delle collinette che dominano la scena a ovest oppure fermarsi per qualche ora di relax e di bagni caldi agli stabilimenti che sfruttano alcune sorgenti termali, con prezzi abbastanza alti per gli standard birmani ma comodamente abbordabili per i turisti europei. Uscendo da Nyaungshwe in direzione est invece e svoltando a sud si percorre una piacevole strada in mezzo ai campi che in circa un'ora di pedalata porta fino al villaggio di Maing Thauk. Questa località è curiosamente divisa in due parti: una sulla terraferma e la seconda su palafitte, collegata alla prima per mezzo di un suggestivo ponte pedonale lungo diverse centinaia di metri.
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lago inle |
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lago inle |
Qui si possono scattare delle belle fotografie e anche mettersi d'accordo con qualcuno degli abitanti in barca per un breve tour della zona. Sembra poi che poco a monte del villaggio ci sia un monastero nel bosco da cui si aprono belle vedute sul lago. Entrambi gli itinerari in bicicletta sono quasi completamente pianeggianti, ma è bene tenere a mente che, anche se le distanze non sembrano proibitive, l'asfalto dalla superficie tutt'altro che liscia (anche se di buche non ve n'è quasi nessuna) e le bici da passeggio messe a disposizione dalle guesthouse che non consentono grandi ritmi di pedalata, possono renderle molto più lunghe e faticose di quanto preventivato.
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lago inle |
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lago inle |
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lago inle |
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lago inle |
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iwama |
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lavorazione dell'argento |
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fabbrica di ombrelli |
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fabbrica di ombrelli |
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iwama |
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iwama |
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iwama |
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fabbrica di ombrelli |
Non avrebbe assolutamente senso venire da queste parti senza effettuare un tour in long tail boat del lago, in particolare delle zone meridionali di questo, dove ci sono molte affascinanti comunità di pescatori e artigiani intha su palafitte.
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mercato di iwama |
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mercato di iwama |
Acquistare un tour è facilissimo visto che tutte le guesthouse di Nyaungshwe ne vendono, oppure ci si può affidare a una delle tante agenzie della cittadina o ancora passeggiare la mattina presto accanto al canale e vicino alle varie stazioni di attracco delle barche e contrattare direttamente con barcaiolo. Io mi sono affidato con soddisfazione alla mia guesthouse per quello che forse è la più classica delle escursioni, che copre buona parte della giornata e tutti i punti di maggior richiamo e interesse. Poiché si parte di mattina presto e il lago Inle si trova abbastanza in altura, è bene ricordarsi di coprirsi bene perché il freddo può essere anche abbastanza intenso.
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mercato di iwama |
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iwama |
Dopo pochi minuti di percorso sul canale si sbuca nel lago e lo sguardo può spaziare su questo spettacolare specchio d'acqua argenteo incorniciato da due file di montagne, e praticamente da subito si cominciano a incontrare i famosi pescatori in equilibrio su una gamba sola mentre remano con l'altra e tengono il loro curioso strumento di pesca in mano; alcuni sono probabilmente figuranti, ma la maggior parte stanno realmente pescando o tirando su le reti e sono comunque scenografici da vedere e fotografare. Il mio tour prevedeva la visita di alcune delle comunità intha che vivono negli insediamenti su palafitte e in particolare ai loro laboratori artigianali che producono articoli di diversi tipi.
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verso inthein |
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verso inthein |
Non la certezza che i nomi dei villaggi corrispondano effettivamente alle tappe specifiche cui sono collegati (o in alcuni casi non li conosco proprio) visto che nella maggior parte dei casi li ho dovuti evincere dalla cartina che ho a disposizione controllando sul satellite con google maps se effettivamente ritrovavo un'evidenza che potesse condurre a tale associazione, comunque la prima tappa è stata a dei laboratori di argenteria, dove veniva mostrato il minerale grezzo e i processi di estrazione e di lavorazione del metallo, oltre ai pezzi finiti in vendita nel negozio.
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shwe inn dein paya |
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shwe inn dein paya |
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inthein |
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inthein |
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shwe inn dein paya |
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shwe inn dein paya |
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fabbrica di tessuti |
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loto |
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inthein |
Il villaggio di Iwama è stata la tappa successiva e, oltre alla visita di una bottega che produceva i tradizionali ombrelli di carta, proponeva il suo scenografico mercato che era anche di turno come sede di quello itinerante dei 5 giorni.
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in phaw khone |
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telaio |
Camminare sui sentieri delle isolette e sulle passerelle delle palafitte colorate che compongono il villaggio è sicuramente una bella esperienza e anche la bella pagoda cittadina con la fila di stupa accanto contribuisce al fascino notevole del luogo. Da qui un canale si inoltra nel terreno per alcuni chilometri fino a raggiungere il villaggio di Inthein, altra graziosa comunità e sede di mercato, ma soprattutto sito dove sorge l'impressionante Shwe Inn Dein Paya. Una lunga scalinata coperta in corrispondenza di alcuni stupa in rovina porta infatti a questo sbalorditivo complesso con più di mille stupa di diversi colori e varie dimensioni che costituiscono un colpo d'occhio davvero notevole.
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nampan |
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fabbrica di sigari |
Un'altra sosta particolarmente interessante è stata ad un'officina, situata in uno dei villaggi all'estremità meridionale del lago, probabilmente In Phaw Khone, dove dalle piante di loto ricavavano del filato con cui venivano prodotti diversi tipi di tessuto e capi d'abbigliamento e veniva lavorata anche la seta e il cotone; peccato per i prezzi assolutamente improponibili. Tornando verso nord si attraversano poi i pittoreschi villaggi di Nampan, dove fermarsi a comprare qualche sigaro artigianale con tabacco aromatizzato con anice, arancia o diversi altri gusti, e di Zayatkyi, entrambi particolarmente scenografici poiché situati più in mezzo al lago e quasi interamente costituiti da palafitte.
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orti galleggianti |
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zayatkyi |
Il secondo dei due poi si trova al centro dell'area occupata dai famosi orti galleggianti, dove file di piante di ortaggi vari e fiori vengono coltivate con questa tecnica particolare dai contadini intha. Attraversare gli orti in barca è abbastanza singolare ma trovandosi praticamente al livello dell'acqua lo sguardo non può spaziare troppo e cogliere la spettacolarità dell'insieme. Un buon posto per osservare questa parte di lago però sono le terrazze rialzate dello Nga Hpe Kyaung, il monastero del gatto saltante, dove dei felini non è rimasta neanche l'ombra ma la bella struttura in legno, le pregevoli statue di Buddha all'interno e, appunto, i panorami sugli orti galleggianti valgono bene la sosta.
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zayatkyi |
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zayatkyi |
Da qui poi ci si rituffa in aperto lago per godere ancora un po' di panorami sullo specchio d'acqua, le montagne e gli immancabili pescatori e fare ritorno alla base. Un soggiorno di tre giornate è sufficiente per effettuare tutte le attività principali e visitare i luoghi più interessanti e permette inoltre anche delle escursioni nella regione; la ricchezza dello scenario, la possibilità di fare trekking spettacolari e la varietà delle gite giornaliere messe a disposizione dalle agenzie di viaggio locali che hanno in Nyaungshwe il naturale punto di partenza e di ritorno potrebbero però suggerire che permanenze molto più lunghe non siano affatto uno spreco di tempo.
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nga hpe kyaung |
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orti galleggianti |
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orti galleggianti |
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nga hpe kyaung |
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nga hpe kyaung |
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orti galleggianti |
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tharzi |
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nyaungshwe |
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